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mercoledì 6 ottobre 2010

Eventi e fiere di Ottobre 2010

- MACFRUT 2010 (dal 06/10/2010 al 08/10/2010)
La rassegna internazionale di ortofrutticoltura (la maggiore del bacino del Mediterraneo) porrà quest'anno particolare attenzione alla fase del consumo e alla soddisfazione del consumatore. Sono inoltre in programma circa 300 incontri bilaterali fra imprese estere e espositori italiani, attraverso l'esame delle specifiche richieste delle une e degli altri.
Il 6 ottobre Macfrut inizierà con il 'G 20', il primo incontro fra gli assessori delle regioni di tutta Europa che hanno maggior rilievo ortofrutticolo. Un incontro-convegno che affronterà sia il problema delle regole fitosanitarie di reciprocità negli scambi commerciali tra Paesi sia il rapporto fra i vari segmenti all'interno della filiera, con una particolare attenzione al rapporto con la Gdo.
info@macfrut.com
http://www.macfrut.com/


- GENOMICA IN FRUTTICOLTURA (il 07/10/2010)
Nell'ambito del Macfrut si terrà il convegno 'La genomica, nuova frontiera tecnologica al servizio della frutticoltura - Obiettivi e risultati dei progetti internazionali in atto'. Il convegno vuole rendere edotto il pubblico dello stato di avanzamento delle ricerche nel campo della genomica, post-genomica e metabolomica, in particolare sull'utilizzazione dei geni coinvolti nelle resistenze, nella qualità e in generale nelle vie biosintetiche correlabili ai caratteri più importanti per la valorizzazione del prodotto.
luca.dondini@unibo.it
http://www.macfrut.com/


- POMARIUM 2010 (dal 10/10/2010 al 19/10/2010)
Pomarium è mostra-mercato di piante da frutto antiche e rare. Si terrà dal 10 al 19 settembre nella particolare cornice del Parco Vivai Belfiore, a Lastra a Signa (Fi).
Un ricco programma di conferenze, eventi, attività e degustazioni accompagnerà il visitatore alla riscoperta delle antiche varietà. Saranno inoltre presenti produttori, artigiani e stand di articoli inerenti l'argomento.
info@pomarium.net
http://www.pomarium.net/


- LISTE VARIETALI DEI FRUTTIFERI. MELO E PERO (dal 14/10/2010 al 15/10/2010)
L'incontro annuale 2010 per la presentazione dei risultati del progetto 'Liste varietali dei fruttiferi. Melo e Pero' si terrà a Udine il 14 e 15 ottobre 2010.
Il pomeriggio di giovedì 14 sarà dedicato alla visita alla mostra pomologica, alla collezione di melo e ai programmi di miglioramento genetico del kiwi, della vite e del melo presso l'azienda agraria universitaria 'A. Servadei'. A questa visita in azienda agraria seguirà, per chi vorrà, una breve visita all'Istituto di genomica applicata.
La mattina seguente, cioè venerdì 15 ottobre, sarà dedicata al convegno vero e proprio, che si svolgerà presso l'auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia in Udine, in Via Sabbadini, 31.
http://www.plantgest.com/
raffaele.testolin@uniud.it


- SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO 2010 (dal 21/10/2010 al 25/10/2010)
Il Salone del Gusto giunge alla sua ottava edizione, consacra in maniera compiuta la propria vocazione internazionale e si afferma come un momento centrale nel calendario di chiunque al mondo abbia a cuore il cibo.
Insieme a Terra Madre, con la quale costituisce ormai due parti inscindibili e interconnesse che dialogano fittamente tra di loro, il Salone del Gusto è forse l’unico luogo al mondo dove contadini e artigiani, il mondo della cultura accademica e i cuochi, grandi cultori dell’enogastronomia e “semplici” neofiti si possono incontrare, dando vita a scambi e amicizie.
Orari:
Da giovedì 21 a domenica 24: dalle 11 alle 23
lunedì 25: dalle 11 alle 20
Info: tel. 0172 419611
http://www.salonedelgusto.it/


- ITALIA da giovedì 14 ottobre 2010 a sabato 16 ottobre 2010
SUN - 28° Salone Internazionale dell'Esterno - Progettazione, Arredamento, Accessori - Rimini Fiera.
SUN è la fiera internazionale riservata ai professionisti dell’outdoor. Piattaforma di business privilegiata e osservatorio unico e autorevole per l’intero settore dell’arredo per esterni, SUN è lo snodo di un mercato mondiale in crescita che vede l’Italia sempre più protagonista in termini di produzione, export e import.
Organizzato nella prestigiosa cornice della Fiera di Rimini, con 12 padiglioni e 90.000 mq di superficie espositiva, 700 espositori e oltre 24.000 visitatori professionali da 55 Paesi nel 2009, SUN è l’unica manifestazione fieristica B2B esclusivamente dedicata alla progettazione e all’arredamento dell’outdoor a 360°.
http://www.sungiosun.it/
 
