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giovedì 14 marzo 2024

Le Verdure di Primavera da Gustare Fresche


La primavera porta con sé un'esplosione di verdure fresche, croccanti e dolci che sembrano un vero respiro di aria fresca dopo un lungo inverno.



Mentre l'estate vanta le sue bacche e i pomodori, e l'autunno è noto per la sua abbondanza di prodotti, la primavera si distingue come la stagione migliore per le verdure fresche.

Le insalate diventano leggere e piacevoli da mangiare di nuovo, le cene primaverili non appesantiscono e cucinare con prodotti freschi diventa divertente.



Alcuni pregi delle verdure e insalate coltivate in primavera:
Freschezza: Le verdure di primavera sono raccolte durante la loro stagione di picco, il che significa che sono estremamente fresche e croccanti. La freschezza conferisce loro un sapore più pronunciato e una consistenza migliore.

Sapore intenso: Le verdure coltivate in primavera spesso hanno un sapore più intenso e aromatico rispetto a quelle coltivate in altre stagioni. Questo è dovuto alla crescita rapida e alle condizioni climatiche ottimali che favoriscono lo sviluppo dei sapori.

Varietà di colori: Le verdure di primavera si presentano in una vasta gamma di colori vivaci, che aggiungono non solo bellezza visiva ai piatti, ma anche una diversità di nutrienti e antiossidanti. Dalle tonalità vivaci dei ravanelli al verde brillante degli asparagi, ogni verdura porta con sé una palette di colori unica.


Ricchezza nutrizionale: Le verdure di primavera sono ricche di nutrienti essenziali come vitamine, minerali e antiossidanti. Questi nutrienti sono importanti per sostenere la salute generale, rafforzare il sistema immunitario e favorire la digestione.

Versatilità culinaria: Le verdure di primavera si prestano a una vasta gamma di preparazioni culinarie. Possono essere consumate crude nelle insalate per mantenere la freschezza e la croccantezza, o possono essere cotte in vari modi, come grigliate, al vapore, saltate in padella o arrostite, per sviluppare sapori complessi e testure interessanti.

Sostenibilità: Coltivare e consumare verdure di stagione come quelle primaverili può contribuire alla sostenibilità ambientale, poiché riduce la necessità di trasportare prodotti da regioni lontane e supporta l'economia locale.

Le Verdure di Primavera da Non Perdere



Ravanelli: I ravanelli freschi che sbucano dalla terra sono un segno sicuro della primavera! Le foglie verdi sono commestibili e aggiungono un tocco piccante ai piatti.


Asparagi: Gli asparagi primaverili sono teneri e deliziosi. Possono essere grigliati, saltati in padella o aggiunti a zuppe e insalate.


Carciofi: I carciofi sono un'altra prelibatezza primaverile. Possono essere cotti al vapore, grigliati o aggiunti a piatti come risotti e pasta.


Piselli: I piselli freschi sono dolci e pieni di sapore. Possono essere aggiunti a vari piatti o consumati da soli come contorno.


Spinaci: Gli spinaci primaverili sono ricchi di nutrienti e versatili in cucina. Possono essere utilizzati in insalate, frullati o saltati in padella.

Queste verdure sono disponibili nella maggior parte del paese tra marzo e maggio, offrendo un'ampia varietà di opzioni culinarie per godere appieno dei sapori della primavera. Che tu scelga di acquistarle al mercato contadino o di coltivarle nel tuo giardino, le verdure di primavera sono un modo delizioso per celebrare la stagione della rinascita culinaria.

domenica 7 dicembre 2014

Lantana: pianta ornamentale - Idee Green















La lantana è una pianta di quelle che aiutano in casa. Ce ne sono alcune che purificano l’aria (è il caso della dracaena massangeana) altre come la lantana tengono lontane le zanzare e altri insetti (per via dell’odore non proprio gradevolissomo delle foglie). Se decidete di adottare una lantana preparatevi però alla potatura perché questa pianta tende a essere un po’ invasiva.





Le due specie botaniche di lantana più diffuse sono la lantana montevidensis e la lantana camara. Quest’ultima è la più coltivata in assoluto e ne esistono diverse varietà ibridate:
  • lantana mutabilis con fiori che virano dal bianco al giallo, dal rosa al lilla;
  • lantana cloth of gold fiori giallo brillante;
  • lantana rose queen con fiori prima giallo-salmone e quindi rosa;
  • lantana spreading sunset a portamento prostrato con fiori prima gialli e poi rossastri.
La lantana è un arbusto sempreverde della famiglia delle verbenacee e quindi parente della bella verbena. La pianta è originaria delle indie occidentali che può essere perfetta come pianta ornamentale per dare colore a un giardino, ma anche in casa o sul terrazzo per via delle qualità estetiche e delle proprietà insetto-repellenti. ...
Lantana: pianta ornamentale - Idee Green














Coltivare il vischio per Natale | PolliceGreen






Di vischio se ne parla sempre come pianta portafortuna ed è classico il bacio da scambiarsi sotto di lui. Ma che ne direste se vi dicessimo di provare a coltivarlo da soli per le feste di Natale?



Non è facilissimo né di breve durata ciò che deve essere fatto per coltivare il vischio. Bisogna partire da una bacca matura dello stesso presa da un cespo cresciuto in modo naturale su un albero nei boschi. Di solito è il mese di marzo quello più adatto, ma potete ad ogni modo chiedere consiglio al vostro vivaista di fiducia. La bacca raccolta o ricevuta deve essere poi schiacciata per recuperare il seme. Esso è avvolto da una sostanza appiccicosa. Ora, difficilmente la coltivazione del vischio sarà possibile su un balcone: avete bisogno di un alberello. Per procedere in modo corretto bisogna creare un innesto. .....
Coltivare il vischio per Natale | PolliceGreen





venerdì 8 agosto 2014

Giardinaggio: Aprire una coltivazione di piante officinali; Orto sul terrazzo: lo zafferano






Avviare una coltivazione di piante officinali

Aprire una coltivazione di piante officinali può rappresentare un’ottima occasione di business e una grande opportunità di guadagno, in un settore che vede una forte domanda da parte della clientela ma che ancora non è sovraffollato, e che quindi può garantire ampi margini di miglioramento e di espansione.

