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venerdì 16 marzo 2012

Celiachia news: rassegna stampa del 16/03




Celiachia, la Confesercenti: "Vi diciamo noi dove poter mangiare ... 
gonews
Concluso il corso per formare gli imprenditori della ristorazione. Ecco le attività che adesso si sono 'attrezzate' Il corso, organizzato dall'agenzia formativa Cescot in collaborazione con AIC Toscana e locale Azienda Sanitaria si è svolto in due ...

A Vietri sul Mare "Celiachia tra dubbi e certezze" per sfatare ... 
Positanonews
Il 14 marzo scorso al caffè Pasticceria Russo di Vietri sul Mare si è svolto un interessante dibattito “Celiachia tra dubbi e certezze”. Il convegno moderato dalla giornalista Imma Della Corte ha visto ospiti il Dr. Basilio Malamisura del Consulente ...

«Nostro figlio malato di celiachia discriminato per la gita ... 
Il Gazzettino
UDINE- Alla fine, il ragazzino celiaco non andrà alla gita scolastica di tre giorni assieme ai suoi compagni. È questo l'epilogo di una storia iniziata in Friuli ad ottobre scorso. Una storia fatta di telefonate, incontri, colloqui.

La gustosa cucina senza glutine
Fastweb.it
Il terzo trofeo di alta cucina senza glutine quest'anno è dedicato ai bambini, con ricette rivolte ai palati dei più piccoli. Non una malattia, la celiachia è semplicemente un'intolleranza alla gliadina, una proteina del grano e di molti altri cereali, ...

Bambini, il senza glutine è servito! terzo trofeo di alta cucina ... 
RomaToday
Domenica 25 marzo 2012 presso l'Hotel Radisson Blu di Roma (via F. Turati 171), a partire dalle ore 18.00 si sfidano piatti, odori, sapori, colori. Si sfida tutto quel che c'è in una cucina saporita e di alto livello. Un solo grande assente: il glutine ...

lunedì 12 marzo 2012

Ortoterapeuta è una delle nuove professioni che oltre a curare orto e giardino aiuta a superare i disagi.






Coltivare un orto, irrigarlo, prendersi cura di un'aiuola o di un giardino. Queste le 'armi' utilizzate dall''ortoterapeuta nei percorsi riabilitativi per pazienti con disagi di tipo psichico o sociale. Eppure, "la figura dell'ortoterapeuta non esiste". Così, Carla Schiaffelli, agronomo e responsabile dei processi formativi presso la Scuola agraria del Parco di Monza, commenta con LABITALIA, ribadendo che questa "figura professionale in Italia non è riconosciuta".

L'obiettivo che porta avanti la Scuola, dunque, è proprio quello di ricevere un'approvazione dalla Regione, affinchè "la figura dell'operatore in terapia orticolturale -afferma Schiaffelli- sia inserita all'interno del Quadro regionale dello standard professionale della Regione Lombardia". Il metodo dell'ortoterapia, che si inserisce nell'ambito delle terapie occupazionali, si situa, dunque, tra le attività che si svolgono prevalentemente all'aria aperta, invitando a stabilire un rapporto di cura e responsabilità verso l'ambiente. E, inoltre, è "un'attività -spiega Staffelli- che si svolge perlopiù in gruppo". "Il rapporto con gli altri -aggiunge- è uno dei fattori più importanti: il conduttore attua quasi sempre un'attività di gruppo, anche se è studiata per ogni singola persona. Le finalità da raggiungere, infatti, sono concordate a monte con l'equipe inviante, per cui per ogni singolo utente verranno stabilite modalità specifiche, a seconda della situazione di partenza".

Schiaffelli, poi, afferma che esistono "due percorsi diversi, uno in ambito clinico, e uno in ambito socio-rieducativo". Per quanto riguarda il primo caso, dunque, "si lavora -precisa Schiaffelli- con personale medico, quali psichiatri o psicologi, per abbassare il livello di ansia, stress e depressione, con la conseguenza di ridurre l'intervento farmacologico. Vengono poi, naturalmente, stimolate manualità e capacità di relazione per la crescita dell'autostima". Schiaffelli fa un esempio di percorso clinico: "C'è un gruppo che lavora presso la nostra Scuola, condotto da Maurizio Ferrandina, conduttore con la preparazione specifica per poter lavorare con la disabilità psichica che svolge tra l'altro, cura dell'orto, giardinaggio, manutenzione del verde, dell'azienda agricola e della cascina". L'edificio scolastico è, infatti, come afferma Schiaffelli, una cascina "realizzata, probabilmente su un progetto del Canova, all'interno del Parco di Monza".

