Visualizzazione post con etichetta orto urbano. Mostra tutti i post
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lunedì 19 maggio 2014

Giardinaggio news: La frutta è buona anche se cresce in città; 1 bimbo su 3 è sovrappeso, poca frutta...; L'orto urbano: per necessità e per piacere...






La frutta è buona anche se cresce in città: una mappa per non ... - TGCOM

TGCOM

La frutta è buona anche se cresce in città: una mappa per non ...
TGCOM
13:04 - Ogni anno, tonnellate di frutta cadono dagli alberi delle grandi città. I frutti che crescono in parchi e giardini non vengono raccolti, generando un grande spreco alimentare, oltre a problemi di pulizia e manutenzione. Parte così da Roma il ...

Alimenti: in Italia 1 bimbo su 3 è sovrappeso, poca frutta e troppe ... - Meteo Web

Meteo Web

Alimenti: in Italia 1 bimbo su 3 è sovrappeso, poca frutta e troppe ...
Meteo Web
OBESITA' BIMBI - Copia In Italia 1 bambino su 3 e' sovrappeso o obeso, con punte piu' allarmanti nelle regioni del centro e del sud. Secondo i dati del ministero della Salute, nella provincia di Bologna le percentuali scendono a 1 bambino su 4, ma ...


L'orto urbano: per necessità e per piacere - TGCOM

TGCOM

L'orto urbano: per necessità e per piacere
TGCOM
07:00 - Dai tempi del dopoguerra, quando nelle città si diffondevano gli orti per garantire approvvigionamenti alimentari, l'hobby dell'orto è stato per molti anni relegato per lo più ai pensionati. Oggi però, complice la crisi economica, sempre più ...


Salute: frutta e verdura di primavera aiutano a stare bene - Meteo Web

Meteo Web

Salute: frutta e verdura di primavera aiutano a stare bene
Meteo Web
frutta-verdura-a-domicilio ?Leggere e poco caloriche, frutta e verdura di primavera sono generalmente tanto idratanti e depurative quanto povere di calorie, forniscono ottime quantita' di sali minerali, di vitamine del gruppo B e di fibre, preziose per ...



A Casola Valsenio "Erbe in fiore": un festival dedicato alle erbe ... - RavennaToday

RavennaToday

A Casola Valsenio "Erbe in fiore": un festival dedicato alle erbe ...
RavennaToday
Il programma di domenica prevede dalle ore 9,30 alle 18,30 l'allestimento di un mercatino dei prodotti del Giardino e degustazione di piatti con i fiori e le erbe officinali. Parallelamente sarà possibile partecipare ai laboratori per bambini (5-12 ...

Come coltivare e moltiplicare il ciclamino - greenMe.it

greenMe.it

Come coltivare e moltiplicare il ciclamino
greenMe.it
Soprattutto, è difficile farla rifiorire, ma con gli accorgimenti giusti si potranno ammirare i suoi fiori anche per 5 anni di seguito. In autunno, durante la fase di crescita delle foglie e dei fiori, dovrete collocare il ciclamino ad una temperatura ...




venerdì 28 marzo 2014

Orto e Giardino: Risparmiare e mangiare sano. Anche a Palermo l’orto urbano condiviso; Hobby Orto per coltivare sul balcone; Coltivare il futuro insieme, Lariofiere tredicesima edizione di Agrinatura;






Risparmiare e mangiare sano. Apre a Palermo l’orto urbano condiviso

Chi abita in appartamento non pensa di certo a coltivare ortaggi in casa. Ma vero è che non c’è niente di meglio che mangiare prodotti della terra con la certezza che siano bio, senza spendere grandi cifre. La soluzione è l’Orto Urbano Condiviso. L’iniziativa, lanciata dalla Codifas, consiste nel prendere in affitto un piccolo pezzo di terra, ad una cifra simbolica, condiviso con altri, e coltivare tutte le verdure che si vogliono. Tanti i vantaggi.

A Palermo gli orti urbani sono due: il primo, inaugurato un anno fa, in via Galletti, zona via Messina Marine, e il secondo che sarà aperto al pubblico sabato, in via PV 46, zona Velodromo. Il terreno è suddiviso in parti uguali ed è compreso nell’affitto il punto d’acqua....


Orto urbano: Hobby Orto per coltivare sul balcone

Trasformare il terrazzo in un vero piccolo orto per coltivare verdure o erbe aromatiche è oggi più facile grazie al Vascone di coltivazione Hobby Orto dell’Azienda Ortoflorovivaistica Di Meo Remo. Un sistema completo di coltivazione, innovativo per le sue caratteristiche, che consente di realizzare un sogno: far crescere ortaggi rigogliosi a metro zero anche dove non si hanno a disposizione giardini o piccoli appezzamenti di terreno.

Non si tratta di seguire una moda ma di dar libero sfogo a una passione che coinvolge sempre più persone. Creare un orto urbano offre la possibilità non solo di produrre verdure fresche, genuine, sane, nella giusta quantità per il consumo familiare (e quindi senza sprechi), ma di svolgere un’attività ricreativa, gratificante e salutare in grado di regalare momenti di evasione dalla routine quotidiana. Spesso, però, utilizzare le vecchie cassette non è il gesto più salutare; o svuotare i vasi con le amate ortensie o le rose, non è una decisione facile da prendere. Per risolvere il problema, ecco un sistema razionale, pratico, reale e completo, studiato dall’azienda ortoflorovivaistica Di Meo Remo: il Vascone di coltivazione Hobby Orto, da appoggiare sul pavimento del balcone o del terrazzo....



