sabato 27 febbraio 2010
La mimosa, simbolo della festa della donna, alcuni consigli sulla coltivazione della pianta e per conservare piu' a lungo i fiori recisi.
Ecco alcuni consigli per conservare al meglio la mimosa e per far sì che il simbolo della festa della donna si conservi vivo e rigoglioso per tutto il periodo della sua fioritura.
Come conservare e mantenere piu' feschi i fiori recisi
- Utilizzare un coltellino affilato per eliminare tutte le foglie rovinate e quelle a contatto con l’acqua del vaso che sono destinate a marcire piu' rapidamente.
- Utilizzare acqua tiepida per si riempire il vaso, questo consente ai capolini ancora chiusi di potersi aprire e a quelli sbocciati di acquisire un aspetto più soffice. Tenere il vaso in ambiente non troppo secco e lontano dai caloriferi.
Perché si e' scelta la mimosa quale simbolo della festa della donna.
Nel 1946 alla vigilia del primo “8 marzo” del dopoguerra, si cercava un fiore che potesse contraddistinguere e simboleggiare la giornata, che fiorisse nel periodo della festa, poco costoso e dall’aspetto gentile e delicato. Le “palline” (capolini) morbide e accese che costituiscono la mimosa sono così diventate il simbolo della festa delle donne. Un fiore molto diffuso ma effimero e fragile, che dopo qualche giorno svanisce portando via con sé anche il suo alto valore evocativo.
Coltivare un alberello di mimosa per avere fiori freschi per tutta la primavera
Se volete acquistare un piccolo alberello di mimosa da tenere in giardino o in terrazzo tenete presente che la temperatura non deve scendere mai sotto i 10°.
Si può coltivare anche in casa, alla luce del sole, ma lontano dai termosifoni. La mimosa, infatti è una varietà di acacia originaria di luoghi dai climi caldi e temperati come l'Australia o tropicali come l'Africa o il sud est asiatico, perciò piuttosto umidi.
Le foglie possono essere composte, bipennate, di colore grigio-argenteeo, oppure, dei veri e propri fillodi, che sono dei rametti trasformati in foglie. I fiori, che sbocciano da gennaio a marzo, secondo la zona, sono riuniti in pannocchie di una decina di centimetri.
La pianta in condizioni ideali può raggiungere anche i 10 metri d'altezza. Va messa a dimora da ottobre a marzo, quando non e' ancora in piena fioritura. Richiede un terreno acido, umido ma drenante. Va bagnata poco in inverno e più di frequente in estate, magari aggiungendo all'acqua del fertilizzante, ogni 15 giorni.
Gradisce il sole, anche diretto, ma meglio i luoghi riparati dal vento. Una volta stabilizzata diventa un alberello solido trae il suo nutrimento dal terreno e le è sufficiente l'acqua delle piogge; non richiede quindi cure eccessivamente impegnative. È un sempreverde, quindi non perde mai le foglie.
Propagazione:
Tramite semina o per talea, in primavera- estate. Le talee vanno prelevate dalla pianta medre in estate, e piantate in un terriccio di torba e sabbia.
Rinvaso:
Subito dopo la fioritura, in primavera, quando necessario, ogni 3 anni circa. Utilizzare sempre dei vasi che abbiano un diametro solo leggermente più ampio del precedente.
Potatura:
Si eliminano le parti danneggiate e secche subito dopo la fioritura. Questo tipo di potatura stimolerà l'emissione di nuova vegetazione
Avversità:
Non sono indicate malattie o parassiti particolari. possono verificarsi raramente avvizzimenti di rami e foglie, causati spesso da funghi. Può essere colpita da afidi e cocciniglie che vanno debellati con prodotti specifici.
Ricetta: Torta caprese classica, dolce tipico di Capri che essendo a base di mandorle e cioccolato, quindi senza farina, è adatta anche per chi soffre di Celiachia.
La torta caprese è un piatto tipico della cucina partenopea, è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo e nel corso degli anni la ricetta classica ha subito varie modifiche, tant’è che esiste anche la torta caprese al limone.
Oggi noi vedremo come preparare la vera torta caprese classica, quella al cioccolato, è un piatto tipico di Capri ed ha la paricolarità di essere fatta a base di mandorle e cioccolato, non vi è quindi la farina, pertando è una torta che va bene per i Celiaci.
Ingredienti
Burro: 250 gr
Mandorle pelate: 300 gr
Zucchero: 200 gr
Zucchero a velo
Cioccolato fondente: 250 gr
Uova: 5
Ricetta e preparazione
Ecco la ricetta della vera torta caprese napoletana.
