giovedì 20 dicembre 2012

Pomodori, il Marocco invade i mercati: Produttori italiani ed europei in grave crisi. Bruxelles intervenga subito!




"Continuano a essere disattesi gli obblighi derivanti dal recente accordo Ue-Marocco, che prevede l'applicazione di dazi maggiorati a fronte di cali significativi del prezzo del prodotto sui mercati europei. Le conseguenze sono disastrose: i nostri produttori si vedono chiudere tutti i canali commerciali tradizionali, compresa la Gdo italiana ed europea che preferisce approvvigionarsi in Germania o Francia a prezzi “stracciati”".





E’ ciò che sostiene la  Cia, Confederazione italiana agricoltori preoccupata per i produttori ortofrutticoli europei, ma soprattutto italiani, in seguito all'ingresso massiccio e indiscriminato di pomodori dal Marocco, che vengono “sdoganati” in Spagna, ma soprattutto in Francia, senza reali controlli sul pagamento dei dazi e sulle caratteristiche fito-sanitarie dei prodotti.

La Cia sottolinea che "il perdurare del fenomeno deve essere oggetto di grande attenzione della Commissione europea". La delega totale agli Stati membri per i controlli doganali, ha aggiunto la Confederazione, attraverso i loro uffici alle frontiere "ha dimostrato in passato l'insufficienza di questa procedura". Secondo la Cia è necessario mettere a punto un sistema europeo di monitoraggio ed effettivo controllo alle dogane, gestito direttamente dall’Esecutivo comunitario, in modo da integrare concretamente l'attività degli uffici doganali degli Stati membri.




"L’Esecutivo di Bruxelles -ribadisce la Cia- deve prendere atto dell'ingovernabilità di questi fenomeni di import senza regole, che danneggiano i produttori europei, già penalizzati dalle crisi di mercato.Tutta la filiera ortofrutticola europea attende una risposta concreta della Commissione alle richieste avanzate in sede di riforma della Pac relative a più efficaci strumenti di garanzia del reddito per i produttori".

Fonte: Cia - Confederazione italiana agricoltori



Eventi e fiere: Per una Pac sostenibile. Ricerca, formazione, imprese; Sival; Mostra convegno agroenergia, tecnologie e soluzioni




I prossimi eventi in agricoltura



  • Per una Pac sostenibile. Ricerca, formazione, imprese  il 21 dic 2012 

  • Sival  dal 15 al 17 gen 2013

  • Mostra convegno agroenergia, tecnologie e soluzioni  dal 14 al 15 feb 2013





  • Sol d'oro  dal 18 al 23 feb 2013

  • SIMA - SIMAGENA - SIMAVIP, appuntamento mondiale dei fornitori del settore agricolo e zootecnico  dal 24 al 28 feb 2013

  • Olio capitale  dal 1 al 4 mar 2013

  • Future IPM in Europe  dal 19 al 21 mar 2013




  • mercoledì 19 dicembre 2012

    La celiachia, oltre ad essere di natura genetica, potrebbe essere originata da un'infezione nei primi mesi di vita




    La celiachia potrebbe essere originata da un'infezione 
    La Stampa
    Sono sempre più le persone sono intolleranti al glutine. L'origine potrebbe risalire alle infezioni contratte durante l'infanzia. Avere a che fare con diverse malattie infettive durante i primi anni di vita pare faccia aumentare le probabilità fino all'80% di sviluppare ..



    Celiachia: non solo genetica, ma causata anche da infezioni neonatali
    Benessere 
    La celiachia non sarebbe genetica ma originata da un'infezione. Teoria possibile, che non eslcude comunque un'origine ereditaria del disturbo, ma ne aggiunge solo una causa in più. Alcune persone potrebbero diventare celiache dopo aver contratto una ...


    Celiachia: infezioni entro i primi 6 mesi di vita aumentano rischio? 
    YourSelf.it
    La celiachia è un disturbo alimentare che colpisce circa l'1% della popolazione mondiale e un team di studiosi dell'Umeå University e dell'Uppsala University ha scoperto che quest'allergia al glutine tende ad essere più frequente in caso si manifestino ...

    Anahad O'Connor. Le stagioni della celiachia
    Internazionale
    Alcuni sospettano che i nati in primavera e in estate siano più soggetti alla celiachia, che è scatenata dal glutine presente nel grano, nell'orzo e nella segale. In genere si cominciano a mangiare cibi ricchi di glutine intorno ai sei mesi, per cui chi nasce in ...




    lunedì 3 dicembre 2012

    Come coltivare la stevia. Il dolcificante naturale ad alta resa






    Sia che possediate un piccolo giardino o un terrazzo, coltivare la stevia non è difficile e non sono necessarie conoscenze approfondite di botanica. Basta un poco di dimestichezza con le normali piante ornamentali e seguire costantemente la crescita delle piantine.