Coltivare il futuro insieme. A Lariofiere è possibile grazie alla tredicesima edizione di Agrinatura

Dal 25 al 27 aprile 2014 il polo fieristico Lariofiere ospiterà la manifestazione dedicata all’intero comparto agricolo, forestale, zootecnico e volta alla valorizzazione del turismo rurale e del patrimonio naturalistico e ambientale.

Agrinatura 2014 rivendica tra i suoi maggiori punti di forza una concreta valorizzazione a favore della filiera agricola e del patrimonio naturalistico, un’eccellente qualità dei prodotti agro-alimentari e forestali esposti ed una particolare attenzione nel proporre tematiche innovative connesse al comparto agricolo e al tema della sostenibilità ambientale.

 La manifestazione, giunta al suo tredicesimo anno, vuole essere una tre giorni che non solo proporrà al pubblico la sua ampia offerta espositiva di altissima qualità, ma che si impegnerà anche a realizzare iniziative collaterali di grande interesse connesse agli argomenti posti al centro dell’attenzione di questa sua edizione 2014....



domenica 23 marzo 2014

E' arrivata la Primavera boom di Pollice Verde e Ortomania per 1 italiano su 4






Boom del pollice verde per 1 italiano su 4. Con l’arrivo della primavera molti italiani si dedicano al giardinaggio e alla coltivazione di orti in casa o in terreni messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni.


Una vocazione contadina in ascesa come terapia antistress dalla vita urbana, voglia di mangiare prodotti freschi e naturali e anche di risparmiare sulla spesa, assicurandosi frutta e verdura con un investimento iniziale di 250 euro per 20 metri quadrati. È quanto emerge da un’ analisi della Coldiretti che ricorda in un decalogo i trucchi per avere un orto perfetto, dallo spazio giusto alla buona terra, dalla cura dell’innaffiatura alla conoscenza della stagionalità dei prodotti. La passione per la zappa – sottolinea Coldiretti – ha contagiato anche chi non dispone di spazi verdi privati, tanto che il terreno di proprietà comunale diviso in piccoli appezzamenti e adibito alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo ha raggiunto in Italia il record di 1,1 milioni di metri quadrati.
Le coltivazioni di questi orti urbani – spiega Coldiretti – non hanno scopo di lucro, sono assegnate in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare. Secondo i dati Istat, oltre un terzo (38 per cento) delle amministrazioni comunali dei capoluoghi di provincia ha messo a disposizione orti urbani.

A fianco di queste realtà si stanno diffondendo anche iniziative private da parte di alcune agricole che danno la possibilità ai cittadini di gestire, in completa autonomia, una striscia di terra già concimata, arata e zappata, in altre parole di "adottare un orto". Intanto piccoli contadini crescono con il nuovo gioco del piccolo contadino Giò ideato dalla rete Campagna Amica di Coldiretti che consiste in un kit per coltivazione per i più piccoli.

Fonte: ilpaesenuovo.it



giovedì 14 marzo 2013

La gravita' 0 influenza la riproduzione piante; Tarquinia, sequestrata frutta non conservata bene; Sulle terrazze di Milano: più pomodori che fiori


Gravita' 0 influenza riproduzione piante 
ANSA.it
Le condizioni di gravita' zero possono influenzare la riproduzione nelle piante, perche' disturbano la crescita e funzionalita' dell'organo riproduttivo maschile di questi vegetali ...



Tarquinia, frutta non conservata bene sequestrati 750 chili di prodotti 
Il Messaggero ROMA
Oltre 750 Kg di prodotti ortofrutticoli e l'individuazione di un immigrato clandestino. È questo il bilancio di una serie di controlli effettuati nei giorni scorsi dai finanzieri della Tenenza di Tarquinia, in attuazione di specifiche direttive ...

Più pomodori che fiori sulle terrazze di Milano 
Giornalettismo
Sulle terrazze e i balconi di Milano si vedono spuntare sempre più spesso dei piccoli orti, al punto che le vendite delle tradizionali piante da fiori stanno perdendo il primato. Nel capoluogo lombardo il boom di insalate, pomodori rampicanti ...

IL GUSTO DELLA VITA. Del trovare le erbe nei campi (come cercare ... 
Informazione.Tv
Non si speri di trovare papagne (le giovani piante delicate ed effimere del papavero rosso) e crespegne a inizio novembre. Solo da dicembre inoltrato fino a primavera, nei campi a ... oppure lo vedi svettante tra il falasco di primavera in foglie ...



lunedì 12 marzo 2012

Ortoterapeuta è una delle nuove professioni che oltre a curare orto e giardino aiuta a superare i disagi.






Coltivare un orto, irrigarlo, prendersi cura di un'aiuola o di un giardino. Queste le 'armi' utilizzate dall''ortoterapeuta nei percorsi riabilitativi per pazienti con disagi di tipo psichico o sociale. Eppure, "la figura dell'ortoterapeuta non esiste". Così, Carla Schiaffelli, agronomo e responsabile dei processi formativi presso la Scuola agraria del Parco di Monza, commenta con LABITALIA, ribadendo che questa "figura professionale in Italia non è riconosciuta".

