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giovedì 12 luglio 2012

Come superare l'afa estiva con frutta e verdura






Pesche, albicocche, susine, fragole, meloni, angurie, carote sotto l’ombrellone per mantenere la forma e restare leggeri tra un tuffo e l’altro, ma anche per difendersi dai colpi di calore e abbronzarsi meglio grazie all’alta concentrazione vitaminica e di sali minerali. A fette, frullata o centrifugata, con la buccia o anche senza, la frutta e la verdura di stagione sono il menu ideale, a qualsiasi ora, a pranzo come per lo spuntino pomeridiano, per un’estate in forma e in salute, a km zero. Basta una borsa frigo per portarsi, fino al bagnasciuga, il vero profumo della campagna, ed un po’ di attenzione quando si fa la spesa optando per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi sempre l'elevato grado di freschezza ed evitare di essere costretti a buttare i prodotti eccessivamente maturati con il caldo. 


A consigliare l’acquisto di frutta e verdura sono i produttori che animano la rete dei mercati di Campagna Amica promossi da Coldiretti (info su www.pisa.coldiretti.it), punti vendita e Botteghe, dove da alcune settimane sono finalmente arrivati tutti i prodotti simbolo della bella stagione presenti anche in molte varietà locali. In provincia di Pisa gli appuntamenti sono presso il Consorzio Agrario di Pisa, due volte la settimana, il mercoledì con orario pomeridiano (dalle 16 alle 19) ed il sabato, e a Pisa in Via Paparelli il mercoledì, a Pontedera nel Piazzale della Stazione il martedì ed il giovedì in Piazza Trieste, a Cascina in Piazza Caduti della Libertà il venerdì e in Piazza del Comune a Ponsacco il sabato. I vantaggi della filiera corta di Coldiretti sono ormai arcinoti: si compra direttamente dal produttore, si risparmia (anche fino al 30%) perché non ci sono intermediari, si conservano più a lungo, si tratta di produzioni locali e assolutamente di stagione e vige il rispetto trasparente della regola del rapporto qualità-prezzo.



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venerdì 13 aprile 2012

Contro l'inquinamento le piante hanno imparato a dosare le tossine




Ne' troppo, ne' troppo poco!
E' questo il segreto delle piante per sopravvivere. Nuove conoscenze sul modo in cui si nutrono le piante, acquisendo minerli dal terreno, sono stati pubblicati da un team di ricercatori della Ruhr-Universitat in una serie di tre articoli pubblicati su The Plant Cell.

I ricercatori hanno scoperto funzioni innovative della molecole nicotianamine, responsabili del metabolismo dei metalli. "Si tratta di risultati importanti per l'agricoltura sostenibile e, inoltre, per la nostra salute - ha detto Ute Kramer, ricercatrice del Dipartimento di Fisiologia Vegetale dell'universita' tedesca - perche' questo tipo di molecole aiuta a prevenire problemi causati da carenze di nutrienti essenziali nella nostra dieta".

Tutti gli organismi hanno bisogno di ferro, zinco e rame come nutrienti. Essi contribuiscono alle funzioni essenziali della cellula come catalitici. Poiche' le piante sono all'inizio della catena alimentare, un contenuto sufficiente di questi minerali e' fondamentale per l'alimentazione umana. "Approfondire il funzionamento di questo tipo di molecole - ha concluso il ricercatore - e' dunque fondamentale per capire come bilanciare l'apporto di nutrienti alla nostra dieta".

Fonte: http://www.agi.it/

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venerdì 25 novembre 2011

Celiachia: il grano saraceno si conferma come alimento senza glutine e fa bruciare più calorie


E’ un cereale ma non appartiene alla famiglia delle graminacee, come il riso, il grano.
Il grano saraceno è una pianta erbacea annua che appartiene alla famiglia delle Poligonacee. È composto da carboidrati, proteine e grassi e per il 10 per cento è costituito da fibre; discreta la presenza di minerali, soprattutto calcio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, manganese e ferro. Nel grano saraceno sono contenute anche alcune vitamine del gruppo B e precisamente la vitamina B1, B2, B3, B5 e B6, e anche la preziosa vitamina E antiossidante.

Gli aminoacidi che costituiscono le sue proteine sono: alanina, arginina, cistina, acido aspartico, acido glutammico, glicina, isoleucina, lisina, metionina, valina, treonina, prolina e tirosina. Non è presente glutine. Da una recente ricerca condotta in Canada sembrerebbe che il grano saraceno contenga un principio attivo, chiamato chiroinositolo, che potrebbe avere un ruolo fondamentale nella cura del diabete melito; secondo i risultati forniti da tali studi questa sostanza contenuta nel grano saraceno sarebbe in grado di abbassare la glicemia del 19 per cento.

Il grano saraceno è quindi indicato nella dieta delle persone che soffrono di celiachia. Con la sua farina si preparano pasta, polenta e pane che possono appunto essere consumati dai celiaci con buoni benefici per la salute. Ottimo anche in chicchi per preparare zuppe o per la colazione.

Prosegui la lettura su  mondobenessereblog.com

Approfondisci l'argomento leggendo qualche libro:




Altri titoli per ricette senza glutine e sulle calorie

mercoledì 6 luglio 2011

Vuoi un'abbronzatura perfetta? Mangia tanta frutta e verdura del colore giusto!



