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venerdì 20 agosto 2010

Coltivare carciofi su Marte: alcuni scienziati sperimentano crescita vegetali in ambiente "marziano"

Un orticello su Marte potrebbe essere utile per fornire ai futuri esploratori del Pianeta Rosso non soltanto broccoli e carciofi freschi, ma anche riserve d'ossigeno rinnovabili senza bisogno di portarlo dalla Terra.
E' quanto sperano alcuni ricercatori dell'università di Sydney guidati da Federico Maggi che hanno messo a punto una simulazione per verificare la possibilità di coltivare piante terrestri sul suolo marziano.

Maggi e colleghi sono esperti di "biogeochimica", una scienza che mette insieme biologia, geologia e chimica per studiare come si comportano gli organismi viventi in ambienti eterogenei.
Essi hanno esaminato il processo di crescita di radici vegetali in un compost formato da suolo simile a quello marziano (ne conosciamo la composizione grazie alle sonde), più fertilizzanti e batteri portati dalla Terra. Il tutto inoltre simulando, attraverso un modello chiamato "Biotoughreact", gli ettetti di una gravità come quella di Marte, che è un terzo rispetto a quella terrestre.

I risultati sono stati incoraggianti. A quanto sembra, la gravità ridotta di Marte favorisce l'assorbimento dell'acqua da parte dei vegetali, per cui sono necessarie innaffiature di portata inferiore (l'acqua su Marte c'è, ma si trova principalmente sotto forma di cristalli di ghiaccio mescolati al terriccio, a formare quello che tecnicamente si chiama "permafrost"). Già altre volte erano stati effettuati esperimenti di crescita di vegetali in humus non terrestri (per esempio, con terriccio lunare autentico), e si è visto che i semi non avevano difficoltà a germogliare, purché provvisti dei necessari nutrienti e della flora batterica. La simulazione degli scienziati australiani, più avanzata, conferma esperienze precedenti.

Ma che vantaggio può esserci a coltivare campicelli marziani? Oltre che a ovviamente fornire i futuri colonizzatori di verdure fresche (sempre che risultino commestibili), c'è il fatto che le piante, assorbendo anidride carbonica e cedendo ossigeno, potrebbero rinnovare l'aria respirabile rendendo le future colonie sul Pianeta Rosso autonome da questo punto di vista.

Certo, le piante dovrebbero essere coltivate in serre alquanto speciali, a tenuta stagna, riscaldate e illuminate: su Marte l'atmosfera è estremamente sottile, la temperatura si aggira sui settanta gradi sotto zero e la luce del Sole è più fioca che sulla Terra. Ma magari i vantaggi potrebbero compensare le difficoltà. Forse le future colonie marziane potranno essere circondate, se non da campi di messi ubertose, da corone di coltivazioni a tenuta ermetica.

Fonte: http://notizie.virgilio.it/

giovedì 22 luglio 2010

Serre fotovoltaiche: partono in Sardegna i primi progetti per coltivare senza impatto ambientale.

Prima in Italia, la Sardegna nell'arco di tre anni istallerà 500 MW fotovoltaici derivanti dalla realizzazione di dieci impianti in serra. Si potrà quindi produrre contemporaneamente energia da fonte rinnovabile e prodotti ortofrutticoli o florovivaistici sotto un tetto di moduli solari.

Settecento ettari di serre dove potranno lavorare migliaia di persone. "Si tratta di una rivoluzione per il futuro dell’agricoltura sarda, ma anche per l’ambiente e l’occupazione. Ora tocca al turismo: l’agricoltura multifunzionale dovrà andare sempre più a braccetto anche con il settore dell’ospitalità", ha dichiarato Andrea Prato, l’assessore regionale all’Agricoltura.
 
Impatto ambientale ed emissioni pari a zero saranno possibili anche grazie allo sfruttamento del “decreto salva-Alcoa” che consentirà di mantenere stabile il prezzo al consumo dell’energia permettendo di usufruire del medesimo incentivo sul Conto Energia.

Il progetto fotovoltaico in serra, una volta realizzato, andrà a fornire 750 milioni di kilowattora pari al fabbisogno di 200mila famiglie, la metà degli abitanti della Sardegna, e raggiungendo quelli che attualmente sono gli standard attribuiti alle regioni del nord Italia che sfruttano l’idroelettrico ma con un impatto ambientale neanche lentamente comparabile.

Grazie al fotovoltaico sardo sarà evitato il consumo di 181 tonnellate di petrolio (TEP) e la produzione di emissioni di CO2 pari a 543 tonnellate.

Fonte: http://www.repubblica.it/

martedì 6 luglio 2010

La dieta colorata: il rosso e il blu ci preserva da obesita' e tumori.

Dieta dissociata, dieta a punti, dieta bilanciata e ora anche la dieta 'del rosso e del blu': il blu dei mirtilli, dei gelsi, delle melanzane, del mais blu delle Ande, il rosso delle arance rosse di Sicilia e delle fragole, il rosso/blu di ciliegie e uva 'nera'.

Ne sono convinti gli esperti europei che hanno dato il via, il primo di luglio, al 'Progetto Athena', per verificare sull'uomo, le proprieta' delle 'antocianine', i pigmenti che danno la colorazione rossa o blu alla frutta, alla verdura, ai fiori.

Una convinzione nata dai sorprendenti risultati pubblicati recentemente sul Journal of Obesity, delle sperimentazioni su animali da laboratorio, dove una dieta ipercalorica ma ricca in antocianine ha mantenuto i fortunati topini in piena forma fisica e soprattutto magri, al riparo dall' obesita' e dal rischio di malattie cardiovascolari e tumori.

Al progetto Athena prendono parte 6 gruppi europei, oltre al Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell' Universita' di Milano guidato da Chiara Tonelli, l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) diretto da Umberto Veronesi, la societa' italiana Kos Genetics, l'Istituto di Agrumicoltura di Acireale (Catania), l' Universita' Cattolica di Campobasso.






''I risultati sugli animali - spiega la professoressa Tonelli - sono stati a dir poco rivelatori: tre gruppi di topini sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due e' stato dato da bere rispettivamente acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d'arancia rossa. Ebbene, mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le stesse cose non sono aumentati di peso perche' (e il merito non puo' che essere delle antocianine) in loro si e' ridotta la massa adiposa della pancia, la piu' pericolosa per il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari''.

Ora gli esperti riprodurranno le stesse sperimentazioni in clinica, per verificare questi risultati anche sull'uomo. ''Il messaggio - dice Chiara Tonelli - deve essere chiaro: non si e' trovato un nuovo metodo per dimagrire, ma l'indicazione e' che con un'alimentazione sana possiamo fare molto per la nostra salute''.