L'obiettivo che porta avanti la Scuola, dunque, è proprio quello di ricevere un'approvazione dalla Regione, affinchè "la figura dell'operatore in terapia orticolturale -afferma Schiaffelli- sia inserita all'interno del Quadro regionale dello standard professionale della Regione Lombardia". Il metodo dell'ortoterapia, che si inserisce nell'ambito delle terapie occupazionali, si situa, dunque, tra le attività che si svolgono prevalentemente all'aria aperta, invitando a stabilire un rapporto di cura e responsabilità verso l'ambiente. E, inoltre, è "un'attività -spiega Staffelli- che si svolge perlopiù in gruppo". "Il rapporto con gli altri -aggiunge- è uno dei fattori più importanti: il conduttore attua quasi sempre un'attività di gruppo, anche se è studiata per ogni singola persona. Le finalità da raggiungere, infatti, sono concordate a monte con l'equipe inviante, per cui per ogni singolo utente verranno stabilite modalità specifiche, a seconda della situazione di partenza".

Schiaffelli, poi, afferma che esistono "due percorsi diversi, uno in ambito clinico, e uno in ambito socio-rieducativo". Per quanto riguarda il primo caso, dunque, "si lavora -precisa Schiaffelli- con personale medico, quali psichiatri o psicologi, per abbassare il livello di ansia, stress e depressione, con la conseguenza di ridurre l'intervento farmacologico. Vengono poi, naturalmente, stimolate manualità e capacità di relazione per la crescita dell'autostima". Schiaffelli fa un esempio di percorso clinico: "C'è un gruppo che lavora presso la nostra Scuola, condotto da Maurizio Ferrandina, conduttore con la preparazione specifica per poter lavorare con la disabilità psichica che svolge tra l'altro, cura dell'orto, giardinaggio, manutenzione del verde, dell'azienda agricola e della cascina". L'edificio scolastico è, infatti, come afferma Schiaffelli, una cascina "realizzata, probabilmente su un progetto del Canova, all'interno del Parco di Monza".

Nel caso, invece, della rieducazione sociale, si lavora, per esempio, con gli assistenti sociali. "Il percorso -continua Schiaffelli- offre la possibilità di stare in un ambiente non stressante, fare attività di gruppo con lo scopo di sviluppare capacità relazionali e di autonomia; accrescere l'autostima, le capacità di socializzare e -continua- assumersi delle responsabilità". "La Scuola sta portando avanti un progetto con gli Uffici di servizio sociale per i minorenni di Brescia, sezione del Tribunale dei minori; è stato realizzato un corso di 240 ore con circa 10 ragazzi con vari tipi di problematiche giudiziarie. L'obiettivo era la formazione di un operatore per la mutenzione del verde, ovvero aspirante giardiniere. A breve -continua Schiaffelli- partirà un progetto formativo seguito da una borsa lavoro di 5 mesi per altri dieci soggetti dell'Usm di Brescia, che riguarderà la produzione di piccoli frutti e i relativi impianti di irrigazione.

Per poter svolgere il mestiere di 'ortoterapeuta', c'è un corso di laurea triennale, nell'ambito della formazione universitaria. La Scuola agraria, infatti, propone "due corsi: uno -aggiunge Schiaffelli- per chi si avvicina alla professione ex novo, con una formazione di 160 ore, che approfondisce tutti gli aspetti di questa terapia; un altro, invece, prevede l'erogazione di 3 moduli autonomi da 24 ore ciascuno. Mentre il primo modulo è un approccio di base all'ortoterapia, il secondo affronta la problematica psicoeducativa e il terzo modulo riguarda la progettazione di uno spazio e di un'attività agronoma o di giardinaggio."


FonteAdnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Professioni/

sabato 21 maggio 2011

Barche e giardinaggio a Genova con lo “Yatch e Garden”; Piante e fiori rari e inconsueti a Perugia;



Yacht and garden Genova: piante e  barche

Yacht and garden: piante, barche e ceroplastiche
Lavorincasa.it
Il 21 e il 22 maggio torna la manifestazione sul giardino mediterraneo, nel suggestivo contesto del polo nautico di Genova, tra piante, fiori e l'arte della ceroplastica. Di fiere florovivaistiche ce ne sono a centinaia. Tutte molto suggestive, sia per ...

Barche e giardinaggio a Genova con lo “Yatch e Garden
Comunicati Stampa Piemonte
Appassionati di barche, barche usate e gommoni ecco un bell'evento dedicato alla nautica e al giardinaggio in programma per questo week-end. La manifestazione si chiama “Yatch e Garden” e si svolgerà sabato 21 e domenica 22 maggio 2011 a ...


Weekend di profumi
Corriere Fiorentino
Il giardino di Boboli alla soglia dei suoi Quattrocento anni di età rifiorisce (come ogni anno da cinque ormai) grazie alla manifestazione «I profumi di Boboli». Nata da un'idea di Litta Medri storica direttrice del giardino monumentale, ...

Piante e fiori rari e inconsueti a Perugia
AgriNotizie
Ha inizio oggi l'attesissimo Perugia Flower Show, la mostra mercato nazionale di piante rare e inconsuete che da quattro anni attira i più appassionati giardinieri di tutto il suolo italiano. E' solo in questo weekend, infatti, che si può godere di uno ...

Verde e design, domani al via 'Giardininterrazza' a Roma
ANSA.it
Orti in città, attici trasformati in giardini pensili, nuove oasi verdi tra palazzi e condomini , la moda del green urbano diventa sempre più tendenza e la flora diventa sempre più d'autore con architetti che inseriscono il verde tra le essenzialità ...