Nel caso, invece, della rieducazione sociale, si lavora, per esempio, con gli assistenti sociali. "Il percorso -continua Schiaffelli- offre la possibilità di stare in un ambiente non stressante, fare attività di gruppo con lo scopo di sviluppare capacità relazionali e di autonomia; accrescere l'autostima, le capacità di socializzare e -continua- assumersi delle responsabilità". "La Scuola sta portando avanti un progetto con gli Uffici di servizio sociale per i minorenni di Brescia, sezione del Tribunale dei minori; è stato realizzato un corso di 240 ore con circa 10 ragazzi con vari tipi di problematiche giudiziarie. L'obiettivo era la formazione di un operatore per la mutenzione del verde, ovvero aspirante giardiniere. A breve -continua Schiaffelli- partirà un progetto formativo seguito da una borsa lavoro di 5 mesi per altri dieci soggetti dell'Usm di Brescia, che riguarderà la produzione di piccoli frutti e i relativi impianti di irrigazione.

Per poter svolgere il mestiere di 'ortoterapeuta', c'è un corso di laurea triennale, nell'ambito della formazione universitaria. La Scuola agraria, infatti, propone "due corsi: uno -aggiunge Schiaffelli- per chi si avvicina alla professione ex novo, con una formazione di 160 ore, che approfondisce tutti gli aspetti di questa terapia; un altro, invece, prevede l'erogazione di 3 moduli autonomi da 24 ore ciascuno. Mentre il primo modulo è un approccio di base all'ortoterapia, il secondo affronta la problematica psicoeducativa e il terzo modulo riguarda la progettazione di uno spazio e di un'attività agronoma o di giardinaggio."


FonteAdnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Professioni/

martedì 29 novembre 2011

Celiachia: Cagliari, Sassari e Lecce incontri formativi; I cibi senza glutine piacciono a tutti

A Cagliari e Sassari incontri formativi su ''Intolleranze ...
Adnkronos/IGN
 L'Assessorato della Sanita' della Regione Sardegna punta sulla formazione capillare su 'Intolleranze alimentari e Celiachia'. Insieme alla Asl di Olbia, l'assessorato ha organizzato due incontri formativi rivolti a ristoratori, commercianti, addetti alle mense scolastiche, mense di comunita' ed albergatori. Uno a Cagliari, fissato per giovedi' 1 dicembre che si terra' all'Hotel Mediterraneo, e l'altro a Sassari previsto per il 2 dicembre, nella sala riunioni della Camera di Commercio. ...

Celiachia, la ASL di Lecce organizza i moduli formativi per ...
Guagnano Informa
LECCE
In data 5 dicembre 2011, dalle ore 14,30 alle ore 18.30, presso il Polo Didattico della ASL in via Miglietta n.5 – Lecce, si svolgerà, a cura del Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, un modulo formativo sulla celiachia, rivolto a Ristoratori ed Albergatori, secondo quanto indicato dall’Assessorato Politiche della Salute della Regione Puglia, in conformità a quanto previsto dalla Legge n.123 del 4 luglio 2005. ...

Allergie. I cibi senza glutine piacciono a tutti
Benessere - Guidone.it
Il glutine è la proteina che si trova nel frumento e nei suoi derivati e anche nel farro, nell’orzo e nell’avena. Le persone che sviluppano intolleranza al glutine non possono mangiare il pane senza soffrire di dolori, sfoghi cutanei e altri disturbi dati dal fatto che il loro organismo non assimila questa proteina. La malattia che causa tutto questo si chiama Celiachia e per i celiaci esistono cibi speciali alternativi.

