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mercoledì 29 aprile 2015

Celiachia: rimborsata anche la spesa di prodotti senza glutine nei supermercati...






Celiaci: rimborsata anche la spesa nei supermercati lecchesi



LECCO – Ottima notizia per i celiaci residenti nel lecchese: a seguito di una prima fase di sperimentazione già avviata nel 2014 in alcune province della Lombardia, è stata estesa anche ai territori della ASL di Lecco una iniziativa che interessa tutte le persone affette da celiachia, in particolare dalle patologie Morbo Celiaco e Dermatite Erpetiforme.

Gli assistiti celiaci ora possono utilizzare il budget mensile per gli alimenti dietetici senza glutine rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, stabilito dal decreto 4 maggio 2006 del Ministero della Salute per sesso e fasce d’età, anche nei punti vendita convenzionati delle più importanti catene di supermercati della Grande Distribuzione presenti sul territorio e non solo.

Infatti da oggi è possibile, per gli assistiti celiaci, fare la spesa anche presso punti vendita e GDO nei territori delle altre ASL lombarde, permettendo così agli aventi diritto di utilizzare il proprio budget su tutto il territorio regionale. L’accordo tra Regione Lombardia e alcune catene della GDO è un’ ulteriore opportunità per i celiaci lecchesi, che va ad aggiungersi al servizio di rimborso per gli acquisti effettuati nelle farmacie e nei negozi specializzati.

Utilizzando la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi o la Carta Regionale dei Servizi (La TS-CNS sta sostituendo in modo progressivo la CRS in possesso dei cittadini lombardi alla naturale scadenza di 6 anni) e l’apposito codice celiachia, inviato a casa a tutti gli assistiti celiaci delle ASL della provincia, è possibile scegliere di rifornirsi anche nei supermercati convenzionati oppure, nelle farmacie e/o negozi specializzati, abilitati da diverso tempo.







lunedì 12 maggio 2014

Celiachia: testato un nuovo farmaco per ridurre gli effetti del glutine; avremo finalmente una pillola per il Morbo Celiaco?






Nell’ambito del "DDW 2014" (Digestive Disease Week), tenutosi pochi giorni fa (dal 3 al 6 maggio 2014) a Chicago (Illinois, USA), è stato presentato un nuovo farmaco per il trattamento della Malattia Celiaca.

Il farmaco, un peptide da assumere per via orale, prende il nome di Lazarotide Acetato. Questo prodotto, in uno studio randomizzato, controllato con placebo, ha dimostrato di poter ridurre sia sintomi gastrointestinali (GI) che sintomi non-GI in pazienti accidentalmente esposti all’assunzione glutine........



Le giunzioni serrate controllano la permeabilità paracellulare (nella Celiachia è aumentata, a causa della iperproduzione di una sostanza proteica, chiamata "Zonulina", ormone glicoproteico che regola l’apertura delle giunzioni a livello dell’epitelio della mucosa intestinale).

Tight JunctionsL’aumento di questa permeabilità è in parte il risultato di una risposta infiammatoria, di carattere immunitario, legata al passaggio incontrollato di macromolecole (peptidi del glutine) nella lamina propria intestinale, attraverso queste giunzioni serrate. In pratica la Zonulina apre gli spazi intercellulari (tra le cellule) agendo sulle tight junctions, lasciando quindi passare il glutine, che successivamente induce la reazione del sistema immunocompetente presente nella sottomucosa, avviando la reazione di deamidazione dei peptidi della gliadina, con successiva produzione di antigeni, riconosciuti dai linfociti T specifici, e produzione di anticorpi contro la gliadina stessa.

Il Larazotide Acetato, agendo da antagonista, sembra bloccare la Zonulina, impedendo così l'apertura delle tight-junctions ed il passaggio del glutine all'interno della sottomucosa, inibendo quindi l’alterazione della permeabilità intestinale e l'infiammazione, indotta da glutine e citochine; conseguentemente blocca i processi patologici derivanti dalla risposta del sistema immunocompetente a tale "intrusione".......

Leggi l'articolo completo su: medicitalia.it/news





sabato 26 novembre 2011

celiachia: scoperto un enzima che si ritiene importante per eliminare quelle parti del glutine responsabili delle reazioni infiammatorie tipiche della malattia.

La ricerca si fa strada al Bio Park
Varese News
Life day a Generzano. In cinque anni di attività 7 progetti di ricerca in corso, 4 già conclusi, un brevetto depositato e una prossima domanda pronta Una nuova molecola per un antinfiammatorio e un enzima interessante per la terapia del morbo celiaco: ...

Celiachia, più di diecimila casi diagnosticati nella nostra Isola
Quotidiano di Sicilia
Un paziente costa 1.000 € l'anno PALERMO - La celiachia non accenna a diminuire e, oggi, incide per un soggetto ogni 100 persone. Le province di Palermo, Catania e Messina sono le più colpite, rispettivamente con 2.811, 2.659 e 1.157 casi. ...

Celiachia e psicologia a Senigallia
Vivere Senigallia
L'incontro organizzato dalla Farmacia Avitabile, è stata l'occasione per approfondire le implicazioni psicologiche dell'intolleranza al glutine (celiachia). La relazione tenuta dalla Dr.ssa Nicoletta Moroni ha posto in evidenza come questo stato debba ...