Frutta caos macedonia di prezzi
La Repubblica
La frutta è impazzita. Come ad ogni cambio di stagione, quando sul mercato arrivano le prime ondate di nuovi prodotti, i cartellini dei prezzi hanno oscillazioni di record. Nei primi tre giorni di questa settimana era possibile trovare le pesche tanto ...

martedì 3 maggio 2011

News del 03-Maggio-2011: Come i moscerini della frutta africani hanno conquistato il mondo; frutta e verdura a maggio


Freschi di stagione: frutta e verdura a maggio
TGCOM (Blog)
La prima tiepida domenica di sole è testimone del pellegrinaggio in massa verso la campagna: tutti coloro che possono lasciano la città per recarsi in mezzo al verde, al mare, al lago, oppure verso i monti. E, se davvero hanno un po' di tempo (e ...

A San Donato il primo ospedale a km zero, frutta e verdura dal ...
Adnkronos/IGN
In mensa solo prodotti della filiera corta italiana, garantiti dagli agricoltori della Coldiretti attraverso la neonata cooperativa Agricolturamica. Milano, 3 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sessanta tonnellate all'anno di frutta e verdura di ...

Recensione "Il Linguaggio Segreto dei Fiori" di Vanessa Diffenbaugh
Paperblog
Non mi fido, come la lavanda. Mi difendo, come il rododendro. Sono sola come la rosa bianca, e ho paura. E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori. Il linguaggio dei fiori, una storia di coraggio e di speranza, di abbandono e di incredibile sete di vita che ...

Orticola 2011: il giardino segreto di Milano
alfemminile.com
Dal 6 all'8 maggio a Milano i Giardini Pubblici Indro Montanelli aprono le porte alla mostra-mercato di Orticola. Sin dal 1996, l'evento è volto a sensibilizzare l'uomo alla cultura dell'orto: ambienti sostenibili e recupero di aree degradate per un ...

La riviera dei fiori, senza fiori
Sanremonews‎
La mostra-mercato “Tre giorni per il giardino” che si è tenuta al Castello di Masino, a Caravino nei pressi di Ivrea (Torino), è stata un'occasione preziosa per vedere piante e fiori, che difficilmente si trovano nelle serre e nei vivai. ...
 
Come i moscerini della frutta africani hanno conquistato il mondo
Greenreport
Fino a 10.000 anni fa in Europa e in Asia il moscerino della frutta, Drosophila melanogaster, non c'era perché allora questa specie, diventata famosa con la genetica, si trovava solo nell'Africa sub sahariana. Eppure in poco tempo (ragionando con il ...

Erbe Medicinali: la rete si mobilita contro la nuova direttiva THMPD
Mainfatti.it
Salvate le erbe medicinali: questo l'appello del web che incomincia a raccogliere centinaia di migliaia di firme per bloccare la direttiva europea "European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products" (THMPD). Anche lettere di protesta ai ...

sabato 26 marzo 2011

Ciuriciuri: due manifestazioni siciliane di alto livello dedicate agli amanti del verde e piante particolari

Nasce Ciuriciuri, in Sicilia orientale, due manifestazioni di alto livello dedicate agli amanti del verde e a tutti coloro che sono alla ricerca di specie e varietà che difficilmente si trovano nei tradizionali circuiti commerciali.

La mostra mercato 'Ciuriciuri' non avrà una sede e una data fissa, ma sarà itinerante e si svolgerà in periodi diversi per dare al pubblico siciliano la possibilità di accostarsi ad un più vasto assortimento di piante e dare ai vivaisti ospiti la possibilità di esporre nel periodo più consono le loro produzioni.

La prima edizione si terrà il 2 e 3 aprile 2011 presso i Vivai Valverde e la seconda il 4 e 5 giugno 2011 presso il vivaio Malvarosa. Allo scopo di diffondere sul territorio siciliano la cultura del giardinaggio di qualità, le manifestazioni avranno tra i propri ospiti alcuni vivaisti provenienti da tutta Italia con le loro famose collezioni di piante insolite, oggetti per l'arredo del giardino, articoli da giardinaggio, libri, ecc.; inoltre all'interno della manifestazione si organizzeranno eventi collaterali: mostre di giovani artisti siciliani, conversazioni con temi inerenti le manifestazioni, corsi di giardinaggio, ecc..



Ciuriciuri ha l'ambizioso obiettivo di diventare in Sicilia un punto di riferimento per la fascia di amanti del giardinaggio più esigente, quella di chi non si accontenta; si rivolge ai "giardinieri" che fanno mille domande, a coloro che vogliono conoscere tutti i segreti del mestiere e a chi in biblioteca ha dedicato uno spazio esclusivo ai libri e alle riviste che parlano di piante e giardinaggio, di ambiente e di natura.


Fonte: Associazione Ciuri Ciuri

lunedì 31 gennaio 2011

L’Orto Botanico di Palermo un enorme museo all’aperto!


L'Orto Botanico di Palermo è una delle più importanti istituzioni accademiche italiane e rappresenta, certamente, quella che meglio di altre coniuga realtà scientifica e territorio.

Considerato come un enorme museo all’aperto, al suo interno sono conservati reperti vivi, bisognosi di cure costanti e appropriate. La peculiarità di questo Orto è rappresentata dalla grande ricchezza di specie ospitate e dalla monumentalità di alcune di esse.

Le favorevoli condizioni climatiche di Palermo ne fanno un luogo di delizie ricco di espressioni di flore diverse. Molto cospicua è, infatti, la componente vegetale mediterranea, tropicale e subtropicale alla quale, però, si sono uniti altri numerosissimi elementi di flore esotiche.
L'orto botanico è una istituzione dell’Università degli Studi di Palermo che risale al 1789 e rappresenta il nucleo storico attorno al quale la Botanica accademica si è sviluppata a partire dal 1795, data in cui esso fu solennemente inaugurato.