Fonte: ANSA

venerdì 2 luglio 2010

Gli ortaggi si cambiano di colore e aiutano la nostra salute


Rape rosse, pomodori neri, patate viola e carote gialle: il punto di Confagricoltura.

L'ultima nata è la rapa rossa, ricca di antociani (quelli che si trovano nei mirtilli o nel vino rosso) e di litio. Le antocianine hanno un potere antiossidante, combattono i radicali liberi, i danni provocati dalle radiazioni ultraviolette, e la fragilità capillare di chi ha problemi di circolazione e di origine infiammatoria. Il litio è utile nelle cura delle malattie depressive.

"Il nostro obiettivo è valorizzare tutta la produzione tipica della Piana del Fucino nella direzione del benessere". A parlare è Alessandro Aureli, titolare di un'azienda all'avanguardia nella fertile pianura in provincia dell'Aquila, famosa per i suoi ortaggi, che deve molto del suo successo alla produzione di carote 'colorate'.

Non solo arancioni, ma anche nere e gialle. E presto anche rosse e bianche. Carote di tutti i colori per 'curare' o prevenire malattie diverse. La sempre maggiore attenzione per la salute e la cura del proprio corpo facendo ricorso a tecniche naturali spinge la ricerca scientifica applicata all'agricoltura ad arricchire determinati prodotti di sostanze che hanno proprietà benefiche, come gli antociani, il selenio, la luteina. E il mercato risponde molto bene.

"Produciamo succhi e concentrati di carote nere e gialle, destinati alla produzione di bevande multivitaminiche, creme e farine - dice Aureli - E la richiesta da parte dell'industria agroalimentare è in continua crescita".
Carota nera, o 'purple carrot', come la chiamano i suoi clienti, al 90% stranieri (come d'altra parte è straniera la quasi totalità dell'industria agroalimentare), ricca di antociani; Carota gialla, con un alto contenuto di luteina, invece, per chi ha problemi agli occhi. Questa sostanza, infatti, aumenta la densità del pigmento maculare della retina e riduce fortemente i rischi di degenerazione.
Infine, le tradizionali carote arancioni, ma particolarmente ricche di betacarotene. E presto arriveranno anche le carote rosse e quelle bianche.
A breve saranno in commercio anche i pomodori neri (viola-nero all'esterno con la polpa di colore rosso), frutto della sperimentazione italiana dell'equipe coordinata dal professor Pierdomenico Perata, ricercatore e docente presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, anch'essi ricchi di antociani, solitamente assenti in questo ortaggio.

Da tempo, inoltre, si producono patate arricchite di selenio con le loro forti proprietà antiossidanti e di prevenzione dai tumori. La patata 'Selenella' (marchio commerciale) ha alle spalle quattro anni di studio oltre dieci di commercializzazione, con una buona rispondenza anche sui mercati esteri, come la Germania e gli Usa.
Dopo la patata al selenio, si pensa a quella ricca di antociani. In tal senso ci sono molteplici ricerche negli Stati Uniti su nuove patate viola che avrebbero le stesse proprietà del pomodoro nero: ne è un esempio la 'Purple Pelisse', di intenso colore violetto interno e esterno, messa a punto dalle Università dell'Oregon, dell'Idaho e dello stato di Washington con l'Usda.

L'università del Kansas pensa invece ad una patata dolce dal cuore viola, ottima per prevenire il cancro.

Fonte: Confagricoltura

mercoledì 30 giugno 2010

Il peperoncino ci aiuta a dimagrire: il segreto sta nel "diidro capsiato" una sostanza che stimola il metabolismo

Per chi deve eliminare qualche chilo di troppo e nello stesso tempo ama mangiare piccante ci sono buone notizie. Si tratta di una sostanza contenuta nei peperoncini che aiuta a dimagrire perchè stimola il metabolismo. Lo dimostra uno studio dell'Università della California a Los Angeles, che ha testato le proprietà della sostanza "diidro capsiato" (Dtc) presente in molti peperoni e peperoncini dolci.
Da tempo si pensava che il peperoncino possedesse virtù dimagranti perché fa "riscaldare" il corpo aiutando a bruciare calorie. Per verificare questa ipotesi i ricercatori hanno studiato le proprietà della diidro capsiato: le ricerche sono state condotte su 34 persone con problemi di sovrappeso che hanno consumato un pasto liquido ipocalorico per 28 giorni. Metà dei partecipanti allo studio hanno assunto una pillola contenete Dtc, gli altri una pillola placebo.
Alla fine del test è emerso che chi aveva ingerito la pillola con Dtc aveva avuto ogni giorno un dispendio maggiore di energia e quindi di calorie (fino al doppio) rispetto a chi aveva assunto il placebo.

Ma attenzione, avvertono i ricercatori: dimagrire non vuol dire cominciare a mangiare "smisurate" quantità di peperoncino ...

lunedì 21 giugno 2010

I nemici dell'orto, più o meno temibili, animali appartenenti a gruppi molto diversi e dannosi per motivi molto differenti. Come riconoscerli e affrontarli.

Si tratta di specie comprese fra Artropodi (Insetti e Acari), Nematodi, Molluschi e Mammiferi Roditori: qualora si presentassero numerosi e preoccupanti, essi vanno affrontati con mezzi idonei, scelti appositamente.

Insetti terricoli
Negli orti familiari, dove i danni causati da insetti sono in genere di scarso rilievo a motivo della grande varietà di vegetali presenti e della diffusa consuetudine di alternarne rapidamente la coltivazione, possono invece costituire serio pericolo alcune forme polifaghe, appartenenti a famiglie diverse, ma unificate dal comportamento, poiché trascorrono tutta o parte della loro vita nel terreno cibandosi di bulbi, tuberi, radici o altre parti di numerose piante; questi insetti, spesso, ma non tutti né sempre, sono favoriti da suoli sciolti, profondi, permeabili, ricchi di humus, abbondantemente conciliati, ben lavorati ed irrigati.

Delle specie più comuni si fa cenno qui di seguito.

Grillotalpa. Il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa) è un grosso ortottero (l'adulto può raggiungere i 6 cm di lunghezza) che compie il ciclo biologico in 2 anni, vivendo nel suolo che abbandona raramente. Infatti i danni sono causati sia dalle forme giovanili che dagli adulti, che scavano nel terreno numerose gallerie, nutrendosi, tra l'altro di germogli e parti sotterranee di piante diverse, rodendo radici, bulbi, tuberi e colletto.