 
- ITALIA da sabato 9 ottobre 2010 a domenica 10 ottobre 2010
FlorArt: Mostra mercato del verde e dell'artigianato di qualità - Castello di S. Salvatore a Susegana - TV.
Il 9 e il 10 ottobre si terrà la prima edizione della manifestazione “FlorArt - Mostra mercato del verde e dell’artigianato di qualità” nella splendida cornice del Castello di S. Salvatore a Susegana - TV.
In un’area ricca, importante, e dal gusto e dalle esigenze sempre più raffinate, quale il Nord Est - mancava ancora una proposta con queste caratteristiche.
FlorArt, Mostra mercato del verde e dell’artigianato di qualità, coinvolge un centinaio di espositori, che rappresentano il meglio della produzione dei settori del florovivaismo e dell’artigianato di qualità. Infine FlorArt è anche un percorso di riflessione sul paesaggio affrontando di anno in anno una diversa tematica. Quest’anno il tema trattato è quello del “Paesaggio nell’arte - l’arte del paesaggio”.
http://www.flor-art.it/

martedì 3 agosto 2010

La zagara: prima edizione della mostra di giardinaggio presso l'orto botanico di Palermo nei giorni 22, 23 e 24 ottobre


Piante, giardini, biodiversità e atmosfere d'autunno in terra di Sicilia

Si svolgerà presso l'orto botanico di Palermo nei giorni 22, 23 e 24 ottobre la prima edizione della mostra di giardinaggio “La zagara - Piante, giardini, biodiversità e atmosfere d’autunno all’Orto Botanico di Palermo”.

Con l’appoggio di istituzioni regionali e nazionali, il contributo delle delegazioni siciliane di associazioni di tutela dell’ambiente e il coordinamento dal direttore dell’orto botanico di Palermo, il prof. Francesco Maria Raimondo, che è anche presidente del comitato promotore, la manifestazione sarà occasione e luogo ideale per celebrare in Sicilia l’Anno Internazionale della Biodiversità.
E d’altra parte l’Orto botanico palermitano è uno straordinario scrigno di biodiversità con 12.000 specie vegetali in coltivazione su un’estensione di oltre 10 ettari e, dal 1993, gestisce una banca del germoplasma per la conservazione dei semi delle specie endemiche, rare o minacciate, soprattutto in ambito mediterraneo.

Dalla sua fondazione, nel 1779, l’Orto ha introdotto, studiato, tutelato, fatto conoscere un numero altissimo di specie vegetali, in particolare utili. Si pensi per esempio che da questa istituzione, sede del Dipartimento di Botanica dell’Università di Palermo, è partita la coltivazione in area mediterranea di due frutti popolari come il nespolo del Giappone e il mandarino.

Si è scelto di chiamare “La zagara” questa manifestazione ottobrina proprio in omaggio agli agrumi, oggetto di collezione e studio all’Orto botanico di Palermo con oltre 100 cultivar, e parte determinante dell’economia agricola dell’isola.

Mentre un gran numero di vivaisti nazionali di qualità stanno aderendo con entusiasmo all’iniziativa, (è la prima mostra mercato nazionale che si svolge in Sicilia), il comitato organizzatore lavora alla definizione del calendario di mostre e conferenze che affiancheranno la presentazione e la vendita di piante da giardino e da interno, fruttiferi, vaseria, ecc.

Fonte: Orto Botanico di Palermo

giovedì 22 luglio 2010

Serre fotovoltaiche: partono in Sardegna i primi progetti per coltivare senza impatto ambientale.

Prima in Italia, la Sardegna nell'arco di tre anni istallerà 500 MW fotovoltaici derivanti dalla realizzazione di dieci impianti in serra. Si potrà quindi produrre contemporaneamente energia da fonte rinnovabile e prodotti ortofrutticoli o florovivaistici sotto un tetto di moduli solari.

Settecento ettari di serre dove potranno lavorare migliaia di persone. "Si tratta di una rivoluzione per il futuro dell’agricoltura sarda, ma anche per l’ambiente e l’occupazione. Ora tocca al turismo: l’agricoltura multifunzionale dovrà andare sempre più a braccetto anche con il settore dell’ospitalità", ha dichiarato Andrea Prato, l’assessore regionale all’Agricoltura.
 
Impatto ambientale ed emissioni pari a zero saranno possibili anche grazie allo sfruttamento del “decreto salva-Alcoa” che consentirà di mantenere stabile il prezzo al consumo dell’energia permettendo di usufruire del medesimo incentivo sul Conto Energia.

Il progetto fotovoltaico in serra, una volta realizzato, andrà a fornire 750 milioni di kilowattora pari al fabbisogno di 200mila famiglie, la metà degli abitanti della Sardegna, e raggiungendo quelli che attualmente sono gli standard attribuiti alle regioni del nord Italia che sfruttano l’idroelettrico ma con un impatto ambientale neanche lentamente comparabile.

Grazie al fotovoltaico sardo sarà evitato il consumo di 181 tonnellate di petrolio (TEP) e la produzione di emissioni di CO2 pari a 543 tonnellate.

Fonte: http://www.repubblica.it/

venerdì 2 luglio 2010

Gli ortaggi si cambiano di colore e aiutano la nostra salute


Rape rosse, pomodori neri, patate viola e carote gialle: il punto di Confagricoltura.

L'ultima nata è la rapa rossa, ricca di antociani (quelli che si trovano nei mirtilli o nel vino rosso) e di litio. Le antocianine hanno un potere antiossidante, combattono i radicali liberi, i danni provocati dalle radiazioni ultraviolette, e la fragilità capillare di chi ha problemi di circolazione e di origine infiammatoria. Il litio è utile nelle cura delle malattie depressive.

