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domenica 21 novembre 2010

Piante: recenti studi sembrano confermare che i network Wi-Fi sono dannosi per le piante.

E' quanto afferma uno studio congiunto di un gruppo di università.

Le radiazioni emesse dai network Wi-Fi influirebbero negativamente sulle piante, causando variazioni significative nella loro crescita e determinando fessure nella corteccia.

Lo riferisce uno studio guidato da una università olandese e commissionato dalla città di Alphen aan den Rijn 5 anni fa, dopo che ricercatori avevano scoperto alcune anormalità, in un parco, che non potevano essere ascritte a infezioni batteriche o a infestazione da parte di parassiti.

L'azione combinata dei campi elettromagnetici creati dai network telefonici e dalle LAN wireless contribuirebbero ad aumentare, in maniera significativa, l'azione delle particelle ultra fini prodotte dai veicoli sulla superficie dei vegetali, particelle così sottili da riuscire a penetrare all'interno delle cellule più semplici delle piante stesse.

Lo studio prevedeva l'esposizione di 20 piante di frassino a un forte campo di radiazioni di vario tipo per un periodo di 3 mesi. Il risultato è risultato un accartocciamento e una morte prematura delle foglie e lesioni sulla corteccia degli alberi stessi. A livello di risultati finali è apparso che le foglie stesse avevano un periodo di vita media di circa il 15% inferiore rispetto al normale.

Un'altra forma di sperimentazione ha dimostrato che le radiazioni prodotte dai ripetitori di telefonia mobile determinano un rallentamento della crescita delle piante di granturco.
Il direttore della ricerca ha auspicato che ulteriori studi siano avviati in questo senso per confermare gli effetti a lungo termine delle radiazioni in questo campo.

Fonte: http://www.techup.it/news/i_network_wifi_dannosi_per_le_piante-04154

sabato 6 novembre 2010

L'orto sul tetto di casa: A Torino iniziano a moltiplicarsi. E c'è anche chi insegna a crearli.

Ce n'è per tutti i gusti sul tetto di via Goito 14 a Torino.
Un orto nel quartiere San Salvario che ha fatto parlare di sé. A partire da questa esperienza e dal grande interesse suscitato, Studio999 con 'Oursecretgarden' apre nei suoi spazi, al piano terra di via Goito 14, un laboratorio per accompagnare gli abitanti del quartiere nella realizzazione di orti sui tetti, dalla fase ideativa, alla realizzazione, fino alla piantumazione.

Insalata, cicoria, rucola, ravanelli e pomodori. E poi fagioli, fagiolini, zucchini e zucche rigorosamente bio.

Gli abitanti di San Salvario, ma non solo, avranno la possibilità di conoscere i benefici ambientali e sociali che questo tipo di esperienza innesca e potranno richiedere la consulenza tecnica e botanica necessaria per mettere in pratica il loro progetto. "Bisogna capire se il tipo di tetto di cui disponiamo - spiega uno dei tre soci di Studio 999, l'architetto Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - può essere adatto, se regge, quali verdure piantare in quale periodo. Prima di iniziare, certo, bisogna ottenere l'autorizzazione nell'assemblea condominiale".

In occasione di Paratissima 2010, l’orto e gli spazi dello studio sono aperti al pubblico.
Sarà in distribuzione il primo manuale per la realizzazione di orti sui tetti, realizzato da Studio999. "Abbiamo deciso di creare un orto sul tetto - spiega Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - insieme a una decina di famiglie, più che altro giovani coppie sui trentacinque anni. La coltivazione occupa una porzione perimetrale del tetto piano dello studio per un totale di 40 mq di superficie. A fine giugno inizi di luglio la prima raccolta. Nel mese di settembre si è proceduto alla piantumazione delle specie autunnali e invernali".

L’orto è coltivato in modo biologico, senza l’utilizzo di fertilizzanti o pesticidi e lavorando lo strato più superficiale della terra. Questo uso collettivo di uno spazio in condivisione costituisce un'importante innovazione nel modo di abitare, che crea occasioni di socialità in un contesto urbano particolarmente critico.

Leggi tutto l'articolo su: adnkronos.com

giovedì 4 novembre 2010

Eventi e mostre nel mese di Novembre 2010


INTERPOMA 2010 (dal 04/11/2010 al 06/11/2010)
La prossima Fiera internazionale specializzata per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela, avrà luogo dal 4 al 6 novembre 2010. Nel 2008 giunsero in visita ad Interpoma 11.653 operatori provenienti da 57 nazioni. Anche nel 2010 l'evento tratterà tutti gli aspetti legati al settore della mela e sarà accompagnato dal congresso internazionale: La mela nel mondo.
Per informazioni: Fiera Bolzano - piazza Fiera 1, Bolzano - Tel 0471 516000 Fax 0471 516111.
info@fierabolzano.it
http://www.interpoma.it/

NUOVE NORME PER IL VIVAISMO FRUTTICOLO (il 05/11/2010)
'Le nuove norme comunitarie per la propagazione e commercializzazione delle piante da frutto' è il titolo della tavola rotonda che si svolgerà in occasione di Interpoma 2010 il 5 novembre alle ore 10:00 presso la sala Schreckbichl dell'Hotel Sheraton Four Points a Bolzano.
Le tematiche affrontate saranno le prospettive di qualificazione del vivaismo nazionale e i rischi per la qualità delle produzioni frutticole italiane.
Il convegno organizzato durante Interpoma è promosso da Civi Italia con lo scopo di favorire un incontro ed un confronto tra vivaisti, frutticoltori e le massime autorità ed istituzioni nazionali e comunitarie, al fine di acquisire importanti indicazioni sullo stato dell'arte delle norme europee e nazionali in materia di vivaismo, per ricercare assieme posizioni comuni e condivise, capaci di rafforzare il ruolo della filiera frutticola nazionale in Europa.
www.fierabolzano.it/interpoma/