Gryllotalpa grillotalpa, detto comunemente Grillotalpa






Maggiolino. Questo coleottero (Melolontha melolontha) ha un ciclo biologico che si completa nell'arco di 3-4 anni: le larve (molli, biancastre, con cranio color ruggine, tipicamente ricurve), rimangono nel terreno nutrendosi di tessuti vegetali, particolarmente di giovani radici. Gli adulti conducono vita aerea e sono voraci defogliatori di arbusti e latifoglie varie; possono danneggiare anche gli ortaggi divorando foglie ed apici vegetativi. Di norma ogni tre anni si può assistere all'interessante fenomeno dello sfarfallamento contemporaneo di moltissimi adulti che possono invadere, e quindi defogliare, intere piante.

Melolontha melolontha, comunemente detto Maggiolino
Elateridi. Le larve di questi coleotteri (Agriotes litigiosus, A. lineatus, A. spunctator, A. sordidus, A. obscurus) sono facilmente distinguibili in quanto hanno forma allungata, subcilindrica, e tegumento assai consistente, di color giallo ruggine ciò che le fa volgarmente denominare "ferretti". I danni alle colture ortensi sono da attribuire alla voracità delle larve che attaccano l'apparato radicale di varie specie vegetali, penetrano nei tessuti, stroncano le piantine e scavano i tuberi.

Un esemplare di Elateride
Agrotidi. Alcuni Lepidotteri Nottuidi (Agrotis segetum, A. ypsilon, Noctua pronuba, Autographa gamma, Spodoptera exigua) sono ospiti assai comuni dei nostri orti. Le larve, di colore grigiastro e glabre, se stuzzicate si arrotolano rapidamente su sé stesse in modo caratteristico. Hanno abitudini notturne, infatti durante il giorno stanno inattive nel terreno, mentre di notte raggiungono le parti ipogee degli ortaggi (radici, tuberi, colletto) rodendole, ma talvolta attaccano anche la parte aerea di giovani piantine. Essendo le Nottue estremamente polifaghe, i danni che causano possono essere estesi a tutte le colture ortensi.

Un esemplare della famiglia degli Agrotidi





Lotta. Se in un orto si debbono lamentare perdite attribuite all'attività di insetti terricoli, dopo averne accertata la presenza, per la difesa si può avvalersi di diversi principi attivi, in varie formulazioni. Specifico contro la grillotalpa è l'uso di esche avvelenate; per gli altri si agisce interrando, ad esempio, prodotti a base di methiocarb, chiorpyrifos, phoxim.

Acari
Entro il tipo degli Artropodi, gli Acari costituiscono un ordine della classe Aracnidi, e si distinguono dagli insetti per avere il corpo costituito di 2 parti e 4 paia di arti ambulatori. Si tratta di animali dalle dimensioni modeste o modestissime (quelli che interessano l'agricoltura di solito non superano il millimetro di lunghezza), forniti di un apparato boccale atto a pungere e a succhiare. I danni prodotti dagli acari alle piante sono appunto dovuti alle punture che essi infliggono numerosissime agli organi vegetali: taluni perforano le cellule delle foglie svuotandole del loro contenuto e conferendo un caratteristico colore bronzeo, altri attaccano anche fiori e frutti su cui possono determinare l'insorgenza di caratteristiche malformazioni.

Un esempio di acaro


Nell'ambito delle colture orticole, gli acari più frequenti e dannosi sono i Tetranichidi Tetranychus urticae e T. cinnabarinus, ospiti di numerosi ortaggi in pieno campo e in serra, su cui si sviluppano con più generazioni all'anno: colpiscono il fogliame che assume la citata colorazione bronzea e ricoprono le lamine con una fitta tela sericea. Altra specie da segnalare è Aculops lycopersici, particolarmente legata al pomodoro nelle zone dell'Italia centromeridionale: l'acaro provoca bronzatura e fragilità delle foglie, talora fessurazione del fusto, aborto fioraie e mancata maturazione dei frutti.

La difesa contro gli acari si avvale dell'impiego di prodotti specifici.
Nematodi

I nematodi sono animali di aspetto vermiforme, alcuni dei quali, di dimensioni submicroscopiche, hanno particolare interesse in agricoltura in quanto danneggiano le piante coltivate, vivendo e diffondendosi nel terreno. Negli orti può ricorrere e affermarsi la presenza di specie ubiquitarie e polifaghe come l'anguilluia delle piante erbacee (Ditylenchus dípsaci), l'anguilluia della barbabietola (Heterodera schachtii) e l'anguilluia delle radici (Heterodera radicicola).

Esempio di nematode


I danni che le differenti specie penetrando nelle piante attraverso le radici, provocano, possono riassumersi in diminuita funzionalità dell'apparato radicale, presenza su questo di galle, distribuzione di tessuti, talvolta danneggiamenti alle foglie, indebolimento e generale della pianta che può soggiacere a successive infezioni fungine. La lotta può attuarsi con adeguate rotazioni e con l'impiego di apposite sostanze nematocide come ad esempio prodotti a base di dicioropropano-dicioropropilene. Nelle colture sotto plastica o vetro e nei semenzai viene attuata la sterilizzazione del terreno mediante vapore.

Molluschi

Alcuni Molluschi Clasteropodi terrestri possono essere dannosi negli orti, soprattutto in primavera e in autunno, in quanto si cibano di giovani piante, germogli, foglie. Si tratta di appartenenti alla famiglia Limacidae che comprende le ben note limacce (Limax flavus, L. maximus, Agriolimax agrestis) e alla famiglia Arionidae (Arion empiricorum, A. lusitanicus): tali specie si distinguono dalle altrettanto note chiocciole eduli in quanto, fra l'altro, sono prive di conchiglia.

Esempio di mollusco


Questi gasteropodi sono attivi soprattutto durante e dopo le giornate piovose, specialmente nelle ore notturne o mattutine. Nelle rimanenti ore della giornata essi rimangono rintanati sotto pietre o in luoghi freschi umidi ed ombreggiati per cui gli agricoltori si accorgono della foro presenza solo per i danni che producono o per le strisce di muco sericeo che rimane dopo il loro passaggio.

Ricci, topi, talpe, uccelli, ecc. sono predatori di limacce ma la lotta può essere coronata da successo solo se condotta con prodotti specifici che agiscono per contatto come calce viva, calciocianamide, metaldeide, solfato ferroso. Tra le sostanze ricordate la metaldeide è la più diffusa: con essa possono prepararsi anche delle esche avvelenate.

Roditori

Fra questi piccoli mammiferi comuni nelle nostre regioni, diverse specie appartenenti alle famiglie Alirotidae (Arvicola terrestris, Clethrionomys glareolus, Microtus arvalis, Microtus agrestis, Pitymis savii) e Muridae (Apodemus sylvaticus, Himus musculus) sono temibili nemici di varie colture e talvolta possono apparire e far razzia anche negli orti.