"Il nostro obiettivo è valorizzare tutta la produzione tipica della Piana del Fucino nella direzione del benessere". A parlare è Alessandro Aureli, titolare di un'azienda all'avanguardia nella fertile pianura in provincia dell'Aquila, famosa per i suoi ortaggi, che deve molto del suo successo alla produzione di carote 'colorate'.

Non solo arancioni, ma anche nere e gialle. E presto anche rosse e bianche. Carote di tutti i colori per 'curare' o prevenire malattie diverse. La sempre maggiore attenzione per la salute e la cura del proprio corpo facendo ricorso a tecniche naturali spinge la ricerca scientifica applicata all'agricoltura ad arricchire determinati prodotti di sostanze che hanno proprietà benefiche, come gli antociani, il selenio, la luteina. E il mercato risponde molto bene.

"Produciamo succhi e concentrati di carote nere e gialle, destinati alla produzione di bevande multivitaminiche, creme e farine - dice Aureli - E la richiesta da parte dell'industria agroalimentare è in continua crescita".
Carota nera, o 'purple carrot', come la chiamano i suoi clienti, al 90% stranieri (come d'altra parte è straniera la quasi totalità dell'industria agroalimentare), ricca di antociani; Carota gialla, con un alto contenuto di luteina, invece, per chi ha problemi agli occhi. Questa sostanza, infatti, aumenta la densità del pigmento maculare della retina e riduce fortemente i rischi di degenerazione.
Infine, le tradizionali carote arancioni, ma particolarmente ricche di betacarotene. E presto arriveranno anche le carote rosse e quelle bianche.
A breve saranno in commercio anche i pomodori neri (viola-nero all'esterno con la polpa di colore rosso), frutto della sperimentazione italiana dell'equipe coordinata dal professor Pierdomenico Perata, ricercatore e docente presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, anch'essi ricchi di antociani, solitamente assenti in questo ortaggio.

Da tempo, inoltre, si producono patate arricchite di selenio con le loro forti proprietà antiossidanti e di prevenzione dai tumori. La patata 'Selenella' (marchio commerciale) ha alle spalle quattro anni di studio oltre dieci di commercializzazione, con una buona rispondenza anche sui mercati esteri, come la Germania e gli Usa.
Dopo la patata al selenio, si pensa a quella ricca di antociani. In tal senso ci sono molteplici ricerche negli Stati Uniti su nuove patate viola che avrebbero le stesse proprietà del pomodoro nero: ne è un esempio la 'Purple Pelisse', di intenso colore violetto interno e esterno, messa a punto dalle Università dell'Oregon, dell'Idaho e dello stato di Washington con l'Usda.

L'università del Kansas pensa invece ad una patata dolce dal cuore viola, ottima per prevenire il cancro.

Fonte: Confagricoltura

sabato 12 giugno 2010

la dieta ad hoc per la tintarella? Frutta e verdura, la carota regina nella top ten degli abbronzanti naturali

Chi è ancora costretto a rimanere in città può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata a base di cibi ricchi di vitamina A di cui la regina è la carota, seguita da spinaci e radicchio e dalle albicocche. E' Coldiretti a stilare la top ten degli 'abbronzanti naturali' in occasione di 'BIO sotto casa' manifestazione promossa nel weekend a Roma, all'Auditorium della Musica, sui temi dell'agricoltura biologica, con la presenza di oltre cento produttori nell'ambito della campagna promossa da Aiab, Amab e Coldiretti con il contributo dell'Unione Europea e del ministero delle politiche alimentari e forestali.

Con il grande caldo, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile.





Al posto d'onore - continua la Coldiretti - salgono gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Antiossidanti 'naturali' sono - sottolinea Coldiretti - le vitamine A, C ed E contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Peraltro in vista dell'estate - conclude l'organizzazione agricola - il ministero della Salute ha pienamente promosso l'ortofrutta italiana con addirittura il record del 98,8% dei controlli regolari, con una presenza di residui chimici al di sotto dei limiti di legge, secondo le anticipazioni dei risultati dell'ultimo rapporto ufficiale annuale del ministero della Salute sul "Controllo ufficiale dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale".

Fonte: ANSA

venerdì 19 marzo 2010

Vi piace la frutta? E allora consumatela con tutta al buccia, altrimenti rischiate di perdere un vero concentrato di vitamine e fibre.

Quando mangiate la frutta siete tra coloro che eliminano anche la sottile buccia che ricopre ogni acino d'uva prima di mangiarlo? Oppure togliete tutte le pellicine degli agrumi: mandarini e arance? Ebbene, cercate di fare un piccolo sacrificio perché alcuni tipi di frutta non andrebbe proprio sbucciati.

La buccia di alcuni frutti dovrebbe essere mangiata perché è un vero concentrato di vitamine e fibre. Qualche esempio? La mela, per citarne uno, ma anche gli agrumi. Certo, non parliamo della parte più esterna dell’arancia, che contiene l’alcol ed ha dunque un sapore amaro e sgradevole che e' consigliabile non abusare.