Occorre precisare, in primo luogo, che per aprire una coltivazione di piante officinali non sono necessari permessi particolari o qualifiche speciali: la normativa di riferimento, vale a dire la legge numero 99 del 6 gennaio del 1931, non impone alcun divieto (eccezion fatta, naturalmente, per le piante da droghe psicotrope) e al tempo stesso non obbliga ad avere alcun titolo di studio.
Quando si passa dalla coltivazione alla produzione vera e propria, però, le cose cambiano: in altre parole, nel momento in cui la pianta officinale viene trasformata in un prodotto a tutti gli effetti è indispensabile verificare se tale prodotto rappresenti un ingrediente industriale o un alimento; entrano in gioco, poi, autorizzazioni differenti a seconda che si abbia a che fare con farmaci, integratori, alimenti o cosmetici. Le diverse procedure burocratiche, insomma, dipendono dal tipo di prodotto finale. ....


Orto sul terrazzo: lo zafferano tra provette e vasi

Dello zafferano, delle sue qualità e dei benefici per il nostro organismo se ne è occupato addirittura uno studio pubblicato nell’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica Pnas. Era da tempo che ne volevo parlare, anche perché è da tempo che voglio riprovare a coltivare in casa uno degli ingredienti più costosi della nostra tavola e questo è proprio il periodo giusto.

Lo zafferano, delizia della gola e degli occhi, ha un colore bellissimo e deciso dovuto alla crocetina e alla crocina, molecole naturali che "derivano dal taglio di una molecola di carotenoide. La stessa reazione di taglio che dà anche luogo a molecole coinvolte nel sapore e nell’aroma dello zafferano", dicono i ricercatori dell’Enea e delle università dell’Arabia Saudita, della Germania e della Spagna, che ne hanno svelato il "mistero" biochimico.

Una ricerca internazionale, questa, finanziata dalla Commissione europea e da fondi nazionali, che non intende produrre l’equivalente biotecnologico dello zafferano, perché quello naturale è ancora insuperabile, ma riuscire ad aumentare la produzione e averne così grandi quantità. La crocina, infatti, oltre ad essere un potente colorante e antiossidante è anche ricco di sostanze benefiche per il nostro organismo. Se pensiamo che è usato come medicina naturale fin dalla civiltà minoica. ...


Il giardinaggio si veste di rosa 

L’amore per il verde in chiave femminile: ecco gli attrezzi per gli addetti ai lavori comprati da donne e trasformati in semplici elettrodomestici da giardino.

Che si abiti in città, al mare, in campagna o in montagna a tutti piace avere a disposizione una finestra sul mondo, che sia essa un balcone, un terrazzo o un vero e proprio giardino, un piccolo polmone verde da impreziosire colorandolo con vasi dalle mille sfumature. Chi l’ha detto che il pollice verde è una prerogativa del genere maschile? Anche il gentil sesso sa come prendersi cura delle piante e, con tutto l’amore del mondo, coccola e cura delicatamente quanto di prezioso custodisce. ...



lunedì 19 maggio 2014

Giardinaggio news: La frutta è buona anche se cresce in città; 1 bimbo su 3 è sovrappeso, poca frutta...; L'orto urbano: per necessità e per piacere...






La frutta è buona anche se cresce in città: una mappa per non ... - TGCOM

TGCOM

La frutta è buona anche se cresce in città: una mappa per non ...
TGCOM
13:04 - Ogni anno, tonnellate di frutta cadono dagli alberi delle grandi città. I frutti che crescono in parchi e giardini non vengono raccolti, generando un grande spreco alimentare, oltre a problemi di pulizia e manutenzione. Parte così da Roma il ...

Alimenti: in Italia 1 bimbo su 3 è sovrappeso, poca frutta e troppe ... - Meteo Web

Meteo Web

Alimenti: in Italia 1 bimbo su 3 è sovrappeso, poca frutta e troppe ...
Meteo Web
OBESITA' BIMBI - Copia In Italia 1 bambino su 3 e' sovrappeso o obeso, con punte piu' allarmanti nelle regioni del centro e del sud. Secondo i dati del ministero della Salute, nella provincia di Bologna le percentuali scendono a 1 bambino su 4, ma ...


L'orto urbano: per necessità e per piacere - TGCOM

TGCOM

L'orto urbano: per necessità e per piacere
TGCOM
07:00 - Dai tempi del dopoguerra, quando nelle città si diffondevano gli orti per garantire approvvigionamenti alimentari, l'hobby dell'orto è stato per molti anni relegato per lo più ai pensionati. Oggi però, complice la crisi economica, sempre più ...


Salute: frutta e verdura di primavera aiutano a stare bene - Meteo Web

Meteo Web

Salute: frutta e verdura di primavera aiutano a stare bene
Meteo Web
frutta-verdura-a-domicilio ?Leggere e poco caloriche, frutta e verdura di primavera sono generalmente tanto idratanti e depurative quanto povere di calorie, forniscono ottime quantita' di sali minerali, di vitamine del gruppo B e di fibre, preziose per ...



A Casola Valsenio "Erbe in fiore": un festival dedicato alle erbe ... - RavennaToday

RavennaToday

A Casola Valsenio "Erbe in fiore": un festival dedicato alle erbe ...
RavennaToday
Il programma di domenica prevede dalle ore 9,30 alle 18,30 l'allestimento di un mercatino dei prodotti del Giardino e degustazione di piatti con i fiori e le erbe officinali. Parallelamente sarà possibile partecipare ai laboratori per bambini (5-12 ...

