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giovedì 9 febbraio 2023

Orchidee il metodo migliore per annaffiarle ed evitare danni alla pianta

 

Le orchidee sono piante d'appartamento belle e delicate che possono essere acquistate nei supermercati e nei centri di giardinaggio locali. Sono piante abbastanza popolari, ma possono anche essere difficili da curare se non ne hai mai avuto una prima. Ecco alcuni consigli su come innaffiare e rinvasare le orchidee.


Le orchidee possono essere un'ottima aggiunta estetica a qualsiasi casa, possono anche migliorare la qualità dell'aria. 
Ci sono una miriade di varietà di orchidee, ma il tipo più popolare è la phalaenopsis, nota anche come orchidea falena. 
Sebbene graziose, queste piante d'appartamento hanno requisiti unici che dovrebbero essere presi in considerazione quando ci si prende cura di loro.


Ecco alcuni consigli utili per l'irrigazione e il rinvaso delle orchidee.



Irrigazione

Le orchidee richiedono una quantità specifica di acqua, che può variare a seconda della specie. In generale, è meglio innaffiare la tua orchidea una volta alla settimana, assicurandoti che il terriccio sia uniformemente umido ma non impregnato d'acqua poiché, a differenza di molte altre piante d'appartamento, a loro non piace sedersi nell'acqua e questo può anche far sì che la pianta marcisca.

Innaffia la pianta dall'alto con acqua fresca,  puoi farlo anche con acqua piovana,  immergendola  per circa 10-15 secondi per poi lasciare scolare le piante per circa 10-15 minuti, quindi svuotare il sottovaso. Il terriccio deve rimanere umido ma non inzuppato.

Evita di versare troppa acqua sulle foglie o sui fiori, poiché ciò può causare danni.




Rinvaso

Gli esperti consigliano che le orchidee dovrebbero essere conservate in un vaso ben drenante. Il mix di terriccio può essere acquistato presso qualsiasi centro di giardinaggio locale o negozio di ferramenta. E' consigliabile un mix di corteccia.

I segni rivelatori che la tua pianta ha bisogno di essere rinvasata sono che le radici si saranno ammorbidite troppo o si saranno aggrovigliate. Tuttavia, evita di invasare eccessivamente, poiché ciò può causare marciume radicale.

La procedura per il rinvaso della tua orchidea, per mantenerla sana, dovrebbe essere fatto circa una volta all'anno.

Rimuovi la tua orchidea dal suo attuale contenitore e taglia le radici morte per prevenire qualsiasi marciume e stimolare una nuova crescita.

Sistema la pianta nel vaso pulito e sterilizzato e copri le radici con il tuo mix di orchidee prima di annaffiare.



Potatura

Potare la tua orchidea nel momento giusto manterrà la tua orchidea "sana per anni".

Le orchidee possono essere potate rimuovendo eventuali foglie gialle o marroni e tagliando il gambo sfiorito appena sopra un nodo. Un nodo è la piccola protuberanza sullo stelo che può contenere un nuovo germoglio o radice. Lascia qualche centimetro di gambo per consentire una nuova crescita.

Luce

Le orchidee prosperano alla luce solare intensa e indiretta, ma si seccano se collocate in aree luminose, luce solare diretta o se lasciate vicino a fonti di calore come i termosifoni. Per verificare se la tua pianta è sana, guarda il colore delle foglie come riferimento.

Se le foglie sono di un sano colore verde, la tua pianta è sana e riceve la giusta quantità di luce solare.



Temperatura


Le orchidee hanno bisogno di essere poste in un ambiente con una temperatura stabile, quindi è meglio tenerle lontane da finestre e termosifoni.

Le orchidee prosperano in ambienti con elevata umidità. Puoi aumentare l'umidità intorno alla tua orchidea spruzzandola leggermente o posizionando il suo vaso su un vassoio di acqua e ciottoli, che creerà una bella estetica da tavola.

Fertilizzante

Le orchidee richiedono concimazioni regolari per mantenersi in salute. Questo deve essere fatto ogni due o quattro settimane durante la sua stagione di crescita, che è tipicamente primavera ed estate.


giovedì 10 ottobre 2013

Come ti faccio in casa l'orchidea; Ad Harborea si riuniscono gli amanti del giardinaggio. News Giardinaggio