Riso, mais, soia sono sostituti dei prodotti con glutine e vengono venduti appositamente per aiutare le persone celiache a nutrirsi in assenza del frumento e delle sue importanti proteine. ...

mercoledì 12 ottobre 2011

Fattorie didattiche: grande successo in Veneto, oltre 10mila visitatori



Ognuna delle 152 Fattorie didattiche del Veneto che domenica 9 ottobre, hanno tenuto spalancate le porte dell’azienda ai visitatori è stata letteralmente 'invasa' da interi nuclei familiari provenienti dalle città, che hanno colto questa occasione per conoscere, approfondire, prendere contatto diretto con la realtà del lavoro e della cultura rurale.




Pensiamo che i visitatori siano stati oltre 10mila – azzarda l’assessore regionale al Turismo e alla Promozione, Marino Finozzi – visto che tutte le Fattorie didattiche che ci hanno finora scritto, esprimendo la loro soddisfazione per come si è espressa l’iniziativa, hanno detto di aver superato il numero di 100 ospiti. In più, quest’anno non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di problemi, ma anzi tutti si sono complimentati per l’esito della giornata”.


A questo punto – ha concluso Finozzi – non mi resta che darci tutti appuntamento all’anno prossimo, per rinnovare una operazione che è ad un tempo culturale e didattica e che ci ricorda il legame che ciascuno di noi dovrebbe avere con la campagna e con il nostro territorio”.



Regione Lazio, presentata legge sulle fattorie didattiche
Presentata la proposta di legge sulle fattorie didattiche”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale Agricoltura del Lazio, Francesco Battistoni, firmatario del disegno di legge “Norme per la disciplina delle fattorie didattiche”.


Il contesto agricolo regionale sta attraversando un momento evolutivo complesso – afferma Battistoni - che richiede scelte strategiche importanti nella direzione dei nuovi orientamenti della politica agricola e di sviluppo rurale. Oggi – prosegue – l’agricoltura, oltre alla tradizionale funzione di produzione di beni alimentari, è chiamata ad operare in termini di multifunzionalità, generando servizi di pubblica utilità. Così, a fronte di numerosi incontri con le associazioni di categoria e con gli agricoltori, è emersa la necessità di andare a regolamentare le attività di fattoria didattica, oggi formalmente riconosciute solo alle aziende agrituristiche. Attraverso questa proposta – spiega il presidente di Commissione – vogliamo estendere questa possibilità alle moltissime altre imprese agricole interessate”, le quali non essendo agriturismo non hanno, al momento, i permessi per praticare questo tipo di attività.

Fonti: Regione Veneto e Regione Lazio



venerdì 8 luglio 2011

La fondazione Minoprio propone corsi avanzati per tecnici super specializzati nella produzione delle piante. Corsi biennali, per diplomati e liceali.

Parco della fondazione Minoprio
Una grandissima novità in merito alla formazione.
58 istituti italiani sono stati scelti da Ministero per la realizzazione di corsi biennali, per diplomati e liceali, d'alta specializzazione.

Minoprio è l'unico istituto che propone questo tipo di corso nella produzione di piante.
Si chiama “Tecnico Superiore per la filiera delle nuove produzioni vegetali e florovivaistiche” e ha una caratteristica fondamentale: è un corso unico sull’intero territorio nazionale. Questo corso rientra in un importante progetto del Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Università, che lo ha lanciato in seguito a uno studio del Ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto vede coinvolti 58 Istituti, distribuiti in diverse regioni italiane per la realizzazione di altrettanti Istituti Tecnici Superiori con la sigla ITS, che formeranno tecnici di altissima specializzazione in settori considerati trainanti (efficienza energetica, mobilità sostenibile, bioedilizia, produzioni tipiche). Finalmente arriva anche in Italia una realtà che in Europa esiste dagli anni Settanta. I corsi sono biennali, i docenti devono provenire per il 50% dal mondo imprenditoriale e dall’Università e un terzo delle ore sarà svolto in aziende, in Italia o, preferibilmente, all’estero, sotto forma di tirocinio.


Gli ITS nascono con l’obiettivo di curare due mali in apparente contraddizione: da una parte un’altissima disoccupazione giovanile e dall’altra un sistema industriale che ogni anno non riesce a trovare tecnici specializzati. Un paradosso che nasconde un problema antico: le nostre scuole e le nostre università sfornano diplomati e laureali che hanno spesso una formazione lontana da quella richiesta dal mercato del lavoro. Su richiesta del Ministero dell’Istruzione le realtà che hanno attivato gli ITS hanno dovuto costituire una Fondazione per poter operare a livelli di eccellenza, mentre è stata riconosciuta l’unicità di Minoprio che ha già una Fondazione efficiente.