Celiachia: la più frequente intolleranza alimentare nel mondo
TuttoPerLei.it
La più frequente delle intolleranze alimentari nel mondo, è la celiachia, l'unica, che non abbia ancora una cura se non quella di eliminare dalla dieta l'alimento non tollerato. Essa consiste nella intolleranza al glutine e colpisce oltre 600mila ...

mercoledì 15 dicembre 2010

Celiachia: Rassegna stampa, le news del 14/12


A Gerenzano si cercano nuove cure per la leucemia e la celiachiaServiranno a cercare soluzioni a grandi malattie del nostro secolo. Sviluppare un enzima contro la celiachia, un nuovo farmaco antitumorale e un metodo ...
Leggi l'articolo su: varesenews.it/scienza_tecnologia


Un finanziamento per la ricerca su celiachia, antitumorali e ...
GERENZANO - Sviluppare un enzima contro la celiachia, un nuovo farmaco antitumorale e un metodo diagnostico innovativo per le leucemie, e studiare nuovi ...
Leggi l'articolo su: http://varesenotizie.it/


A SCUOLA ARRIVA IL MENÙ SENZA GLUTINE DA MERCOLEDÌ SI CAMBIA
... a mensa che sarà particolarmente gradita per i bambini ei ragazzi celiaci. ... delle famiglie e degli alunni dell'Istituto Comprensivo sulla celiachia. ...
Leggi l'articolo su: met.provincia.fi.it


Molfetta, “Salute e Nutrizione dalla mamma al bimbo” di Amelia ...
Il 27 marzo invece si parlerà di: complicanze patologiche nel bambino; Celiachia: il nemico nascosto, Adhd e ruolo degli additivi, gli adolescenti e ...
Leggi l'articolo su: quindici-molfetta.it


A Lugano si chiude il sipario di PiùGusto 2010: soddisfatti ...
... degustazioni guidate ha riscontrato grande successo nella tre giorni luganese ricca di appuntamenti: dall'incontro dedicato ai problemi della celiachia, ...
Leggi l'articolo su: newsfood.com

giovedì 28 ottobre 2010

Celiachia: cresce l’attenzione per l’alimentazione 'gluten free'. Alcuni consigli per aiutare a liberarci dal glutine

La celiachia è ancora oggi una malattia sottostimata e ha un grande impatto sulla vita sociale. Ecco come liberarsi del glutine.

Una malattia sottostimata e che ancora espone chi ne è affetto a grossi disagi se vuole mangiar fuori casa. E' la celiachia e - secondo il ministero della Salute - sono oltre 100 mila gli intolleranti al glutine diagnosticati (17.700 in Lombardia). Ma si stima che il loro numero reale ammonti a sei volte tanto e siano dunque mezzo milione i casi non riconosciuti.

Buone notizie arrivano dalla tavola rotonda dell'Aic, nell'ambito del salone dell'arte bianca A.B. Tech Expo, manifestazione dedicata a panificatori, pasticceri e pizzaioli: cresce infatti il numero di strutture di ristorazione attrezzate per un'offerta 'gluten-free' (quasi 2.500 in tutta Italia, compresi hotel, bar gelaterie e altro, aderiscono alla rete dell'Associazione Italiana Celiachia, 199 in Lombardia). Ma sono ancora troppi, lamentano i celiaci, i ristoranti, le gelaterie e i bar che restano off-limits. Proprio al settore dei laboratori artigianali si rivolge un progetto pilota promosso dall'Aic e che partirà a gennaio in Lombardia. L'obiettivo: diffondere la conoscenza perché si avvii una produzione di prodotti freschi per celiaci, per i quali oggi esistono solo pasta, biscotti e pane industriali.
"E' un'importante iniziativa - spiega il dott. Silvio Danese, responsabile del Centro di Ricerca e Cura per le malattie intestinali di Humanitas -. La celiachia è infatti ancora oggi una malattia sottostimata: 1 persona su 100 non sa di averla. E' inoltre una malattia che ha un grosso impatto sulla vita sociale di chi ne è affetto: anche le operazioni più comuni della vita quotidiana come mangiare una pizza, un piatto di pasta o comprare il pane, sono per il celiaco un ostacolo quasi invalicabile. Per questo è un bene che aumenti l'attenzione dei ristoratori ai piatti senza glutine, come anche di negozi e rivenditori ‘gluten free'".

Cos'è la celiachia?
Si tratta di una malattia cronica dell'intestino tenue causata dall'intolleranza al glutine. È, questa, una proteina vegetale presente in alcuni cereali quali il frumento, l'orzo, la segale, e in alcuni loro derivati, tra cui il malto. Più precisamente l'intolleranza è dovuta a una componente del glutine, la gliadina. Altri cereali tra cui il riso e il mais ne sono invece privi. L'intolleranza è mediata da meccanismi immunologici che vengono innescati quando il glutine entra in contatto con la mucosa intestinale. Questo evento provoca una reazione abbastanza complessa che porta i linfociti, importanti cellule del sistema immunitario, a produrre sostanze tossiche per le cellule che possono determinare fenomeni infiammatori.