Qual'è il segreto per avere una abbronzatura perfetta da esibire durante la bella stagione? Le regole sono: una corretta esposizione ai raggi solari  e mangiare gli alimenti giusti, frutta e verdura che devono avere una gamma di colori che vanno dal giallo all’arancione e al rosso e cioè carote, pesche, anguria, ananas, albicocche, fragole e tutto ciò che di arancione/rosso trovate a casa!
I frutti dal colore arancione contengono, caroteni, vitamina A e licopene che vengono assimilati dal nostro corpo grazie all’alimentazione. Quindi Sole e alimentazione per assicurarsi una tintarella perfetta!

Tre porzioni di verdura e due di frutta, ecco il consiglio guiusto per assicurare al nostro organismo le cinque porzioni giornaliere consigliate di fibre, sali minerali e vitamine. Secondo i nutrizionisti la frutta, se inserita quotidianamente nella dieta, riesce a fornire il giusto equilibrio e benessere al nostro corpo.

La frutta si può mangiare in ogni momento della giornata, a colazione, dopo i pasti principali ma è perfetta da mangiare come spuntino e merenda, magari anche sotto l’ombrellone. Lavate bene la frutta, sbucciatela e ponetela in un box di plastica da portate con voi per una merenda leggera, colorata, gustosa e che vi aiuta ad essere più sane e più belle.

Il mese di luglio, in particolare, oltre a regalare ancora succose fragole e dolci ciliegie, porta a piena maturazione le angurie, le pesche, i meloni, le pere e i fichi.

Tra i frutti migliori ci sono sicuramente le albicocche, ricche di potassio e betacarotene, hanno poche calorie e saziano tantissimo, perfette se siete a dieta ad esempio. In questo senso va benissimo anche l’ananas che ha poche calorie e tante fibre, è giallo e quindi rientra nella gamma di colori che ci fanno abbronzare, inoltre contiene bromelina che aiuta la digestione.

Si anche alla pesca, il frutto dell’estate, anche comodissimo da portare in spiaggia, contengono la melanina che aiuta la tintarella ma anche lo zinco che ci rende più belle scacciando via i brufoli.  Tutti elementi altamente antiossidanti, quindi in grado di combattere l’invecchiamento della pelle che nel periodo estivo, a causa della maggiore esposizione ai raggi solari, diventa più pressante.
Pochi sanno che tutti questi nutrimenti si trovano per la maggior parte nella buccia della pesca, quindi si dovrebbe cercare di non scartare nulla. Inoltre questo frutto produce nell’organismo un elevato senso di sazietà, ottimo dunque per chiunque avesse deciso di sottoporsi a un regime alimentare ipocalorico (solo 27 Kcal per etto).

Il melone contiene betacarotene ed è perfetto per la nostra bellezza inoltre contiene anche antiossidanti e vitamina C, il tutto in pochissime calorie!
E, infine, sua maestà l’anguria, composta per il 90% da acqua. È il frutto più dissetante e rinfrescante che si conosca anche grazie al contenuto molto bilanciato di sali minerali, potassio, vitamina A e C. In un etto di anguria ci sono solo 15 calorie, valido aiuto nei regimi alimentari ipocalorici, anche perché dona un forte senso di sazietà. L’ideale, però, è consumarla lontano dai pasti: il contenuto elevato d’acqua potrebbe rallentare la digestione. E, soprattutto, mai mangiarla eccessivamente fredda. Il metodo migliore per rinfrescarla è sempre quello di porla sotto l’acqua corrente.

Fonte: http://www.pourfemme.it/

martedì 5 luglio 2011

Estate: come difendersi dall'ondata di caldo. Ecco i consigli per difendersi dal caldo e dall'afa.

Ecco come affronto il caldo estivo!
Siamo in  piena estate, ci accingiamo a partire per le sospirate ferie, ma dobbiamo prestare attenzione alle possibili conseguenze di temperature troppo alte, soprattutto per quanto riguarda anziani e bambini.
Come fargli fronte? Ecco alcuni consigli utili per affrontare il caldo estivo:


Bere molto
Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno. Evitare le bevande alcoliche e quelle eccessivamente fredde. Limitare l'assunzione di bevande gasate e caffè.

Mangiare frutta e verdura
Mangiare frutta e verdura, che contengono acqua e sali minerali. Preferire più pasti frequenti e leggeri durante la giornata. Evitare i cibi ipercalorici (fritti, carni grasse). Non c'è bisogno di ricorrere a integratori di sali o vitamine, a meno che non lo prescriva il medico.

Abbigliamento leggero
Indossare un abbigliamento leggero e comodo, preferendo fibre come il cotone o il lino, evitare tessuti waterproof o antitraspiranti. Capi di abbigliamento in fibre sintetiche ed attillati, in particolare i colori scuri, possono favorire le allergie.

Attenti in auto
Se la macchina è stata parcheggiata al sole, aprire gli sportelli e aspettare il ricambio d'aria prima di entrare. Verificare la temperatura dei seggiolini per bambini prima di farli sedere. Controllare le condizioni del traffico prima di mettersi in viaggio e premunirsi di una buona scorta di acqua. Regolare il climatizzatore di pochi gradi (al massimo cinque) inferiore all'esterno e non indirizzare le bocchette direttamente sulla persona.

In casa o in ufficio
Per migliorare il clima negli edifici è importante schermare le finestre con tende e veneziane, in particolare quelle rivolte a sud. Aprire le finestre al mattino o nei momenti in cui è meno caldo per favorire la ventilazione e il ricambio d'aria. Se si utilizza un ventilatore evitare di rivolgerlo direttamente sulla persona. Se si utilizza un condizionatore, chiudere porte e finestre della stanza, regolare il termostato a 26-28°, in ogni caso evitare sbalzi di temperatura con l'esterno superiori a 5-6°.