Per cui una volta eliminato lo strato più superficiale, però, mangiate il frutto conservando la parte bianca, che è quella in cui si trovano le fibre. Se avete qualche problema di irregolarità intestinale, non correte subito in farmacia, la buccia della frutta rappresenta un aiuto naturale molto valido, in quanto è in grado di riequilibrare la flora intestinale proprio grazie alla presenza delle fibre.

E non dimentichiamo che le fibre sono preziose alleate della vostra linea, poiché quando vengono ingerite favoriscono il senso di sazietà e vi aiutano quindi a limitare l’assunzione di cibo in eccesso. Dite sì alla frutta con la buccia anche per regolare i livelli di colesterolo e glucosio e per prevenire efficacemente il cancro al colon.
A questo punto, non ci resta che addentare una bella mela succosa, non prima di averla ben lavata e  con tutta la buccia, ovviamente!

giovedì 11 marzo 2010

Arriva il 'superpomodoro' non Ogm contro i tumori. Messo a punto dal Cnr di Napoli, è un prodotto totalmente naturale

Un pomodoro di forma semiallungata, polposo, di colore rosso intenso ma soprattutto con un'attività antiossidante totale superiore ad altre varietà in commercio: è questo il ''superpomodoro'', un prodotto naturale e non transgenico messo a punto dall'Istituto di Chimica biomolecolare del Cnr di Napoli per combattere non solo il tumore alla prostata ma tutte quelle malattie dell'uomo, dai tumori alle malattie cardiovascolari, dalle artriti al morbo di Parkinson, causate da stress-ossidativi e dalla formazione di radicali liberi.

Si tratta di una dimostrazione concreta del fatto che si possono ottenere ottimi risultati dalla ricerca al naturale che coniuga tradizione ed innovazione, senza ricorso agli Ogm". Lo sottolinea in un comunicato stampa la Coldiretti in riferimento al "superpomodoro" creato nei campi sperimentali del Cnr di Napoli in modo naturale e non transgenico.

"Si tratta - evidenzia la confederazione - di un prodotto ad alto valore nutrizionale nato dall'incrocio di alcune varietà di pomodori neri e linee pure di San Marzano che risponde perfettamente alle caratteristiche nutrizionali di prevenzione nei confronti del tumore alla prostata".

Articoli correlati:
- Il pomodoro ridotto in pillole per salvarci dall'infarto
- Alimentazione piu' sana: i cibi che fanno bene al cuore, consigli per una alimentazione senza grassi
- Il lungo muro di pomodori di Los Angeles. Il progetto Urban Farming rivoluziona l'agricoltura urbana 

mercoledì 3 marzo 2010

Scoperto a Tel Aviv un enzima che consente di stimolare la crescita delle piante

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv è riuscito ad ottenere radicali miglioramenti nella crescita di vegetali, silenziando in modelli di piante di tabacco un enzima che disattiva le gibberelline (GA), specifici fitormoni che giocano un ruolo chiave nella crescita e nello sviluppo delle piante.

Lo studio, pubblicato sul Plant Biotechnology Journal, si è concentrato sull'induzione dell'aumento di gibberellina prodotta dalle piante, mediante disattivazione della via catabolica dell'ormone, ed in particolare attraverso il silenziamento della GA2-ossidasi.

Precedenti studi avevano infatti dimostrato come il solo potenziamento della via biosintetica, mediante la sovraespressione dell'enzima GA20-ossidasi, non fosse sufficiente a provocare un aumento della produzione di gibberelline, e quindi un aumento della crescita delle piante, poiché parallelamente veniva attivata anche la via di disattivazione dell'ormone stesso, ad opera dell'enzima GA2-ossidasi.

Le linee vegetali in cui GA 2-ossidasi è silenziato, crescendo maggiormente e più velocemente rispetto alle altre linee di controllo, dimostrano gli inequivocabili vantaggi che queste piante potranno in futuro portare alle industrie della fibra e del legno.

Fonte: http://www.diariodelweb.it/

sabato 2 gennaio 2010

Erbe medicinali contro l'Alzheimer. La strada naturale per combattere sintomi come depressione, ansia e danni alla memoria.

Una strada naturale per contrastare l'Alzheimer. E' infatti possibile utilizzare alcune erbe medicinali per combattere i sintomi legati alla malattia: perdita di memoria, capacita' di apprendimento, depressione e ansia.
Lo sostiene una ricerca della Swinburne University of Technology, in Australia.

Gli studiosi si sono concentrati in particolare su corteccia di pino, balsamo al limone, ginseng americano ("Panax quinquefolius") e brahmi ("Bacopa monnieri"), pianta acquatica originaria dell'India. Dotati di elementi anti-infiammatori e anti-ossidanti, tali vegetali sono attualmente i protagonisti di numerose sperimentazioni.

In due test, si è voluto verificare l'effetto di un estratto di Brahmi, chiamato CDRI08. I due trial, randomizzati, a doppio ceco e durati 90 giorni l'uno, hanno mostrato come l'estratto fosse in grado di migliorare la memoria.

Un altro test (durato 50 giorni) ha coinvolto uomini dai 50 ai 65 anni, a cui è stato somministrato un estratto di corteccia di pino. Essi hanno evidenziato un potenziamento della memoria spaziale e della capacità di riconoscimento degli oggetti, insieme ad un abbassamento della pressione sistolica.