Come si manifesta?
Le manifestazioni cliniche sono varie. Nella forma franca, quella cioè con i sintomi più caratteristici, la malattia compare più spesso durante lo svezzamento, a distanza di qualche settimana (ma a volte anche di mesi) dalle prime pappe a base di cereali. Le manifestazioni sono dovute sostanzialmente a fenomeni di malassorbimento e si manifestano gradualmente con tendenza al peggioramento. In generale si tratta di diarrea cronica, steatorrea, cioè perdita di grassi non assorbiti con le feci, carenze nutritive multiple, rallentamento nella crescita, inappetenza e vomito. Il morbo celiaco può però presentarsi anche con sintomi estranei all'apparato digerente, nel qual caso dà luogo a manifestazioni più varie ma meno specifiche e generalmente anche meno gravi rispetto alla malattia franca. In questi casi sono comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici; molto frequente, soprattutto negli adulti, è l'anemia sideropenica, ovvero da carenza di ferro, che non risponde alla somministrazione per via orale di quantità anche massicce di ferro.

Prosegui la lettura sul sito  humanitasalute.it da cui è stato riportato questo articolo.
Vedi: Celiachia: cresce l’attenzione per l’alimentazione 'gluten free'

sabato 4 settembre 2010

Celiachia: i bambini, per proteggere la salute delle ossa, dovrebbero assumere alcuni integratori vitaminici

I bambini affetti da malattia celiaca dovrebbero includere una maggiore quantità di vitamine nella loro dieta per consentire di mantenere in buona salute le ossa e prevenire l’osteoporosi.

Sono queste le conclusioni di Diana Mager, studiosa dell’University of Alberta, che ha esaminato 43 bambini e adolescenti dai 3 ai 18 anni ai quali era stata diagnosticata la celiachia e ha scoperto che questi bambini tendevano ad avere una minore densità ossea, causata probabilmente da un limitato assorbimento di vitamine e sali minerali dagli alimenti.

Lo studio ha mostrato che i bambini celiaci assumono meno del 50% della quantità di vitamina K consigliata e anche la quantità di vitamina D non sarebbe adeguata.

La Mager ha concluso che i bambini celiaci dovrebbero aggiungere integratori di vitamina K e vitamina D alla loro dieta abituale per ridurre il rischio di fratture e osteoporosi e dovrebbero trascorrere più tempo all’aria aperta per stimolare l’organismo a produrre la vitamina D.

Fonte: http://www.leonardo.it/

sabato 26 giugno 2010

Celiachia: presentata oggi una proposta di legge che prevede interventi a favore delle persone affette da celiachia.

E’ stata presentata oggi una proposta di legge, prima firmataria Francesca Barracciu del Partito Democratico, che prevede interventi a favore delle persone affette da celiachia. "Si tratta di una legge molto attesa - sottolinea la Barracciu - considerato che la celiachia implica costi gravosi di ordine sia sociale che economico. Noi interveniamo su entrambi gli aspetti, cercando di migliorare la qualita’ della vita di queste persone. L’intolleranza alla proteina del glutine e’ una malattia molto diffusa in Sardegna e l’unica cura consiste nell’eliminazione per tutta la vita di cibi come il pane, la pasta, la pizza e la sostituzione con prodotti senza glutine.

Sappiamo che in molti casi l’acquisto di questi prodotti e’ economicamente insostenibile, nonostante i contributo del sistema sanitario, per questo abbiamo previsto un sostegno per i redditi piu’ bassi. Un altro problema legato alla celiachia e’ che spesso non viene diagnosticata e cio’ comporta il rischio di complicanze tardive anche gravi. Per cio’ la legge incrementa la specializzazione presso i medici di base e ne diffonde la conoscenza presso gli operatori della ristorazione, i quali sono anche incentivati a somministrare pasti senza glutine.

Inoltre, la legge amplia la tipologia di esercizi commerciali presso i quali sara’ possibile acquistare prodotti con onere a carico del servizio sanitario, fino ad oggi acquistabili esclusivamente presso le farmacie.

Tra le novita’ della legge anche una speciale previsione per le donne in gravidanza e allattamento. Una distinzione che troppo spesso viene trascurata ma che ha implicazioni importanti".

Fonte: http://www.medici-oggi.it/

mercoledì 23 giugno 2010

Prodotti da forno senza allergeni: in Usa è partita la corsa dei panificatori.

Realizzare prodotti da forno senza allergeni alimentari è l’ultima sfida che i panificatori stanno affrontando. Una delle problematiche principali riguarda il mantenimento del sapore ma, nonostante le difficoltà incontrate per ottenere risultati positivi, le statistiche indicano che questa tendenza è in continua crescita. A darne conto è stato lo scorso mese Modern Baking, rivista statunitense del settore della panificazione.

La motivazione principale di questa tendenza, riscontrata dalla Food Allergy and Anaphylaxis Network (Faan) della Fairfax (una contea dello stato della Virginia, negli Stati Uniti) è che più di 12 milioni di americani (uno ogni 25 abitanti) soffre di allergie alimentari e/o intolleranze. I CDC (Centers for Disease Control and Prevention), ossia i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d'America) hanno inoltre riferito che quattro bambini su cento soffrono di almeno un’allergia alimentare e che questo numero è aumentato del 18 per cento nel decennio che va dal 1997 al 2007.