Esempio di roditore appartenente alla famiglia

dei Mirotidae
Voraci e astuti, i topi in campo agrario sono noti per le loro molteplici attività. Si ricordano il taglio delle grosse radici e lo scortecciamento ad anello nella zona del colletto, nei fruttiferi; la distruzione di parti ipogee carnose (radici, tuberi, bulbi) di varie piante orticole; la devastazione di seminativi e di derrate immagazzinate.

Lotta. E' basata sull'impiego di esche avvelenate costituite da bulbi, tuberi, semi, granaglie, ecc., seguendo però metodologie diverse secondo le specie che si devono combattere. In particolare contro i Muridi la strategia messa in atto deve essere particolarmente accurata, data l'astuzia di questi animali. Esistono in commercio rodentici diversi per composizione ed effetto.

Nell'uso bisogna sempre ricordare la loro possibile tossicità anche per l'uomo e gli animali domestici. Si ricordano il fosfuro di zinco, l'arsenico, la crimidina e tutto il gruppo degli anticoagulanti (warfarin, prolin, clorophacinone).


Fonte: Giardino Fiorito - Gambini Franca


sabato 12 giugno 2010

la dieta ad hoc per la tintarella? Frutta e verdura, la carota regina nella top ten degli abbronzanti naturali

Chi è ancora costretto a rimanere in città può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata a base di cibi ricchi di vitamina A di cui la regina è la carota, seguita da spinaci e radicchio e dalle albicocche. E' Coldiretti a stilare la top ten degli 'abbronzanti naturali' in occasione di 'BIO sotto casa' manifestazione promossa nel weekend a Roma, all'Auditorium della Musica, sui temi dell'agricoltura biologica, con la presenza di oltre cento produttori nell'ambito della campagna promossa da Aiab, Amab e Coldiretti con il contributo dell'Unione Europea e del ministero delle politiche alimentari e forestali.

Con il grande caldo, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile.





Al posto d'onore - continua la Coldiretti - salgono gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Antiossidanti 'naturali' sono - sottolinea Coldiretti - le vitamine A, C ed E contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Peraltro in vista dell'estate - conclude l'organizzazione agricola - il ministero della Salute ha pienamente promosso l'ortofrutta italiana con addirittura il record del 98,8% dei controlli regolari, con una presenza di residui chimici al di sotto dei limiti di legge, secondo le anticipazioni dei risultati dell'ultimo rapporto ufficiale annuale del ministero della Salute sul "Controllo ufficiale dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale".

Fonte: ANSA

venerdì 21 maggio 2010

Cinque studenti italiani inventano una'applicazione per curare l’orto da iPhone.

Un gruppo di giovani studenti italiani dell’Isis Facchinetti di Busto Arsizio (Varese) hanno voluto inventarsi un nuovo progetto tecnologico, per partecipare ad un concorso locale dedicato all’innovazione.

I cinque giovanissimi hanno provato a risolvere un piccolo problema quotidiano: innaffiare i fiori o curare un orto mentre si è in vacanza o in ufficio. Hanno pensato quindi ad una piccola serra controllabile in remoto da un iPhone, attraverso un’applicazione ad hoc. In soli due mesi, rimanendo a scuola qualche ora in più e rinunciando al tempo libero, è nato il primo prototipo funzionante della loro “Serra Domotica”. Il progetto è valso loro un premio assegnato dall’Unione Industriali di Varese e dall’Università Carlo Cattaneo, oltre alla già citata iscrizione all’albo delle eccellenze.

«Per ora questo è un approfondimento nostro», racconta Enthonj, uno dei cinque ragazzi,  “Ci siamo documentati e abbiamo iniziato a smanettare con l’SDK di iPhone, al momento l’applicazione è ancora rudimentale ma siamo certi di poterla migliorare… il software funziona già perfettamente per quando riguarda la comunicazione dello stato in cui si trova la serra, ora stiamo lavorando più sull’invio dei comandi per la gestione».

Oltre all’applicazione, i ragazzi hanno realizzato la serra vera e propria: una sorta di acquario per le piante da giardino, che darebbe la possibilità a tutti di gestire un piccolo orticello direttamente dall’ufficio.

Nel futuro di questi giovanissimi, ovviamente, c’è l’università: Enthonj pensa di iscriversi al Politecnico e nel suo futuro vede lo sviluppo di applicazioni web. Loro dovranno aspettare di crescere professionalmente, ma per noi la loro intraprendenza è già una bella sorpresa.

Leggi tutto l'articolo in: http://www.melablog.it/post/11774/cinque-studenti-italiani-inventano-lorto-che-si-cura-da-iphone

sabato 17 aprile 2010

Le mostre di piante e fiori, gli appuntamenti del mese di Aprile

Aprile è un mese ricchissimo di appuntamento dedicati a  fiori, piante ma anche ai prodotti dell’orto e a tutto ciò che fa giardinaggio e vita all’aria aperta.

Tante le mostre in molte località della penisola dal nord alle isole, spesso realizzati in ambienti particolarmente suggestivi per la loro storia o il loro fascino naturalistico.
 
Gerani, perenni, rose …
Messer Tulipano http://www.castellodipralormo.com/

fino al 2 Maggio-Castello di Pralormo, Pralormo (TO)
La fioritura di decine di migliaia di tulipani e narcisi olandesi, rinnovata ogni anno con l’impianto di nuove varietà. Un percorso tematico che in quest’edizione tocca la vista e il colore, offrendo oltre le fioriture anche le farfalle della serra, la fauna del bosco, ill giardino delle piante tintorie e le illusioni ottiche proposte nell’Orangerie.