La sua attuale estensione, circa 10 ettari, fu raggiunta soltanto nel 1906 in seguito a diversi, successivi, ampliamenti. Adornato da numerose statue e bassorilievi, confinante con la storica Villa Giulia, l’Orto botanico di Palermo vanta un’attività di oltre duecento anni che ha consentito lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il Bacino mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali.

Sebbene quasi tutte le piante che vivono all'aperto nell'Orto possono essere facilmente coltivate nella Conca d'Oro, è certamente straordinario che esse qui riescano a raggiungere sviluppo e dimensioni uguali o quasi a quelle che raggiungono nel loro ambiente naturale.

Le collezioni scientifiche hanno una consistenza, stimata in difetto, di circa 12 mila specie, disposte secondo criteri sistematici (il sistema sessuale di Linneo e filogenetico di Engler) o secondo criteri bio-ecologici (l’Aquarium) e geografici. Di rilievo le collezioni di succulente, palme e cicadee. Non mancano esempi rappresentativi della flora regionale.

Fonte: Grandi Giardini Italiani

sabato 4 dicembre 2010

La soluzione degli agronomi per salvare le palme italiane dal punteruolo rosso

Quella del 2010 è la peggiore epidemia che mai si sia verificata in Italia, per quanto riguarda gli attacchi alle palme da parte del punteruolo rosso. Preoccupazione (ma anche contromisure efficaci) da parte del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) che per debellare il problema del punteruolo rosso della palma (un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme) sottolinea quanto sia necessario fare prevenzione, così da anticipare l’attacco e salvare le piante.

Nei prossimi mesi, intanto, il Conaf – come è stato annunciato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale degli ordini provinciali – organizzerà un convegno scientifico di carattere nazionale, 'con l‘obiettivo di giungere ad una soluzione definitiva – ha detto il presidente Conaf, Andrea Sisti - che debelli il problema del punteruolo rosso delle palme, a vantaggio del verde urbano di tutta Italia'.

Oltre ad un doppio intervento da eseguire al tronco e alle foglie, è necessario agire nei tempi giusti: 'In passato gli attacchi si verificavano nel periodo giugno-luglio – precisa Giovanni Chiofalo, coordinatore del Dipartimento Verde Urbano del Conafadesso a settembre-ottobre, a causa dell’innalzamento medio delle temperature. Abbiamo monitorato l’evolversi degli attacchi del punteruolo rosso in molte località siciliane ed anche in altre città italiane (Genova Roma, Lago di Garda, etc.), con un campione di 110 piante, riscontrando risultati positivi grazie agli interventi eseguiti a fine luglio-metà agosto, proprio perché siamo riusciti ad anticipare gli attacchi di settembre'. Fra la fine di agosto e gli inizi di settembre – assicura il Conaf – arrivano le larve; quello è il momento di intervenire: 'Con l’endoterapia – aggiunge Chiofalo -, un sistema di difesa del verde urbano che permette la eliminazione di insetti nocivi senza disperdere prodotti chimici nell'ambiente, attraverso un apposito strumento abbiamo iniettato nel fusto della palma, a 80 centimetri da terra, un insetticida che non è dannoso per la pianta ma che uccide la larva del punteruolo. Il trattamento (costo 120 euro per intervento) si effettua con un trapano che penetra nel tronco, quindi attraverso dei piccoli tubi si inietta l’insetticida'.

Contemporaneamente è da utilizzare il metodo a pioggia: 'Spruzzando una soluzione antiparassitaria - prosegue il dottore agronomo Giovanni Chiofalo – si agisce anche sulle foglie della palma, per avere così un intervento completo ed efficace anche sulla chioma, per combattere il punteruolo rosso adulto ed evitare la deposizione delle uova. I trattamenti vanno eseguiti dalla metà di giugno ogni settimana, e non una volta ogni tre settimane come avveniva in passato. Il costo di ogni trattamento del genere è di 200 euro a pianta'. Il Conaf sottolinea come il punteruolo rosso attacchi ormai anche altre piante, come ad esempio il Chamaerops (conosciuta anche come palma umana).

Fonte: Conaf
Alcuni testi per meglio conoscere le palme:

venerdì 26 novembre 2010

Punteruolo rosso: In arrivo il "naso elettronico" che permetterebbe di individuare le infestazioni delle palme già nelle prime fasi di attacco.

 Il centro studi e ricerche di Sanremo ha presentato il Progetto Palmis - Palme in sicurezza.
Tale progetto prosegue la precedente Iniziativa dell'Università di Palermo: "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

Si tratta di un rilevatore di odori che permetterebbe di individuare le infestazioni alle palme nelle prime fasi di attacco del punteruolo rosso.
Lo studio delle palme, nell’ambito della VI Biennale europea, ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca grazie agli interventi di carattere tecnico e biomeccanico presentati: il Progetto PALM.I.S. – Palme in Sicurezza - e i risultati di ricerche effettuate sul metodo del VPA strumentale, la tomografia sonica, la tomografia di conducibilità elettrica e il naso elettronico.
Si tratta dell’individuazione del rischio di schianto nelle palme, attraverso un’indagine visiva approfondita – il VPA Visual Palm Assessment – basata sui dati rilasciati da strumentazione sofisticata.