DIRADAMENTO CHIMICO SU MELO (il 06/11/2010)
Il convegno 'Stato dell'arte ed orientamenti tecnici sul diradamento chimico delle mele' si terrà nell'ambito di Interpoma presso il Centro Congressi della Fiera Bolzano c/o Four Points Hotel Sheraton nella sala 'Tiefenbrunner' dalle ore 15,00 alle 19,00. Il convegno si organizza in due parti principali: la prima a carattere prevalentemente scientifico, la seconda ad indirizzo principalmente tecnico/applicativo. Tra le due sessioni è prevista una sessione a carattere 'regulatory' nella quale verrà trattata la situazione delle varie sostanze attive alla luce della revisione europea.
Per ulteriori informazioni: tel. 0471 976598 .
info@agrimport.it
www.fierabolzano.it/interpoma

PESTICIDES IN THE MEDITERRANEAN AREA (dal 11/11/2010 al 12/11/2010) Catania
Scopo del workshop è rendere note le attività di ricerca del Grifa e del MGPR, due associazioni che riuniscono ricercatori provenienti dall'Italia e dai Paesi del Mediterraneo. Il wokrshop si concentrerà sulla xenobiotica e in particolare sui pesticidi, sul loro impatto ambientale e sulla valutazione del rischio.
L'incontro si svolgerà in Piazza Dante, 2 presso il Monastero dei Benedettini.
mgpr-grifa@unict.it
www.grifa.org/MGPR2010/index.htm

INTENSIFICAZIONE COLTURALE IN OLIVICOLTURA ([12/11/201)] - Sassari
La Sezione Centro Ovest dell’Accademia dei Georgofili, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei della Facoltà di Agraria di Sassari, ha ritenuto opportuno organizzare una Giornata di Studio nella quale verranno dibattute e approfondite le problematiche legate all'intensificazione colturale in olivicoltura.
Per informazioni contattare la segreteria: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Università di Sassari,
tel. 079229232, fax 079229337.
arboree@uniss.it

Calabria, workshop sull'actinidia Gioia Tauro (Rc), 25 novembre 2010 ore 15.30.
Il 3° workshop 'Actinidia in Calabria' si terrà il 25 novembre 2010 a Palazzo Fallara,
Questo è il programma delle relazioni a seguire:
Cancro batterico dell'actinidia in Italia e nel mondo: attuali conoscenze e strategie in atto - Giorgio Mariano Balestra, Università della Tuscia (Vt)
Nuove varietà e tecniche di impollinazione - Valentino Bovo, Soc. agricola Bovo F.lli, Verona
Tecniche colturali - Cristos Xiloyannis, Università Basilicata / Servizio fitosanitario regionale
Le conclusioni saranno affidate a Michele Traversa, assessore all'Agricoltura della Regione Calabria. Coordina i lavori Rosario De Leo – divulgatore agricolo Arssa Ce.DA n° 17 Gioia Tauro.
Per informazioni contattare la segreteria organizzativa:
Associazione Protos, SS 18 - 89013 Gioia Tauro (Rc)
Tel. e fax 0966-52669
Email: protos2008@libero.it

Segnala, nei commenti, nuovi eventi e manifestazioni.

Influenza: una dieta a base di frutta e di verdure stagionali per combattere i sintomi dell’influenza

Per difendersi dalla imminente influenza stagionale si comincia dalla tavola. Sono gli esperti del Policlinico San Matteo di Pavia, che lanciano l'idea di dieta ‘scudo’ per giocare d’attacco e prevenire le mosse dei tre virus protagonisti della stagione invernale alle porte.
Dal kiwi ai semi di girasole, passando per il classico vegetale del grande freddo: la zucca.

Gli alimenti alleati del nostro sistema immunitario sono insospettabili, e la lista e’ lunga. Il consiglio degli specialisti dell’ospedale è: “Alimentarsi in modo corretto e regolare, assumere cibi ricchi di betacarotene e vitamina E e C con potere antiossidante e protettivo”, spiegano in una nota.
Un messaggio che, tradotto in frutta e verdura, significa consumare tanti agrumi, ananas, frutti di bosco, mandorle e nocciole. E ancora carote e zucchine, patate e pomodori, spinaci e carciofi.

Anche il condimento deve essere ‘mirato’: “Scegliete fra olio extravergine di oliva oppure olio di semi”, suggeriscono gli esperti.

Un aiuto prezioso contro l’influenza arriva anche da cibi ‘sottorappresentati’ nei piatti degli italiani: barbabietole rosse e semi di girasole. Intramontabili i classici broccoli, le cime di rapa, il prezzemolo e i peperoni.

La lista degli specialisti si conclude con il rimedio della nonna più gettonato: latte con il miele. Alla dieta giusta vanno poi abbinate alcune misure protettive, ricordano ancora gli esperti: “Lavarsi spesso le mani o frizionarle con gel alcolico, gettare i fazzoletti dopo l’uso, coprire il naso e la bocca quando si starnutisce o si tossisce, tenersi un po’ più isolati dal resto della famiglia quando ci si ammala, non condividere con altri i propri oggetti personali”.

Da non dimenticare il ruolo strategico del sonno per ricaricare l’organismo e “l’attività fisica regolare”.