1) Comprate delle mandorle già pelate oppure usate quelle normali che dovrete però scottare in acqua bollente per un minuto, quindi scolatele ed eliminate la buccia, poi tostatele in forno a 200°C e fatele raffreddare. A questo punto prendete il mixer e tritatele grossolonamente.
2) Spezzettate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria, deve diventare ben fluido, poi fatelo raffreddare mescolandolo spesso. Nel frattempo mettete in una ciotola il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti, metà dello zucchero ed i tuorli delle uova, montate bene e poi unite il cioccolato fuso. Aggiungete poi le mandorle tritate, lo zucchero rimasto e gli albumi montati a neve, mescolate dal basso verso l’alto e delicatamente per non far smontare le chiare d’uovo.
3) Imburrate una tortiera e poi foderatela con la carta da forno, versate dentro il composto e cuocete la torta caprese in forno preriscaldato a 180°C per 1 ora. Quando la torta sarà cotta sfornatela e fatela raffreddare completamente, poi spolverizzatela con lo zucchero a velo e servitela.
La ricetta e' stata presa dal sito http://ricette.pourfemme.it/ a cui si rimanda per leggere l'articolo completo
Oggi noi vedremo come preparare la vera torta caprese classica, quella al cioccolato, è un piatto tipico di Capri ed ha la paricolarità di essere fatta a base di mandorle e cioccolato, non vi è quindi la farina, pertando è una torta che va bene per i Celiaci.
Ingredienti
Burro: 250 gr
Mandorle pelate: 300 gr
Zucchero: 200 gr
Zucchero a velo
Cioccolato fondente: 250 gr
Uova: 5
Ricetta e preparazione
Ecco la ricetta della vera torta caprese napoletana.
1) Comprate delle mandorle già pelate oppure usate quelle normali che dovrete però scottare in acqua bollente per un minuto, quindi scolatele ed eliminate la buccia, poi tostatele in forno a 200°C e fatele raffreddare. A questo punto prendete il mixer e tritatele grossolonamente.
2) Spezzettate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria, deve diventare ben fluido, poi fatelo raffreddare mescolandolo spesso. Nel frattempo mettete in una ciotola il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti, metà dello zucchero ed i tuorli delle uova, montate bene e poi unite il cioccolato fuso. Aggiungete poi le mandorle tritate, lo zucchero rimasto e gli albumi montati a neve, mescolate dal basso verso l’alto e delicatamente per non far smontare le chiare d’uovo.
3) Imburrate una tortiera e poi foderatela con la carta da forno, versate dentro il composto e cuocete la torta caprese in forno preriscaldato a 180°C per 1 ora. Quando la torta sarà cotta sfornatela e fatela raffreddare completamente, poi spolverizzatela con lo zucchero a velo e servitela.
La ricetta e' stata presa dal sito http://ricette.pourfemme.it/ a cui si rimanda per leggere l'articolo completo
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venerdì 26 febbraio 2010
USA: La multa antibibite, contro l'obesita', funziona meglio degli sconti sulla frutta.
Una recente ricerca condotta dall'Univesity of Buffalo nello Stato di New York e pubblicata su Psychological Science sta cercando di capire quali sono le misure fiscali piu' efficaci per combattere l'obesita'. Si e' arrivati alla conclusione che e' meglio una tassa su caramelle, merendine e bevande gassate che una promozione su mele, pere e insalata.
Gli studiosi hanno creato la simulazione di un supermercato con immagini di diversi cibi, dalla frutta alle merendine, e hanno dato alle partecipanti al test, tutte madri di famiglia, un budget di spesa. I cibi poco salutari in vetrina sono stati tassati del 12,5% o del 25% e su frutta e verdura sono state applicati invece sconti e tariffe agevolate.
Mentre i rincari inducevano le volontarie a forzare la dieta, a non acquistare i prodotti tassati e ridurre cosi' anche sul consumo di grassi e carboidrati, aumentando invece quello delle proteine, le promozioni sugli alimenti sani non avevano notevoli ripercussioni sulla dieta, perche' il denaro risparmiato su frutta e verdura veniva reinvestito su alternative meno salutari.
Fonte: http://www.asca.it/
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- Alcuni prodotti dietetici su Natsabe'
lunedì 22 febbraio 2010
Catania: parte oggi nelle scuole la sperimentazione per una dieta corretta con particolare attenzione per chi soffre di intolleranze alimentari, celiachia
Inizia oggi a Catania la fase di sperimentazione del progetto pilota che assicurera' a diciannove scuole dell'obbligo della citta', tra le 34 che usufruiscono della mensa scolastica, una dieta piu' sana, qualitativamente e quantitativamente corretta con particolare attenzione ai soggetti che presentano intolleranze alimentari, celiachia, altre patologie similari e a quelli appartenenti a minoranze religiose-culturali.