Farmaci al sicuro
D'estate le temperature possono raggiungere e anche oltrepassare i 30 °C. Come conservare correttamente i farmaci che avete in casa? I consigli sono differenti a seconda dei medicinali.

- I farmaci sulla cui confezione è specificato "conservare tra i 2 e gli 8 °C" vanno tenuti in frigorifero ed estratti una decina di minuti prima dell'uso.

- I medicinali sulla cui confezione non è riportata alcuna indicazione della temperatura di conservazione vanno mantenuti in un luogo fresco della casa (quindi né in bagno né in cucina), ma non in frigorifero.

- Supposte, ovuli e creme sono più sensibili all'azione del calore rispetto alle compresse: vanno quindi protetti dalla luce diretta del sole; se in seguito a una esposizione accidentale si sciolgono o si alterano nella forma o nel colore è meglio non utilizzarli.

- Durante il trasporto dalla farmacia alla casa, nei giorni di canicola, i farmaci da conservare in frigorifero devono essere protetti in una borsa termica o avvolti in carta da giornale. Quelli da tenere a temperatura ambiente possono anche rimanere per qualche ora esposti alla calura senza subire danni. È comunque buona norma proteggerli dalla luce diretta del sole.

domenica 29 maggio 2011

Tanta frutta per combattere la cellulite



Frutta contro la Cellulite
La cellulite è una delle cause dell perdita di elasticità della pelle e dei vasi sanguigni, con conseguente ristagno di liquidi nel tessuto adiposo: molteplici sono le cause della sua comparsa, dalla sedentarietà alla scarsa idratazione corporea, fino a disfunzioni ormonali.

La frutta rappresenta un prezioso alleato per prevenire e combattere la cellulite, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, rafforza i capillari e migliora la circolazione del sangue riattivando il microcircolo.

E' da  preferire l’assunzione di frutta ad altri cibi perchè favorisce un regime alimentare utile per contrastare efficacemente la cellulite su più fronti:

- Disintossicazione;
La cellulite deriva da un ristagno di scorie nei tessuti, quindi passo indispensabile è eliminare le tossine; la frutta, come alimento leggero, non appesantisce l’apparato digerente, viene bene assimilata dall’organismo e ha un’azione disintossicante.

- Lotta alla ritenione idrica;
Il sodio trattiene i liquidi, favorendone il ristagno fra gli interstizi delle cellule: il risultato è una circolazione ostacolata e problematica. La frutta ha uno scarso tasso di sodio, inoltre contiene altri minerali che ne contrastano l’attività, riequilibrando i meccanismi fisiologici di bilanciamento dei liquidi.

- Circolazione;
La frutta è ricca di fibre e stimola la diuresi, inoltre contiene vitamine e altri principi attivi, come gli antociani dei mirtilli, che rinforzano le pareti dei capillari, restituendo efficienza alla circolazione.

- Idratazione;
L’alta percentuale di liquidi contenuta nella frutta stimola l’attività dei reni favorendo la diuresi, aiutando soprattutto in caso di scarsa assunzione di acqua o durante la stagione calda reintegrando attivi e fluidi persi con la sudorazione.

Nel dettaglio molti frutti offrono dei benefici particolari per combattere la cellulite, sia assunti come alimenti per il loro contenuto, sia utilizzando altre parti non commestibili che racchiudono attivi efficaci.
I frutti di bosco come ribes, fragole, lamponi e mirtilli, hanno quantità abbondanti di bioflavonoidi, acido salicilico e vitamina C, che aiutano a mantenere forti le pareti dei capillari, impedendo la fuoriuscita di liquidi.

Fonte: Diredonna.it

lunedì 10 gennaio 2011

La cenere prodotta dal camino? Non buttiamola è una risorsa preziosa per le nostre piante

Spesso la cenere del nostro caminetto finisce nella spazzatura, ma perchè sprecare questa preziosa risorsa, in natura tutti i rifiuti vanno riutilizzati.

Per le nostre amiche piante è un aiuto davvero prezioso!

La cenere contiene un buona percentuale di potassio, un elemento che favorisce l’accumulo di zuccheri nei tessuti vegetali, in particolare in quelle piante che hanno organi di riserva come le bulbose: tulipani, narcisi e giacinti che in questo periodo stanno riposando sottoterra in vaso o in giardino, in attesa del risveglio primaverile.

Per le piante in vaso, di balconi o terrazzi, basterà mischiare uno o due cucchiai di cenere con un pò di terriccio (o meglio ancora con un pò di stallatico) nei vasi sui 30/35 cm di diametro.
Anche per le rose la cenere è un ottimo integratore, le aiuta a resistere al freddo e alle malattie. Un vantaggio da non trascurare quindi: non male per un concime a costo zero!
Facciamo comunque attenzione a non esagerare con le dosi, perchè  la cenere è anche ricca di calcare e il troppo potrebbe danneggiare le vostre beniamine.


Ottimo utilizzarla anche nell’orto, la tradizione contadina ci insegna la vite, darà un'uva più zuccherina, mentre pomodori, patate, sedano, carote e cipolle saranno più gustosi.
Sconsigliato invece l'uso della cenere sulle piante acidofile come azalee, mirtilli e rododendri, che mal la sopportano per la sua azione alcalina.