Festa dei fiori vivaci
16 – 18 aprile - Casalborgone (TO)
Mostra mercato delle erbacee perenni a fioritura primaverile. All´esordio della primavera per assistere al risveglio dei fiori vivaci, per sceglier le nuove varietà da regalare al vostro giardino.1000 entità botaniche in esposizione. Tra i generi in fioritura: Anemone, Aquilegia, Bergenia, Dicentra, Dodecatheon, Doronicum, Euphorbia, Fritillaria, Geum, Iberis, Myosotis, Phlox, Polemonium, Primula, Pulsatilla, Veronica, Viola.
http://www.gorraonline.it/

Este in Fiore
16 – 18 aprile - Este (PD)
Giardini per crescere sarà il titolo della nona edizione di questa consolidata rassegna. Come sempre, per un intero weekend i viali del trecentesco castello carrarese, celebrato anche per il suo roseto e gli alberi monumentali, e lo stesso centro storico si riempiranno di collezioni botaniche di tanti qualificati espositori provenienti da tutta Italia.
http://www.esteinfiore.it/

Dall’ orto amatoriale alle composizioni floreali
Orti e Horti
16 – 18 aprile - S. Ilario di Lastra a Signa (FI)
Seconda edizione dell’appuntamento primaverile dedicato all’orto amatoriale organizzato al Parco Vivai Belfiore, dove trovare, tra l’ altro, sementi di ortaggi insoliti rari o dimenticati, editoria specializzata, laboratori didattici, artigianato. E inoltre per l’edizione 2010 corsi di acquerello botanico.
http://www.vivaibelfiore.it/

Mostra della Minerva
16 – 18 aprile - Villa Comunale di Salerno
La Mostra della Minerva è organizzata dal Comune di Salerno e dall’Associazione Hortus Magnus; dopo il tradizionale Convegno che funge da apertura la Mostra Mercato nella splendida cornice della Villa comunale.
http://www.hortusmagnus.it/

I Fiori nella Rocca
17- 18 aprile - Lonato del Garda (BS)
La straordinaria cornice della Rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda ospiterà la terza edizione della mostra mercato di piante rare ideata dal Garden Club di Brescia che ha voluto così rinnovare ed ampliare il tradizionale Concorso Internazionale di composizione floreale organizzato a Brescia,
http://www.fiorinellarocca.it/

Horti Tergestini
17 – 18 aprile - Trieste
Quinta edizione della mostra mercato di piante e arredi per il giardino, esposizioni artistiche,
presentazioni di libri, conferenze e altri eventi sul tema del verde realizzata nel parco di San Giovanni.
http://www.hortitergestini.it/

Primavera alla Landriana
23 – 25 Aprile - Tor San Lorenzo, Ardea (RM)
Mostra mercato del giardinaggio di qualità: piante insolite e rare, alberi, fiori, bulbi, attrezzi, vasi, libri, arredamento da giardino e complemento d’arredo...
http://www.aldobrandini.it/

Il Giardino di Delizia
24 – 25 aprile - Bogliaco di Gargnano (BS)
Come sempre i vari settori espositivi, disposti tra le antiche limonaie, pongono attenzione alla tradizione giardinistica del lago, alle nuove tendenze culturali, al recupero ed alla diffusione di specie rare con piante da fiore, da frutto, aromatiche, da ombra e da topiaria coltivate dai più esclusivi ed appassionati produttori.
http://www.ilgiardinodidelizia.it/

Nel Segno del Giglio
23 – 25 aprile - Colorno (PR)
Colorno e il suo magnifico Parco delle Reggia si apprestano all’edizione numero 17 di una mostra mercato che è ormai di riferimento in Italia e che ha saputo tessere anche importanti collegamenti con analoghe manifestazioni in Europa, primo fra tutti quello con “Les journees des plantes de Courson”, mostra che da anni è gemmellata con questa di Colorno
http://www.comune.colorno.pr.it/

Tre giorni per il giardino
29 aprile – 2 maggio - Castello di Masino, Caravino (To)
Appuntamento con la diciannovesima edizione della “Tre giorni per il giardino”, la manifestazione floro-vivaistica nazionale per giardini e terrazzi, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano sotto l’accurata regia dell’architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino. Un “ponte” fiorito che anche quest’anno durerà ben quattro giorni, durante i quali oltre 130 vivaisti italiani e stranieri accuratamente selezionati metteranno in mostra le loro collezioni e novità.
http://www.fondoambiente.it/

Primavera in Valnerina
30 aprile – 2 maggio - Sant’Anatolia di Narco (PG)
Mostra mercato dedicata al florovivaismo e al giardinaggio 7ª edizione di Primavera in Valnerina..
http://www.comunesantanatolia.it/


Orchidee, succulente e officinali
Orchidee in Centro
23 – 25 aprile - Monte Porzio Catone (RM)
Nell’ambito del mondo orchidofilo l’evento, giunto alla sua XV edizione, è divenuto sempre più ambito, perché, unico nel suo genere, non rispecchia gli schemi canonici di altri congressi mondiali ma offre una vetrina internazionale di novità in una cornice mai statica.
http://www.comune.monteporziocatone.rm.it/

Meristema
23 – 25 aprile - Ischia, (NA)
I Giardini Ravino di Ischia, nella cornice di un parco botanico tropical-mediterraneo, organizzano la terza edizione della mostra-mercato di piante succulente rare, contestualmente a un convegno che quest’anno avrà come titolo Forma e metamorfosi: la trama creatrice della vita. La botanica secondo Goethe.
http://www.ravino.it/

SalusErbe
24 – 25 aprile - Saludecio (RN)
La XXII edizione di Saluserbe si svolgerà come tradizione nel centro storico che, nelle due giornate di festa, offrirà ai suoi visitatori un programma ampio con incontri e dibattiti, mostre d'arte dedicate alla natura ed esposizioni di pittura botanica nei palazzi storici più rappresentativi, e dimostrazioni di lavori artigiani.
http://www.saluserbe.ottocentofestivalsaludecio.it/

lunedì 11 gennaio 2010

Diete: non esistono diete miracolose. Dopo gli stravizi natalizi e' fondamentale fare attivita' fisica in modo costante. Alcuni suggerimenti utili

Dopo gli stravizi di Natale e Capodanno, molte persone si ritrovano con qualche chilo in piu' e si lasciano attrarre da regimi dietetici che promettono di bruciare i grassi e far perdere peso rapidamente.
Gli esperti della British Dietetic Association (BDA) affermano che: "Le diete miracolose non esistono. L'unico modo per dimagrire e' mangiare di meno".


Rachel Cooke, dietologa del St Martins' Hospital di Bath e portavoce della BDA afferma che l'unico modo per perdere peso e' ridurre le calorie e svolgere attivita' fisica. "Purtroppo non c'e' altro modo per dimagrire e mantenere il peso raggiunto: mangiare in modo sano, muoversi e in generale cambiare le proprie abitudini".

Proprio per evitare di incappare in una serie di diete alla moda, la BDA ha pensato di pubblicare una "lista di diete da evitare nel nuovo anno", tra cui quelle del gruppo sanguigno, del minestrone di cavolo, della banana, dello sciroppo di acero o del guerriero. Tali diete possono anche causare gravi deficit nutrizionali, se seguite a lungo.