Fonte: Adnkronos

mercoledì 27 ottobre 2010

Eventi e fiere: gli appuntamenti di Novembre 2010

- INTERPOMA 2010 Bolzano (dal 04/11/2010 al 06/11/2010)
La prossima Fiera internazionale specializzata per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela, avrà luogo dal 4 al 6 novembre 2010. Nel 2008 giunsero in visita ad Interpoma 11.653 operatori provenienti da 57 nazioni. Anche nel 2010 l'evento tratterà tutti gli aspetti legati al settore della mela e sarà accompagnato dal congresso internazionale: La mela nel mondo.
Per informazioni:
- Fiera Bolzano - piazza Fiera 1, Bolzano
- Tel 0471 516000 Fax 0471 516111.

info@fierabolzano.it
http://www.interpoma.it/


- DIRADAMENTO CHIMICO SU MELO (il 06/11/2010)

Il convegno 'Stato dell'arte ed orientamenti tecnici sul diradamento chimico delle mele' si terrà nell'ambito di Interpoma presso il Centro Congressi della Fiera Bolzano c/o Four Points Hotel Sheraton nella sala 'Tiefenbrunner' dalle ore 15,00 alle 19,00. Il convegno si organizza in due parti principali: la prima a carattere prevalentemente scientifico, la seconda ad indirizzo principalmente tecnico/applicativo. Tra le due sessioni è prevista una sessione a carattere 'regulatory' nella quale verrà trattata la situazione delle varie sostanze attive alla luce della revisione europea.

Per ulteriori informazioni: tel. 0471 976598 .
info@agrimport.it
www.fierabolzano.it/interpoma

mercoledì 6 ottobre 2010

Eventi e fiere di Ottobre 2010

- MACFRUT 2010 (dal 06/10/2010 al 08/10/2010)
La rassegna internazionale di ortofrutticoltura (la maggiore del bacino del Mediterraneo) porrà quest'anno particolare attenzione alla fase del consumo e alla soddisfazione del consumatore. Sono inoltre in programma circa 300 incontri bilaterali fra imprese estere e espositori italiani, attraverso l'esame delle specifiche richieste delle une e degli altri.
Il 6 ottobre Macfrut inizierà con il 'G 20', il primo incontro fra gli assessori delle regioni di tutta Europa che hanno maggior rilievo ortofrutticolo. Un incontro-convegno che affronterà sia il problema delle regole fitosanitarie di reciprocità negli scambi commerciali tra Paesi sia il rapporto fra i vari segmenti all'interno della filiera, con una particolare attenzione al rapporto con la Gdo.
info@macfrut.com
http://www.macfrut.com/


- GENOMICA IN FRUTTICOLTURA (il 07/10/2010)
Nell'ambito del Macfrut si terrà il convegno 'La genomica, nuova frontiera tecnologica al servizio della frutticoltura - Obiettivi e risultati dei progetti internazionali in atto'. Il convegno vuole rendere edotto il pubblico dello stato di avanzamento delle ricerche nel campo della genomica, post-genomica e metabolomica, in particolare sull'utilizzazione dei geni coinvolti nelle resistenze, nella qualità e in generale nelle vie biosintetiche correlabili ai caratteri più importanti per la valorizzazione del prodotto.
luca.dondini@unibo.it
http://www.macfrut.com/


- POMARIUM 2010 (dal 10/10/2010 al 19/10/2010)
Pomarium è mostra-mercato di piante da frutto antiche e rare. Si terrà dal 10 al 19 settembre nella particolare cornice del Parco Vivai Belfiore, a Lastra a Signa (Fi).
Un ricco programma di conferenze, eventi, attività e degustazioni accompagnerà il visitatore alla riscoperta delle antiche varietà. Saranno inoltre presenti produttori, artigiani e stand di articoli inerenti l'argomento.
info@pomarium.net
http://www.pomarium.net/


- LISTE VARIETALI DEI FRUTTIFERI. MELO E PERO (dal 14/10/2010 al 15/10/2010)
L'incontro annuale 2010 per la presentazione dei risultati del progetto 'Liste varietali dei fruttiferi. Melo e Pero' si terrà a Udine il 14 e 15 ottobre 2010.
Il pomeriggio di giovedì 14 sarà dedicato alla visita alla mostra pomologica, alla collezione di melo e ai programmi di miglioramento genetico del kiwi, della vite e del melo presso l'azienda agraria universitaria 'A. Servadei'. A questa visita in azienda agraria seguirà, per chi vorrà, una breve visita all'Istituto di genomica applicata.
La mattina seguente, cioè venerdì 15 ottobre, sarà dedicata al convegno vero e proprio, che si svolgerà presso l'auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia in Udine, in Via Sabbadini, 31.
http://www.plantgest.com/
raffaele.testolin@uniud.it


- SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO 2010 (dal 21/10/2010 al 25/10/2010)
Il Salone del Gusto giunge alla sua ottava edizione, consacra in maniera compiuta la propria vocazione internazionale e si afferma come un momento centrale nel calendario di chiunque al mondo abbia a cuore il cibo.
Insieme a Terra Madre, con la quale costituisce ormai due parti inscindibili e interconnesse che dialogano fittamente tra di loro, il Salone del Gusto è forse l’unico luogo al mondo dove contadini e artigiani, il mondo della cultura accademica e i cuochi, grandi cultori dell’enogastronomia e “semplici” neofiti si possono incontrare, dando vita a scambi e amicizie.
Orari:
Da giovedì 21 a domenica 24: dalle 11 alle 23
lunedì 25: dalle 11 alle 20
Info: tel. 0172 419611
http://www.salonedelgusto.it/