Attualmente, è in corso un ennesimo esperimento, che vuole osservare le potenzialità del balsamo al limone nel contrastare ansia ed agitazione (sintomi dell'Alzheimer.)
Ma, come spiegano i ricercatori della Swinburne, in ballo c'è molto di più della lotta alla malattia.

Secondo le statistiche, il 60% dei cittadini australiani utilizza la medicina naturale, spesso tramite terapie fai-da-te. Diventa allora cruciale, concludono gli studiosi fornire le giuste informazioni a medici e pazienti, al fine di integrare i prodotti naturali nei programmi di cura e prevenzione della malattia.

Fonte: www.newsfood.com/

venerdì 18 dicembre 2009

Punteruolo rosso: Iniziativa dell'Università di Palermo "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

E' questa è l’ultima iniziativa, lanciata dall’Università di Palermo, per contrastare la diffusione del Punteruolo rosso.

Con una sperimentazione di 11 mesi di cattura massale nel territorio marsalese, ove sono state collocate e controllate settimanalmente 47 trappole innescate con attrattivi feromonali e alimentari , sono stati sottratti all’ambiente oltre 4000 adulti di Punteruolo rosso, di cui oltre 70% erano femmine.

Adesso l’Università di Palermo chiede a privati, scuole, uffici pubblici, che vogliano collaborare attivamente, di adottare una trappola per ridurre le nuove infestazioni.

Per adottare una trappola non serve avere un giardino, né piante di palme (anzi la trappola va collocata ad almeno 20 m da una palma), basta avere un piccolo spazio da dedicare per almeno un paio di anni.

La trappola può essere collocata in un giardino, in un’aiuola o anche su un piazzola (in questo caso le sarà ammassata attorno della terra). L’unico accorgimento è collocarla in modo da preservarla da atti vandalici e/o curiosità dei bambini.

La trappola non contiene prodotti insetticidi ma pur sempre prodotti chimici. La trappola e le sostanze in essa contenute saranno fornite gratuitamente dall’Università, ma a chi adotta la trappola sarà chiesta una collaborazione fattiva, e cioè di:· controllarla (affinché sia sempre in perfetto stato);· contare (se è possibile a cadenza quindicinale) il numero degli adulti catturati;· dividerli per sesso (il maschio ha una fitta peluria bruna sul rostro, cioè la ‘proboscide’);· trasmettere i dati raccolti utilizzando l’apposito modulo presente sul sito creato apposta dall’Università.

Con lo stesso modulo sarà anche possibile comunicare eventuali problemi che dovessero insorgere o la necessità di effettuare sostituzione sostanze contenute nella trappola.

domenica 4 ottobre 2009

Il lungo muro di pomodori di Los Angeles. Il progetto Urban Farming rivoluziona l'agricoltura urbana.

Il progetto Urban Farming Food Chain consta di circa 70.000 m² di pareti verdi preposte alla coltivazione di cibo commestibile che vengono montate sopra edifici, o a ridosso di pareti in cemento, in aree di parcheggio oppure si ergono in maniera del tutto autonoma.
A Los Angeles sono quattro i punti all’interno e all’esterno del centro della città, inclusa l’area del Central City East (Skid Row), dove si coltivano, senza usare pesticidi, prodotti agricoli freschi.

Le organizzazioni che ospitano queste pareti verdi utilizzano il cibo non solo per scopi interni ma destinano anche parte del raccolto a vicini e/o organizzazioni di bisognosi. Los Angeles è stata la città pilota dell’Urban Farming Food Chain, un progetto che attualmente è stato riproposto anche in altre città tra cui New York, Rochester, Detroit e Las Vegas.

Le pareti verdi dell’Urban Food Chain utilizzano la tecnologia Green Living™ Wall con un sostrato tra i 10 e i 15 cm circa di spessore, un semplice programma di manutenzione e un impianto automatico di irrigazione progettato per minimizzare la dispersione delle acque di scolo.
La loro funzione principale è quella di produrre cibo e le colture comprendono pomodori, fragole, peperoncini, cocomeri, lattuga, ravanelli selvatici e legumi.

Oltre all’agricoltura urbana, le pareti verdi dell’Urban Food Chain rappresentano una preziosa opportunità di formazione e di coinvolgimento della comunità. I designer infatti suggeriscono come le installazioni individuali di Food Chain possano essere viste come anelli di collegamento tra luoghi diversi sulla base di un intento e di un progetto condiviso, offrendo inoltre una ridefinizione, più familiare, del termine “catena alimentare”.

Attraverso la creazione, la cura e la manutenzione delle pareti verdi, questi cittadini – di norma del tutto estranei al processo di produzione degli alimenti – toccano con mano il ciclo vitale della frutta e della verdura da loro coltivate e consumate. Gli esperti hanno selezionato questo progetto non solo per il suo aspetto estetico e funzionale ma anche per il modo in cui l’Urban Farming Food Chain riunisce persone economicamente svantaggiate per diffondere e promuovere l’autosufficienza, incoraggiando contemporaneamente una maggiore collaborazione e una migliore interazione sociale.

Fonte: Nemeton High Green Tech Magazine

lunedì 28 settembre 2009

Non si vive di solo frumento! ecco le alternative, utili in particolar modo per chi soffre di celiachia

Pianta di quinoaIl grano e' una delle fonti di sostentamento dell'uomo. Però, oltre alla spiga, c'è dell'altro. Ci sono cereali alternativi e quelli che non appartengono alla grande famiglia delle graminacee. Ma che fanno ugualmente tanto bene.