Dal momento che le palme, a differenza delle degli alberi, non ci trasmettono con facilità il loro stato di salute attraverso segnali esteriori, la tomografia sonica (che indaga la densità del legno) e quella di conducibilità elettrica (che ne misura la qualità) mirano ad indagare nell’intimità dei monocotiledoni, segnalandoci possibili fratture e cavità che ne compromettono la stabilità. Il tutto per una maggiore sicurezza pubblica, oltre che un intervento di cura rapido.

E’ però il naso elettronico la grande novità dei Dies palmarum 2010. Si tratta di un ‘rilevatore’ di odori che riesce a scoprire ‘fiutando’ la presenza del Punteruolo rosso nascosto all’interno della palma. Il ‘naso elettronico’ permetterebbe di individuare le infestazioni già nelle prime fasi di attacco quando ancora non sono comparsi segnali esteriori sulle foglie o il capitello.

Simile a un contatore, il naso elettronico è stato recentemente testato a Sanremo presso la serra sperimentale del Centro studi e ricerche per le palme ad opera della Coop. Demetra guidata da Gabriele Villa e Letizia Pozzi. L’apparecchio memorizza l’odore della palma infestata dal rincoforo ed è in grado di segnalare il riconoscimento della sua presenza nelle altre.

Ha commentato Claudio Littardi, ricercatore  del Centro studi e ricerche delle palme di Sanremo,
"La ricerca a Sanremo continua, grazie ai rosei orizzonti aperti dalla tomografia sonica e elettrica, che accoppiate ci daranno un quadro della stabilità della palma più dettagliato, mentre il naso che fiuta la presenza del parassita ci permetterà di intervenire in modo tempestivo”.

Per informazioni: Centro studi e Ricerche per le palme di Sanremo, tel. 349-8362307.

Fonte: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/

sabato 6 novembre 2010

L'orto sul tetto di casa: A Torino iniziano a moltiplicarsi. E c'è anche chi insegna a crearli.

Ce n'è per tutti i gusti sul tetto di via Goito 14 a Torino.
Un orto nel quartiere San Salvario che ha fatto parlare di sé. A partire da questa esperienza e dal grande interesse suscitato, Studio999 con 'Oursecretgarden' apre nei suoi spazi, al piano terra di via Goito 14, un laboratorio per accompagnare gli abitanti del quartiere nella realizzazione di orti sui tetti, dalla fase ideativa, alla realizzazione, fino alla piantumazione.

Insalata, cicoria, rucola, ravanelli e pomodori. E poi fagioli, fagiolini, zucchini e zucche rigorosamente bio.

Gli abitanti di San Salvario, ma non solo, avranno la possibilità di conoscere i benefici ambientali e sociali che questo tipo di esperienza innesca e potranno richiedere la consulenza tecnica e botanica necessaria per mettere in pratica il loro progetto. "Bisogna capire se il tipo di tetto di cui disponiamo - spiega uno dei tre soci di Studio 999, l'architetto Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - può essere adatto, se regge, quali verdure piantare in quale periodo. Prima di iniziare, certo, bisogna ottenere l'autorizzazione nell'assemblea condominiale".

In occasione di Paratissima 2010, l’orto e gli spazi dello studio sono aperti al pubblico.
Sarà in distribuzione il primo manuale per la realizzazione di orti sui tetti, realizzato da Studio999. "Abbiamo deciso di creare un orto sul tetto - spiega Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - insieme a una decina di famiglie, più che altro giovani coppie sui trentacinque anni. La coltivazione occupa una porzione perimetrale del tetto piano dello studio per un totale di 40 mq di superficie. A fine giugno inizi di luglio la prima raccolta. Nel mese di settembre si è proceduto alla piantumazione delle specie autunnali e invernali".

L’orto è coltivato in modo biologico, senza l’utilizzo di fertilizzanti o pesticidi e lavorando lo strato più superficiale della terra. Questo uso collettivo di uno spazio in condivisione costituisce un'importante innovazione nel modo di abitare, che crea occasioni di socialità in un contesto urbano particolarmente critico.

Leggi tutto l'articolo su: adnkronos.com

lunedì 30 agosto 2010

Pleione, un'orchidea di facile coltivazione dal fiore spettacolare e magari anche profumato. Dedichiamole un angolo del nostro giardino o del balcone.

Parecchie voci relative alla coltivazione delle orchidee, sono false e tendenziose, ad esempio si crede che tutte le varietà richiedano situazioni climatiche particolari, tipo habitat tropicali: per cui ci si immagina di dover trasformare il bagno di casa in un angolo di foresta pluviale!
Oppure si pensa ad una preziosa serra riscaldata e in ferro battuto tipo stile vittoriano. Tutte cose fattibili, ma certo non necessarie.

In realtà possiamo prenderci la soddisfazione di veder fiorire una bella orchidea dal fiore spettacolare e magari anche profumato, semplicemente dedicandole un angolo del nostro giardino o del balcone.

Il genere dei Pleione, che comprende non più di una ventina di specie s’inserisce a pieno titolo in questa descrizione.


Descrizione:

Sono orchidee semplici, ma spettacolari. Crescono in una grande varietà di habitat montani, ad altitudini che vanno dai 600 ai 3000 metri, dal Nepal alla Cina; aree fredde in cui le quattro stagioni sono ben distinte e c’è una marcata escursione termica tra l’inverno e la primavera. Sono infatti piante resistenti a brevi gelate e alla neve.

Il ciclo vegetativo è annuale, dopo la fioritura primaverile le foglie ingialliscono e seccano, dando così il via a un periodo di dormienza, durante il quale la pianta entra in uno stato di vita latente, simile al letargo degli animali.