- ITALIA da giovedì 14 ottobre 2010 a sabato 16 ottobre 2010
SUN - 28° Salone Internazionale dell'Esterno - Progettazione, Arredamento, Accessori - Rimini Fiera.
SUN è la fiera internazionale riservata ai professionisti dell’outdoor. Piattaforma di business privilegiata e osservatorio unico e autorevole per l’intero settore dell’arredo per esterni, SUN è lo snodo di un mercato mondiale in crescita che vede l’Italia sempre più protagonista in termini di produzione, export e import.
Organizzato nella prestigiosa cornice della Fiera di Rimini, con 12 padiglioni e 90.000 mq di superficie espositiva, 700 espositori e oltre 24.000 visitatori professionali da 55 Paesi nel 2009, SUN è l’unica manifestazione fieristica B2B esclusivamente dedicata alla progettazione e all’arredamento dell’outdoor a 360°.
http://www.sungiosun.it/
 
 
- ITALIA da sabato 9 ottobre 2010 a domenica 10 ottobre 2010
FlorArt: Mostra mercato del verde e dell'artigianato di qualità - Castello di S. Salvatore a Susegana - TV.
Il 9 e il 10 ottobre si terrà la prima edizione della manifestazione “FlorArt - Mostra mercato del verde e dell’artigianato di qualità” nella splendida cornice del Castello di S. Salvatore a Susegana - TV.
In un’area ricca, importante, e dal gusto e dalle esigenze sempre più raffinate, quale il Nord Est - mancava ancora una proposta con queste caratteristiche.
FlorArt, Mostra mercato del verde e dell’artigianato di qualità, coinvolge un centinaio di espositori, che rappresentano il meglio della produzione dei settori del florovivaismo e dell’artigianato di qualità. Infine FlorArt è anche un percorso di riflessione sul paesaggio affrontando di anno in anno una diversa tematica. Quest’anno il tema trattato è quello del “Paesaggio nell’arte - l’arte del paesaggio”.
http://www.flor-art.it/

venerdì 20 agosto 2010

Coltivare carciofi su Marte: alcuni scienziati sperimentano crescita vegetali in ambiente "marziano"

Un orticello su Marte potrebbe essere utile per fornire ai futuri esploratori del Pianeta Rosso non soltanto broccoli e carciofi freschi, ma anche riserve d'ossigeno rinnovabili senza bisogno di portarlo dalla Terra.
E' quanto sperano alcuni ricercatori dell'università di Sydney guidati da Federico Maggi che hanno messo a punto una simulazione per verificare la possibilità di coltivare piante terrestri sul suolo marziano.

Maggi e colleghi sono esperti di "biogeochimica", una scienza che mette insieme biologia, geologia e chimica per studiare come si comportano gli organismi viventi in ambienti eterogenei.
Essi hanno esaminato il processo di crescita di radici vegetali in un compost formato da suolo simile a quello marziano (ne conosciamo la composizione grazie alle sonde), più fertilizzanti e batteri portati dalla Terra. Il tutto inoltre simulando, attraverso un modello chiamato "Biotoughreact", gli ettetti di una gravità come quella di Marte, che è un terzo rispetto a quella terrestre.

I risultati sono stati incoraggianti. A quanto sembra, la gravità ridotta di Marte favorisce l'assorbimento dell'acqua da parte dei vegetali, per cui sono necessarie innaffiature di portata inferiore (l'acqua su Marte c'è, ma si trova principalmente sotto forma di cristalli di ghiaccio mescolati al terriccio, a formare quello che tecnicamente si chiama "permafrost"). Già altre volte erano stati effettuati esperimenti di crescita di vegetali in humus non terrestri (per esempio, con terriccio lunare autentico), e si è visto che i semi non avevano difficoltà a germogliare, purché provvisti dei necessari nutrienti e della flora batterica. La simulazione degli scienziati australiani, più avanzata, conferma esperienze precedenti.

Ma che vantaggio può esserci a coltivare campicelli marziani? Oltre che a ovviamente fornire i futuri colonizzatori di verdure fresche (sempre che risultino commestibili), c'è il fatto che le piante, assorbendo anidride carbonica e cedendo ossigeno, potrebbero rinnovare l'aria respirabile rendendo le future colonie sul Pianeta Rosso autonome da questo punto di vista.

Certo, le piante dovrebbero essere coltivate in serre alquanto speciali, a tenuta stagna, riscaldate e illuminate: su Marte l'atmosfera è estremamente sottile, la temperatura si aggira sui settanta gradi sotto zero e la luce del Sole è più fioca che sulla Terra. Ma magari i vantaggi potrebbero compensare le difficoltà. Forse le future colonie marziane potranno essere circondate, se non da campi di messi ubertose, da corone di coltivazioni a tenuta ermetica.

Fonte: http://notizie.virgilio.it/

martedì 3 agosto 2010

La zagara: prima edizione della mostra di giardinaggio presso l'orto botanico di Palermo nei giorni 22, 23 e 24 ottobre


Piante, giardini, biodiversità e atmosfere d'autunno in terra di Sicilia

Si svolgerà presso l'orto botanico di Palermo nei giorni 22, 23 e 24 ottobre la prima edizione della mostra di giardinaggio “La zagara - Piante, giardini, biodiversità e atmosfere d’autunno all’Orto Botanico di Palermo”.