Come ti faccio in casa l'orchidea
Varese News
Le orchidee sono fra le piante più belle e affascinanti e proprio per questo le vorremmo sempre fiorite e al massimo del loro splendore. Ma, terminata la fioritura, le "piante più belle" della casa diventano di colpo anonime e "ingombranti".
In realtà le orchidee sono fra le piante più robuste e durevoli e bastano pochissime cure e un po’ di pazienza per vederle rifiorire. E quando rifioriscono danno una gioia così grande che ha benefici effetti sulla salute e, secondo me, allunga la vita.
Generalmente queste piante vengono vendute con una piccola etichetta che riporta in modo ultrasintetico le esigenze della pianta, in tante lingue ma quasi mai in italiano, e c’è molta confusione sulla loro coltivazione. Come si bagna? Come si concima? Come si taglia lo stelo sfiorito? ecc.
Per saperne di più l’Orchideria di Morosolo organizza periodicamente corsi "Orchidee in casa", i prossimi si svolgeranno all’Orchideria a fine ottobre, si potrà partecipare, a scelta,al corso di venerdì 25, sabato 26 o domenica 27.
Il corso, con esercitazione pratica di rinvaso, dura circa 3 ore 3 ore e mezza, e inizierà alle 9 del mattino.
Per informazioni ed iscrizioni: Orchideria di Morosolo, Via La Preja, 4 - 21020 Casciago (fraz. Morosolo) Varese
Tel 0332 820661 - 329 1248363
www.orchideria.it info@orchideria.it



Ad Harborea si riuniscono gli amanti del giardinaggio
Il Tirreno
LIVORNO. Sta per cominciare Harborea 2013, la festa delle piante e dei giardini d'Oltremare in programma nel parco di Villa Mimbelli, sede del Museo Fattori, a Livorno da venerdì a domenica.
Tre giorni fra piante esotiche, fiori rari e tante altre proposte, tutte rigorosamente all’insegna dell’amore per il verde, con oltre 80 espositori, eccellenze e particolarità del vivaismo italiano di qualità, e la mostra mercato di piante, erbe, fiori, ortaggi, spezie e sementi, ma anche di arredi da giardino e prodotti enogastronomici biologici tipici e dimenticati.
....



venerdì 25 gennaio 2013

Orchidee per San Valentino; Scoperto il motivo del sale che blocca la crescita delle piante; Salute: frutta e verdura aiutano a rilassarsi.






Innamorati fra le orchidee di Flover a S. Valentino 
Giardinaggio Web
San Valentino si avvicina, e i fiori sono da sempre fra i regali più gettonati. Ci sono le rose, ... Il weekend iniziale sarà anche tempo di imparare a coltivare la varietà acquistata, grazie a un corso gratuito tenuto, dalle 16 alle 18, dall'esperto ...

Agricoltura: scoperto perche' sale blocca crescita piante 
AGI - Agenzia Giornalistica Italia (AGI)
Washington, 25 gen. - Finora non era chiaro come il sale , un flagello per l'agricoltura, riuscisse a bloccare la crescita delle radici delle piante. Adesso un team di ricercatori della Carnegie Institution, guidato da Jose' Dinneny e Lina Duan ...


Salute: frutta e verdura aiutano a rilassarsi 
AGI - Agenzia Giornalistica Italia 
Che la frutta e la verdura facciano bene alla salute non e' un segreto, ma un nuovo studio dell'Universita' di Otago svela un beneficio in piu': mangiare piu' frutta e verdura e' una strategia per calmarsi. Onfatto, l'alimentazione "verde" non si ...

La prova del cuoco : Spiedini di frutta e toast 
Rai.tv 
Sbucciare le mele, le pere e pulire le banane, quindi tagliare la frutta a rondelle. (Se preparate la merenda con un po' di anticipo, spruzzare leggermente con del limone per evitare che la frutta annerisca). Privare il pane in cassetta della crosta ...

Piante che “sorridono” e vasi biodegradabili: i produttori savonesi ... 
Il Vostro Giornale 
“Siamo un'azienda relativamente giovane, in attività da una dozzina di anni – spiega Gagliolo – con quattro ettari di terreno in regione Ciamboschi, dove produciamo fiori e piante aromatiche in vaso. Vendiamo molto in Italia, dalla Puglia al Trentino ...




lunedì 30 agosto 2010

Pleione, un'orchidea di facile coltivazione dal fiore spettacolare e magari anche profumato. Dedichiamole un angolo del nostro giardino o del balcone.

Parecchie voci relative alla coltivazione delle orchidee, sono false e tendenziose, ad esempio si crede che tutte le varietà richiedano situazioni climatiche particolari, tipo habitat tropicali: per cui ci si immagina di dover trasformare il bagno di casa in un angolo di foresta pluviale!
Oppure si pensa ad una preziosa serra riscaldata e in ferro battuto tipo stile vittoriano. Tutte cose fattibili, ma certo non necessarie.

In realtà possiamo prenderci la soddisfazione di veder fiorire una bella orchidea dal fiore spettacolare e magari anche profumato, semplicemente dedicandole un angolo del nostro giardino o del balcone.

Il genere dei Pleione, che comprende non più di una ventina di specie s’inserisce a pieno titolo in questa descrizione.