Sparsa in superficie intorno agli ortaggi, invece, la cenere può essere anche una buona barriera contro le lumache (tranne quando piove e viene dilavata facilmente).
Quindi non buttiamola perche' vale la pena conservarla in un bidoncino o latta per poterla utilizzare quando serve in giardino o sul balcone.

martedì 6 luglio 2010

La dieta colorata: il rosso e il blu ci preserva da obesita' e tumori.

Dieta dissociata, dieta a punti, dieta bilanciata e ora anche la dieta 'del rosso e del blu': il blu dei mirtilli, dei gelsi, delle melanzane, del mais blu delle Ande, il rosso delle arance rosse di Sicilia e delle fragole, il rosso/blu di ciliegie e uva 'nera'.

Ne sono convinti gli esperti europei che hanno dato il via, il primo di luglio, al 'Progetto Athena', per verificare sull'uomo, le proprieta' delle 'antocianine', i pigmenti che danno la colorazione rossa o blu alla frutta, alla verdura, ai fiori.

Una convinzione nata dai sorprendenti risultati pubblicati recentemente sul Journal of Obesity, delle sperimentazioni su animali da laboratorio, dove una dieta ipercalorica ma ricca in antocianine ha mantenuto i fortunati topini in piena forma fisica e soprattutto magri, al riparo dall' obesita' e dal rischio di malattie cardiovascolari e tumori.

Al progetto Athena prendono parte 6 gruppi europei, oltre al Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell' Universita' di Milano guidato da Chiara Tonelli, l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) diretto da Umberto Veronesi, la societa' italiana Kos Genetics, l'Istituto di Agrumicoltura di Acireale (Catania), l' Universita' Cattolica di Campobasso.






''I risultati sugli animali - spiega la professoressa Tonelli - sono stati a dir poco rivelatori: tre gruppi di topini sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due e' stato dato da bere rispettivamente acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d'arancia rossa. Ebbene, mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le stesse cose non sono aumentati di peso perche' (e il merito non puo' che essere delle antocianine) in loro si e' ridotta la massa adiposa della pancia, la piu' pericolosa per il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari''.

Ora gli esperti riprodurranno le stesse sperimentazioni in clinica, per verificare questi risultati anche sull'uomo. ''Il messaggio - dice Chiara Tonelli - deve essere chiaro: non si e' trovato un nuovo metodo per dimagrire, ma l'indicazione e' che con un'alimentazione sana possiamo fare molto per la nostra salute''.

Fonte: ANSA

venerdì 2 luglio 2010

Gli ortaggi si cambiano di colore e aiutano la nostra salute


Rape rosse, pomodori neri, patate viola e carote gialle: il punto di Confagricoltura.

L'ultima nata è la rapa rossa, ricca di antociani (quelli che si trovano nei mirtilli o nel vino rosso) e di litio. Le antocianine hanno un potere antiossidante, combattono i radicali liberi, i danni provocati dalle radiazioni ultraviolette, e la fragilità capillare di chi ha problemi di circolazione e di origine infiammatoria. Il litio è utile nelle cura delle malattie depressive.

"Il nostro obiettivo è valorizzare tutta la produzione tipica della Piana del Fucino nella direzione del benessere". A parlare è Alessandro Aureli, titolare di un'azienda all'avanguardia nella fertile pianura in provincia dell'Aquila, famosa per i suoi ortaggi, che deve molto del suo successo alla produzione di carote 'colorate'.

Non solo arancioni, ma anche nere e gialle. E presto anche rosse e bianche. Carote di tutti i colori per 'curare' o prevenire malattie diverse. La sempre maggiore attenzione per la salute e la cura del proprio corpo facendo ricorso a tecniche naturali spinge la ricerca scientifica applicata all'agricoltura ad arricchire determinati prodotti di sostanze che hanno proprietà benefiche, come gli antociani, il selenio, la luteina. E il mercato risponde molto bene.

"Produciamo succhi e concentrati di carote nere e gialle, destinati alla produzione di bevande multivitaminiche, creme e farine - dice Aureli - E la richiesta da parte dell'industria agroalimentare è in continua crescita".
Carota nera, o 'purple carrot', come la chiamano i suoi clienti, al 90% stranieri (come d'altra parte è straniera la quasi totalità dell'industria agroalimentare), ricca di antociani; Carota gialla, con un alto contenuto di luteina, invece, per chi ha problemi agli occhi. Questa sostanza, infatti, aumenta la densità del pigmento maculare della retina e riduce fortemente i rischi di degenerazione.
Infine, le tradizionali carote arancioni, ma particolarmente ricche di betacarotene. E presto arriveranno anche le carote rosse e quelle bianche.
A breve saranno in commercio anche i pomodori neri (viola-nero all'esterno con la polpa di colore rosso), frutto della sperimentazione italiana dell'equipe coordinata dal professor Pierdomenico Perata, ricercatore e docente presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, anch'essi ricchi di antociani, solitamente assenti in questo ortaggio.

Da tempo, inoltre, si producono patate arricchite di selenio con le loro forti proprietà antiossidanti e di prevenzione dai tumori. La patata 'Selenella' (marchio commerciale) ha alle spalle quattro anni di studio oltre dieci di commercializzazione, con una buona rispondenza anche sui mercati esteri, come la Germania e gli Usa.
Dopo la patata al selenio, si pensa a quella ricca di antociani. In tal senso ci sono molteplici ricerche negli Stati Uniti su nuove patate viola che avrebbero le stesse proprietà del pomodoro nero: ne è un esempio la 'Purple Pelisse', di intenso colore violetto interno e esterno, messa a punto dalle Università dell'Oregon, dell'Idaho e dello stato di Washington con l'Usda.