Come coltivare e moltiplicare il ciclamino - greenMe.it

greenMe.it

Come coltivare e moltiplicare il ciclamino
greenMe.it
Soprattutto, è difficile farla rifiorire, ma con gli accorgimenti giusti si potranno ammirare i suoi fiori anche per 5 anni di seguito. In autunno, durante la fase di crescita delle foglie e dei fiori, dovrete collocare il ciclamino ad una temperatura ...




sabato 5 aprile 2014

Giardinaggio: Vivi la Terra, il mondo dell'agricoltura a CarraraFiere; Sogni d'Orto, rassegna per amanti del pollice verde; Allevare lumache, Le sette meraviglie della nuova agricoltura






Vivi la Terra: il mondo dell'agricoltura a CarraraFiere

CARRARA. sabato 5 aprile alle 11.30 (area del centro servizi di CarraraFiere (ingresso numero 5 da via Maestri del Marmo), Viva La Terra, il salone che presenta tutto quello che serve per coltivare orti e giardini assime all'agricoltura professionale con una speciale attenzione alla cultura e alla tradizione della campagna. Il Salone, organizzato da CarraraFiere e Coldiretti della Toscana, risponde alla voglia sempre più marcata di praticare le sane abitudini della coltivazione famigliare dell’orto e del giardino oltre che di promuovere il grande potenziale di aziende e di produttori che trovano in Viva La terra!

La presenza di 130 espositori su uno spazio espositivo di oltre 12.000 metri quadrati nel complesso espositivo di Marina di Carrara, testimonia il successo di una scelta sostenuta con forza dalla regione Toscana attenta all'importanza dell’agricoltura professionale ma anche alle "buone pratiche" legate alla terra e alle coltivazioni che assicurano l’equilibrio del territorio. Viva La terra! sarà un salone con prodotti per professionisti e semplici appassionati ma anche un’occasione per conoscere storia, cultura, tradizioni anche attraverso la cucina e il gioco che coinvolgerà soprattutto i ragazzi che rappresentano il consumatore di domani che dovrà essere cosciente e informato della qualità e delle caratteristiche del cibo....


Sogni d'Orto, rassegna per amanti del pollice verde

A Celle Ligure oggi e domani è in programma Sogni d'Orto, rassegna dedicata al piacere della semina, dell'orto, del coltivare verdure e fiori e a tutto ciò che ruota attorno al mondo dell'agricoltura. Una trentina circa di selezionati espositori per un ampia scelta di piante da frutta e da orto, sementi, macchinari agricoli e animali da cortile.

Sogni d'Orto sarà anche l'occasione per partecipare a laboratori, conferenze e attività pratiche per avvicinare sempre un più numeroso pubblico all'agricoltura domestica. Ricco il programma degli workshop e delle iniziative collaterali. Per tutta la mattinata di oggi, sarà realizzato un servizio gratuito di molatura, per affilare le lame delle cesoie degli attrezzi da lavoro e, alle ore 11, ci sarà una dimostrazione pratica relativa alla manutenzione dei principali attrezzi meccanici da lavoro per l'orto e il giardino....







Le sette meraviglie della nuova agricoltura

Da chi si è messo ad allevare lumache in Sicilia ricavandone un pregiato caviale a chi ha inventato invece il primo agri beach sulla costa più bella del Salento, da chi ha testato la stravagante ma efficiente coltivazione di ecofunghi su fondi di caffè a chi in Trentino produce insoliti ma richiestissimi cosmetici alla stella alpina. Sono alcune delle idee creative capaci di battere la crisi premiate due mesi or sono al concorso Oscar Green, il premio per l’innovazione dei Giovani Coldiretti.

Caviale di lumache. Curioso ma anche redditizio il business avviato in Sicilia da due giovani imprenditori, Davide Merlino e Michelangelo Sansone che hanno dato vita al più grande allevamento di lumache d’Italia, che può vantare una particolare specie di chiocciola frutto dall'incrocio fra una varietà francese e quelle autoctone del territorio siciliano. Da questo particolare allevamento i due giovani imprenditori agricoli, riescono a ricavare e commercializzare un pregiato caviale di lumache che vendono perfino in Francia....



domenica 23 marzo 2014

E' arrivata la Primavera boom di Pollice Verde e Ortomania per 1 italiano su 4






Boom del pollice verde per 1 italiano su 4. Con l’arrivo della primavera molti italiani si dedicano al giardinaggio e alla coltivazione di orti in casa o in terreni messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni.


Una vocazione contadina in ascesa come terapia antistress dalla vita urbana, voglia di mangiare prodotti freschi e naturali e anche di risparmiare sulla spesa, assicurandosi frutta e verdura con un investimento iniziale di 250 euro per 20 metri quadrati. È quanto emerge da un’ analisi della Coldiretti che ricorda in un decalogo i trucchi per avere un orto perfetto, dallo spazio giusto alla buona terra, dalla cura dell’innaffiatura alla conoscenza della stagionalità dei prodotti. La passione per la zappa – sottolinea Coldiretti – ha contagiato anche chi non dispone di spazi verdi privati, tanto che il terreno di proprietà comunale diviso in piccoli appezzamenti e adibito alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo ha raggiunto in Italia il record di 1,1 milioni di metri quadrati.
Le coltivazioni di questi orti urbani – spiega Coldiretti – non hanno scopo di lucro, sono assegnate in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare. Secondo i dati Istat, oltre un terzo (38 per cento) delle amministrazioni comunali dei capoluoghi di provincia ha messo a disposizione orti urbani.

A fianco di queste realtà si stanno diffondendo anche iniziative private da parte di alcune agricole che danno la possibilità ai cittadini di gestire, in completa autonomia, una striscia di terra già concimata, arata e zappata, in altre parole di "adottare un orto". Intanto piccoli contadini crescono con il nuovo gioco del piccolo contadino Giò ideato dalla rete Campagna Amica di Coldiretti che consiste in un kit per coltivazione per i più piccoli.

Fonte: ilpaesenuovo.it



martedì 3 dicembre 2013

giardinaggio news: Come coltivare lo zafferano in casa; Coltivare spezie, ortaggi e cereali esotici in città; Utilizzare urina per fertilizzare






Come coltivare lo zafferano (in vaso e nell'orto)
greenMe.it 
Conosciamo lo zafferano (Crocus sativus) come una delle spezie più costose e dal sapore più delicato del mondo. Il suo prezzo elevato riguarda soprattutto le modalità della sua produzione e raccolta, che deve essere effettuata in modo manuale per ottenere un prodotto di alta qualità. Proprio a causa degli elevati costi di produzione, la coltivazione europea di zafferano è in calo.

