Alcuni scienziati australiani stanno cercando di sviluppare una nuova terapia ma il trattamento può incontrare una certa riluttanza, visto il rimedio che consiste nell'infettarsi con vermi parassiti. L'equipe del prof. James Daveson, dell'ospedale Princess Alexandra di Brisbane, ha contagiato 20 volontari che soffrono di questo male con il parassita intestinale detto anchilostoma, le cui larve penetrano per via orale o cutanea nell'uomo e si attaccano alla parete intestinale.
Il parassita, che sta scomparendo dalle società occidentali a causa della forte enfasi sull'igiene, ha dimostrato di poter produrre una maggiore tolleranza a cibi come pane e pasta. "I pazienti che hanno ospitato il parassita hanno tollerato meglio il glutine, con migliori risultati nei test rispetto ai soggetti del gruppo di controllo; hanno accusato minori infiammazioni e meno danni alla parete intestinale", ha spiegato Daveson in una relazione ad un convegno della Settimana della gastroenterologia, in corso a Sydney.
Una rigorosa dieta senza glutine è finora l'unica terapia che garantisce al celiaco un buono stato di salute. Altrimenti il sistema immunitario lo combatte come un invasore nemicò e gli anticorpi attaccano le pareti intestinali, causando problemi che vanno dalla diarrea cronica al cancro.
Lo studioso ha spiegato che la ricerca si è basata sulla teoria secondo cui il sistema immunitario ha bisogno di essere esposto ad organismi estranei, per funzionare bene.
Diversi studi hanno mostrato un legame fra gli alti standard di igiene ed il numero crescente di malattie autoimmuni. "L'uomo si è evoluto insieme con essi, eppure abbiamo sterilizzato il nostro mondo così bene che non abbiamo più vermi nel nostro intestino. Alcuni esperti ritengono che questa sia una delle ragioni per cui assistiamo ad una crescita allarmante di disturbi auto immuni come la celiachia, ma anche l'asma e la sclerosi multipla", ha aggiunto.
I vermi usati nella sperimentazione convivono solo con l'uomo, e non sono facilmente trasmissibili da persona a persona. Dopo la sperimentazione di 21 giorni, ai volontari è stata offerto un trattamento per liberasi dei parassiti, ma tutti hanno scelto di continuare ad ospitarli.
Fonte: ANSA
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