"Tanto per cominciare, nessun cibo brucia i grassi, solo l'attivita' fisica puo' riuscirci", fa presente la BDA. Da bandire anche i cosiddetti programmi disintossicanti: la BDA assicura che il corpo umano e' in grado di disintossicarsi da solo. "Il fegato lavora ogni giorno per liberare l'organismo dalle tossine, non e' necessario eliminare dei cibi o vivere solo di frutta, verdura e acqua".
"Dopo gli eccessi di Natale, basta tornare a un regime sano, riducendo le calorie e mangiando piu' frutta e verdura. Anche cosi' si perde peso".

In particolare, l'associazione dei professionisti britannici della nutrizione attacca due diete molto famose. La prima e' la Atkins, "che contraddice completamente tutti i messaggi sul mangiar sano che cerchiamo di dare ai nostri pazienti"; la seconda e' la dieta a zona, anche questa non in linea con le raccomandazioni degli esperti.

La versione piu' rigida della Atkins privilegia grassi e proteine, portando a un eccessivo consumo di grassi saturi, ed elimina pane, patate, pasta, riso e cereali, ammettendo solo piccole porzioni di frutta e verdura, mentre questi alimenti dovrebbero costituire la gran parte dell'apporto calorico della giornata. Il gruppo che promuove questa dieta ha respinto tuttavia le critiche della BDA sostendo che la nuova Atkins e' del tutto sana e implica solo una riduzione dei carboidrati e degli zuccheri semplici, incoraggiando il consumo di proteine magre, fibre, frutta e verdura.

Anche i promotori della dieta a zona hanno risposto alle critiche della BDA facendo notare che il loro programma alimentare segue le nuove indicazioni per combattere diabete e obesita'.
Ma la BDA rimane ferma nelle sue conclusioni: non esiste un regime miracoloso. Mangiate di meno e dimagrirete.

martedì 29 dicembre 2009

Alimentazione piu' sana: i cibi che fanno bene al cuore, consigli per una alimentazione senza grassi

Una corretta alimentazione deve essere alla base della nostra salute, si dice che "sei quel che mangi", la salute, infatti, parte dalla tavola, anche quella del cuore, si può mangiare con gusto senza necessariamente ricorrere all’ uso di grassi.

Per la salvaguardia del nostro cuore è importante alimentarsi soprattutto con frutta e verdura fresca, legumi, cereali integrali, evitando l’ uso di grassi, sale e zucchero, usando, per i condimenti, esclusivamente olio extravergine d’ oliva.

La prima colazione, ad esempio, non va mai eliminata, è necessaria per fornire l’ energia per affrontare la giornata, soprattutto se si conduce una vita dinamica, non bisogna mai privarsi di questo momento di inizio giornata, consumando alimenti a basso contenuto di grassi e ricca di frutta e cereali integrali.

CONSIGLI COLAZIONE SENZA GRASSI
- cereali a basso contenuto o, meglio ancora, senza zuccheri, preferendo fiocchi d’ avena, mais o riso, latte scremato, frutta e semi di sesamo, girasole o zucca;
- è preferibile il pane di segale o integrale, oppure una fetta di pane tostato con marmellata senza zucchero;
- macedonia di frutta fresca con yogurt magro naturale senza zucchero;
- frullato di fragola, yogurt magro al naturale dolcificato con un pizzico di miele;
- focaccine di crusca d’ avena con frutta fresca;- muesli senza zucchero accompagnato da yogurt magro naturale;
- pane tostato di frumento integrale con ricotta e frutta fresca;
- frittelle cotte alla piastra con purée di mele e miele.
E’ sana abitudine non saltare mai il pranzo, e, soprattutto, mai affidarsi a pasti veloci a base di panini e patatine fritte, evitare i grassi si può, non rinunciando al sapore, ci si può anche concedere un dessert, un pranzo da consumare con tranquillità per reintegrare le vitamine e le energie consumate nel corso della mattinata.

CONSIGLI PRANZO SENZA GRASSI
- minestra di verdura fresca e cracker di segale;
- panino con insalata di pollo, senza pelle, pane di segale o integrale;
- insalata di pollo senza pelle, o tonno al naturale, condito con olio e succo di limone;
- patate al forno cotte senza condimento, ricotta fresca al naturale o aromatizzata, tonno e mais e un pizzico di panna a basso contenuto di grassi con contorno di insalata;
- frittelle di pesce bianco alla griglia, in alternativa, salmone o tonno, insalata mista o verdure cotte a vapore;
- verdura, pollo o tonno con verdure alla griglia accompagnate da pane azzimo;
- sgombro o aringa passati in farina di avena e cotti alla griglia con verdure a vapore;
- zuppa di lenticchie o fagioli con pane integrale e insalata verde.

CONSIGLI CENA SENZA GRASSI
Per la cena ci si può concedere dei piatti più elaborati, utilizzando sempre ingredienti freschi, verdure a vapore, pesce a volontà. Si può anche optare per legumi con un ricco contorno di insalata o posta integrale, per completare un dessert, magro, naturalmente.
- salmone o trota alla piastra o al vapore accompagnate da verdure al vapore e patate bollite con la buccia;
- pasta con salsa al pomodoro e basilico, insalata con olio e semi di sesamo;
- pollo alla piastra con riso integrale e ortaggi verdi al vapore;
- petti di pollo e verdure crude con salsa di yogurt o di arachidi magra;
- verdure alla griglia con olio e contorno di riso integrale e insalata;
- pasta integrale con sugo di panna a basso contenuto di grassi e frutti di mare o funghi;
- pesce bianco al forno con crostini di pane integrale guarnito di erbe accompagnati da pomodori grigliati e verdure al vapore;
- lenticchie o fagioli e verdure al vapore.

CONSIGLI DESSERT SENZA GRASSI
Per un dessert assolutamente privo di grassi, ci si può concedere della frutta fresca, uno yogurt magro, una macedonia di frutta senza zucchero con muesli o avena, della frutta fresca guarnita con yogurt naturale magro senza zucchero o mele al forno con yogurt magro senza zucchero.

lunedì 23 novembre 2009

Nasce alla Garbatella di Roma l'orto di quartiere

Broccoletti e frutta made in Garbatella è il progetto promosso da Legambiente e sostenuto dai cittadini dello storico quartiere romano.
Una parte della grande area verde alle spalle della Regione Lazio potrebbe trasformarsi in un’oasi di autoproduzione agricola a uso e consumo degli abitanti della zona.

Per anni è stato un parcheggio per la ex Fiera di Roma, poi una sosta per il circo. Oggi è un’area semi abbandonata in attesa di fondi che la riqualifichino. «Intanto i cittadini sono lanciatissimi all’idea dell’orto» - dice Lorenzo Parlati di Legambiente Lazio - «anche se a rilento, ne stiamo inaugurando altri anche a Trionfale e lungo l’Aniene a Ponte Mammolo».