Il Kamut è buono, digeribile e prezioso di vitamine, proteine e sali minerali. Il kamut, antenato del grano, vanta un'elevata concentrazione di selenio, fondamentale per ridurre la formazione di radicali liberi. Insomma, fa bene ed è ben tollerato anche da chi manifesta un'ipersensibilità al frumento (allergia al glutine).
Come assaporarlo? Sotto forma di pasta, di pane o, perché no, di pizza.

Il farro apprezzato nell'antica Roma, oggi il farro è tornato in auge, coltivato soprattutto in Toscana e Umbria. Le sue peculiarità? Avere un notevole potere antiossidante nonché proprietà ricostituenti e rinfrescanti, vista la quantità di ferro e fibre in esso contenuti.

Il monococco, coltivato nel Vicino Oriente già più di 10mila anni fa e ora riscoperto per il suo alto contenuto proteico. Una curiosità: tracce di questo cereale sono state trovate nello stomaco della mummia Otzi, rinvenuta in Val Senales e risalente all'Età del Rame.

E del grano saraceno che dire? Che, in realtà, non fa parte della famiglia del grano, ma che è alquanto versatile in cucina. Pizzoccheri e sciatt docent.

La quinoa, venerata dagli Inca come pianta sacra, la quinoa nasce sugli altopiani pietrosi andini, ad altitudini comprese fra i 3.800 e 4.200 metri. Un alimento ricco di fosforo, magnesio, ferro, zinco e proteine vegetali, nonché totalmente privo di glutine, quindi complice di chi ha problemi di celiachia.

L'amaranto, originario del Centro America e ingrediente perfetto per un sano minestrone di verdura.

sabato 26 settembre 2009

Scoperto l'elisir di lunga vita. Mangiare piante e fiori

L'elisir di lunga vita? Mangiare fiori e piante spontanee: Il glicine, ad esempio, è ideale nell'insalata, mentre il sambuco è buono fritto.
Questo il segreto di Libereso Guglielmi, botanico che ispirò il "Barone rampante" di Italo Calvino. "Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo nemmeno e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta", ha detto Guglielmi, botanico 84enne, intervenuto ai lavori del Festival della Salute a Viareggio.

"L'ideale - ha affermato - sarebbe invogliare i bambini, che sono più propensi all'ascolto, a riappropriarsi di tutta una serie di informazioni riguardanti l'alimentazione e la cura di alcune malattie attraverso le piante, informazioni che sono andate del tutto perdute. In pochi sanno che ci sono dei fiori che oltre ad essere bellissimi, sono anche molto buoni. Ad esempio il glicine, l'acacia e il sambuco sono perfetti fritti o nell'insalata. Il tulipano è ottimo se imbottito con del formaggio morbido e lo stesso vale per l'ibisco. L'ortica invece può essere molto utile per stimolare la diuresi".

E per chi non ha un giardino a portata di mano, la soluzione è semplice: "Si può mettere una vaschetta in balcone con delle piantine, basta un piccolo vaso - è il consiglio dell'esperto - per contenerne una decina".

domenica 6 settembre 2009

Sviluppata proteina per la protezione delle piante dalle principali malattie

E' stata sviluppata a Trento un composto a base di proteine, che protegge le piante dalle malattie.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Istituto agrario di San Michele all'Adige (Iasma) e del Volcani Centre di Israele.

Il prodotto e' stato testato su fragola, vite, cetriolo e zucchino, serve per diverse malattie delle piante e non lascia residui, quindi non e' tossico.

A breve partira' un bando per la commercializzazione del nuovo preparato.

Fonte: ansa.it

Riparte Sana 2009. Dal 10 settembre la 21ma edizione del Salone Internazionale del Naturale

Sana 2009 il Salone Internazionale del Naturale riapre questanno con la 21 edizione.

La mostra si terra a Bologna dal 10 al 13 settembre e si preannuncia ricca di novità.

Tra le novità di rilievo da segnalare "Spazio Officinale" un'apposita area studiata e creata per gli operatori del settore benessere e quelli del settore piante officinali e poi il "Giardino dei semplici. Erbe e fiori tra scienza, bellezza e natura".

Nell’area dedicata all'Alimentazione si potranno trovare le aziende e i loro prodotti: biologici e quelli certificati Dop, Igp, Stg e Emas.

Infine, l'area dedicata ad Abitare proporrà un modello di casa che non spreca risorse, risparmia energia, utilizza materiali riciclati o provenienti da fonti rinnovabili. Il tutto senza dimenticare il rapporto tra bellezza, design e tecnologia. Non mancheranno le postazioni informative a disposizione del pubblico, le aree di documentazione e gli incontri. Da segnalare, inoltre, è la seconda edizione di "Sanakids": scenari possibili per l’infanzia e l’ambiente. Qui sono proposti prodotti rivolti all’infanzia, sempre nell'ottica del vivere sano e naturale.

venerdì 31 luglio 2009

Aromaterapia per dimagrire. le essenze possano agire a livello del sistema nervoso

Nel Medioevo, numerose erbe aromatiche, quali lavanda, basilico, rosmarino, salvia e menta, godevano di grande reputazione ed entravano nelle ricette mediche e magiche.
Con il trascorrere dei secoli la concezione magica della natura ha lasciato il posto a ricerche scientifiche basate sulla chimica, che hanno portato, tra l’altro, alla scoperta degli oli essenziali, derivati estremamente raffinati delle piante che racchiudono in sé i cosiddetti principi attivi, cioè dei metaboliti secondari in grado di stimolare e riequilibrare la salute fisica e psichica dell’essere umano.