Nel mondo lo zafferano viene coltivato soprattutto in India e Iran. Non mancano però alcune coltivazioni di zafferano in Italia, che interessano soprattutto le regioni dell'Abruzzo, della Sardegna, delle Marche, dell'Umbria e della Toscana. In alcuni casi avviene nel nostro Paese la produzione di zafferano DOP.
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Coltivare spezie, ortaggi e cereali esotici nella città che cambia 
Green Planner Magazine
Il ruolo del gruppo di ricerca guidato dal professor Bocchi dell’Università degli Studi di Milano, nell’ambito del progetto Nutrire la città che cambia, consiste nello studio degli aspetti agronomici e tecnici dell’introduzione di nuove colture di origini esotiche nelle campagne attorno a Milano.
La nostra metropoli sta attraversando un’epoca di profondo cambiamento, grazie anche all’arrivo di numerosi migranti da Paesi lontani, con nuove culture e nuove esigenze alimentari.

Tenendo conto dei capisaldi della disciplina agronomica, dalle intuizioni dello scienziato russo N. I. Vavilov, ai tre grandi fattori che influenzano le agrotecniche: ambiente, mercato e legislazione, si può affermare che la Lombardia è una regione particolarmente vocata ad accogliere l’introduzione di nuove colture.
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Olanda, società raccoglie urina per coltivare giardini sui tetti 
La Stampa
Una società olandese, Waternet, ha iniziato a raccogliere urina da bagni e orinatoi a muro pubblici per incentivare la realizzazione di giardini e orti sui tetti delle città. L'idea è stata presentata alla Settimana Internazionale dell'Acqua, dove contestualmente è stata lanciata la campagna Green Urine: una serie di orinatoi mobili a Place De La Bourse, ad Amsterdam, per raccogliere uno dei rifiuti fisiologici a quanto pare preziosissimo per il riciclo.

Il liquame conservato andrà a fertilizzare oltre un ettaro di tetti verdi coltivati con erba e altre piante, utili per assorbire e trattenere l'acqua piovana, isolare le case durante l'inverno e abbattere i consumi energetici dovuti dal riscaldamento degli ambienti.




giovedì 10 ottobre 2013

Come coltivare lo spinacio direttamente sul balcone; Imparare giocando a coltivare frutta e verdura






VivereVerde: come coltivare lo spinacio direttamente sul balcone di casa
Vivere Pesaro

Per questo appuntamento, visto che ancora imperversa la crisi economica, volevo fare una cosa più utile, ovvero spiegare come si può coltivare lo spinacio direttamente sul balcone di casa, partendo da una bustina di semi (costo 1 euro), visto che è anche questo il periodo giusto per piantarli.

Ortaggio molto famoso appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, è originario delle regioni caucasiche e del sud dell’Asia. Lo spinacio è una pianta erbacea a ciclo annuale, con una radice fittonante rossa vicino al colletto, le foglie basali sono carnose, provviste di un picciolo lungo 5/10 cm e di un lembo astato liscio o bolloso lungo 10/20 cm; esse sono riunite a rosetta negli stadi giovanili. Lo spinacio è una specie dioica; le piante maschili sono caratterizzate da steli fiorali privi di foglie e i fiori sono riuniti in spighe terminali, mentre le piante femminili hanno foglie complete fino all'estremità degli steli e i fiori sono riuniti in glomeruli ascellari.
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Orti scolastici a Prato, a coltivare frutta e verdura si impara giocando 
Adnkronos

Sono dedicati ai bambini dei nidi e delle scuole materne i progetti "Semina l'orto" e "Fare l'orto con i nonni", realizzati dall'assessorato alla Pubblica istruzione del Comune di Pratonei 25 orti didattici istituiti in 22 scuole del territorio. Le iniziative, già sperimentate con successo l'anno scorso, sono state illustrate stamani dall'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri e da Cristina Gavazzi del Coordinamento pedagogico comunale.

''Anche nell'anno scolastico appena iniziato vogliamo ripetere la positiva esperienza fatta l'anno scorso. Si tratta di progetti molto importanti sia dal punto di vista didattico che da quello del gioco e della socializzazione - spiega l'assessore Pieri - I bambini imparano infatti a conoscere il ciclo della natura e la stagionalità di frutta e verdura, imparano a rispettare l'ambiente e anche quindi ad alimentarsi meglio.
Questo significa che anche in futuro potranno operare un consumo più consapevole. L'iniziativa va poi oltre l'orto, perchè i piccoli stanno a contatto con i nonni e con il loro vasto sapere, si divertono con i proverbi, le filastrocche e molto altro''. I 25 orti didattici si trovano nelle scuole materne Borgo San Paolo, Corridoni, Figline, Fontanelle, Galciana, Galilei, Maliseti e Vergaio e negli asili nido e centri gioco Arcobaleno, Fiore, Il Borgo, Le Girandole, Il Castellare, Astrolabio, La querce, Pan di ramerino, La valle incantata, Orto del lupo, Il ranocchio, La mongolfiera, il Centro educativo di via Toti e la Ludoteca atelier Galilei.
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Orto in condotta: 16 aule all'aria aperta per coltivare, conoscere e assaggiare i prodotti della terra
La Gazzetta di Lucca
La coltivazione dell’orto entra a far parte dell’attività didattica delle scuole capannoresi a partire da quelle dell’infanzia e fino alle secondarie di primo grado. Adesso quindi, oltre alla grammatica, alla matematica e alle lingue straniere, bambini e ragazzi dovranno imparare a coltivare patate, zucchine e fagiolini, a conoscere il ritmo delle stagioni e i prodotti tipici del luogo, il corretto utilizzo dell’acqua nell’irrigazione, il rispetto dell’ambiente.
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L'orto coltivato dagli studenti deve presentare alcune precise caratteristiche: il terreno deve essere coltivato per tutta la durata del progetto, la coltivazione deve essere biologica o biodinamica, le varietà coltivate devono essere quelle tipiche del territorio regionale ed è vietata la coltivazione di prodotti geneticamente modificati. Inoltre devono essere privilegiati i prodotti che possono essere raccolti e consumati durante l'anno scolastico, mentre l'uso dell'acqua deve avere un ruolo didattico.



venerdì 5 aprile 2013

Alcuni trucchi per coltivare in casa le erbe aromatiche;





Se vi piace condire i vostri piatti con delle erbe aromatiche prodotte in casa, in maniera semplice ed economica, ecco allora alcuni consigli per una coltivazione tutta casalinga in vaso delle erbe aromatiche.