Dal presidente del Municipio XI arriva la notizia che entro gennaio 2010 la Regione stanzierà oltre un milione di euro per fare dell’area di Garbatella il nuovo polmone di Roma.

domenica 4 ottobre 2009

Il lungo muro di pomodori di Los Angeles. Il progetto Urban Farming rivoluziona l'agricoltura urbana.

Il progetto Urban Farming Food Chain consta di circa 70.000 m² di pareti verdi preposte alla coltivazione di cibo commestibile che vengono montate sopra edifici, o a ridosso di pareti in cemento, in aree di parcheggio oppure si ergono in maniera del tutto autonoma.
A Los Angeles sono quattro i punti all’interno e all’esterno del centro della città, inclusa l’area del Central City East (Skid Row), dove si coltivano, senza usare pesticidi, prodotti agricoli freschi.

Le organizzazioni che ospitano queste pareti verdi utilizzano il cibo non solo per scopi interni ma destinano anche parte del raccolto a vicini e/o organizzazioni di bisognosi. Los Angeles è stata la città pilota dell’Urban Farming Food Chain, un progetto che attualmente è stato riproposto anche in altre città tra cui New York, Rochester, Detroit e Las Vegas.

Le pareti verdi dell’Urban Food Chain utilizzano la tecnologia Green Living™ Wall con un sostrato tra i 10 e i 15 cm circa di spessore, un semplice programma di manutenzione e un impianto automatico di irrigazione progettato per minimizzare la dispersione delle acque di scolo.
La loro funzione principale è quella di produrre cibo e le colture comprendono pomodori, fragole, peperoncini, cocomeri, lattuga, ravanelli selvatici e legumi.

Oltre all’agricoltura urbana, le pareti verdi dell’Urban Food Chain rappresentano una preziosa opportunità di formazione e di coinvolgimento della comunità. I designer infatti suggeriscono come le installazioni individuali di Food Chain possano essere viste come anelli di collegamento tra luoghi diversi sulla base di un intento e di un progetto condiviso, offrendo inoltre una ridefinizione, più familiare, del termine “catena alimentare”.

Attraverso la creazione, la cura e la manutenzione delle pareti verdi, questi cittadini – di norma del tutto estranei al processo di produzione degli alimenti – toccano con mano il ciclo vitale della frutta e della verdura da loro coltivate e consumate. Gli esperti hanno selezionato questo progetto non solo per il suo aspetto estetico e funzionale ma anche per il modo in cui l’Urban Farming Food Chain riunisce persone economicamente svantaggiate per diffondere e promuovere l’autosufficienza, incoraggiando contemporaneamente una maggiore collaborazione e una migliore interazione sociale.

Fonte: Nemeton High Green Tech Magazine

sabato 19 settembre 2009

NUOVA INFLUENZA: COLDIRETTI, NELL'UVA E VINO ROSSO E' CONTENUTA LA MOLECOLA 'ANTI VIRUS'

Il resveratrolo e' presente naturalmente nel vino e nell'uva rossa che l'Italia produce in abbondanza proprio in questo periodo e che possono quindi aiutare a mantenere in forma il sistema immunitario per preparare l'organismo a combattere i virus influenzali.

E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare ''l'azione di protezione della molecola contro i virus influenzali, incluso il virus H1N1 dell'influenza A'', evidenziata dagli esperti riuniti a Praga dove e' in corso un incontro sulle misure contro l'influenza stagionale.

Gli effetti positivi per la salute del consumo moderato di vino sono stati confermati da numerosi studi scientifici come negli Stati Uniti dove e' stata addirittura data la possibilita' a un produttore di indicare sulle etichette del proprio vino il contenuto di ''resveratrolo'', un importante antiossidante con effetti benefici sull'apparato cardiovascolare dimostrato dal paradosso francese secondo il quale una alimentazione ricca di grassi di origine animale, prevalentemente costituiti da acidi grassi saturi, non indurrebbe una maggiore incidenza di malattie cardio-circolatorie se accompagnata da un costante, ma moderato, consumo di vino rosso, per merito del suo ricchissimo contenuto di polifenoli (tra cui il resveratrolo).

Le proprieta' antiossidanti, antibatteriche ed antivirali del resveratrolo sono in realta' solo l'ultima delle conferme scientifiche sull'importanza di una corretta alimentazione nel rafforzamento delle difese immunitarie necessarie nella prevenzione per combattere il virus influenzale. In primis la frutta e verdura che e' ricca di antiossidanti ma - riferisce la Coldiretti - anche latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e per alcuni esperti anche l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.

sabato 12 settembre 2009

Consumare piu' frutta e verdura rende più intelligenti

Un recente studio dell'Università di Dusseldorf, in collaborazione con altri atenei (tra cui l'Università di Perugia) e pubblicato dal "Journal of Alzheimer's Disease" conclude che Un'alimentazione a base di frutta e verdura migliora il funzionamento del cervello, potenziando le capacità cognitive.

Gli scienziati hanno lavorato con 200 persone sane d'età media, ed hanno potuto osservare come coloro che mangiavano in media 400 gr di frutta e verdura al giorno possedevano alti livelli di antiossidanti ed livelli bassi di radicali liberi.

Tutti i soggetti mostravano abilità cognitive più spiccate rispetto a chi assumeva 100 gr di tali alimenti.

Lo studio tedesco ha provocato il positivo interesse di numerosi membri della comunità scientifica internazionale.

La dottoressa Maria Cristina Polidoro del Dipartimento di Geriatrica dell'Università di Bochum si e' cosi' espressa: "Era risaputo che esistesse una forte connessione tra l'assunzione di frutta e verdura e le difese antiossidanti naturali del nostro organismo contro i radicali liberi. Si sapeva anche che cattive abitudini alimentari aumentano il rischio di un impoverimento cognitivo, in presenza o meno di demenza. Con questa ricerca, però, viene mostrato un legame multiplo tra frutta e verdura, difese antiossidanti e abilità cognitive in totale assenza di malattie, a qualsiasi età. Al di là del proprio stile di vita, è dunque vivamente consigliabile una consistente assunzione di questi elementi fin da bambini, per evitare il più possibile il rischio di demenza in età avanzata".

L'Università di Dusseldorf ha reso noto come il prossimo passo della ricerca sarà provare l'efficienza di frutta e verdura su individui affetti da Alzheimer o altre malattie neurodegenerative.

domenica 6 settembre 2009

Sviluppata proteina per la protezione delle piante dalle principali malattie

E' stata sviluppata a Trento un composto a base di proteine, che protegge le piante dalle malattie.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Istituto agrario di San Michele all'Adige (Iasma) e del Volcani Centre di Israele.