Le allergie non sono comunque le uniche condizioni difficoltose legate all’alimentazione degli americani. La clinica di Cleveland, una città degli Stati Uniti d'America nello stato dell'Ohio, ha comunicato che l’intolleranza al lattosio, ossia l’incapacità di digerire uno degli zuccheri che si trovano nel latte, colpisce una persona su dieci. Inoltre, secondo il Celiac Disease Center della Columbia University di New York, una persona su 133 soffre di celiachia (un'intolleranza permanente alla gliadina. La componente alcool-solubile del glutine, nonché un insieme di proteine contenute in diversi cereali come il frumento, l'orzo, la segale, l' avena, il farro e il kamut).

Anche i prodotti senza latte sono in aumento. Vierhile, ricercatore dell’istituto di ricerca Datamonitor, ha notato che nei primi tre mesi di quest’anno, negli USA, la percentuale degli alimenti di questo tipo (cookies, pane e panini, e dolci e pasticcini) ha raggiunto il 4,5 percento in più rispetto al 3,1 di tutti i prodotti del 2009. I prodotti realizzati senza l’uso di arachidi e noci sono aumentati dallo 0,3 per cento del 2005 allo 0,9 per cento del 2009 e all’1,1 per cento per il primo trimestre del 2010. Tra i principali prodotti troviamo anche stavolta biscotti, pane e panini.

Leggi l'articolo completo in: http://www.fornaioamico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1188:prodotti-da-forno-senza-allergeni-in-usa-la-corsa-e-partita&catid=1:attualita&Itemid=6

giovedì 3 giugno 2010

Celiachia: alta percentuale di soggetti celiaci nel popolo Saharawi, una popolazione molto omogenea sfollata in Algeria

Nel popolo Saharawi è stato riscontrato un alto tasso di celiachia, sicuramente imputabile ad una predisposizione genetica: è una popolazione molto omogenea ha cioè un pedigree genetico piuttosto esclusivo. Il loro sfollamento in Algeria, la condizione di profughi e la loro sussistenza affidata agli aiuti umanitari ha determinato un improvviso carico di glutine in gente che non era avvezza al consumo di cereali: questo evento ha indotto una mutazione genetica che si è "accesa" in una larga fetta della popolazione.


L’arrivo di aiuti umanitari ha introdotto, nell’alimentazione di questo popolo, i cibi a base di farina di frumento e con essa il glutine, alimento fino ad allora sconosciuto, scatenando l’insorgere della celiachia in una percentuale che, fino ad ora, è la più alta riscontrata in una popolazione cioè del 5,6 % contro l’1% nella popolazione generale. I volontari che già da allora si occupavano di questi bambini li vedevano morire di diarrea e malnutrizione e cominciarono a sospettare l’intolleranza al glutine, ipotesi che si rivelò ben presto esatta.

Nei campi profughi i bambini sono 50.000 di cui 500 diagnosticati celiaci, con un'incidenza del 5/6%.

Fonte: http://www.sardegna-saharawi.it/

giovedì 27 maggio 2010

Celiachia e psoriasi: potrebbe esserci una stretta correlazione tra le due malattie autoimmuni.

Da anni sappiamo che la psoriasi è una delle più diffuse malattie autoimmuni, sappiamo meno che la stessa patologia può associarsi ad un’altra malattia su base immunitaria, quale di fatto è la celiachia. Ad essere di questo avviso, ricercatori israeliani che hanno pubblicato i riscontri del loro lavoro sul British Journal of Dermatology.

Lo studio dei ricercatori israeliani è partito dalla osservazione di 12.500 pazienti affetti da psoriasi da almeno venti anni, confrontati con un’altra popolazione costituita da 24.300 coetanei dello stesso sesso ”sani”. Dall’analisi dei due gruppi chiamati in causa si è osservata una stretta correlazione in particolare laddove vi fosse presente la psoriasi, l’incidenza del Morbo Celiaco era dello 0,29%, mentre in soggetti sani la frequenza di celiachia scendeva allo 0,11% .

Le due malattie sono sicuramente diverse, ma con certi ambiti in comune secondo i ricercatori, a partire dall’eziologia delle due malattie ricondotta a diverse cause, fattori esterni ambientali, compreso stress e infezioni, nel primo caso, in particolar modo l’esposizione al glutine nel secondo caso e non solo, occhio anche agli organi coinvolti nelle due patologie, la psoriasi non riguarda solamente la pelle, ma coinvolge diversi apparati, non ultimo quello scheletrico, chi non ricorda le artriti psoriasiche, la stessa cosa avviene in maniera diversa con la celiachia che chiama in causa l’apparato gastrontestinale senza risparmiare le eventuali malattie del ricambio associate e, dunque, dobbiamo considerare anche coinvolte ghiandole come il pancreas e ciò ci offre anche lo spunto per immaginare l’eventualità che sia la psoriasi che la celiachia aprano la strada ad altre malattie autoimmuni, tiroiditi e diabete tipo 1, in primis, che originano dalla stessa eventuale base genetica.

Nei fatti significa che oggi l’esame clinico di un paziente affetto da psoriasi si approfondisce maggiormente di un tempo ricercando eventuali tracce di un diabete di tipo I, così come non si esclude l’eventuale coinvolgimento della tiroide e, in ultimo, un’eventuale celiachia associata sia pure in forme latenti.
Una malattia, quest’ultima, di cui solo negli ultimi anni, grazie a una maggiore attenzione dei medici, si sta scoprendo la grande diffusione. Un tempo le forme lievi passavano inosservate, mentre oggi si presume che un numero anche numeroso di persone celiache non sanno di esserlo.
Dall’approfondimento della psoriasi, dunque, possiamo giungere alla diagnosi di celiachia.