Di questi 58 ITS, nove sono in ambito agricolo; di questi, otto sono riferibili alla produzione agroalimentare – olio, vino e prodotti che rappresentano la fase di lavorazione e trasformazione dei prodotti – mentre la scuola di Minoprio è l’unica che si occupa direttamente di produzione, in particolare di piante. D’altra parte Como è al secondo posto in Italia per questo genere di produzione, dopo Pistoia.


Il lungo titolo del corso non è stato scelto a caso, contiene in sé concetti fondamentali: “Tecnico Superiore per la filiera delle nuove produzioni vegetali e florovivaistiche”; “filiera” per comprendere competenze che vanno dalla produzione con tecnologie moderne alla commercializzazione; “nuove” per intendere una continua ricerca di innovazione e aggiornamento; “vegetali” per ampliare la conoscenza delle piante da quelle da interno alle piante da orto, da frutto e forestali.

Il corso è rivolto a diplomati a indirizzo agrario o a liceali che dovranno frequentare dei corsi propedeutici e partirà con l’anno accademico. Il corso consentirà di acquisire crediti universitari per l’eventuale ingresso al terzo anno di alcuni Diplomi Universitari, saranno utili ai fini dell’accesso all’esame di stato per le professioni di Agrotecnico e Perito Agrario e costituiranno titolo per l’accesso ai pubblici concorsi.

Le iscrizioni sono aperte fino al 5 agosto e verranno poi riaperte dopo la pausa estiva, dal 29 agosto in poi. Il corso è gratuito, c’è da pagare la sola tassa di iscrizione di Euro 300,00.

La figura formata e specializzata avrà il ruolo di programmare e realizzare produzioni vegetali in coltivazione protetta (serre, tunnel) o all’aperto, curerà gli aspetti promozionali e commerciali del prodotto anche in sinergia con le organizzazioni di mercato.

Coordinerà i processi produttivi del materiale vegetale progettando ove necessario una differenziazione nella coltivazione dei prodotti, con utilizzo di tecniche biologiche, tecnologie informatiche e a risparmio energetico, studierà strategie di marketing, si relazionerà con operatori italiani esteri ed esteri nella logica della delocalizzazione delle produzioni e dell'apertura di nuovi mercati, creerà e gestirà reti di servizi a integrazione dei prodotti interfacciandosi con il mondo della ricerca applicata per l’impiego di tecniche e prodotti sperimentali.

Opererà presso imprese vivaistiche, floricole, orticole, garden, centri di distribuzione e altre imprese agricole. I processi che governerà si delineano in:

• ideazione e pianificazione delle produzioni vegetali
• ricerca applicata nella tecnica colturale con nuove varietà vegetali
• gestione e organizzazione aziendale secondo regolari sistemi di qualità
• gestione dell’approvvigionamento
• coordinamento della promozione e della vendita
• controllo dei risultati di produzione e di vendita

I contenuti formativi e la qualità del corso sono definiti dal Comitato Tecnico Scientifico, rappresentato da facoltà universitarie, organizzazioni imprenditoriali, albi professionali, con lo scopo di raggiungere le seguenti tre competenze:

1. programmare i piani di produzione vegetale e florovivaistica

2. applicare tecniche e tecnologie di produzione innovative a basso impatto ambientale con risparmio energetico

3. organizzare processi di valorizzazione commerciale della pianta florovivaistica.


In un momento difficile come quello attuale, questo corso può costituire la corsia preferenziale per un’occupazione proiettata nel futuro e legata all’ambiente, alle tecnologie più innovative, alle energie rinnovabili, alla produzione e alla valorizzazione del Made in Italy.


Per informazioni e iscrizioni:
Fondazione Minoprio
Viale Raimondi, 54 – 22070 Vertemate con Minoprio (CO)
Tel. 031 900224 – fax 031 900248
http://www.fondazioneminoprio.it/
minforma@fondazioneminoprio.it
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