L'università del Kansas pensa invece ad una patata dolce dal cuore viola, ottima per prevenire il cancro.

Fonte: Confagricoltura

sabato 12 giugno 2010

la dieta ad hoc per la tintarella? Frutta e verdura, la carota regina nella top ten degli abbronzanti naturali

Chi è ancora costretto a rimanere in città può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata a base di cibi ricchi di vitamina A di cui la regina è la carota, seguita da spinaci e radicchio e dalle albicocche. E' Coldiretti a stilare la top ten degli 'abbronzanti naturali' in occasione di 'BIO sotto casa' manifestazione promossa nel weekend a Roma, all'Auditorium della Musica, sui temi dell'agricoltura biologica, con la presenza di oltre cento produttori nell'ambito della campagna promossa da Aiab, Amab e Coldiretti con il contributo dell'Unione Europea e del ministero delle politiche alimentari e forestali.

Con il grande caldo, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile.





Al posto d'onore - continua la Coldiretti - salgono gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Antiossidanti 'naturali' sono - sottolinea Coldiretti - le vitamine A, C ed E contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Peraltro in vista dell'estate - conclude l'organizzazione agricola - il ministero della Salute ha pienamente promosso l'ortofrutta italiana con addirittura il record del 98,8% dei controlli regolari, con una presenza di residui chimici al di sotto dei limiti di legge, secondo le anticipazioni dei risultati dell'ultimo rapporto ufficiale annuale del ministero della Salute sul "Controllo ufficiale dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale".

Fonte: ANSA

venerdì 30 aprile 2010

Mancanza di ferro? Consigli e trucchi per assorbire la quantità giusta di questo importante elemento. Alimenti che contengono ferro. Una giornata a tutto ferro.


Il ferro è un elemento molto importante per
il nostro organismo, infatti entra nella costituzione
dell'emoglobina, della mioglobina e di diversi enzimi.

Svolge importanti funzioni, quali: trasporto di ossigeno ai
tessuti, trasferimento di elettroni nella catena
respiratoria, produzione di vitamina A e trasmissione degli
impulsi nervosi.
Il contenuto di ferro nell'organismo è di
circa 3-4 g. Circa il 65% del ferro totale dell'organismo è
presente nella molecola dell'emoglobina, mentre il 10% è
contenuto nella mioglobina. La quota rimanente è
rappresentata principalmente dal ferro di deposito
(ferritina ed emosiderina), mentre minime quantità sono
contenute negli enzimi e nei citocromi o sono associate alla
transferrina (proteina di trasporto).


FABBISOGNO

Il fabbisogno di ferro varia con l'età, le condizioni
fisiologiche e il sesso.
è maggiore
nella donna a causa delle perdite mestruali, aumenta in
gravidanza e diminuisce con l'età.
La tabella 1 mostra queste differenze.


Tipo
di alimento (100 grammi)




FABBISOGNO MG / DIE

Maschi
11-17 anni

12 mg

Maschi
18

10 mg

Femmine
11-14

11-18 mg

Femmine
14 fino a menopausa

18 mg


Menopausa

10 mg

Gestanti

30 mg

Nutrici

18 mg

Tabella 1

CARENZA

La carenza in ferro è responsabile dell'anemia
sideropenica
, patologia molto diffusa in Europa
(circa il 20-30% delle donne in età fertile ed adolescenti),
provocata da esaurimento delle riserve. Clinicamente
l'anemia da carenza di ferro si presenta con debolezza,
pallore, disturbi nella regolazione della temperatura
corporea, tachicardia.

Le carenze di ferro (sideropenia) sono in Italia piuttosto
frequenti, almeno nei gruppi di popolazione a più elevato
fabbisogno di ferro: lattanti, adolescenti, donne in età
fertile.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che
600-700 milioni di persone al mondo hanno carenze di ferro.

è ormai
accertato che le carenze di ferro riducono la funzionalità
del cervello, peggiorando la memoria e la capacità di
apprendimento.

Durante la gravidanza se le riserve sono basse, causa la
richiesta supplementare di ferro dovuta alla rapida crescita
del bambino durante gli ultimi sei mesi di gestazione, si
potrebbe determinare uno stato di carenza potenzialmente in
grado di rallentare la crescita cerebrale del bambino.

La carenza di ferro si scopre attraverso un semplice esame
del sangue.

DOVE
è
CONTENUTO IL FERRO

Il ferro è contenuto in molti alimenti come
i legumi, il cacao, la carne, purtroppo però il nostro
organismo ne assorbe solo una percentuale molto bassa
rispetto a quello contenuto negli alimenti.

Negli alimenti di origine animale (carne, pesce ...) il
ferro è presente in una forma chimica detta "eme" che viene
meglio assorbita. Nei vegetali il ferro si trova in una
forma chimica detta "non eme" il cui assorbimento è molto
più basso.



