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sabato 25 gennaio 2025

Come creare un compost naturale per il tuo giardino

Un giardino fiorito e prospero richiede un terreno fertile e ricco di nutrienti. Ecco dove entra in gioco il compost, un misto di materie organiche che aiuta a nutrire le piante e a ridurre i rifiuti. 

In questo articolo, scopriremo come creare un compost naturale per il tuo giardino e come utilizzarlo per ottenere risultati eccezionali.


Sei un appassionato di giardinaggio e vuoi scoprire il segreto per creare un giardino lussureggiante e sano? 
Allora sei nel posto giusto! Il compostaggio è una tecnica semplice e efficace per trasformare i rifiuti organici in un concime naturale e ricco di nutrienti per le tue piante. In questo articolo, ti guiderò attraverso i passaggi fondamentali per creare un compost di alta qualità e scoprire i benefici che può apportare al tuo giardino.


Perché è importante il compost?

Il compost è un misto di materie organiche che vengono trasformate in un prodotto fertile e ricco di nutrienti. Questo processo di decomposizione aiuta a:

Ridurre i rifiuti organici e a minimizzare l'impatto ambientale
Creare un terreno fertile e ricco di nutrienti per le piante
Migliorare la struttura del suolo e la sua capacità di assorbire acqua e nutrienti
Ridurre la necessità di fertilizzanti chimici e di sostanze artificiali



Perché Compostare?

Il compostaggio offre numerosi benefici per il tuo giardino e per l'ambiente. Ecco alcuni dei motivi per cui dovresti iniziare a compostare:

Riduzione dei rifiuti: il compostaggio aiuta a ridurre la quantità di rifiuti che finiscono nelle discariche, contribuendo a proteggere l'ambiente.
 
Concime naturale: il compost è un concime naturale e ricco di nutrienti che può sostituire i fertilizzanti chimici, riducendo l'impatto ambientale e migliorando la salute delle tue piante.
 
Miglioramento del suolo: il compost aiuta a migliorare la struttura e la fertilità del suolo, aumentando la sua capacità di trattenere l'acqua e i nutrienti.
 
Risparmio di denaro: il compostaggio può aiutarti a risparmiare denaro sul lungo termine, riducendo la necessità di acquistare concimi e fertilizzanti chimici.




Come Compostare

Creare un compost è più semplice di quanto pensi. Ecco i passaggi fondamentali per iniziare:

Scegli il posto giusto: scegli un posto ombreggiato e ben ventilato per il tuo compost, lontano da fonti di acqua e da aree di passaggio.
 
Raccogli i materiali: raccogli i materiali organici come foglie, rametti, scarti di cucina e altri rifiuti verdi.
 
Crea un mucchio: crea un mucchio di materiali, alternando strati di materiali "verdi" (ricchi di azoto) e "marroni" (ricchi di carbonio).
 
Aggiungi acqua: aggiungi acqua al mucchio per mantenerlo umido, ma non troppo bagnato.
 
Gira il mucchio: gira il mucchio ogni settimana per aerare il compost e accelerare il processo di decomposizione.
 
Aspetta: aspetta che il compost sia pronto, ciò può richiedere da alcuni mesi a un anno o più, a seconda del tipo di materiali e delle condizioni ambientali.
 




Consigli e Trucchi

Ecco alcuni consigli e trucchi per aiutarti a creare un compost di alta qualità:

Aggiungi un po' di terra: aggiungi un po' di terra al mucchio per aiutare a stabilizzare il pH e a fornire microorganismi benefici.
 
Non aggiungere carne e latticini: non aggiungere carne e latticini al compost, poiché possono attirare animali e creare odori sgradevoli.
 
Aggiungi un po' di paglia: aggiungi un po' di paglia o di altri materiali secchi per aiutare a assorbire l'umidità e a mantenere il compost asciutto.
 
Controlla la temperatura: controlla la temperatura del compost, che dovrebbe essere tra i 50°C e i 60°C per uccidere i patogeni e i semi di erbe infestanti.



Conclusione

Il compostaggio è un'arte semplice e gratificante che può aiutarti a creare un giardino sano e sostenibile. Seguendo i passaggi fondamentali e i consigli e trucchi descritti in questo articolo, potrai creare un compost di alta qualità che ti aiuterà a ridurre i rifiuti, a migliorare la fertilità del suolo e a risparmiare denaro. 

Quindi, perché non iniziare a compostare oggi stesso e scoprire i benefici che può apportare al tuo giardino?

mercoledì 20 marzo 2013

Compostaggio domestico: sono notevolmente aumentate le famiglie che lo praticano; Utilizzare i fondi del caffè per coltivare i funghi; Corso sulla coltivazione dello zafferano.