Con l’appoggio di istituzioni regionali e nazionali, il contributo delle delegazioni siciliane di associazioni di tutela dell’ambiente e il coordinamento dal direttore dell’orto botanico di Palermo, il prof. Francesco Maria Raimondo, che è anche presidente del comitato promotore, la manifestazione sarà occasione e luogo ideale per celebrare in Sicilia l’Anno Internazionale della Biodiversità.
E d’altra parte l’Orto botanico palermitano è uno straordinario scrigno di biodiversità con 12.000 specie vegetali in coltivazione su un’estensione di oltre 10 ettari e, dal 1993, gestisce una banca del germoplasma per la conservazione dei semi delle specie endemiche, rare o minacciate, soprattutto in ambito mediterraneo.

Dalla sua fondazione, nel 1779, l’Orto ha introdotto, studiato, tutelato, fatto conoscere un numero altissimo di specie vegetali, in particolare utili. Si pensi per esempio che da questa istituzione, sede del Dipartimento di Botanica dell’Università di Palermo, è partita la coltivazione in area mediterranea di due frutti popolari come il nespolo del Giappone e il mandarino.

Si è scelto di chiamare “La zagara” questa manifestazione ottobrina proprio in omaggio agli agrumi, oggetto di collezione e studio all’Orto botanico di Palermo con oltre 100 cultivar, e parte determinante dell’economia agricola dell’isola.

Mentre un gran numero di vivaisti nazionali di qualità stanno aderendo con entusiasmo all’iniziativa, (è la prima mostra mercato nazionale che si svolge in Sicilia), il comitato organizzatore lavora alla definizione del calendario di mostre e conferenze che affiancheranno la presentazione e la vendita di piante da giardino e da interno, fruttiferi, vaseria, ecc.

Fonte: Orto Botanico di Palermo

giovedì 22 luglio 2010

Serre fotovoltaiche: partono in Sardegna i primi progetti per coltivare senza impatto ambientale.

Prima in Italia, la Sardegna nell'arco di tre anni istallerà 500 MW fotovoltaici derivanti dalla realizzazione di dieci impianti in serra. Si potrà quindi produrre contemporaneamente energia da fonte rinnovabile e prodotti ortofrutticoli o florovivaistici sotto un tetto di moduli solari.

Settecento ettari di serre dove potranno lavorare migliaia di persone. "Si tratta di una rivoluzione per il futuro dell’agricoltura sarda, ma anche per l’ambiente e l’occupazione. Ora tocca al turismo: l’agricoltura multifunzionale dovrà andare sempre più a braccetto anche con il settore dell’ospitalità", ha dichiarato Andrea Prato, l’assessore regionale all’Agricoltura.
 
Impatto ambientale ed emissioni pari a zero saranno possibili anche grazie allo sfruttamento del “decreto salva-Alcoa” che consentirà di mantenere stabile il prezzo al consumo dell’energia permettendo di usufruire del medesimo incentivo sul Conto Energia.

Il progetto fotovoltaico in serra, una volta realizzato, andrà a fornire 750 milioni di kilowattora pari al fabbisogno di 200mila famiglie, la metà degli abitanti della Sardegna, e raggiungendo quelli che attualmente sono gli standard attribuiti alle regioni del nord Italia che sfruttano l’idroelettrico ma con un impatto ambientale neanche lentamente comparabile.

Grazie al fotovoltaico sardo sarà evitato il consumo di 181 tonnellate di petrolio (TEP) e la produzione di emissioni di CO2 pari a 543 tonnellate.

Fonte: http://www.repubblica.it/

venerdì 2 luglio 2010

Gli ortaggi si cambiano di colore e aiutano la nostra salute


Rape rosse, pomodori neri, patate viola e carote gialle: il punto di Confagricoltura.

L'ultima nata è la rapa rossa, ricca di antociani (quelli che si trovano nei mirtilli o nel vino rosso) e di litio. Le antocianine hanno un potere antiossidante, combattono i radicali liberi, i danni provocati dalle radiazioni ultraviolette, e la fragilità capillare di chi ha problemi di circolazione e di origine infiammatoria. Il litio è utile nelle cura delle malattie depressive.

"Il nostro obiettivo è valorizzare tutta la produzione tipica della Piana del Fucino nella direzione del benessere". A parlare è Alessandro Aureli, titolare di un'azienda all'avanguardia nella fertile pianura in provincia dell'Aquila, famosa per i suoi ortaggi, che deve molto del suo successo alla produzione di carote 'colorate'.

Non solo arancioni, ma anche nere e gialle. E presto anche rosse e bianche. Carote di tutti i colori per 'curare' o prevenire malattie diverse. La sempre maggiore attenzione per la salute e la cura del proprio corpo facendo ricorso a tecniche naturali spinge la ricerca scientifica applicata all'agricoltura ad arricchire determinati prodotti di sostanze che hanno proprietà benefiche, come gli antociani, il selenio, la luteina. E il mercato risponde molto bene.

"Produciamo succhi e concentrati di carote nere e gialle, destinati alla produzione di bevande multivitaminiche, creme e farine - dice Aureli - E la richiesta da parte dell'industria agroalimentare è in continua crescita".
Carota nera, o 'purple carrot', come la chiamano i suoi clienti, al 90% stranieri (come d'altra parte è straniera la quasi totalità dell'industria agroalimentare), ricca di antociani; Carota gialla, con un alto contenuto di luteina, invece, per chi ha problemi agli occhi. Questa sostanza, infatti, aumenta la densità del pigmento maculare della retina e riduce fortemente i rischi di degenerazione.
Infine, le tradizionali carote arancioni, ma particolarmente ricche di betacarotene. E presto arriveranno anche le carote rosse e quelle bianche.
A breve saranno in commercio anche i pomodori neri (viola-nero all'esterno con la polpa di colore rosso), frutto della sperimentazione italiana dell'equipe coordinata dal professor Pierdomenico Perata, ricercatore e docente presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, anch'essi ricchi di antociani, solitamente assenti in questo ortaggio.