Le scuole, scelte dall'Asp provinciale in virtu' di un protocollo d'intesa siglato con l'Assessorato alle Politiche Scolastiche nei giorni scorsi, sono state selezionate utilizzando criteri esclusivamente scientifici basati su indici statistici e territoriali ben precisi. Il piano interessera' 1.607 alunni. Fonte: Adnkronos
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domenica 21 febbraio 2010
Ipertensione quali sono le piante e i rimedi naturali per curarla
L'ipertensione e' un problema molto freguente ed quasi sempre è necessario ricorrere a farmaci specifici per combatterla, ma non tutti sanno che esistono anche molti rimedi naturali che aiutano a mantenere la pressione nella norma e a riportare ai giusti valori qualche dato che spesso raggiunge i massimi.
Quindi è sempre meglio chiedere il parere del medico o di un erborista professionale, meglio se fitoterapista, prima di avventurarsi nell’automedicazione. Di seguito vengono illustrate quali sono le piante medicinali che possono esservi di aiuto in caso di ipertensione.
Una delle piante migliori da utilizzarsi per la cura dell'ipertensione è l'olivo, è molto efficace ed adatta anche a terapie lunghe perchè priva di tossicità. A questo scopo in fitoterepia si utilizzano le foglie che hanno un'azione vasodilatatrice e quindi sono ipotensive, cioè abbassano la pressione del sangue, sia la massima che la minima.
Molto efficace, specialmente quando vi sia la necessità di ottenere un rapido abbassamento della pressione sanguigna, è il decotto di foglie di olivo: si fanno bollire 20 grammi di foglie di olivo in 300 di acqua fino a ridurre di 1/3, e questa (una tazza) è la dose giornaliera, l'effetto si avverte rapidamente ma è bene insistere per almeno 15 - 20 giorni.
Nel caso di un'ipertensione più lieve si può utilizzare l'infuso, 30 - 50 grammi di foglie in un litro, da infondere per 25 minuti, se ne assumono 2-3 tazze al giorno.
L'infuso di foglie di olivo ha anche proprietà depurative e diuretiche, antiuriche, ipolipemizzanti, ed ipoglicemizzanti, quindi svolge anche un'utile azione disintossicante generale, con particolare mira all'eccesso di acidi urici, grassi e zuccheri nel sangue.
Un preparato valido da utilizzarsi qualora non si avesse il tempo di preparare la tisana è la tintura madre di foglie di olivo, la dose, variabile a seconda dei casi, è di 30-50 gocce 3 volte al giorno.
In commercio si trovano anche validi preparati nei quali l'olivo è associato ad altre piante ad azione ipotensiva, in particolare biancospino, vischio ed aglio.
Il biancospino (utilizzabile anche in tisana insieme all'olivo) coadiuva l'azione ipotensiva e regolarizza l'attività cardiaca, proprietà utile nelle lievi aritmie, il vischio è dotato di una notevole azione ipotensiva, ma, utilizzato da solo, non è adatto a terapie lunghe perchè dotato di una certa tossicità, l'aglio, blandamente ipotensivo, aiuta ad regolare l'eccesso dei lipidi del sangue (colesterolo e trigliceridi), problema che spesso si trova associato all'ipertensione.
Fonte: http://www.encanta.it/
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martedì 16 febbraio 2010
Garden Puzzle e' una divertente ed utile applicazione di grafica online per creare il progetto del vostro giardino.
Garden Puzzle è una divertente applicazione grafica online, in lingua inglese, che consente di costruire in maniera facile e intuitiva un progetto per il vostro giardino. L'applicazione di base e' gratuita mentre, al solito, quella avanzata e' a pagamento, ma vi assicuro quella base e' gia' sufficiente per farsi un'idea di come impostare le varie piante nel vostro giardino.
E' sufficiente cliccare su "create your project" per avviare l'applicazione, quindi scegliere lo sfondo che piu' si avvicina alla conformazione del vostro angolo di giardino.
A questo punto non vi resta che trascinare, con il cursore (drag and drop) gli elementi messi a disposizione e creare scenari e composizioni. Se qualche pianta non vi piace la potete togliere trascinandola nel cestino.
Buon divertimento
E' sufficiente cliccare su "create your project" per avviare l'applicazione, quindi scegliere lo sfondo che piu' si avvicina alla conformazione del vostro angolo di giardino.