Anni di studi chimici e biologici hanno permesso di riconoscere scientificamente il potere antimicrobico delle essenze e la loro validità nel trattamento di numerosi disturbi. Le osservazioni di questi studiosi trovano conferma nelle attuali ricerche microbiologiche: sono sempre meglio noti i molteplici principi attivi che compongono gli oli essenziali, ed è possibile testare in vitro la loro efficacia nei confronti di diversi germi patogeni. Inoltre, le recentissime conoscenze di psiconeuroendocrinoimmunologia ci fanno capire come le essenze possano agire a livello del sistema nervoso, influenzando in modo benefico le nostre funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.

Non è un caso, quindi, che gli oli essenziali abbiano potere anche sul dimagrimento.
Sia che vengano inalate dai vapori delle gocce sciolte in acqua e nella sauna, sia che vengano assorbite dalla pelle spalmandoli sul corpo, le essenze raggiungono gli organi interni attraverso la circolazione sanguigna, e aiutano l’organismo a liberarsi dalle scorie e dai grassi causa del soprappeso. L’importante è saper scegliere l’essenza giusta per le proprie esigenze.

Ecco qualche esempio:
- Vaniglia: ha un effetto calmante e riequilibrante
- Mirto: rasserena e aiuta a eliminare i problemi di assuefazione
- Gelsomino: combatte la depressione e riequilibra tutta la sfera psichica
- Lavanda: induce una sensazione di calma e relax, abbatte lo stress e riduce il nervosismo
- Legno di rosa: il suo aroma dolce e speziato allontana l’ansia
- Arancio dolce: placa gli stati ansiosi, rilassa e combatte l’insonnia
- Eucalipto: il suo aroma fresco e forte fornisce un potente stimolo alla mente e aiuta la concentrazione
- Fiore d’arancio: antidepressivo, combatte tristezza e abbattimento

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domenica 24 maggio 2009

Debutta a Roma l'orto di quartiere, l'iniziativa e' aperta a tutti!

Roma - Debutta l’orto di quartiere, un esperimento in atto nel cuore di Testaccio a Roma per far coltivare piante di stagione ai cittadini che vogliono mangiar sano e naturale e riscoprire il piacere del contatto con la terra.

L’iniziativa e’ nata dal docente universitario Maurizio Di Puolo, e realizzata con la collaborazione del Comune e di un vivaio, allestendo nell’ex mattatoio di Testaccio un orto recintato della lunghezza di 240 mq e ampiezza di 2 mq suddiviso in trenta mini-lotti dotati gia’ di impianto di irrigazione.

Chiunque e' interessato puo’ farne richiesta e ottenere un lotto per coltivarlo a suo piacimento.

Per ulteriori informazioni sulla coltivazione dell'orto e del giardinaggio in generale visiti il sito ortoegiardino.it

Fonte: gazzettadiparma.it

mercoledì 20 maggio 2009

Puzza di truffa!! La nuova legge europea sul biologico consente una contaminazione fino allo 0,9% di OGM!

La nuova legge europea sul biologico, entrata in vigore all’inizio del 2009, prevede che un alimento possa ancora chiamarsi biologico ed essere considerato e venduto come tale, pur in presenza di una contaminazione fino allo 0,9% di OGM (organismi geneticamente modificati).
Gli agricoltori biologici non sono affatto d’accordo su questo aspetto, che viene loro imposto. Una delle prerogative principali e una delle regole essenziali del biologico è che sia esente da OGM, in ogni fase di creazione di un alimento, dalla semina al prodotto finito. Tale prerogativa il mondo del biologico vuole conservare intatta, tramite le sue associazioni, e perciò, indipendentemente da cosa dice la legge, considera non biologico un alimento contaminato OGM.

Un alimento biologico inquinato con OGM è un puro non senso che può nascere solo in menti a loro volta “manipolate”, come lo sono gli organismi che vogliono promuovere.

E contrari agli OGM non sono solo i coltivatori e consumatori di alimenti biologici, ma anche la gran maggioranza di tutti i consumatori, anche quelli di alimenti convenzionali, così come quasi tutto il variegato mondo agricolo italiano, il quale vuole proteggere la qualità e il valore degli alimenti made in Italy, che sono di assoluta eccellenza mondiale, contraddistinti anche da svariati marchi di qualità.

UN MECCANISMO DIABOLICO
I ricercatori delle multinazionali degli OGM “sparano” dentro alle cellule di una pianta alcune sequenze di DNA prese da un altro tipo di organismo (per esempio da un batterio). La pianta sarà così modificata geneticamente perché costretta ad ospitare sequenze di DNA ad essa estranee.