In natura crescono come orchidee terricole o come epifite, si trovano ancorate a strati di muschio o a tronchi marcescenti e danno origine, in primavera o in autunno, a grandi fiori, singoli o a coppie.

La parte aerea del Pleione è costituita da pseudobulbi, formazioni ovoidali turgide, verdi o porpora, ancorate alle radici, alti in genere 3-4cm e larghi 1,5-2cm, che servono da riserva degli elementi nutritivi necessari allo sviluppo della pianta. Dagli pseudobulbi si sviluppano le foglie e gli steli fiorali. Alcuni Pleione, come la formosana, producono diversi bulbilli sulla sommità dello pseudobulbo che col tempo si sviluppano, raggiungendo discrete dimensioni e che possono essere staccati e coltivati in un substrato umido, dove radicheranno.

Nelle specie a fioritura primaverile, lo pseudobulbo dà origine a un nuovo getto che crescendo rompe la guaina che lo racchiude alla nascita e dal quale nasceranno il fiore e le foglie, mentre le specie che fioriscono in autunno generano un getto che inizia a svilupparsi quando viene prodotto il fiore e che rimane in uno stato di senescenza durante tutto l’inverno, per ricominciare poi a crescere col l’arrivo dei primi tepori primaverili.

Il riposo invernale a basse temperature è fondamentale, infatti, come nel caso di molte altre orchidee, è proprio l’escursione termica a dare alla pianta l’input necessario alla ripresa vegetativa.


Coltivazione:

I Pleione sono orchidee con poche pretese, la loro coltivazione è adatta a tutti, purché si voglia loro riservare qualche vaso o un fazzoletto di giardino.

E’ una specie adatta ai climi freddi del Nord e Centro Italia.

Le piante, se coltivate correttamente, producono ogni anno in media due nuovi getti, mentre gli pseudobulbi più vecchi si raggrinziscono e muoiono.

Il substrato più adatto è misto, ricco di humus ma molto ben areato e drenante. E’ importante che sia sempre umido durante il periodo vegetativo, mentre durante i mesi invernali le annaffiature vanno molto diradate e poi sospese, per evitare i marciumi che comprometterebbero la salute dell’intera pianta.

Moltilplicazione:

La moltiplicazione avviene per divisione degli pseudobulbi durante il periodo di riposo, quando raggiungono il massimo sviluppo e un numero sufficiente.

Nella tarda primavera, quando i fiori iniziano ad appassire, è il momento in cui si sviluppano maggiormente le radici, che quindi necessitano di un substrato umido ma non madido. E’ sufficiente dare poca acqua, ma in modo costante. Durante l’estate, quando ormai le radici avranno completato la maggior parte del loro sviluppo, sarà necessario aumentare la quantità d’acqua. Questo è chiaro se si pensa che le zone di origine del Pleione sono attraversate dal monsone durante la tarda primavera e l’estate.

Per le annaffiature l’ideale sarebbe poter usare acqua piovana o acqua purificata per osmosi (quella che si usa per gli acquari), mentre quella del rubinetto potrà andare bene se non troppo dura.

La pioggia diretta rimane la cosa migliore e soprattutto la più amata dai Pleione!

Concimazione:

I Pleione necessitano di essere fertilizzati regolarmente, ma in piccole dosi, durante il periodo di vegetazione, fino a quando le foglie non seccheranno. Le piante, essendo in pieno esploit vegetativo, utilizzerà una parte degli elementi nutritivi al momento, per la crescita e la fioritura della stagione corrente, mentre il resto verrà immagazzinato negli pseudobulbi, a garanzia dello sviluppo della stagione successiva.

Somministrare un prodotto liquido bilanciato una volta alla settimana, ad un terzo della quantità indicata sulla confezione, è la modalità raccomandata da Paul Cumbleton, coltivatore ed esperto di Pleione. Per precisione, il Sig. Cumbleton consiglia di iniziare con una formulazione più alta in azoto per ottenere un buon sviluppo della foglia e di passare poi a un regime equilibrato nel corso della stagione vegetativa.

Fonte: Il Giardino Fiorito

venerdì 21 maggio 2010

Cinque studenti italiani inventano una'applicazione per curare l’orto da iPhone.

Un gruppo di giovani studenti italiani dell’Isis Facchinetti di Busto Arsizio (Varese) hanno voluto inventarsi un nuovo progetto tecnologico, per partecipare ad un concorso locale dedicato all’innovazione.

I cinque giovanissimi hanno provato a risolvere un piccolo problema quotidiano: innaffiare i fiori o curare un orto mentre si è in vacanza o in ufficio. Hanno pensato quindi ad una piccola serra controllabile in remoto da un iPhone, attraverso un’applicazione ad hoc. In soli due mesi, rimanendo a scuola qualche ora in più e rinunciando al tempo libero, è nato il primo prototipo funzionante della loro “Serra Domotica”. Il progetto è valso loro un premio assegnato dall’Unione Industriali di Varese e dall’Università Carlo Cattaneo, oltre alla già citata iscrizione all’albo delle eccellenze.

«Per ora questo è un approfondimento nostro», racconta Enthonj, uno dei cinque ragazzi,  “Ci siamo documentati e abbiamo iniziato a smanettare con l’SDK di iPhone, al momento l’applicazione è ancora rudimentale ma siamo certi di poterla migliorare… il software funziona già perfettamente per quando riguarda la comunicazione dello stato in cui si trova la serra, ora stiamo lavorando più sull’invio dei comandi per la gestione».