Da tempo, inoltre, si producono patate arricchite di selenio con le loro forti proprietà antiossidanti e di prevenzione dai tumori. La patata 'Selenella' (marchio commerciale) ha alle spalle quattro anni di studio oltre dieci di commercializzazione, con una buona rispondenza anche sui mercati esteri, come la Germania e gli Usa.
Dopo la patata al selenio, si pensa a quella ricca di antociani. In tal senso ci sono molteplici ricerche negli Stati Uniti su nuove patate viola che avrebbero le stesse proprietà del pomodoro nero: ne è un esempio la 'Purple Pelisse', di intenso colore violetto interno e esterno, messa a punto dalle Università dell'Oregon, dell'Idaho e dello stato di Washington con l'Usda.

L'università del Kansas pensa invece ad una patata dolce dal cuore viola, ottima per prevenire il cancro.

Fonte: Confagricoltura

lunedì 21 giugno 2010

I nemici dell'orto, più o meno temibili, animali appartenenti a gruppi molto diversi e dannosi per motivi molto differenti. Come riconoscerli e affrontarli.

Si tratta di specie comprese fra Artropodi (Insetti e Acari), Nematodi, Molluschi e Mammiferi Roditori: qualora si presentassero numerosi e preoccupanti, essi vanno affrontati con mezzi idonei, scelti appositamente.

Insetti terricoli
Negli orti familiari, dove i danni causati da insetti sono in genere di scarso rilievo a motivo della grande varietà di vegetali presenti e della diffusa consuetudine di alternarne rapidamente la coltivazione, possono invece costituire serio pericolo alcune forme polifaghe, appartenenti a famiglie diverse, ma unificate dal comportamento, poiché trascorrono tutta o parte della loro vita nel terreno cibandosi di bulbi, tuberi, radici o altre parti di numerose piante; questi insetti, spesso, ma non tutti né sempre, sono favoriti da suoli sciolti, profondi, permeabili, ricchi di humus, abbondantemente conciliati, ben lavorati ed irrigati.

Delle specie più comuni si fa cenno qui di seguito.

Grillotalpa. Il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa) è un grosso ortottero (l'adulto può raggiungere i 6 cm di lunghezza) che compie il ciclo biologico in 2 anni, vivendo nel suolo che abbandona raramente. Infatti i danni sono causati sia dalle forme giovanili che dagli adulti, che scavano nel terreno numerose gallerie, nutrendosi, tra l'altro di germogli e parti sotterranee di piante diverse, rodendo radici, bulbi, tuberi e colletto.

Gryllotalpa grillotalpa, detto comunemente Grillotalpa






Maggiolino. Questo coleottero (Melolontha melolontha) ha un ciclo biologico che si completa nell'arco di 3-4 anni: le larve (molli, biancastre, con cranio color ruggine, tipicamente ricurve), rimangono nel terreno nutrendosi di tessuti vegetali, particolarmente di giovani radici. Gli adulti conducono vita aerea e sono voraci defogliatori di arbusti e latifoglie varie; possono danneggiare anche gli ortaggi divorando foglie ed apici vegetativi. Di norma ogni tre anni si può assistere all'interessante fenomeno dello sfarfallamento contemporaneo di moltissimi adulti che possono invadere, e quindi defogliare, intere piante.

Melolontha melolontha, comunemente detto Maggiolino
Elateridi. Le larve di questi coleotteri (Agriotes litigiosus, A. lineatus, A. spunctator, A. sordidus, A. obscurus) sono facilmente distinguibili in quanto hanno forma allungata, subcilindrica, e tegumento assai consistente, di color giallo ruggine ciò che le fa volgarmente denominare "ferretti". I danni alle colture ortensi sono da attribuire alla voracità delle larve che attaccano l'apparato radicale di varie specie vegetali, penetrano nei tessuti, stroncano le piantine e scavano i tuberi.

Un esemplare di Elateride
Agrotidi. Alcuni Lepidotteri Nottuidi (Agrotis segetum, A. ypsilon, Noctua pronuba, Autographa gamma, Spodoptera exigua) sono ospiti assai comuni dei nostri orti. Le larve, di colore grigiastro e glabre, se stuzzicate si arrotolano rapidamente su sé stesse in modo caratteristico. Hanno abitudini notturne, infatti durante il giorno stanno inattive nel terreno, mentre di notte raggiungono le parti ipogee degli ortaggi (radici, tuberi, colletto) rodendole, ma talvolta attaccano anche la parte aerea di giovani piantine. Essendo le Nottue estremamente polifaghe, i danni che causano possono essere estesi a tutte le colture ortensi.

Un esemplare della famiglia degli Agrotidi





Lotta. Se in un orto si debbono lamentare perdite attribuite all'attività di insetti terricoli, dopo averne accertata la presenza, per la difesa si può avvalersi di diversi principi attivi, in varie formulazioni. Specifico contro la grillotalpa è l'uso di esche avvelenate; per gli altri si agisce interrando, ad esempio, prodotti a base di methiocarb, chiorpyrifos, phoxim.

Acari
Entro il tipo degli Artropodi, gli Acari costituiscono un ordine della classe Aracnidi, e si distinguono dagli insetti per avere il corpo costituito di 2 parti e 4 paia di arti ambulatori. Si tratta di animali dalle dimensioni modeste o modestissime (quelli che interessano l'agricoltura di solito non superano il millimetro di lunghezza), forniti di un apparato boccale atto a pungere e a succhiare. I danni prodotti dagli acari alle piante sono appunto dovuti alle punture che essi infliggono numerosissime agli organi vegetali: taluni perforano le cellule delle foglie svuotandole del loro contenuto e conferendo un caratteristico colore bronzeo, altri attaccano anche fiori e frutti su cui possono determinare l'insorgenza di caratteristiche malformazioni.