Descrizione:

Sono orchidee semplici, ma spettacolari. Crescono in una grande varietà di habitat montani, ad altitudini che vanno dai 600 ai 3000 metri, dal Nepal alla Cina; aree fredde in cui le quattro stagioni sono ben distinte e c’è una marcata escursione termica tra l’inverno e la primavera. Sono infatti piante resistenti a brevi gelate e alla neve.

Il ciclo vegetativo è annuale, dopo la fioritura primaverile le foglie ingialliscono e seccano, dando così il via a un periodo di dormienza, durante il quale la pianta entra in uno stato di vita latente, simile al letargo degli animali.

In natura crescono come orchidee terricole o come epifite, si trovano ancorate a strati di muschio o a tronchi marcescenti e danno origine, in primavera o in autunno, a grandi fiori, singoli o a coppie.

La parte aerea del Pleione è costituita da pseudobulbi, formazioni ovoidali turgide, verdi o porpora, ancorate alle radici, alti in genere 3-4cm e larghi 1,5-2cm, che servono da riserva degli elementi nutritivi necessari allo sviluppo della pianta. Dagli pseudobulbi si sviluppano le foglie e gli steli fiorali. Alcuni Pleione, come la formosana, producono diversi bulbilli sulla sommità dello pseudobulbo che col tempo si sviluppano, raggiungendo discrete dimensioni e che possono essere staccati e coltivati in un substrato umido, dove radicheranno.

Nelle specie a fioritura primaverile, lo pseudobulbo dà origine a un nuovo getto che crescendo rompe la guaina che lo racchiude alla nascita e dal quale nasceranno il fiore e le foglie, mentre le specie che fioriscono in autunno generano un getto che inizia a svilupparsi quando viene prodotto il fiore e che rimane in uno stato di senescenza durante tutto l’inverno, per ricominciare poi a crescere col l’arrivo dei primi tepori primaverili.

Il riposo invernale a basse temperature è fondamentale, infatti, come nel caso di molte altre orchidee, è proprio l’escursione termica a dare alla pianta l’input necessario alla ripresa vegetativa.


Coltivazione:

I Pleione sono orchidee con poche pretese, la loro coltivazione è adatta a tutti, purché si voglia loro riservare qualche vaso o un fazzoletto di giardino.

E’ una specie adatta ai climi freddi del Nord e Centro Italia.

Le piante, se coltivate correttamente, producono ogni anno in media due nuovi getti, mentre gli pseudobulbi più vecchi si raggrinziscono e muoiono.

Il substrato più adatto è misto, ricco di humus ma molto ben areato e drenante. E’ importante che sia sempre umido durante il periodo vegetativo, mentre durante i mesi invernali le annaffiature vanno molto diradate e poi sospese, per evitare i marciumi che comprometterebbero la salute dell’intera pianta.

Moltilplicazione:

La moltiplicazione avviene per divisione degli pseudobulbi durante il periodo di riposo, quando raggiungono il massimo sviluppo e un numero sufficiente.

Nella tarda primavera, quando i fiori iniziano ad appassire, è il momento in cui si sviluppano maggiormente le radici, che quindi necessitano di un substrato umido ma non madido. E’ sufficiente dare poca acqua, ma in modo costante. Durante l’estate, quando ormai le radici avranno completato la maggior parte del loro sviluppo, sarà necessario aumentare la quantità d’acqua. Questo è chiaro se si pensa che le zone di origine del Pleione sono attraversate dal monsone durante la tarda primavera e l’estate.

Per le annaffiature l’ideale sarebbe poter usare acqua piovana o acqua purificata per osmosi (quella che si usa per gli acquari), mentre quella del rubinetto potrà andare bene se non troppo dura.

La pioggia diretta rimane la cosa migliore e soprattutto la più amata dai Pleione!

Concimazione:

I Pleione necessitano di essere fertilizzati regolarmente, ma in piccole dosi, durante il periodo di vegetazione, fino a quando le foglie non seccheranno. Le piante, essendo in pieno esploit vegetativo, utilizzerà una parte degli elementi nutritivi al momento, per la crescita e la fioritura della stagione corrente, mentre il resto verrà immagazzinato negli pseudobulbi, a garanzia dello sviluppo della stagione successiva.

Somministrare un prodotto liquido bilanciato una volta alla settimana, ad un terzo della quantità indicata sulla confezione, è la modalità raccomandata da Paul Cumbleton, coltivatore ed esperto di Pleione. Per precisione, il Sig. Cumbleton consiglia di iniziare con una formulazione più alta in azoto per ottenere un buon sviluppo della foglia e di passare poi a un regime equilibrato nel corso della stagione vegetativa.

Fonte: Il Giardino Fiorito
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