A questo punto non vi resta che trascinare, con il cursore (drag and drop) gli elementi messi a disposizione e creare scenari e composizioni. Se qualche pianta non vi piace la potete togliere trascinandola nel cestino.
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venerdì 12 febbraio 2010
Celiachia e dieta mediterranea: i consigli dell'esperta ai corsi gratuiti della Coop di Legnaia
Dieta mediterranea, un modello alimentare per tutti. E’ questo l’argomento al centro del nuovo appuntamento con i corsi gratuiti della Cooperativa Agricola di Legnaia che si e' tenuto giovedì 11 febbraio, alle 17,30, nella Sala Assemblee del Centro agro-commerciale di Sollicciano (via Baccio da Montelupo 180) che ha visto protagonista la dottoressa Elisa Spaghetti, referente Afc, Associazione Italiana Celiachia Toscana Onlus.
Obiettivo dell’incontro e' l’occasione per riscoprire i pregi della dieta mediterranea, anche per chi soffre di celiachia, con i consigli di un’esperta del settore e di questa malattia per una corretta alimentazione.
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in numerosi alimenti, e si stima che questa malattie colpisca un soggetto ogni 100/150 persone. A fronte di circa quattrocentomila potenziali celiaci, ne sono stati diagnosticati poco più di ottanatcinquemila. Ogni anno vengono effettuate cinquemila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%. L’incontro e' anche un momento per conoscere i sintomi della malattia e per scoprire quale sia una corretta dieta, per garantire al celiaco un ottimo stato di salute.
Questo il programma degli appuntamenti:
giovedì 18 febbraio “Come comunicare con il proprio cane”, relatrice Annalisa Badi, istruttrice cinofila; giovedì 25 febbraio “Un occhio di riguardo per il bambino celiaco”, Dott.ssa Elisa Spaghetti, referente Afc Associazione Italiana Celiachia Toscana Onlus
La partecipazione è libera, ma si richiede la preiscrizione al centralino della Cooperativa Agricola di Legnaia.
Info e iscrizioni: 055/73.581.
Fonte: http://www.055news.it/
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domenica 7 febbraio 2010
attenzione ai pollini invernali, si sviluppano nei periodi freddi, da febbraio a metà marzo.
Nonostante siamo abituati a immaginare le allergie come patologie legate alla polvere di casa e soprattutto a quelle della primavera, ai pollini di graminacee, di olivo, di paritaria, facilmente individuabili proprio per la stagionalità tipica (aprile-giugno), da qualche tempo vi sono altri insidiosi allergeni che si sviluppano nei periodi freddi e soprattutto da metà febbraio a fine marzo.
Stiamo parlando dei pollini delle cupressacee, una grande famiglia della specie delle conifere a cui fanno parte: il cipresso comune, la thuia e altre nuove specie importate da alcuni anni in Italia quali il cedro e il cedro giapponese.
Segue la famiglia dei ginepri che comprende diversi tipi di alberi con pollini simili dal punto di vista allergenico. Tutte queste piante si riconoscono per le tipiche foglie accartocciate come quelle del cipresso e per la formazione di bacche.
Questa famiglia di piante e' in grado di emettere migliaia di pollini al giorno e sono necessari quaranta o cinquanta pollini per metro cubo per scatenare, nei soggetti sensibili, l'allergia.
Il fenomeno allergico negli ultimi tempi e' in forte aumento. Il motivo e' dato dal fatto che molte delle suddette piante hanno trovato facile adattabilita' nelle nostre citta', molte di esse cosiddette "esotiche", e quindi importate, vengono usate per l'abbellimento dei giardini e dei parchi, ma principalmente come siepi e soprattutto bordature.
I sintomi purtroppo spesso si confondono con quelli delle comuni virosi (raffreddori) facili in questo periodo: bruciore degli occhi, prurito del naso, rinorrea, starnuti, tosse, e qualche volta «respiro sibilante». Ma il normale raffreddore dura pochi giorni, l'allergia si prolunga e spesso è accompagnata da una classica iperemia del volto (arrossamento e bruciore). In questi casi è consigliabile praticare le prove allergologiche cutanee presso uno specialista.
La cura farmacologica ben condotta può facilmente dominare i sintomi. Raramente si sviluppa l'asma. Qualora fosse necessario, sempre su consiglio dello specialista, si può oggi praticare con sicurezza il vaccino per via infettiva e per via sublinguale.