Fonte: http://www.tantasalute.it/

venerdì 14 maggio 2010

Glutenfree World Day: sabato 15 maggio, Giornata Mondiale della Celiachia. Hotel Savonarola, Occhiobello (RO)


Sabato 15 maggio, Giornata Mondiale della Celiachia, Schär e DS - gluten free organizzano il primo Glutenfree World Day, un evento dedicato a chi vuole scoprire il mondo senza glutine. Un'intera giornata per conoscere prodotti, servizi, ricette e novità, durante la quale sarà possibile seguire seminari informativi e prendere parte a corsi di cucina, o semplicemente passare a curiosare per fare due chiacchere con gli esperti, o per bere un caffè accompagnato da un croissant senza glutine.

La dott.ssa Letizia Saturni, nutrizionista, terrà le relazioni dedicate a ‘Dieta mediterranea senza glutine', per illustrare le basi dell'alimentazione corretta, equilibrata e sicura.

I corsi di cucina saranno partecipativi per offrire agli ospiti la possibilità di mettere le ‘mani in pasta' e imparare i segreti della pizza, del pane, della pasta fresca, dei dolci e della cucina veloce senza glutine, preparati con le farine e gli altri prodotti Schär e DS - gluten free. Gli esperti Schär e DS - gluten free saranno a disposizione tutto il giorno per rispondere a domande e dubbi e presentare le mille soluzioni offerte daI leader europeo dei prodotti senza glutine: i siti, il network di ristoranti e pizzerie DS Pizza Point, lo Schär Club, la community Glutenfreeroads e tutte le moltissime iniziative, servizi e soluzioni per accompagnare i celiaci in tutti i momenti della loro vita e della loro giornata.

I partecipanti che risponderanno al quiz di Glutenfree World potranno vincere una macchina del pane e un fornetto pizza. È prevista l'animazione per bambini che troveranno Milly e i suoi amici per giocare e stare insieme.

È obbligatoria la prenotazione. Fino ad esaurimento posti.

Per informazioni e prenotazioni:

Miriam.Vizzi@schaer.com; tel. 800 84 70 81 (9.00 - 12.00 e 14.00 - 16.00)

Programma:

10.00 Apertura, registrazione e benvenuto
11.00 - 12.00 Intervento Dr.ssa Letizia Saturni, nutrizionista sulla "Dieta mediterranea senza glutine"
11.00 - 11.45 Corso di cucina, il pane senza glutine
11.00 - 11.45 Corso di cucina, pizza senza glutine
11.00 - 11.45 Corso di cucina, la pasta frolla
12.15 - 13.00 Corso di cucina, la pasta fresca senza glutine
12.15 - 13.00 Corso di cucina, tartine e stuzzichini
12.15 - 13.00 Corso di cucina, biscotti e dolcetti
12.00 - 15.00 Apertura buffet senza glutine
14.00 - 15.00 Intervento Dr.ssa Letizia Saturni, nutrizionista sulla "Dieta mediterranea senza glutine"
14.15 - 15.00 Corso di cucina, torte salate e salatini
14.15 - 15.00 Corso di cucina, pizza senza glutine
14.15 - 15.00 Corso di cucina, dolci a pasta lievitata
15.30 - 16.15 Corso di cucina, pasta fresca
15.30 - 16.15 Corso di cucina, pane senza glutine
15.30 - 16.15 Corso di cucina, dolci al cucchiaio

Ai corsi di cucina sono ammessi 20 partecipanti per corso.

UNAWAY Hotel Savonarola -Via Eridania 36 Occhiobello (ro)
Il primo evento dedicato al mondo del senza glutine di Schär e DS.
corsi di cucina e seminari gratuiti per tutti i celiaci interessati

Fonte: http://www.newsfood.com/

venerdì 2 aprile 2010

Celiachia: scoperto, in Toscana, il primo caso in Italia della malattia su una giovane donna di una antica colonia romana

Sono state rintracciate, in un'antica colonia romana della Toscana, le prime tracce della celiachia in Italia.
Ci troviamo ad Ansedonia, in provincia di Grosseto, dove tra le rovine dell'antica citta' di Cosa, e' stato rinvenuto lo scheletro di una giovane donna morta probabilmente per le conseguenze della malattia celiaca. 
A riscontrarne i 'sintomi' e' stato Giovanni Gasbarrini, direttore dell'Istituto di medicina Interna del Policlinico Gemelli di Roma, che ha riportato il caso, forse uno dei piu' antichi conosciuti finora, sul Journal of Clinical Gastroenterology.

Gasbarrini ha chiesto l'autorizzazione a prelevare un frammento di osso per studiarne il Dna alla ricerca dei marcatori tipici della celiachia nei geni nel tentativo di ricostruire l'origine genetica della malattia.

La giovane, i cui resti sono stati rinvenuti nell'attuale Ansedonia nel 1998, si chiama 'Inumata della Cappuccina' (dal tipo di sepoltura in cui e' stata trovata, una tomba 'a cappuccina', con tetto di tegole) risale probabilmente al I secolo DC e doveva avere grosso modo 18-20 anni.