Un esempio di acaro


Nell'ambito delle colture orticole, gli acari più frequenti e dannosi sono i Tetranichidi Tetranychus urticae e T. cinnabarinus, ospiti di numerosi ortaggi in pieno campo e in serra, su cui si sviluppano con più generazioni all'anno: colpiscono il fogliame che assume la citata colorazione bronzea e ricoprono le lamine con una fitta tela sericea. Altra specie da segnalare è Aculops lycopersici, particolarmente legata al pomodoro nelle zone dell'Italia centromeridionale: l'acaro provoca bronzatura e fragilità delle foglie, talora fessurazione del fusto, aborto fioraie e mancata maturazione dei frutti.

La difesa contro gli acari si avvale dell'impiego di prodotti specifici.
Nematodi

I nematodi sono animali di aspetto vermiforme, alcuni dei quali, di dimensioni submicroscopiche, hanno particolare interesse in agricoltura in quanto danneggiano le piante coltivate, vivendo e diffondendosi nel terreno. Negli orti può ricorrere e affermarsi la presenza di specie ubiquitarie e polifaghe come l'anguilluia delle piante erbacee (Ditylenchus dípsaci), l'anguilluia della barbabietola (Heterodera schachtii) e l'anguilluia delle radici (Heterodera radicicola).

Esempio di nematode


I danni che le differenti specie penetrando nelle piante attraverso le radici, provocano, possono riassumersi in diminuita funzionalità dell'apparato radicale, presenza su questo di galle, distribuzione di tessuti, talvolta danneggiamenti alle foglie, indebolimento e generale della pianta che può soggiacere a successive infezioni fungine. La lotta può attuarsi con adeguate rotazioni e con l'impiego di apposite sostanze nematocide come ad esempio prodotti a base di dicioropropano-dicioropropilene. Nelle colture sotto plastica o vetro e nei semenzai viene attuata la sterilizzazione del terreno mediante vapore.

Molluschi

Alcuni Molluschi Clasteropodi terrestri possono essere dannosi negli orti, soprattutto in primavera e in autunno, in quanto si cibano di giovani piante, germogli, foglie. Si tratta di appartenenti alla famiglia Limacidae che comprende le ben note limacce (Limax flavus, L. maximus, Agriolimax agrestis) e alla famiglia Arionidae (Arion empiricorum, A. lusitanicus): tali specie si distinguono dalle altrettanto note chiocciole eduli in quanto, fra l'altro, sono prive di conchiglia.

Esempio di mollusco


Questi gasteropodi sono attivi soprattutto durante e dopo le giornate piovose, specialmente nelle ore notturne o mattutine. Nelle rimanenti ore della giornata essi rimangono rintanati sotto pietre o in luoghi freschi umidi ed ombreggiati per cui gli agricoltori si accorgono della foro presenza solo per i danni che producono o per le strisce di muco sericeo che rimane dopo il loro passaggio.

Ricci, topi, talpe, uccelli, ecc. sono predatori di limacce ma la lotta può essere coronata da successo solo se condotta con prodotti specifici che agiscono per contatto come calce viva, calciocianamide, metaldeide, solfato ferroso. Tra le sostanze ricordate la metaldeide è la più diffusa: con essa possono prepararsi anche delle esche avvelenate.

Roditori

Fra questi piccoli mammiferi comuni nelle nostre regioni, diverse specie appartenenti alle famiglie Alirotidae (Arvicola terrestris, Clethrionomys glareolus, Microtus arvalis, Microtus agrestis, Pitymis savii) e Muridae (Apodemus sylvaticus, Himus musculus) sono temibili nemici di varie colture e talvolta possono apparire e far razzia anche negli orti.

Esempio di roditore appartenente alla famiglia

dei Mirotidae
Voraci e astuti, i topi in campo agrario sono noti per le loro molteplici attività. Si ricordano il taglio delle grosse radici e lo scortecciamento ad anello nella zona del colletto, nei fruttiferi; la distruzione di parti ipogee carnose (radici, tuberi, bulbi) di varie piante orticole; la devastazione di seminativi e di derrate immagazzinate.

Lotta. E' basata sull'impiego di esche avvelenate costituite da bulbi, tuberi, semi, granaglie, ecc., seguendo però metodologie diverse secondo le specie che si devono combattere. In particolare contro i Muridi la strategia messa in atto deve essere particolarmente accurata, data l'astuzia di questi animali. Esistono in commercio rodentici diversi per composizione ed effetto.

Nell'uso bisogna sempre ricordare la loro possibile tossicità anche per l'uomo e gli animali domestici. Si ricordano il fosfuro di zinco, l'arsenico, la crimidina e tutto il gruppo degli anticoagulanti (warfarin, prolin, clorophacinone).


Fonte: Giardino Fiorito - Gambini Franca


sabato 8 maggio 2010

Grazie dei fiori: la sesta puntata del 05/05/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 05/05/2010

Protagonista della sesta puntata: si parla della gardenia.

Grazie dei fiori: Le puntate precedenti:
Quinta puntata
Quarta puntata
Terza puntata
Seconda puntata
Prima puntata

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Grazie dei fiori: la quinta puntata del 28/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 28/04/2010

Protagonista della quinta puntata: la magnolia e il filodendro (o monstera).