Alimento


Apporto di ferro (mg)

Milza di
bovino

42

Fegato
di suino

18


foglie

15

Cacao
amaro

14

Germe di
frumento

10

Fagioli
borlotti

9


Radicchio verde

7.8


Pistacchi

7.3

Pesche
secche

6

Cozze

5.6

Muesli

5.6

Cavallo

3.9

Spinaci

2.9


Lenticchie

2.1
Tabella 2 - Contenuto in ferro di alcuni
alimenti (INN 2000)

PICCOLI TRUCCHI PER FAR ASSORBIRE IL FERRO

Il nostro organismo assorbe circa il 25% del ferro contenuto
in carne, pesce e pollame. L'assorbimento di ferro da
cereali, verdura, frutta è notevolmente minore ma aumenta se
sono assunti insieme a:

  • Vitamina C - presente negli agrumi, uva, kiwi, peperoni,
    è in grado di moltiplicare l'assimilazione del ferro
    "non eme".

  • Cisteina - presente nella carne e nel pesce, è in grado
    di far assorbire 2 o 3 volte in più il ferro "non eme"
    presente nella verdura.

  • Vitamina A, complesso B, rame, calcio, manganese e
    molibdeno - sono necessari per un completo assorbimento
    del ferro.

  • Acido lattico nei crauti - aumenta l'assorbimento del
    minerale.

ATTENZIONE: Il tè e il caffè riducono
l'assorbimento del ferro.




GIORNATA A TUTTO FERRO

Colazione

- 1 tazza di latte con muesli (questo prodotto
mediamente contiene 6 mg di ferro ogni 100 gr.)

- 1 spremuta di agrumi (la vitamina C aumenta
l'assimilazione del ferro)


Ore 10

- 1 frutto o 1 barretta ai cereali fortificata
(esistono prodotti con aggiunta di ferro)



Pranzo

- 1 bistecca di cavallo

- Spinaci conditi con olio e limone

- Fagioli borlotti conditi con olio e limone



Ore 17

- 2 pezzi di pesche secche + una tazza di tè



Cena

- Zuppa di lenticchie

- Frittata con zucchine

- 1 panino


Fonte: http://www.sportmedicina.com/

venerdì 29 gennaio 2010

La frutta secca oltre a darci energia ci aiuta nella memoria e protegge il sistema cardiocircolatorio

Il termine “frutta secca” in geneale indica i frutti oleosi come noci, nocciole e mandorle. Ognuno di questi frutti ha delle proprietà particolari, e in tutti, se consumati con moderazione, nutrono, rinvigoriscono corpo e mente, proteggono il sistema cardiocircolatorio, il cervello, la pelle, i capelli e i muscoli.  Sono anche adatti per chi fa sport, svolge un lavoro intellettuale o evita di mangiare carne.


I frutti oleosi apportano sostanze per lo più presenti nei prodotti di origine animale e necessarie all’organismo: dalle vitamine B alle proteine.


Noci, mandorle, nocciole, pistacchi, noci del brasile, arachidi, sono tutti cibi ricchi di vitamine del gruppo B, fosforo, rame, calcio, proteine e acidi grassi essenziali importantissimi per lo sviluppo dell’organismo e per il mantenimento di tutte le sue funzioni.
L’elevato contenuto di grassi rende la frutta secca ipercalorica: la maggior parte delle varietà contiene, infatti, più di 500 calorie per 100 g. Tuttavia si tratta di grassi mono o poli insaturi (circa l’85%).
La sostituzione nella propria dieta dei grassi saturi (di cui sono ricchi, oltre la carne, anche i formaggi e il burro) con i grassi insaturi della frutta secca contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo, riducendo anche il rischio di aterosclerosi e di cardiopatie.
Altro punto a favore di questi alimenti è la loro ricchezza di acidi grassi Omega 3. Oltre ad aiutare nella lotta contro le malattie cardiache, gli acidi grassi Omega 3 dei frutti oleosi hanno anche effetti benefici nella cura dell’artrite e di altre forme infiammatorie.

Caratteristiche principali della frutta secca:
- Noci anticolesterolo

- Arachidi per crescere bene
- Nocciole per proteggere il cuore
- Pistacchi: sì ma senza sale. E ti tolgono l’ansia!

- Mandorle per essere felici

- Anacardi ripuliscono il sangue


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Fonte: http://obiettivobenessere.tgcom.it/

lunedì 11 gennaio 2010

Diete: non esistono diete miracolose. Dopo gli stravizi natalizi e' fondamentale fare attivita' fisica in modo costante. Alcuni suggerimenti utili

Dopo gli stravizi di Natale e Capodanno, molte persone si ritrovano con qualche chilo in piu' e si lasciano attrarre da regimi dietetici che promettono di bruciare i grassi e far perdere peso rapidamente.
Gli esperti della British Dietetic Association (BDA) affermano che: "Le diete miracolose non esistono. L'unico modo per dimagrire e' mangiare di meno".


Rachel Cooke, dietologa del St Martins' Hospital di Bath e portavoce della BDA afferma che l'unico modo per perdere peso e' ridurre le calorie e svolgere attivita' fisica. "Purtroppo non c'e' altro modo per dimagrire e mantenere il peso raggiunto: mangiare in modo sano, muoversi e in generale cambiare le proprie abitudini".

Proprio per evitare di incappare in una serie di diete alla moda, la BDA ha pensato di pubblicare una "lista di diete da evitare nel nuovo anno", tra cui quelle del gruppo sanguigno, del minestrone di cavolo, della banana, dello sciroppo di acero o del guerriero. Tali diete possono anche causare gravi deficit nutrizionali, se seguite a lungo.