La ricostruzione del 'caso celiachia' e' partita da un'intuizione di Gasbarrini: infatti la ragazza doveva appartenere (come si riconosce dai preziosi, d'oro e bronzo, rinvenuti nella sua tomba) a una famiglia agiata eppure apparentemente mori' di malnutrizione, ha spiegato Gasbarrini. Infatti la ragazza era di bassa statura (140 cm), e presentava anomalie scheletriche, osteoporosi e fragilita' ossea e dentale, tutti sintomi tipici della malnutrizione, nel caso della giovane imputabile a celiachia perche', ha spiegato il medico della Cattolica, appartenendo a una famiglia facoltosa, la ragazza sicuramente non soffriva la fame; anzi per sua sfortuna avra' potuto godere di una alimentazione ricca di cereali, che, di fatto, potrebbero essere stati la sua rovina.

Quello descritto potrebbe essere il primo caso di celiachia accertato dopo le segnalazioni del medico greco Areteo di Cappadocia risalenti al 250 AC che racconto di bambini abitanti in comunita' agricole che manifestavano sintomi addominali simili a quelli della celiachia. L'analisi del Dna della giovane potrebbe permettere di ricostruire l'albero filogenetico della malattia.

Fonte: ANSA

giovedì 4 marzo 2010

Celiachia: una recente ricerca condotta da un gruppo di ricercatori provenienti da vari paesi, evidenzia la correlazione tra i disturbi del sistema immunitario e la celiachia

Un team composto da ricercatori provenienti da vari paesi, parzialmente finanziato dall'Unione europea, ha individuato nella celiachia quattro aspetti dei disturbi del sistema immunitario che possono determinare l'insorgenza della malattia celiaca. I risultati potrebbe condurre alla messa a punto di nuovi trattamenti farmacologici per questa patologia e per il diabete di tipo 1, associato alla stessa. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Nature Genetics.

L'inizio della celiachia coincide con il momento in cui il glutine contenuto nel cibo scatena una reazione avversa nell'intestino tenue. Sebbene possa essere diagnosticata a qualsiasi età, la malattia può insorgere nei primi anni di vita e spesso si sviluppa nei neonati che sono appena stati svezzati e che hanno iniziato ad assumere alimenti a base di cereali. Tra i sintomi ci sono gonfiore addominale, stipsi e una pronunciata astenia. La malattia è associata ad alcuni problemi della tiroide e alla rettocolite ulcerosa, una patologia infiammatoria a carico dell'intestino. Se non curata, la celiachia può determinare l'insorgenza dell'anemia, della sindrome da stanchezza cronica, dell'atrofia ossea e causare calo ponderale.

Il professor David Heel dell'Istituto Barts and the London School of Medicine and Dentistry (Regno Unito) ha affermato, in merito ai risultati, "Ora abbiamo la possibilità di comprendere determinati disturbi immunitari che portano all'insorgenza della celiachia. Tra questi, è compreso anche il modo in cui le cellule T reagiscono alle proteine tossiche del frumento, il modo in cui la ghiandola timo elimina queste stesse cellule durante l'infanzia e il modo in cui l'organismo reagisce alle infezioni virali."

"Abbiamo capito che molti di questi fattori di rischio di natura genetica alterano la quantità di questi geni del sistema immunitario prodotti dalle cellule. I dati lasciano inoltre supporre che la celiachia è causata da centinaia di fattori di rischio di natura genetica; ora come ora possiamo intuire circa la metà di questi rischi".
Un importante risultato, tra quelli ottenuti nell'ambito dello studio, è stato l'aver rilevato una prova dell'esistenza di un rischio condiviso tra i geni associati alla celiachia e altre patologie croniche immunologiche piuttosto diffuse. Il team ha già messo in evidenza l'esistenza di un legame tra la celiachia e il diabete di tipo 1 e tra la celiachia e l'artrite reumatoide.
 
Leggi l'articolo completo

lunedì 22 febbraio 2010

Catania: parte oggi nelle scuole la sperimentazione per una dieta corretta con particolare attenzione per chi soffre di intolleranze alimentari, celiachia


Inizia oggi a Catania la fase di sperimentazione del progetto pilota che assicurera' a diciannove scuole dell'obbligo della citta', tra le 34 che usufruiscono della mensa scolastica, una dieta piu' sana, qualitativamente e quantitativamente corretta con particolare attenzione ai soggetti che presentano intolleranze alimentari, celiachia, altre patologie similari e a quelli appartenenti a minoranze religiose-culturali.
Le scuole, scelte dall'Asp provinciale in virtu' di un protocollo d'intesa siglato con l'Assessorato alle Politiche Scolastiche nei giorni scorsi, sono state selezionate utilizzando criteri esclusivamente scientifici basati su indici statistici e territoriali ben precisi. Il piano interessera' 1.607 alunni.