Il prodotto e' stato testato su fragola, vite, cetriolo e zucchino, serve per diverse malattie delle piante e non lascia residui, quindi non e' tossico.

A breve partira' un bando per la commercializzazione del nuovo preparato.

Fonte: ansa.it

sabato 29 agosto 2009

Patata rosso purpureo per combattere tumori, presto sul mercato

E' una superpatata dal colore inconsueto: rosso purpureo. Ma conviene metter da parte ogni riserva perché il tubero, modificato in laboratorio, è ricco di sostanze antiossidanti alleate preziose nella prevenzione del cancro e di altre patologie. E non è tutto. L'ortaggio messo a punto da Soyoung Lim, ricercatrice della Kansas State University (Usa), potrebbe coniugare salute e bellezza, grazie alla sua capacità di contrastare il temuto invecchiamento.

Proprio le preziose sostanze con cui il tubero è stato arricchito, le cosiddette antocianine, hanno finito per donargli l'inconsueto colore con cui la superpatata esordirà sulle tavole. E' dolce, assicura chi l'ha testata, e perfettamente commestibile. Nei test di laboratorio, spiega un articolo del britannico Telegraph, le antocianine di cui l'ortaggio è ricco hanno mostrato di rallentare la crescita del cancro del colon.


Ora la 'patata della salute' verrà sottoposta a ulteriori test clinici e, se tutto filerà liscio, approderà sul mercato.

Fonte: http://www.adnkronos.com/

lunedì 17 agosto 2009

Dieta estiva, le virtù di anguria e melone

MELONE
Succoso e colorato, il melone è uno dei frutti più interessanti della stagione estiva. E' ricco di vitamine, di potassio (circa 300 mg) e di acqua (circa 90%).
Tali contenuti lo rendono rinfrescante, dissetante e poco calorico (circa 30 kcal/etto).

Il melone presenta un buon potere saziante, ma è meno dissetante dell'anguria. Per questo viene privilegiato come antipasto e accostato a un altro classico della cucina italiana, ossia al prosciutto. L'abbinamento, aumentando un po' le dosi, può anche essere interpretato come un "secondo" gustoso e leggero.
Cinque o sei fette di prosciutto crudo e quattro di melone apportano intorno alle 200 kcal.


COCOMERO
Il cocomero, detto anche anguria, è il frutto d'estate amato da grandi e piccini.
Ricco di vitamine, di antiossidanti (licopene) e di sali minerali, il cocomero, grazie all'elevato contenuto di acqua (oltre il 90%), ha un notevole potere dissetante e rinfrescante, che lo rende un frutto da gustare in qualsiasi momento, anche a merenda o come spuntino di metà mattinata.

Inoltre è anche ipocalorico, contiene infatti tra le 20 e 30 calorie per 100 gr.

Per approfondimenti sulla coltivazione di melone e cocomero si rimanda alla sezoni frutta e ortaggi del sito Ortoegiardino.it

venerdì 10 luglio 2009

Per le medicine gli italiani spendono quasi il doppio rispetto alla frutta e verdura

Secondo Coldiretti gli italiani spendono per farmaci il doppio di frutta e verdura, il cui consumo potrebbe sicuramente favorire un minor ricorso ai farmaci secondo l'antico proverbio.
Dal rapporto Osmed 2008, realizzato dall'Istituto Superiore di Sanita' e dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) emerge che la spesa farmaceutica totale, comprensiva della prescrizione territoriale e di quella erogata attraverso le strutture pubbliche, e' stata di 24,4 miliardi di euro.

Si tratta di un valore che è quasi il doppio della spesa per frutta e verdura fresche e per ortaggi surgelati delle famiglie italiane che nel 2008 hanno destinato 14 miliardi, con un calo dell'acquisto medio per nucleo familiare del 3,1 per cento (378,7 chili per famiglia) mentre l'uso di medicine di fascia A è cresciuto del 4,9 per cento nello stesso anno.

Tra i farmaci di maggior consumo ci sono peraltro quelli per le patologie relative al sistema cardiovascolare, gastrointestinale e a quello del sistema nervoso centrale sul quale la corretta alimentazione ha un impatto determinante.

Fonte: Republica.it

mercoledì 1 luglio 2009

primo luglio 2009 entra in vigore l'abolizione degli standard minimi di qualità per la frutta e verdura con il rischio di comprare prodotti di scarto

Dal primo Luglio 2009 e' entrato in vigore l'abolizione degli standard minimi di qualità per la frutta e verdura con il rischio della vendita di prodotti di scarto a prezzi elevati (Regolamento comunitario n.1221/2008).
Il rischio potrebbe essere l'invasione di prodotto dall'estero di bassa qualità, con le importazioni di frutta dall'estero che sono cresciute del 22 per cento nel primo trimestre.

Vengono in pratica soppresse - sottolinea la Coldiretti - le regole sulla dimensione, il peso e la qualita' di origine di alimenti come carciofi, melanzane, cavolfiori, cipolle, asparagi, piselli, ma anche nocciole in guscio, albicocche, meloni, prugne e cocomeri che vengono assoggettati ad una generica definizione di merce sana, leale e mercantile, mentre nulla cambia per dieci prodotti ortofrutticoli ritenuti rappresentativi per il mercato. (mele, agrumi, pere, kiwi, insalate in genere, pesche e nettarine, fragole, peperoni, uva da tavola e pomodori).

Il sistema comunitario fino ad ora in vigore disciplinava la classificazione dell'ortofrutta in categorie e calibri per garantire l'omogeneità dei prodotti presenti in un imballaggio, con le relative tolleranze, l'obbligo o la facoltà di riportare in etichetta la varietà o la tipologia.

Il rischio concreto è quello di una concorrenza sleale da parte dei nuovi paesi dell'est a danno dei consumatori e delle imprese agricole nazionali e delle loro cooperative impegnate a garantire standard qualitativi da primato nella Unione Europea.

Nei mesi precedenti l'entrata in vigore della nuova norma, le importazioni di frutta straniera in Italia sono aumentate del 22 per cento con il rischio concreto che - sostiene la Coldiretti - venga spacciato come Made in Italy prodotto di scarto importato da migliaia di chilometri di distanza perché molto spesso sugli scaffali mancano le etichette ed i cartellini con l'indicazione di provenienza.

E' quindi consigliabile prediligere le varietà di stagione coltivate in serra o in pieno campo che presentano le migliori caratteristiche qualitative e il prezzo più conveniente; preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza.
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