Compostaggio domestico: raddoppiate le famiglie che lo praticano
Alternativa Sostenibile
Scarti di cucina e di giardinaggio diventano terriccio fertilizzante. Sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa per chi fa il compost.
E' un vero e proprio successo quello che sta riscuotendo a Capannori il compostaggio domestico. Negli ultimi 6 anni è quasi raddoppiato il numero delle famiglie che hanno scelto di conservare scarti di cucina come caffè, pasta e pane, oppure di giardinaggio, quali foglie ed erba, per farli diventare terriccio per concimare ed avere uno sconto del 10% sulla parte variabile della bolletta dei rifiuti. Se nel 2007 erano 1520 le utenze che lo praticavano, nel 2012 sono state 2712, con un incremento di 1192 famiglie, pari all'80%. Per l'amministrazione comunale si tratta di un risultato molto importante, che testimonia quanto negli ultimi anni sia cresciuto il coinvolgimento dei cittadini nelle buone pratiche ambientali verso l'obiettivo Rifiuti Zero. Non solo nel 2012 è diminuita di 923 tonnellate la quantità di rifiuti prodotti rispetto al 2011, sia per quanto riguarda quelli non differenziati (-307 tonnellate) sia per quelli differenziati (-616 tonnellate) ma gli scarti si trasformano in risorsa, come nel caso del compostaggio domestico.

I fondi del caffè? Li utilizzo per coltivare i funghi 
gonews
I fondi del caffè? Li utilizzo per coltivare i funghi. A rivelarlo un progetto sperimentale della Facoltà di Agraria di Firenze. Il centro di Ricerca Rifiuti Zero propone ad Ascit il ritiro dedicato di questo tipo di scarti.
I fondi del caffè ottimi per la coltivazione di alcune specie di funghi. E’ quanto si propone di dimostrare un progetto sperimentale che intendono realizzare Concetta Vazzana e Giulio Lazzzerini, rispettivamente docente e ricercatore della facoltà di Agraria dell’Università di Firenze in collaborazione con il Comune e il Centro Di Ricerca Rifiuti Zero. Dell’innovativo progetto si parlerà a Capannori nell’ambito dell’iniziativa sul caffè sostenibile in programma dal 22 al 30 marzo su iniziativa del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune coordinato da Rossano Ercolini e dell’amministrazione Del Ghingaro.

Torna FlorealFest a Villa Manin 
Giardinaggio Web 
Questa mostra mercato permette agli affezionati espositori di incontrare il pubblico friulano, esperti e appassionati del giardinaggio, anche nel periodo primaverile, a fine marzo, in occasione del weekend pasquale. I giorni in cui si terrà la ...

Come coltivare lo zafferano. Ecco il corso per i produttori ...
Il Giunco.net 
GROSSETO – Si terrà il 22 e 23 marzo, a Capalbio, nei locali dell'agriturismo Agrifoglio, il primo corso professionale per la coltivazione dello zafferano. L'iniziativa è organizzata dall'associazione Zafferano italiano – a cui aderiscono 250 delle 300 ...



venerdì 17 dicembre 2010

Giardinaggio: consigli su come ricavare dagli scarti casalinghi un concime naturale per il giardino

Un giardino dà grandi soddisfazioni ma comporta anche fatiche e problemi; uno di questi è rappresentato dallo smaltimento dei materiali che eliminiamo dal giardino, come erbacce, arbusti, foglie ed altro.

 Di fronte a questo problema ci sono tre alternative:

Caricarsi sulle spalle, o preferibilmente su un furgoncino se lo si possiede, sacchi pieni di scorie in genere di un certo peso e ingombro. Soluzione che, oltre alla fatica che verosimilmente comporta, richiede anche la diposnibilità di un luogo dove abbandonare il tutto.

Oppure si può creare un piccolo sito di compostaggio domestico, che in giardino è abbastanza semplice da realizzare e non comporta il pericolo di cattivi odori o animali sgraditi nel caso non sia fatto nel modo giusto. In giardino infatti si può scavare direttamente una fossa nel terreno, oppure si possono utilizzare gli appositi bidoni forati che esistono in commercio: si deposita lì il materiale di scarto, e dopo 9-12 mesi, capovolgendo il bidone, si troverà che il tutto si è trasformato in prezioso terriccio fertile.

Oppure si può adottare una soluzione altrettanto agevole ma più rapida: la biotriturazione, operazione che consiste nello sminuzzare tutto il materiale con appositi macchinari in grado di svolgere il lavoro in poco tempo. Quello che si ottiene è materiale organico, biodegradabile e poco ingombrante che si può usare per arricchire il terreno di sostanze nutritive.