Fonte: Adnkronos

venerdì 12 febbraio 2010

Celiachia e dieta mediterranea: i consigli dell'esperta ai corsi gratuiti della Coop di Legnaia


Dieta mediterranea, un modello alimentare per tutti. E’ questo l’argomento al centro del nuovo appuntamento con i corsi gratuiti della Cooperativa Agricola di Legnaia che si e' tenuto giovedì 11 febbraio, alle 17,30, nella Sala Assemblee del Centro agro-commerciale di Sollicciano (via Baccio da Montelupo 180) che ha visto protagonista la dottoressa Elisa Spaghetti, referente Afc, Associazione Italiana Celiachia Toscana Onlus.
Obiettivo dell’incontro e' l’occasione per riscoprire i pregi della dieta mediterranea, anche per chi soffre di celiachia, con i consigli di un’esperta del settore e di questa malattia per una corretta alimentazione.

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in numerosi alimenti, e si stima che questa malattie colpisca un soggetto ogni 100/150 persone. A fronte di circa quattrocentomila potenziali celiaci, ne sono stati diagnosticati poco più di ottanatcinquemila. Ogni anno vengono effettuate cinquemila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%. L’incontro e' anche un momento per conoscere i sintomi della malattia e per scoprire quale sia una corretta dieta, per garantire al celiaco un ottimo stato di salute.


Questo il programma degli appuntamenti:
giovedì 18 febbraio “Come comunicare con il proprio cane”, relatrice Annalisa Badi, istruttrice cinofila; giovedì 25 febbraio “Un occhio di riguardo per il bambino celiaco”, Dott.ssa Elisa Spaghetti, referente Afc Associazione Italiana Celiachia Toscana Onlus
La partecipazione è libera, ma si richiede la preiscrizione al centralino della Cooperativa Agricola di Legnaia.
 
Info e iscrizioni: 055/73.581.
 
Fonte: http://www.055news.it/

domenica 8 novembre 2009

Celiachia: cosa potrebbe succedere se non viene diagnosticata per tempo

La celiachia è un disordine metabolico che non va assolutamente sottovalutato, perché può portare a gravi conseguenze.

La forma più lieve è quella silente, che viene scoperta per caso perché è quasi asintomatica e dà solo uno stato di malessere generalizzato. Ma, se scoperta, non va sottovalutata comunque.

Tra le patologie e i disturbi a cui si può andare incontro se si trascura il morbo celiaco, abbiamo l’anemia, perché i danni che avvengono a carico della mucosa intestinale possono diminuire l’assorbimento di ferro.

Poi può provocare osteoporosi, in quanto neanche il calcio viene assorbito bene e le ossa ne risentono, soprattuto negli anziani.

Infine possono scatenarsi una serie di malattie autoimmuni, tra cui la tiroidite autoimmune, a causa di risposte immunitarie alterate e linfomi intestinali.

sabato 24 ottobre 2009

Celiachia: alcuni scienziati australiani stanno preparando una singolare terapia basata sull'utilizzo di vermi parassiti spesso presenti nell'uomo

I vermi contro le malattie autoimmuni come la celiachia, intolleranza permanente al glutine presente nei cereali.
Alcuni scienziati australiani stanno cercando di sviluppare una nuova terapia ma il trattamento può incontrare una certa riluttanza, visto il rimedio che consiste nell'infettarsi con vermi parassiti. L'equipe del prof. James Daveson, dell'ospedale Princess Alexandra di Brisbane, ha contagiato 20 volontari che soffrono di questo male con il parassita intestinale detto anchilostoma, le cui larve penetrano per via orale o cutanea nell'uomo e si attaccano alla parete intestinale.

Il parassita, che sta scomparendo dalle società occidentali a causa della forte enfasi sull'igiene, ha dimostrato di poter produrre una maggiore tolleranza a cibi come pane e pasta. "I pazienti che hanno ospitato il parassita hanno tollerato meglio il glutine, con migliori risultati nei test rispetto ai soggetti del gruppo di controllo; hanno accusato minori infiammazioni e meno danni alla parete intestinale", ha spiegato Daveson in una relazione ad un convegno della Settimana della gastroenterologia, in corso a Sydney.

Una rigorosa dieta senza glutine è finora l'unica terapia che garantisce al celiaco un buono stato di salute. Altrimenti il sistema immunitario lo combatte come un invasore nemicò e gli anticorpi attaccano le pareti intestinali, causando problemi che vanno dalla diarrea cronica al cancro.

Lo studioso ha spiegato che la ricerca si è basata sulla teoria secondo cui il sistema immunitario ha bisogno di essere esposto ad organismi estranei, per funzionare bene.

Diversi studi hanno mostrato un legame fra gli alti standard di igiene ed il numero crescente di malattie autoimmuni. "L'uomo si è evoluto insieme con essi, eppure abbiamo sterilizzato il nostro mondo così bene che non abbiamo più vermi nel nostro intestino. Alcuni esperti ritengono che questa sia una delle ragioni per cui assistiamo ad una crescita allarmante di disturbi auto immuni come la celiachia, ma anche l'asma e la sclerosi multipla", ha aggiunto.

I vermi usati nella sperimentazione convivono solo con l'uomo, e non sono facilmente trasmissibili da persona a persona. Dopo la sperimentazione di 21 giorni, ai volontari è stata offerto un trattamento per liberasi dei parassiti, ma tutti hanno scelto di continuare ad ospitarli.

Fonte: ANSA

Novita' sulla cioccolatta di Modica: quella per i celiaci e quella per ogni segno zodiacale

Arriva la famosa cioccolata di Modica anche per i malati di celiachia, il morbo dell'intolleranza al glutine.
E' in arrivo anche una particolare ciooccolata aromatizzata con essenze astrologicamente consigliate per ogni segno zodiacale.