Una volta che queste sequenze sono entrate la pianta rimane modificata per sempre.
Questa modifica viene brevettata. Supponiamo che, per esempio, alcune varietà di mais molto valide e produttive vengano modificate geneticamente e brevettate (e lo stesso gioco si può fare con qualsiasi tipo di pianta). Con il diffondersi della pianta modificata e con la contaminazione della impollinazione, attraverso vento o insetti, nel giro di alcuni decenni le piante non modificate non esisterebbero più e piante prima naturali, a disposizione di tutti, diverrebbero di esclusiva proprietà di poche multinazionali.

Abbiamo già sperimentato il caso del grano duro Creso, che è stato prodotto in Italia per lungo tempo e viene ancora prodotto. Era stato ottenuto per mutazione da raggi gamma prodotti da scorie nucleari.

Ora, dopo 4 decenni di produzione e commercio, si ha il forte sospetto che rappresenti una delle cause principali del grande aumento dei casi di celiachia. L’organismo umano tende ad essere intollerante nel lungo termine a ciò che viene manipolato artificiosamente! Per fortuna!
Che garanzie abbiamo che gli OGM non scatenino, nel lungo termine, allergie, tossicità, forme incontrollabili di tumori e quant’altro?

Leggi tutto l'articolo in: ilponente.com



martedì 19 maggio 2009

Svezzamento del bambino: consigli sugli alimenti per l’infanzia per evitare la celiachia

Quando si inizia lo svezzamento del vostro bambino, vi ritrovate di fronte ad alcuni tipi di alimenti da scegliere.
Gli alimenti destinati ai bambini piccoli sono preparati con farine sottoposte a procedimenti che migliorano la digeribilità e l’assimilazione.

Gli alimenti indicati per l’inizio dello svezzamento sono prepararti con mais e riso e sono privi di glutine. Inoltre sono integrati con vitamine e minerali, fondamentali per la crescita del bambino.

Per evitare la celiachia, infatti, i pediatri consigliano di allattare al seno il più possibile e di evitare gli alimenti con glutine fino ai 6 mesi d’età.

Vediamo quali sono i diversi tipi di alimenti per i bambini piccoli.

- Farine di cereali: con l’aggiunta di latte o brodo vegetale formano una crema. Possono essere istantanee oppure da cuocere. Quella da proporre nelle prime pappe è la crema di riso.

- Farine composte: sono farine preparate con un mix di cereali. Per l’inizio dello svezzamento c’è mais, riso e tapioca; per le fasi successive c’è la crema ai 6 cereali e alcune marche aggiungono anche le verdure.

- Farine lattee: sono preparate con latte, cereali e spesso con l’aggiunta di frutta. Sono indicate per la merenda.

- Pastine: sono adatte ai bambini piccoli per la loro maggiore digeribilità. Vengono aggiunte vitamine, sali minerali e proteine ed esistono in vari formati in base all’età del bambino.

- Biscotti: sono integrati con proteine, vitamine e sali minerali. Ci sono i granulati (anche in questo caso con o senza glutine), che si possono mettere nel biberon, nella frutta omogeneizzata o nello yogurt, e quelli solubili nel latte.

- Omogeneizzati: ne esistono di tre tipi, adatti alle varie fasi dello svezzamento. Quelli cremosi in vasetto da 60 gr sono indicati per l’inizio dello svezzamento. Quelli tradizionali da 80 o 120 gr contengono il cibo sminuzzato in maniera più grossolana, mentre quelli di proseguimento (adatti ai bambini dai 10 mesi in avanti) contengono carne o verdure in pezzi.

giovedì 14 maggio 2009

Si può aumentare la propria potenza sessuale attraverso cibi, spezie o erbe stimolanti ed energetiche? Sembra proprio di si.


Da sempre l'uomo ha cercato di aumentare la sua potenza sessuale attraverso alcuni cibi, spezie o erbe ritenuti piu' stimolanti ed energetici di altri. E allora perche' non accendere la passione con afrodisiaci naturali e ancor meglio biologicamente certificati?

Il tartufo soprattutto quello bianco contiene l'androstenediolo, un ormone molto potente presente anche nel sudore umano. Le sue sostanze odorose agiscono a livello olfattivo, non solo in alcuni animali ma anche sull'uomo, provocando uno stato di benessere generale e di attrazione verso l'altro sesso.

Erbe come Ginseng, la radice di Kava, le foglie di Damiana, la radice di Fuco,il Tribulus, il Ginko Biloba, la Rhodiola rosea, e ancora spezie quali il peperoncino vasodilatatore, lo zafferano e lo zenzero definito il "viagra orientale" possono aiutare a stimolare i sensi.
E ancora: fragole, ciliege, more o mirtilli, succo di melograno, a patto che non sia frutta transgenica o trattata con pesticidi.

Anche ostriche e crostacei sono ottimi afrodisiaci. Ma i nostri mari soffrono a causa della pesca intensiva. In piu' le ostriche sono bioindicatori delle condizioni delle acque, perche' accumulano inquinamento. Quindi e' necessario verificare che provengano da mari puliti e non dalle acque delle grandi citta' costiere.

Quanto al vino, meglio se ottenuto (prodotto) da uve provenienti da agricoltura biologica.

E per finire con il dessert prediligere quello al cioccolato, potente afrodisiaco usato dal mitico re azteco Montezuma. Ovviamente cioccolato prodotto con cacao proveniente da agricoltura biologica.
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