    La parte che più ci interessa della stevia sono le sue foglie, quindi più ne produce più dolcificante otteniamo. Per coloro che non lo sapessero, ricordiamo che la stevia è  un dolcificante naturale privo di glucosio e per questo adatta a tutti coloro che tengono alla linea e per chi soffre di diabete. Inoltre, poichè resiste nella cottura alle alte temperature, la stevia è l’ingrediente ideale per dolci e pietanze.


    La Stevia può essere impiegata come dolcificante a zero calorie sotto forma di foglie fresche o in polvere, estratto disidratato o concentrato liquido di estrazione acquosa e/o idroalcolica. I prodotti di estrazione possono essere usati in diverse preparazioni alimentari precotte e da forno poiché sono stabili a temperature fino a 200°C e non fermentano.

    Ecco alcuni semplici consigli per coltivare la stevia:
    - La stevia non sembra avere particolari esigenze nei riguardi del terreno. In natura cresce infatti su terreni poveri, sabbiosi, con falda idrica superficiale.

    - Le esigenze nutrizionali sono elevate per il potassio e l’azoto tra i macroelementi e per il ferro e manganese tra i microelementi.

    - In Italia il periodo migliore per il trapianto ricade nel mese di aprile per le temperature miti e le frequenti piogge che assicurano un buon attecchimento delle piantine ed uno sviluppo uniforme.

    - Le piantine vengono poste in campo ad una densità di 5-6 piante per metro quadrato con interfila di 60 cm. L’assorbimento dei nutrienti si verifica nei 30 giorni seguenti il trapianto e solo per l’azoto anche in prossimità della fioritura.

    - Di norma si ottengono 2 raccolti di cui il primo nel mese di luglio ed il secondo generalmente più abbondante in settembre-ottobre.

    - Eseguire la prima cimatura quando le piantine avranno raggiunto circa i 12 centimetri di altezza. Devono essere eliminati i gli apici vegetativi lasciando almeno un paio di nodi con foglie per consentirne la crescita. In tal modo si potrà ottenere una produzione elevata di foglie e un sapore più dolce.

    - Prima di tagliare i tralci, si deve attendere che la stevia abbia raggiunto l’altezza di 50 centimetri: questo perché le foglie più mature sono più zuccherine di quelle più giovani.

    - Il periodo migliore per raccogliere le foglie va dalla primavera inoltrata agli inizi dell’autunno.


    Come va curata la stevia?
    Basta innaffiarla ogni giorno e tenere umido il terreno avendo cura di non far morire le radici per l’eccesso di acqua. E’ una pianta molto resistente ed è capace di sopportare temperature vicine allo zero.
    Coltivare la stevia significa che non è possibile usare antiparassitari in quanto è una pianta destinata al consumo alimentare: quindi affidatevi a professionisti del settore prima di adottare contromisure in caso di attacchi da parte di afidi e altri parassiti.

    Libri consigliati:



    domenica 2 dicembre 2012

    TELETHON 2012 METTICI LA FACCIA: Aiuta Telethon nella ricerca attraverso la tua donazione.






    Con la tua donazione investi nella migliore ricerca per arrivare alla cura della distrofia muscolare e delle altre malattie genetiche.
    Costruisci con noi la speranza per un futuro più sereno.
    Faccia da Telethon è l'operazione lanciata da Telecom Italian Group a supporto della Ricerca Telethon, con con l'obiettivo di svelare il volto più umano della Ricerca.
    Un'operazione che parte raccontando la storia di 5 ricercatori che lavorano quotidianamente contro le malattie genetiche: è a persone come loro che vanno a finire le donazioni raccolte da Telethon e allora ecco le loro facce.

    Ve le presentiamo. E non solo. Vi chiediamo di seguire il loro esempio e di metterci la faccia per sostenere la ricerca, attraverso l'applicazione facebook o la sezione dedicata del sito telethoninweb: la prima piattaforma di storytelling che apre un dialogo paritario tra ricercatori, pazienti e persone come te: sostenitori.
    L'operazione si chiude poi con un concorso: tra tutti i sostenitori che avranno contribuito "mettendoci la faccia" verrà estratto un fortunato vincitore che, insieme ad un accompagnatore, potrà seguire il dietro le quinte della Maratona TV.

    *Puoi farlo con qualsiasi carta di credito in modo sicuro e certificato su Paypal, oppure, per i soli possessori di card telefoniche PosteMobile, con il tuo cellulare






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