Il
Geranio è una pianta originaria del Sud Africa appartenente alla famiglia delle
Geraniacee.
E' la tipica
pianta da terrazza o da balcone ma può essere coltivata anche nelle aiuole.
E' di natura cespugliosa e produce grandi ombrelle di fiori che possono essere di vari colori, rossi, bianchi, rosa, lilla.
La fioritura inizia in primavera e prosegue fino all'autunno.
Per quanto riguarda la coltivazione di queste piante dobbiamo ricordarci che
il geranio non resiste ai climi invernali delle nostre zone, in questi periodi è quindi necessario ricoverarli in apposite serre amatoriali o professionali, per
proteggerli da gelate e sbalzi di temperatura che comprometterebbero la loro salute, impedendo la rifioritura estiva.
Ad aprile, quando la temperatura inizia ad essere più calda, si può iniziare a portare i vasi all'aperto. I gerani infatti richiedono molta
esposizione al sole e posizioni ben illuminate.
La
temperatura ideale per la
coltivazione del geranio è tra i 15 ed i 25 gradi, condizioni diverse causano stress ambientali che limitano la fioritura e lo sviluppo della pianta.
Il geranio è molto esigente in fatto di
elementi nutritivi, richiede un alto contenuto in
Azoto (utilizzato soprattutto nelle fasi iniziali per formare nuovi germogli e, in seguito, per le nuove fioriture) e in
Potassio (per formare il colore e il profumo dei fiori e per fornire robustezza alla pianta), oltre che a
ferro per evitare gli ingiallimenti da clorosi ferrica. Per questo motivo sono consigliate, nel periodo di fioritura, delle concimazioni quindicinali, meglio se effettuate con un concime liquido diluito e somministrato tramite l'acqua di irrigazione.
LE MALATTIE DEL GERANIO
I
gerani coltivati in giardino, terrazzo e balcone sono soggetti ad intemperie e ad
attacchi parassitari. Va posta, quindi, molta attenzione nella sua cura, in quanto il geranio è soggetto ad un vasto numero di malattie ed è preda di molti tipi di insetti che risultano essere molto dannosi e se trascurati, addirittura mortali.
Tra le malattie più diffuse ci sono quelle del colletto (la zona che collega le radici e il fusto): queste malattie possono essere causate da vari tipi di
funghi. A inizio coltivazione è frequente l’insorgere del
Fungo Rhizoctonia solani, il cui sintomo più tipico si osserva appunto nella zona del colletto, dove si verificano imbrunimenti che possono diffondersi fino allo stelo o addirittura fino agli apparati radicali, creando
marciumi. Per prevenire gli attacchi di questo tipo, è buona norma
evitare ristagni d’acqua nel vaso, evitare di mettere le piante molto fitte nei vasi, per non creare situazioni eccessivamente umide che favoriscano la diffusione della malattia. I gerani, infatti,
soffrono più l’acqua stagnante che la sua carenza.
Per proteggere i nostri gerani, non possiamo dimenticarci dei tanti
insetti dei quali possono essere facilmente preda. Sappiamo infatti che queste piante, essendo colture tipicamente primaverili, sono molto soggetti agli attacchi dei
Tripidi, che si traducono in deformazioni delle foglie e delle nervature,
insorgenza di bolle e, se l’attacco si verifica in un stadio vegetativo avanzato, screziature e rotture di colore sui petali dei fiori. Gli
Afidi, invece, producono un abbondante quantità di sostanza zuccherina chiaramente visibile sulle foglie. Occorre prestare molta attenzione anche ai possibili attacchi della
Mosca Bianca, in quanto questo fastidioso insetto ha la capacità di riprodursi lungo tutto il corso dell’anno, tanto che debellarlo risulta difficoltoso.