"Tanto per cominciare, nessun cibo brucia i grassi, solo l'attivita' fisica puo' riuscirci", fa presente la BDA. Da bandire anche i cosiddetti programmi disintossicanti: la BDA assicura che il corpo umano e' in grado di disintossicarsi da solo. "Il fegato lavora ogni giorno per liberare l'organismo dalle tossine, non e' necessario eliminare dei cibi o vivere solo di frutta, verdura e acqua".
"Dopo gli eccessi di Natale, basta tornare a un regime sano, riducendo le calorie e mangiando piu' frutta e verdura. Anche cosi' si perde peso".

In particolare, l'associazione dei professionisti britannici della nutrizione attacca due diete molto famose. La prima e' la Atkins, "che contraddice completamente tutti i messaggi sul mangiar sano che cerchiamo di dare ai nostri pazienti"; la seconda e' la dieta a zona, anche questa non in linea con le raccomandazioni degli esperti.

La versione piu' rigida della Atkins privilegia grassi e proteine, portando a un eccessivo consumo di grassi saturi, ed elimina pane, patate, pasta, riso e cereali, ammettendo solo piccole porzioni di frutta e verdura, mentre questi alimenti dovrebbero costituire la gran parte dell'apporto calorico della giornata. Il gruppo che promuove questa dieta ha respinto tuttavia le critiche della BDA sostendo che la nuova Atkins e' del tutto sana e implica solo una riduzione dei carboidrati e degli zuccheri semplici, incoraggiando il consumo di proteine magre, fibre, frutta e verdura.

Anche i promotori della dieta a zona hanno risposto alle critiche della BDA facendo notare che il loro programma alimentare segue le nuove indicazioni per combattere diabete e obesita'.
Ma la BDA rimane ferma nelle sue conclusioni: non esiste un regime miracoloso. Mangiate di meno e dimagrirete.

lunedì 28 settembre 2009

Non si vive di solo frumento! ecco le alternative, utili in particolar modo per chi soffre di celiachia

Pianta di quinoaIl grano e' una delle fonti di sostentamento dell'uomo. Però, oltre alla spiga, c'è dell'altro. Ci sono cereali alternativi e quelli che non appartengono alla grande famiglia delle graminacee. Ma che fanno ugualmente tanto bene.


Il Kamut è buono, digeribile e prezioso di vitamine, proteine e sali minerali. Il kamut, antenato del grano, vanta un'elevata concentrazione di selenio, fondamentale per ridurre la formazione di radicali liberi. Insomma, fa bene ed è ben tollerato anche da chi manifesta un'ipersensibilità al frumento (allergia al glutine).
Come assaporarlo? Sotto forma di pasta, di pane o, perché no, di pizza.

Il farro apprezzato nell'antica Roma, oggi il farro è tornato in auge, coltivato soprattutto in Toscana e Umbria. Le sue peculiarità? Avere un notevole potere antiossidante nonché proprietà ricostituenti e rinfrescanti, vista la quantità di ferro e fibre in esso contenuti.

Il monococco, coltivato nel Vicino Oriente già più di 10mila anni fa e ora riscoperto per il suo alto contenuto proteico. Una curiosità: tracce di questo cereale sono state trovate nello stomaco della mummia Otzi, rinvenuta in Val Senales e risalente all'Età del Rame.

E del grano saraceno che dire? Che, in realtà, non fa parte della famiglia del grano, ma che è alquanto versatile in cucina. Pizzoccheri e sciatt docent.

La quinoa, venerata dagli Inca come pianta sacra, la quinoa nasce sugli altopiani pietrosi andini, ad altitudini comprese fra i 3.800 e 4.200 metri. Un alimento ricco di fosforo, magnesio, ferro, zinco e proteine vegetali, nonché totalmente privo di glutine, quindi complice di chi ha problemi di celiachia.

L'amaranto, originario del Centro America e ingrediente perfetto per un sano minestrone di verdura.

lunedì 17 agosto 2009

Dieta estiva, le virtù di anguria e melone

MELONE
Succoso e colorato, il melone è uno dei frutti più interessanti della stagione estiva. E' ricco di vitamine, di potassio (circa 300 mg) e di acqua (circa 90%).
Tali contenuti lo rendono rinfrescante, dissetante e poco calorico (circa 30 kcal/etto).

Il melone presenta un buon potere saziante, ma è meno dissetante dell'anguria. Per questo viene privilegiato come antipasto e accostato a un altro classico della cucina italiana, ossia al prosciutto. L'abbinamento, aumentando un po' le dosi, può anche essere interpretato come un "secondo" gustoso e leggero.
Cinque o sei fette di prosciutto crudo e quattro di melone apportano intorno alle 200 kcal.


COCOMERO
Il cocomero, detto anche anguria, è il frutto d'estate amato da grandi e piccini.
Ricco di vitamine, di antiossidanti (licopene) e di sali minerali, il cocomero, grazie all'elevato contenuto di acqua (oltre il 90%), ha un notevole potere dissetante e rinfrescante, che lo rende un frutto da gustare in qualsiasi momento, anche a merenda o come spuntino di metà mattinata.

Inoltre è anche ipocalorico, contiene infatti tra le 20 e 30 calorie per 100 gr.