Fonte: www.ilgiornale.it/
Stiamo parlando dei pollini delle cupressacee, una grande famiglia della specie delle conifere a cui fanno parte: il cipresso comune, la thuia e altre nuove specie importate da alcuni anni in Italia quali il cedro e il cedro giapponese.
Segue la famiglia dei ginepri che comprende diversi tipi di alberi con pollini simili dal punto di vista allergenico. Tutte queste piante si riconoscono per le tipiche foglie accartocciate come quelle del cipresso e per la formazione di bacche.
Questa famiglia di piante e' in grado di emettere migliaia di pollini al giorno e sono necessari quaranta o cinquanta pollini per metro cubo per scatenare, nei soggetti sensibili, l'allergia.
Il fenomeno allergico negli ultimi tempi e' in forte aumento. Il motivo e' dato dal fatto che molte delle suddette piante hanno trovato facile adattabilita' nelle nostre citta', molte di esse cosiddette "esotiche", e quindi importate, vengono usate per l'abbellimento dei giardini e dei parchi, ma principalmente come siepi e soprattutto bordature.
I sintomi purtroppo spesso si confondono con quelli delle comuni virosi (raffreddori) facili in questo periodo: bruciore degli occhi, prurito del naso, rinorrea, starnuti, tosse, e qualche volta «respiro sibilante». Ma il normale raffreddore dura pochi giorni, l'allergia si prolunga e spesso è accompagnata da una classica iperemia del volto (arrossamento e bruciore). In questi casi è consigliabile praticare le prove allergologiche cutanee presso uno specialista.
La cura farmacologica ben condotta può facilmente dominare i sintomi. Raramente si sviluppa l'asma. Qualora fosse necessario, sempre su consiglio dello specialista, si può oggi praticare con sicurezza il vaccino per via infettiva e per via sublinguale.
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martedì 2 febbraio 2010
Celiachia e orticaria da freddo sono in stretta relazione.
Uno studio recente condotto a Madrid mette in relazione la celiachia, malattia autoimmune che causa una intolleranza al glutine, con l’orticaria da freddo, una serie di manifestazioni a carico della pelle e non solo, che si scatenano a causa delle basse temperature e che può anche essere associata ad eventuali disordini di natura metabolica o della tiroide.
Apparentemente due malattie così diverse l’una dell’altra. In passato uno studio legava la celiachia ad altre malattie autoimmuni ed una di queste era l’orticaria cronica idiopatica, ma nessuna relazione era stata fatta con l’orticaria da freddo.
Il legame fra le due manifestazioni si è evidenziato osservando i sintomi rinvenuti in un bambino di poco meno di quattro anni d’età ricoverato in un ospedale di Madrid che andava incontro ad angioedema ed ad orticaria da freddo quando si esponeva alle basse temperature. Lo stesso piccolo paziente presentava intolleranza ad alcuni legumi, asma allergico, ricongiuntivite, allergia al polline, anemia.
A questo punto i medici hanno deciso di analizzare a fondo il problema ed hanno sottoposto il bambino ad una biopsia intestinale che si e' conclusa con una diagnosi di malattia celiaca. Il conseguente allontanamento del glutine dalla dieta ha di fatto evidenziato, prima la riduzione e poi la completa sparizione dei sintomi dell’orticaria da freddo, per cui si è giunti anche alla conclusione che un decorso non favorevole dell’orticaria da freddo dovrebbe portare a sospettare la malattia celiaca.
Fonte: http://www.tantasalute.it/
Apparentemente due malattie così diverse l’una dell’altra. In passato uno studio legava la celiachia ad altre malattie autoimmuni ed una di queste era l’orticaria cronica idiopatica, ma nessuna relazione era stata fatta con l’orticaria da freddo.
Il legame fra le due manifestazioni si è evidenziato osservando i sintomi rinvenuti in un bambino di poco meno di quattro anni d’età ricoverato in un ospedale di Madrid che andava incontro ad angioedema ed ad orticaria da freddo quando si esponeva alle basse temperature. Lo stesso piccolo paziente presentava intolleranza ad alcuni legumi, asma allergico, ricongiuntivite, allergia al polline, anemia.
A questo punto i medici hanno deciso di analizzare a fondo il problema ed hanno sottoposto il bambino ad una biopsia intestinale che si e' conclusa con una diagnosi di malattia celiaca. Il conseguente allontanamento del glutine dalla dieta ha di fatto evidenziato, prima la riduzione e poi la completa sparizione dei sintomi dell’orticaria da freddo, per cui si è giunti anche alla conclusione che un decorso non favorevole dell’orticaria da freddo dovrebbe portare a sospettare la malattia celiaca.
Fonte: http://www.tantasalute.it/
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