Anna Crispino, in occasione della inaugurazione della sua nuova cioccolatteria modicana, in via Isonzo a Roma, e in concomitanza del trentennale dell'Associazione nazionale celiaci ha voluto dare un particolare risalto all'evento.
Vengono offerti, così, cioccolata e dolci della tradizione modicana, rielaborati e personalizzati anche per i celiaci dal laboratorio artigianale della «Casa di accoglienza Don Puglisi», quella creata nel quartiere Brancaccio di Palermo dal sacerdote ucciso dalla mafia, per offrire alle sue ospiti una concreta opportunità di emancipazione e di indipendenza.
Alla base c'è l'aspetto di solidarietà, sostenuta pure dall'ottima qualità delle materie prime utilizzate, tutte provenienti dalla rete del commercio equo e solidale.

Fonte: www.ilgiornale.it/

mercoledì 30 settembre 2009

Celiachia: una malattia che spesso non presenta sintomi evidenti, attenzione ai campanelli d'allarme

Un fastidioso gonfiore persistente dopo ogni pasto, un disturbo gastrointestinale che non vuole andare via: sono questi i segnali piu' conosciuti della celiachia, l'intolleranza permanente al glutine che determina un'infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale.
In Italia sanno di esserlo 75.000 persone, ma circa 500.000 aspettano ancora la giusta diagnosi: l'iter diagnostico dei pazienti parte quasi sempre dal medico di medicina generale, soprattutto nel caso di pazienti adulti. Tuttavia, se i malesseri tipici sono facilmente identificabili e noti, non sempre i segnali della celiachia sono cosi' chiari ed evidenti.

I sintomi della celiachia possono essere infatti estremamente vari, ed in alcuni casi, a prima vista assenti.

Accanto alla sintomatologia gastrointestinale piu' evidente esiste una enorme varieta' di sintomi extraintestinali, che generalmente si presentano in eta' adulta, come la dermatite erpetiforme, la poliabortivita', l'osteoporosi. Solo un ascolto attento e profondo, al momento dell'anamnesi, ai disturbi del paziente puo' far comprendere al medico di famiglia che si possa trattare proprio di intolleranza al glutine.

''Sotto l'etichetta dei cosiddetti 'sintomi extraintestinali' della celiachia si raccolgono in realta' la maggior parte delle situazioni in cui si trovano i pazienti adulti - afferma il Dottor Giuseppe Caula, gastroenterologo presso la Divisione di Medicina Interna Presidio Ospedaliero Valdese ASL TO1 di Torino e membro del comitato scientifico Dr Schar -. Molto spesso pazienti di questo tipo arrivano ad una diagnosi definitiva solo dopo un lungo percorso punteggiato da numerosi, e spesso costosi, esami clinici per verificare patologie differenti. Al contrario, un'ipotesi di diagnosi di celiachia che partisse tempestivamente gia' dal medico di medicina generale o dallo specialista potrebbe ridurre sia l'impatto economico e sociale per il SSN sia il costo emotivo di pazienti che spesso soffrono a lungo prima di iniziare a migliorare adottando la dieta senza glutine''.

Per favorire un approccio di ascolto ''tradizionale'' al momento dell'anamnesi del paziente possono essere seguite poche linee guida, che possano aiutare i medici di medicina generale o gli specialisti a ''sospettare'' di una possibile celiachia e richiedere, oltre agli esami specifici per i sintomi in questione, anche il dosaggio degli anticorpi che marcano l'intolleranza.

Ritorna a Salerno, dopo il successo della prima edizione, la kermesse “Vivace, vetrina delle intolleranze alimentari”

Dopo il successo della prima edizione, ritorna la kermesse “Vivace, vetrina delle intolleranze alimentari”, presente nei giorni 1-2-3-4 ottobre 2009 presso il Parco Salid a Salerno.

L'evento, unico nel suo genere, torna con un programma ricco di appuntamenti. Tante le novità, a partire dall'ampliamento dei temi trattati: quest'anno non si parlerà esclusivamente di alimentazione priva di glutine, (celiachia), ma anche di intolleranza al lattosio ed alle proteine del latte, così da poter offrire un quadro sempre più completo sulle tematiche in oggetto.
La manifestazione, infatti, nasce dall'esigenza di colmare un vuoto nel settore enogastronomico italiano, ancora poco attento alle esigenze ed alle problematiche relative alle intolleranze alimentari; altro obiettivo è quello di migliorare la qualità degli alimenti e della vita di coloro che soffrono di una intolleranza grave.

Durante la quattro giorni sono previsti un convegno e dei workshop a cui prenderanno parte esperti del settore medico-scientifico e commerciale. Anche quest'anno è prevista la presenza di stand espositivi, riservati alle aziende ed agli enti che hanno sposato l'iniziativa, che potranno così esporre i loro prodotti ed incontrare i consumatori, oltre che confrontarsi con gli altri operatori del settore.

Tornano anche i laboratori del senza glutine, dedicati a ristoratori e consumatori, per offrire linee guida per una corretta preparazione dei pasti e dare la possibilità di interagire con i professionisti del settore dell'azienda Molino Rivetti srl.

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