E' possibile creare un piccolo orticello sul balcone o sulla terrazza di casa. Le erbe aromatiche sono piante che non richiedono particolari cure. La prima cosa da fare è: scegliere i vasi su cui coltivare le piantine, è preferibile utilizzare quelli di coccio al posto di quelli di plastica, perchè mantengono meglio l'umidità.

Scegliere dal vivaista le piantine più vigorose scartando quelle che si presentano afflosciate o raggrinzite, perché sono state trascurate. Procedere quindi con il travaso avendo cura di utilizzare un terriccio per ortaggi, evitare quello in vendita nei supermercati in genere è solo polvere con scarsi nutrienti.

Ecco alcune piante aromatiche che non devono mancare nel nostro orticello di casa:





- Il Rosmarino: ebbene il periodo migliore per iniziare la coltivazione è sicuramente la primavera. È preferibile utilizzare un  vaso abbastanza ampio e soprattutto profondo. Nel periodo più caldo va innaffiato ogni tre o quattro giorni, senza però esagerare con le dosi. Inoltre, cresce bene se è appoggiato ad un muro, e può crescere fino a due metri d’altezza.

- Il Basilico: questa pianta cresce bene in viso tipo fioriera. Va innaffiata spesso e durante la stagione estiva anche  tutti i giorni. Si deve posizionare in luogo fresco e poco ventilato. Il sole se diretto tende a ingiallire le foglie. Nel periodo della fioritura, è importante cimare la parte fiorita  per stimolare la produzione di nuove gemme.

- La Salvia: richiede qualche attenzione in più nella coltivazione, perché è considerata una pianta più delicata. Durante il  periodo invernale va tenuta al riparo  perché tende a gelare con una certa facilità. Ha bisogno di più spazio, un po’ come il rosmarino, e sta bene in un vaso più ampio e da solo. Si raccoglie nei mesi caldi, mentre è bene lasciarla al riposo in quelli freddi.

- Il Prezzemolo: necessita di un vaso più profondo perchè produce una radice a fittone abbastanza lunga, è una pianta a durata biennale. Trapiantare tra marzo e giugno esponendo il vaso in pieno sole. Innaffiare con frequenza e in estate anche tutti i giorni. Utilizzare sempre le foglie più esterne staccandole per intero dal suo fusto. Se la pianta è ben vegetata si può tagliare tutto il ciuffo recidendolo ad una altezza di almeno cinque centimetri dal terreno, servirà a rinforzarla e a produrre foglie nuove.




lunedì 3 dicembre 2012

Come coltivare la stevia. Il dolcificante naturale ad alta resa






Sia che possediate un piccolo giardino o un terrazzo, coltivare la stevia non è difficile e non sono necessarie conoscenze approfondite di botanica. Basta un poco di dimestichezza con le normali piante ornamentali e seguire costantemente la crescita delle piantine.

La parte che più ci interessa della stevia sono le sue foglie, quindi più ne produce più dolcificante otteniamo. Per coloro che non lo sapessero, ricordiamo che la stevia è  un dolcificante naturale privo di glucosio e per questo adatta a tutti coloro che tengono alla linea e per chi soffre di diabete. Inoltre, poichè resiste nella cottura alle alte temperature, la stevia è l’ingrediente ideale per dolci e pietanze.


La Stevia può essere impiegata come dolcificante a zero calorie sotto forma di foglie fresche o in polvere, estratto disidratato o concentrato liquido di estrazione acquosa e/o idroalcolica. I prodotti di estrazione possono essere usati in diverse preparazioni alimentari precotte e da forno poiché sono stabili a temperature fino a 200°C e non fermentano.

Ecco alcuni semplici consigli per coltivare la stevia:
- La stevia non sembra avere particolari esigenze nei riguardi del terreno. In natura cresce infatti su terreni poveri, sabbiosi, con falda idrica superficiale.

- Le esigenze nutrizionali sono elevate per il potassio e l’azoto tra i macroelementi e per il ferro e manganese tra i microelementi.

- In Italia il periodo migliore per il trapianto ricade nel mese di aprile per le temperature miti e le frequenti piogge che assicurano un buon attecchimento delle piantine ed uno sviluppo uniforme.

- Le piantine vengono poste in campo ad una densità di 5-6 piante per metro quadrato con interfila di 60 cm. L’assorbimento dei nutrienti si verifica nei 30 giorni seguenti il trapianto e solo per l’azoto anche in prossimità della fioritura.

- Di norma si ottengono 2 raccolti di cui il primo nel mese di luglio ed il secondo generalmente più abbondante in settembre-ottobre.

- Eseguire la prima cimatura quando le piantine avranno raggiunto circa i 12 centimetri di altezza. Devono essere eliminati i gli apici vegetativi lasciando almeno un paio di nodi con foglie per consentirne la crescita. In tal modo si potrà ottenere una produzione elevata di foglie e un sapore più dolce.

- Prima di tagliare i tralci, si deve attendere che la stevia abbia raggiunto l’altezza di 50 centimetri: questo perché le foglie più mature sono più zuccherine di quelle più giovani.

- Il periodo migliore per raccogliere le foglie va dalla primavera inoltrata agli inizi dell’autunno.