Per approfondimenti sulla coltivazione di melone e cocomero si rimanda alla sezoni frutta e ortaggi del sito Ortoegiardino.it

venerdì 5 giugno 2009

Programma ortofrutta nelle scuole. 'Ottima occasione per educare i nostri ragazzi ad una corretta alimentazione'

'Con il Programma Ortofrutta nelle scuole abbiamo la grande opportunità di educare i nostri bambini e ragazzi al corretto consumo di frutta e verdura partendo dalle scuole. Non solo: questo intervento, che abbiamo fortemente voluto a Bruxelles, attiverà programmi di educazione alimentare in tutti i Paesi comunitari e l'Italia, leader europeo nella produzione di ortofrutta di qualità, potrà impostare su queste basi una strategia di sviluppo per una fra le filiere più importanti, per ricadute economiche ed occupazionali, in tutto il territorio nazionale'.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia in merito al Programma Ortofrutta nella Scuole.

Il piano prevede il coinvolgimento di circa 500 mila studenti ogni anno, in tutte le regioni d'Italia, a partire dalle scuole primarie. Nella prima fase (anno scolastico 2009/2010) saranno attivati 16 mln di euro per la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole e verranno realizzate una serie di misure di accompagnamento: programmi educativi mirati, azioni di divulgazione e informazione, visite e fattorie didattiche.

L'idea di dar vita ad un programma per promuovere il consumo di frutta e verdura nasce anche da una considerazione: questi alimenti vengono mangiati meno di quanto si dovrebbe. Nel nostro Paese, infatti, il consumo di frutta ed ortaggi è ben lontano dalle 5 porzioni giornaliere e dai 400 gr. raccomandati: gli italiani ne consumano in media 2.8 porzioni al giorno.

Non solo: la diffusione dell'obesità e del sovrappeso giovanili sta raggiungendo livelli di attenzione (più del 25% di bambini e adolescenti italiani sono obesi o in sovrappeso) e stanno aumentando le patologie direttamente riconducibili alla presenza di indici di massa corporea superiori alla norma.

martedì 19 maggio 2009

Svezzamento del bambino: consigli sugli alimenti per l’infanzia per evitare la celiachia

Quando si inizia lo svezzamento del vostro bambino, vi ritrovate di fronte ad alcuni tipi di alimenti da scegliere.
Gli alimenti destinati ai bambini piccoli sono preparati con farine sottoposte a procedimenti che migliorano la digeribilità e l’assimilazione.

Gli alimenti indicati per l’inizio dello svezzamento sono prepararti con mais e riso e sono privi di glutine. Inoltre sono integrati con vitamine e minerali, fondamentali per la crescita del bambino.

Per evitare la celiachia, infatti, i pediatri consigliano di allattare al seno il più possibile e di evitare gli alimenti con glutine fino ai 6 mesi d’età.

Vediamo quali sono i diversi tipi di alimenti per i bambini piccoli.

- Farine di cereali: con l’aggiunta di latte o brodo vegetale formano una crema. Possono essere istantanee oppure da cuocere. Quella da proporre nelle prime pappe è la crema di riso.

- Farine composte: sono farine preparate con un mix di cereali. Per l’inizio dello svezzamento c’è mais, riso e tapioca; per le fasi successive c’è la crema ai 6 cereali e alcune marche aggiungono anche le verdure.

- Farine lattee: sono preparate con latte, cereali e spesso con l’aggiunta di frutta. Sono indicate per la merenda.

- Pastine: sono adatte ai bambini piccoli per la loro maggiore digeribilità. Vengono aggiunte vitamine, sali minerali e proteine ed esistono in vari formati in base all’età del bambino.

- Biscotti: sono integrati con proteine, vitamine e sali minerali. Ci sono i granulati (anche in questo caso con o senza glutine), che si possono mettere nel biberon, nella frutta omogeneizzata o nello yogurt, e quelli solubili nel latte.

- Omogeneizzati: ne esistono di tre tipi, adatti alle varie fasi dello svezzamento. Quelli cremosi in vasetto da 60 gr sono indicati per l’inizio dello svezzamento. Quelli tradizionali da 80 o 120 gr contengono il cibo sminuzzato in maniera più grossolana, mentre quelli di proseguimento (adatti ai bambini dai 10 mesi in avanti) contengono carne o verdure in pezzi.

giovedì 23 aprile 2009

Esagerare con la frutta puo' far male


In alcuni soggetti particolarmente sensibili il consumo esagerato di frutta troppo acquosa (tipo ananas, ciliegie o fragole) contenente un alto tasso di acidi grassi, potrebbe provocare un abbassamento del ph nel sangue che normalmente si aggira sui 7.2.

Scientificamente le diete ricche di frutta fresca forniscono un elevato valore nutrizionale e proprietà antiossidanti, vitaminiche e una quantita' di sali minerali.
Alcuni frutti come la banana possono addirittura sostituire un pasto.

Nel caso di frutta acquosa con alto contenuto di acidi grassi, il nostro organismo tenta di riequilibrare il valore del ph attingendo a sali minerali quali fosfati e calcio contenuti nelle nostre ossa, provocando cosi' una demineralizzazione e un abbassamento delle difese immunitarie.

Orientativamente non si dovrebbero superare oltre i 400 gr di frutta al giorno, tenendo presente che le bucce, se consumate, possono causare in soggetti sensibili, gonfiori o irritazioni della mucosa intestinale. inoltre la frutta cotta da un lato modifica la struttura delle fibre rendendola più digeribile, di contro sviluppa maggiore acidità.

E' buona norma integrare la nostra alimentazione oltre che con la frutta anche con un consumo giornaliero di verdure.


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