Consigli come questo si possono trovare sui blog dedicati al giardinaggio, ad esempio Castaldifra, ricco di suggerimenti e spunti interessanti sulla cura del giardino, le tecniche e gli attrezzi più idonei per occuparsi del proprio angolo verde.

Fonte: http://www.articlemarketing.biz/concime-naturale-per-il-giardino/

venerdì 20 agosto 2010

Coltivare carciofi su Marte: alcuni scienziati sperimentano crescita vegetali in ambiente "marziano"

Un orticello su Marte potrebbe essere utile per fornire ai futuri esploratori del Pianeta Rosso non soltanto broccoli e carciofi freschi, ma anche riserve d'ossigeno rinnovabili senza bisogno di portarlo dalla Terra.
E' quanto sperano alcuni ricercatori dell'università di Sydney guidati da Federico Maggi che hanno messo a punto una simulazione per verificare la possibilità di coltivare piante terrestri sul suolo marziano.

Maggi e colleghi sono esperti di "biogeochimica", una scienza che mette insieme biologia, geologia e chimica per studiare come si comportano gli organismi viventi in ambienti eterogenei.
Essi hanno esaminato il processo di crescita di radici vegetali in un compost formato da suolo simile a quello marziano (ne conosciamo la composizione grazie alle sonde), più fertilizzanti e batteri portati dalla Terra. Il tutto inoltre simulando, attraverso un modello chiamato "Biotoughreact", gli ettetti di una gravità come quella di Marte, che è un terzo rispetto a quella terrestre.

I risultati sono stati incoraggianti. A quanto sembra, la gravità ridotta di Marte favorisce l'assorbimento dell'acqua da parte dei vegetali, per cui sono necessarie innaffiature di portata inferiore (l'acqua su Marte c'è, ma si trova principalmente sotto forma di cristalli di ghiaccio mescolati al terriccio, a formare quello che tecnicamente si chiama "permafrost"). Già altre volte erano stati effettuati esperimenti di crescita di vegetali in humus non terrestri (per esempio, con terriccio lunare autentico), e si è visto che i semi non avevano difficoltà a germogliare, purché provvisti dei necessari nutrienti e della flora batterica. La simulazione degli scienziati australiani, più avanzata, conferma esperienze precedenti.

Ma che vantaggio può esserci a coltivare campicelli marziani? Oltre che a ovviamente fornire i futuri colonizzatori di verdure fresche (sempre che risultino commestibili), c'è il fatto che le piante, assorbendo anidride carbonica e cedendo ossigeno, potrebbero rinnovare l'aria respirabile rendendo le future colonie sul Pianeta Rosso autonome da questo punto di vista.

Certo, le piante dovrebbero essere coltivate in serre alquanto speciali, a tenuta stagna, riscaldate e illuminate: su Marte l'atmosfera è estremamente sottile, la temperatura si aggira sui settanta gradi sotto zero e la luce del Sole è più fioca che sulla Terra. Ma magari i vantaggi potrebbero compensare le difficoltà. Forse le future colonie marziane potranno essere circondate, se non da campi di messi ubertose, da corone di coltivazioni a tenuta ermetica.

Fonte: http://notizie.virgilio.it/

venerdì 19 dicembre 2008

Biodiesel dagli scarti del caffe'


Secondo uno studio dell’Università del Nevada-Reno, pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, dagli oltre 7 miliardi di tonnellate di caffè consumati ogni anno nel mondo, potrebbero venire prodotti circa 1,2 miliardi di litri di biodiesel. I resti del caffè risultano particolarmente adatti alla conversione in carburante poiché già contengono il 10/15% di olio a seconda della varietà (arabica o robusta).

Il biodiesel prodotto, inoltre, è molto stabile, a causa degli agenti anti-ossidanti contenuti nel caffè, mentre il residuo può essere utilizzato come compost per il terreno o pellet per stufe.
I ricercatori hanno asciugato i resti di caffè della Starbucks (già impiegati come compost negli USA), mischiandoli successivamente con dei solventi per estrarne l’olio contenuto dopo un passaggio in una centrifuga. I solventi vengono poi recuperati e riutilizzati nel ciclo successivo.
Il risultato finale è del biodiesel dal totale dell’olio estratto dal caffè.

Il settore del caffè in Italia alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira sui due miliardi di euro. I torrefattori in attività sono circa 750 e trasformano annualmente poco più di 6,8 milioni di sacchi di caffè verde (un sacco = 60 kg), tutto importato. Questo vuol dire che nel 2007 sono state importate circa 420 mila tonnellate di caffè; usare lo scarto per fare carburante e compost potrebbe essere una buona idea per accrescere l’indipendenza energetica.

Fonte: Ecoblog.it
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