Come va curata la stevia?
Basta innaffiarla ogni giorno e tenere umido il terreno avendo cura di non far morire le radici per l’eccesso di acqua. E’ una pianta molto resistente ed è capace di sopportare temperature vicine allo zero.
Coltivare la stevia significa che non è possibile usare antiparassitari in quanto è una pianta destinata al consumo alimentare: quindi affidatevi a professionisti del settore prima di adottare contromisure in caso di attacchi da parte di afidi e altri parassiti.

Libri consigliati:



mercoledì 14 marzo 2012

12 mesi nell'orto. Progettare e coltivare verdura e legumi (Passione verde)


L'orto è un giardino commestibile, interessante per molti motivi: innanzitutto ha cicli di coltivazione molto rapidi e quindi consente di raccogliere gli ortaggi dopo qualche mese di lavoro al massimo. In secondo luogo appaga il desiderio di trascorrere piacevolmente qualche ora a contatto con la terra, avendo in più la soddisfazione di poter dire di fronte a un raccolto "Questo l'ho prodotto io".


In misura ancora maggiore l'orto è un modo di riappropriarsi del principio che si vive più sani e più a lungo con un'alimentazione ricca di frutta e ortaggi coltivati con metodi naturali e poca chimica. "12 mesi nell'orto" offre le regole base per coltivare con successo un orto famigliare, fare esperienza di giardinaggio e di benessere.
Basta munirsi di vanga, zappa e un po' di pazienza e i risultati non si faranno attendere.


Mimma Pallavicini ci guida alla scoperta dell'orto, che significa passione per il verde e qualità della vita, attività fisica alla portata di tutti, risparmio sulla spesa. Un manuale di coltivazione che risponde alle domande e alle esigenze dei lettori, che potranno gestire il proprio orto seguendo il ciclo dei mesi e delle stagioni per trovare le soluzioni più adatte a ogni periodo dell'anno.

venerdì 24 febbraio 2012

E' tempo di gerani, pianta tipica per terrazzi, balconi o aiuole.




Il Geranio è una pianta originaria del Sud Africa appartenente alla famiglia delle Geraniacee.
E' la tipica pianta da terrazza o da balcone ma può essere coltivata anche nelle aiuole.
E' di natura cespugliosa e produce grandi ombrelle di fiori che possono essere di vari colori, rossi, bianchi, rosa, lilla.

La fioritura inizia in primavera e prosegue fino all'autunno.
Per quanto riguarda la coltivazione di queste piante dobbiamo ricordarci che il geranio non resiste ai climi invernali delle nostre zone, in questi periodi è quindi necessario ricoverarli in apposite serre amatoriali o professionali, per proteggerli da gelate e sbalzi di temperatura che comprometterebbero la loro salute, impedendo la rifioritura estiva.
Ad aprile, quando la temperatura inizia ad essere più calda, si può iniziare a portare i vasi all'aperto. I gerani infatti richiedono molta esposizione al sole e posizioni ben illuminate.
La temperatura ideale per la coltivazione del geranio è tra i 15 ed i 25 gradi, condizioni diverse causano stress ambientali che limitano la fioritura e lo sviluppo della pianta.

Il geranio è molto esigente in fatto di elementi nutritivi, richiede un alto contenuto in Azoto (utilizzato soprattutto nelle fasi iniziali per formare nuovi germogli e, in seguito, per le nuove fioriture) e in Potassio (per formare il colore e il profumo dei fiori e per fornire robustezza alla pianta), oltre che a ferro per evitare gli ingiallimenti da clorosi ferrica. Per questo motivo sono consigliate, nel periodo di fioritura, delle concimazioni quindicinali, meglio se effettuate con un concime liquido diluito e somministrato tramite l'acqua di irrigazione.




LE MALATTIE DEL GERANIO
I gerani coltivati in giardino, terrazzo e balcone sono soggetti ad intemperie e ad attacchi parassitari. Va posta, quindi, molta attenzione nella sua cura, in quanto il geranio è soggetto ad un vasto numero di malattie ed è preda di molti tipi di insetti che risultano essere molto dannosi e se trascurati, addirittura mortali.

Tra le malattie più diffuse ci sono quelle del colletto (la zona che collega le radici e il fusto): queste malattie possono essere causate da vari tipi di funghi. A inizio coltivazione è frequente l’insorgere del Fungo Rhizoctonia solani, il cui sintomo più tipico si osserva appunto nella zona del colletto, dove si verificano imbrunimenti che possono diffondersi fino allo stelo o addirittura fino agli apparati radicali, creando marciumi. Per prevenire gli attacchi di questo tipo, è buona norma evitare ristagni d’acqua nel vaso, evitare di mettere le piante molto fitte nei vasi, per non creare situazioni eccessivamente umide che favoriscano la diffusione della malattia. I gerani, infatti, soffrono più l’acqua stagnante che la sua carenza.

Per proteggere i nostri gerani, non possiamo dimenticarci dei tanti insetti dei quali possono essere facilmente preda. Sappiamo infatti che queste piante, essendo colture tipicamente primaverili, sono molto soggetti agli attacchi dei Tripidi, che si traducono in deformazioni delle foglie e delle nervature, insorgenza di bolle e, se l’attacco si verifica in un stadio vegetativo avanzato, screziature e rotture di colore sui petali dei fiori. Gli Afidi, invece, producono un abbondante quantità di sostanza zuccherina chiaramente visibile sulle foglie. Occorre prestare molta attenzione anche ai possibili attacchi della Mosca Bianca, in quanto questo fastidioso insetto ha la capacità di riprodursi lungo tutto il corso dell’anno, tanto che debellarlo risulta difficoltoso.

sabato 26 marzo 2011

Ciuriciuri: due manifestazioni siciliane di alto livello dedicate agli amanti del verde e piante particolari

Nasce Ciuriciuri, in Sicilia orientale, due manifestazioni di alto livello dedicate agli amanti del verde e a tutti coloro che sono alla ricerca di specie e varietà che difficilmente si trovano nei tradizionali circuiti commerciali.

La mostra mercato 'Ciuriciuri' non avrà una sede e una data fissa, ma sarà itinerante e si svolgerà in periodi diversi per dare al pubblico siciliano la possibilità di accostarsi ad un più vasto assortimento di piante e dare ai vivaisti ospiti la possibilità di esporre nel periodo più consono le loro produzioni.