Oltre all’applicazione, i ragazzi hanno realizzato la serra vera e propria: una sorta di acquario per le piante da giardino, che darebbe la possibilità a tutti di gestire un piccolo orticello direttamente dall’ufficio.

Nel futuro di questi giovanissimi, ovviamente, c’è l’università: Enthonj pensa di iscriversi al Politecnico e nel suo futuro vede lo sviluppo di applicazioni web. Loro dovranno aspettare di crescere professionalmente, ma per noi la loro intraprendenza è già una bella sorpresa.

Leggi tutto l'articolo in: http://www.melablog.it/post/11774/cinque-studenti-italiani-inventano-lorto-che-si-cura-da-iphone

sabato 8 maggio 2010

Grazie dei fiori: la sesta puntata del 05/05/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 05/05/2010

Protagonista della sesta puntata: si parla della gardenia.

Grazie dei fiori: Le puntate precedenti:
Quinta puntata
Quarta puntata
Terza puntata
Seconda puntata
Prima puntata

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domenica 18 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata del 14/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 14/04/2010

Protagonisti di questa terza puntata: il Geranio e la Petunia.

Le puntate precedenti:
Seconda puntata
Prima puntata

giovedì 8 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata del 07/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 07/04/2010
Protagonista della seconda puntata: la camelia che, nel linguaggio dei fiori, simboleggia la bellezza. Gli esperti del programma spiegano come prendersi cura della camelia, fornendo anche alcuni preziosi consigli su dove e come scegliere i migliori esemplari. A questo splendido fiore è stata dedicata la Mostra Nazionale della Camelia, nella suggestiva cornice del Lago Maggiore, dove, oltre a poter ammirare alcuni bellissimi esemplari del fiore celebrato da Dumas ne La signora delle camelie, è stato possibile seguire una mostra fotografica di grande interesse artistico e culturale.

lunedì 5 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata, su RAI 2, del 31/03/2010

Grazie dei fiori, tutti i mercoledi alle 9,00 su RAI 2 .
Ecco la puntata iniziale del 31/03/2010

lunedì 23 novembre 2009

Nasce alla Garbatella di Roma l'orto di quartiere

Broccoletti e frutta made in Garbatella è il progetto promosso da Legambiente e sostenuto dai cittadini dello storico quartiere romano.
Una parte della grande area verde alle spalle della Regione Lazio potrebbe trasformarsi in un’oasi di autoproduzione agricola a uso e consumo degli abitanti della zona.

Per anni è stato un parcheggio per la ex Fiera di Roma, poi una sosta per il circo. Oggi è un’area semi abbandonata in attesa di fondi che la riqualifichino. «Intanto i cittadini sono lanciatissimi all’idea dell’orto» - dice Lorenzo Parlati di Legambiente Lazio - «anche se a rilento, ne stiamo inaugurando altri anche a Trionfale e lungo l’Aniene a Ponte Mammolo».

Dal presidente del Municipio XI arriva la notizia che entro gennaio 2010 la Regione stanzierà oltre un milione di euro per fare dell’area di Garbatella il nuovo polmone di Roma.

domenica 4 ottobre 2009

Il lungo muro di pomodori di Los Angeles. Il progetto Urban Farming rivoluziona l'agricoltura urbana.

Il progetto Urban Farming Food Chain consta di circa 70.000 m² di pareti verdi preposte alla coltivazione di cibo commestibile che vengono montate sopra edifici, o a ridosso di pareti in cemento, in aree di parcheggio oppure si ergono in maniera del tutto autonoma.
A Los Angeles sono quattro i punti all’interno e all’esterno del centro della città, inclusa l’area del Central City East (Skid Row), dove si coltivano, senza usare pesticidi, prodotti agricoli freschi.

Le organizzazioni che ospitano queste pareti verdi utilizzano il cibo non solo per scopi interni ma destinano anche parte del raccolto a vicini e/o organizzazioni di bisognosi. Los Angeles è stata la città pilota dell’Urban Farming Food Chain, un progetto che attualmente è stato riproposto anche in altre città tra cui New York, Rochester, Detroit e Las Vegas.

Le pareti verdi dell’Urban Food Chain utilizzano la tecnologia Green Living™ Wall con un sostrato tra i 10 e i 15 cm circa di spessore, un semplice programma di manutenzione e un impianto automatico di irrigazione progettato per minimizzare la dispersione delle acque di scolo.
La loro funzione principale è quella di produrre cibo e le colture comprendono pomodori, fragole, peperoncini, cocomeri, lattuga, ravanelli selvatici e legumi.

Oltre all’agricoltura urbana, le pareti verdi dell’Urban Food Chain rappresentano una preziosa opportunità di formazione e di coinvolgimento della comunità. I designer infatti suggeriscono come le installazioni individuali di Food Chain possano essere viste come anelli di collegamento tra luoghi diversi sulla base di un intento e di un progetto condiviso, offrendo inoltre una ridefinizione, più familiare, del termine “catena alimentare”.

Attraverso la creazione, la cura e la manutenzione delle pareti verdi, questi cittadini – di norma del tutto estranei al processo di produzione degli alimenti – toccano con mano il ciclo vitale della frutta e della verdura da loro coltivate e consumate. Gli esperti hanno selezionato questo progetto non solo per il suo aspetto estetico e funzionale ma anche per il modo in cui l’Urban Farming Food Chain riunisce persone economicamente svantaggiate per diffondere e promuovere l’autosufficienza, incoraggiando contemporaneamente una maggiore collaborazione e una migliore interazione sociale.

Fonte: Nemeton High Green Tech Magazine
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