La prima edizione si terrà il 2 e 3 aprile 2011 presso i Vivai Valverde e la seconda il 4 e 5 giugno 2011 presso il vivaio Malvarosa. Allo scopo di diffondere sul territorio siciliano la cultura del giardinaggio di qualità, le manifestazioni avranno tra i propri ospiti alcuni vivaisti provenienti da tutta Italia con le loro famose collezioni di piante insolite, oggetti per l'arredo del giardino, articoli da giardinaggio, libri, ecc.; inoltre all'interno della manifestazione si organizzeranno eventi collaterali: mostre di giovani artisti siciliani, conversazioni con temi inerenti le manifestazioni, corsi di giardinaggio, ecc..



Ciuriciuri ha l'ambizioso obiettivo di diventare in Sicilia un punto di riferimento per la fascia di amanti del giardinaggio più esigente, quella di chi non si accontenta; si rivolge ai "giardinieri" che fanno mille domande, a coloro che vogliono conoscere tutti i segreti del mestiere e a chi in biblioteca ha dedicato uno spazio esclusivo ai libri e alle riviste che parlano di piante e giardinaggio, di ambiente e di natura.


Fonte: Associazione Ciuri Ciuri

giovedì 17 febbraio 2011

Decreto Milleproroghe: tante le novità, ma tutte negative e dannose per l'agricoltura,

Disattese tutte le richieste e a sorpresa scompaiono per la prima volta i finanziamenti alle attività dell'Associazione allevatori. Resta invece il rinvio delle multe latte, inutile e criticato da tutti.

Quante novità nel “Milleproroghe”, ma tutte negative per l'agricoltura. Il decreto con il quale si recuperano eventuali lacune lasciate nel Bilancio dello Stato di fine anno è alle battute finali della sua conversione in legge. Un percorso accidentato, iniziato con l'inserimento di oltre 1500 emendamenti giunti da ogni angolo del Parlamento e sui temi più disparati, dai fondi per l'editoria al salvataggio dei precari. Eliminate le richieste più “stravaganti” perché inammissibili o prive di copertura, molti degli emendamenti sono sopravvissuti al vaglio delle Commissioni e fra questi gli aiuti a talune regioni coinvolte da eventi calamitosi, dal Veneto alla Sicilia e poi le provvidenze per l'editoria e quelle per il sistema creditizio. A sparire sono invece i circa 20 milioni chiesti per alleviare le pesanti difficoltà vissute dal settore bieticolo saccarifero. Doloroso anche il no al “bonus gasolio” che con uno stanziamento di 70 milioni avrebbe dovuto contribuire alla riduzione dei costi per il riscaldamento delle serre.

Sul Milleproghe e in particolare sul rinvio delle multe si sono riversate le critiche di ogni parte agricola. Proroga ingiustificata quella per le multe latte, afferma Coldiretti, mentre Cia condanna il solito premio ai furbetti delle quote latte che calpesta la legalità e umilia gli allevatori onesti. Inoltre si bolla come una presa in giro il non avere trovato le risorse per interventi urgenti e indispensabili. Una situazione che Copagri interpreta come la conferma dell'abbandono dell'agricoltura a sé stessa da parte delle istituzioni.
 
A parere di Confagricoltura l'accantonamento degli interventi a favore dell'agricoltura deve essere rapidamente recuperato se non si vuole rischiare di cancellare l'agricoltura dal panorama economico italiano. Del tutto ingiustificata, poi, la proroga delle multe definita uno schiaffo ai produttori onesti. Dura la posizione di Fedagri, che sostiene la necessità di manifestare lo sconcerto del settore dando voce agli agricoltori che chiedono di rappresentare il loro disagio. Stigmatizzato inoltre il mancato rispetto degli accordi con Bruxelles a fronte dell'aumento della quota latte nazionale ottenuto a fine 2008.
 
Ora il Milleproroghe, che è passato al Senato con il ricorso alla “fiducia”, dovrà superare l'esame della Camera, dove presumibilmente si chiederà di nuovo il voto di fiducia. Dunque non ci si possono aspettare mutamenti di rotta rispetto a quanto già deciso. Ma sugli esiti del provvedimento pesa un'altra variabile, il possibile rinvio alle Camere da parte del Quirinale. E' già accaduto nel 2002 quando nella conversione di un decreto destinato a risolvere l'ennesima crisi della zootecnia fu introdotto un rinvio di un termine già scaduto. Allora si parlava di galline ovaiole e del recepimento di alcune direttive comunitarie, ma le similitudini con il rinvio delle multe latte ci sono. Staremo a vedere.

Autore: Angelo Gamberini
Fonte: Agronotizie

mercoledì 16 febbraio 2011

VerdeMura Lucca: il primo appuntamento primaverile per il giardinaggio.

Torna a Lucca VerdeMura, quarta edizione della mostra di giardinaggio e dei prodotti tipici che nel calendario nazionale delle manifestazioni inaugura la nuova stagione in giardino e all’aperto. Le possenti mura cinquecentesche della famosa città d’arte toscana concedono uno scenario monumentale, verde e arioso, al primo evento di giardinaggio che segue l’equinozio. Così, nel primo week-end di primavera, VerdeMura si prepara ad offrire ai suoi visitatori un saggio appassionato delle piante e dei fiori di tendenza nel 2011 e un tour a 360 gradi tra oggettistica, arredi e quanto concorre alla vita all’aperto in modo piacevole e attuale. Oltre 100 gli espositori qualificati che l’organizzazione ha selezionato tra i migliori sul mercato italiano, con qualche raffinata incursione all’estero.

Fiori e piante per giardini all’ombra. Cresce e si diversifica sempre più la scelta di piante verdi e da fiore in grado di vivere con poca luce e in terreno fresco o umido. Protagonisti a VerdeMura 2011 non solo le violette e le primule, ma anche le Hosta, le felci e gli ellebori, questi ultimi presentati in una ricca collezione dal vivaio Mauro Zanelli di Montichiari (Bs).
Quando il verde è poesia. Ultima frontiera del giardinaggio: ripercorrere a ritroso la storia delle piante e scoprire che in un minuscolo cuscino di muschio c’è un universo che risale a 600 milioni di anni fa. E’ l’invito tra provocazione e poesia del vivaio Central Park di Saronno (Va) che, proprio a VerdeMura 2011, propone per la prima volta una collezione di muschi e licheni. Esulteranno gli intenditori: a margine avranno il diritto di vetrina otto tra specie e varietà del genere Selaginella, “anello di congiunzione” tra muschi e felci nella scala evolutiva delle piante. Storie di 200 milioni di anni fa che il vivaismo contemporaneo di qualità riporta all’ordine del giorno, monito a conoscere e a valorizzare patrimoni naturali di bellezza e capacità di sopravvivenza.....

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sabato 4 dicembre 2010

La Stella di Natale, tutti i suoi magnifici colori, consigli utili per la coltivazione e cura della pianta


Grazie ai loro colori e forme piacevoli, le Stelle di Natale portano uno splendore del tutto speciale. Nel rosso classico, ma anche nel più trendy color salmone, nel rosa smagliante oppure nel giallo limone.
Quando si tratta di offrire una gamma estesa di colori e forme, la Stella di Natale fa da padrona. La sua ricchezza di colori e la peculiare adattabilità hanno fatto della Stella di Natale un simbolo in grado di incontrare i gusti più disparati.


Varietà di colori e ricchezza di forme
Uno sguardo più attento permette anche di notare la bellezza di questa pianta in ogni suo particolare. Il fogliame delle Poinsettie è arrivato ad avere diverse nuance e molteplici sfumature di verde, che creano giochi di luci e contrasti con le foglie colorate superiori. Piante di diverso colore sono coltivate nello stesso vaso e sono cresciute insieme per dar vita ad una pianta unica e variopinta.
Alla varietà di colore segue una ricchezza delle forme. Si parte dalla pianta compatta, tradizionalmente folta, per arrivare alla versione in miniatura, particolarmente indicata per creare decorazioni per la tavola. Le varianti intermedie midi e maxi, la stella gigante nella forma di una piramide e Poinsettia ad alberello.


Decorazioni e fiori recisi
Non esiste limite alle possibilità di creare decorazioni fantasiose e anche le idee più insolite possono essere realizzate in un modo che sia in linea sia con il proprio gusto sia con il portafoglio.
L’ultima moda per le Poinsettie è quella di usarle come fiori recisi. Per allungare la vita della pianta, è necessario “sigillare” il fusto del fiore bagnandolo per pochi secondi in acqua bollente oppure tenendolo un attimo sulla fiamma di una candela.


Origini e cura
I ricchi colori delle Poinsettie provengono originalmente dal Messico: nonostante le origini esotiche, questo è un fiore facile da curare. Ama ambienti luminosi e caldi e riesce ad adattarsi alla poca umidità dell’aria degli spazi interni. Da evitare: l’eccessivo inaffiamento, le forti variazioni di temperatura e, soprattutto, le correnti d’aria. Infatti, seguendo questi pochi consigli sarà facile assicurare loro una lunga vita.
La collocazione ideale per le Stelle di Natale è un luogo luminoso, caldo (intorno ai 20 gradi Centigradi), anche vicino ad un termosifone. Ma la stella deve essere protetta dai raggi del sole diretti e dalle correnti d’aria. Deve essere innaffiata solo quando il terriccio è asciutto preferibilmente con acqua tiepida. La Stella di Natale non ama il sottovaso pieno d’acqua. Quando è in fioritura, non deve essere aggiunto fertilizzante; dopo dovrebbe essere innaffiata ogni mese con una soluzione nutriente disponibile in commercio.


Fonte: stars for europe

sabato 6 novembre 2010

L'orto sul tetto di casa: A Torino iniziano a moltiplicarsi. E c'è anche chi insegna a crearli.

Ce n'è per tutti i gusti sul tetto di via Goito 14 a Torino.
Un orto nel quartiere San Salvario che ha fatto parlare di sé. A partire da questa esperienza e dal grande interesse suscitato, Studio999 con 'Oursecretgarden' apre nei suoi spazi, al piano terra di via Goito 14, un laboratorio per accompagnare gli abitanti del quartiere nella realizzazione di orti sui tetti, dalla fase ideativa, alla realizzazione, fino alla piantumazione.

Insalata, cicoria, rucola, ravanelli e pomodori. E poi fagioli, fagiolini, zucchini e zucche rigorosamente bio.

Gli abitanti di San Salvario, ma non solo, avranno la possibilità di conoscere i benefici ambientali e sociali che questo tipo di esperienza innesca e potranno richiedere la consulenza tecnica e botanica necessaria per mettere in pratica il loro progetto. "Bisogna capire se il tipo di tetto di cui disponiamo - spiega uno dei tre soci di Studio 999, l'architetto Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - può essere adatto, se regge, quali verdure piantare in quale periodo. Prima di iniziare, certo, bisogna ottenere l'autorizzazione nell'assemblea condominiale".

In occasione di Paratissima 2010, l’orto e gli spazi dello studio sono aperti al pubblico.
Sarà in distribuzione il primo manuale per la realizzazione di orti sui tetti, realizzato da Studio999. "Abbiamo deciso di creare un orto sul tetto - spiega Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - insieme a una decina di famiglie, più che altro giovani coppie sui trentacinque anni. La coltivazione occupa una porzione perimetrale del tetto piano dello studio per un totale di 40 mq di superficie. A fine giugno inizi di luglio la prima raccolta. Nel mese di settembre si è proceduto alla piantumazione delle specie autunnali e invernali".

L’orto è coltivato in modo biologico, senza l’utilizzo di fertilizzanti o pesticidi e lavorando lo strato più superficiale della terra. Questo uso collettivo di uno spazio in condivisione costituisce un'importante innovazione nel modo di abitare, che crea occasioni di socialità in un contesto urbano particolarmente critico.

Leggi tutto l'articolo su: adnkronos.com
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