Gli esperti del programma, Arturo Croci e Michele Trasi, spiegano come prendersi cura della magnolia, fornendo anche alcuni preziosi consigli per riuscire a coltivarla anche in vaso

Grazie dei fiori: Le puntate precedenti:
Quarta puntata
Terza puntata
Seconda puntata
Prima puntata

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venerdì 7 maggio 2010

Dal girasole, lubrificanti ad uso agricolo. In Umbria Novamont Spa, Coldiretti e il Parco Tecnologico 3A avviano la prima filiera agroindustriale

Promuovere lo sviluppo in Umbria di una filiera innovativa ed integrata a basso impatto per la coltivazione del girasole ad alto contenuto di oleico per la produzione di lubrificanti ad uso agricolo: è questo l’obiettivo del progetto che è stato accolto dalla Regione Umbria nell’ambito del Psr Umbria 2007-2013, Asse 1, Misura 124. Un bando estremamente innovativo che posiziona l’Umbria ai vertici della ricerca europea nel campo delle filiere agroindustriali per lo sviluppo di nuovi materiali e prodotti contenenti fonti rinnovabili.

L’aspetto più innovativo del progetto, che ha come capofila 3A Parco Tecnologico agroalimentare dell’Umbria ed è costituito da Novamont Spa, la Cooperativa Oro Verde afferente a Coldiretti e Sincro srl, è la stretta collaborazione tra mondo industriale ed agricolo per lo sviluppo del territorio a beneficio di tutte le parti coinvolte. L’integrazione quindi tra chimica sostenibile ed agricoltura moderna quale modello di sviluppo basato sul progresso territoriale e non sulla ricerca dei prezzi globali più vantaggiosi.

La scelta di utilizzare il girasole è da ricondursi al fatto che può essere coltivato sia in terreni pesanti che sabbiosi, il cui limite è rappresentato dalla disponibilità idrica. In Umbria gli ettari coltivati a girasole sono circa 40 mila con rese medie ad ettaro 24,5 q/ha ed una produzione totale 100 mila quintali. Questi dati rendono il girasole la coltura oleaginosa più importante per la regione, mentre le nuove varietà di girasole ad alto contenuto di oleico consentano maggiori rese e la convivenza di varietà tradizionali senza perdite di resa.

La produzione avverrà secondo standard a basso impatto ambientale e saranno condotte prove a basso impatto al fine di razionalizzare gli input (fertilizzazioni, rotazioni, uso di prodotti fitosanitari). L’obiettivo è supportare, attraverso analisi Lca del prodotto, l’agricoltore ad una gestione integrata della produzione, valorizzando sia la produzione agricola che il prodotto finale (lubrificanti), riducendone gli input.

Attualmente circa il 50% dei lubrificanti venduti e usati nel mondo sono dispersi nell'ambiente. Costituiti da un composto base di origine fossile (derivato dal petrolio) e da un pacchetto di additivi, sono una possibile minaccia per l’ambiente per l’alta percentuale di oli minerali (più del 95%), di tossicità e bassa biodegradabilità. I lubrificanti ed i liquidi idraulici a base di oli vegetali sono invece biodegradabili e presentano una bassa tossicità. Per lo sviluppo di lubrificanti a base vegetale in Umbria è prevista la realizzazione di un impianto prototipo ad hoc di distillazione.

Fonte: Novamont Spa

Link correlati:
- Coltivare il girasole
- Semi di girasole in mix
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Lampone: scoperto il segreto che caratterizza il suo aroma. Identificate le 46 sostanze che caratterizzano il profumo del lampone

Il lampone è considerato uno tra i frutti più profumati e ogni varietà ha un proprio odore e sapore caratteristico. I ricercatori dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige hanno effettuato analisi e studi molto approfonditi, identificando 46 composti che determinano questi singolari profili olfattivi e gustativi. Un risultato molto importante che potrà essere sfruttato nei programmi di miglioramento varietale per creare, con gli incroci naturali, varietà sempre più profumate e apprezzate dal consumatore.

"Le analisi - spiega la ricercatrice Flavia Gasperi dell'area alimentazione del Centro ricerca e innovazione - hanno messo in evidenza come la diversa composizione relativa dei principali composti volatili tipici di questo frutto, in particolare 46 composti appartenenti a diverse classi chimiche, può rendere profondamente diverso il profilo olfatto-gustativo di un lampone passando da una varietà all'altra".

Questi composti possono generare diverse sensazioni che avvertiamo non solo quando si annusa un frutto, ma anche mentre lo si mastica, e ci permettono di riconoscerlo ed apprezzarlo nelle diverse sfumature possibili. Questo è dovuto ad una complessa combinazione di segnali indotta dalla presenza contemporanea di più sostanze che modulano, in funzione della loro concentrazione, le sensazioni avvertite e che rendono l'odore e il sapore di una varietà di lamponi diversa da un'altra.

Queste conoscenze pongono le basi per impostare programmi di miglioramento varietale basati in maniera importante sulle caratteristiche sensoriali che sono determinanti per guidare l'apprezzamento del consumatore.

"Nel corso dello studio - aggiunge il ricercatore Eugenio Aprea - è emerso che varietà di lampone in cui erano presenti determinati composti volatili, in particolare terreni, risultano più resistenti alla botrite". Alcune varietà di lampone risultano pertanto dotate di meccanismi di difesa naturale contro questo patogeno; per confermare questa ipotesi, i ricercatori che si occupano di difesa stanno valutando l'efficacia di singoli composti o miscele degli stessi nel contrastare la botrite.

Fonte: Istituto agrario S. Michele all'Adige - Fondazione Edmund Mach

Link correlati:
 Lampone giapponese, Tayberry e altre varietà
Guide e manuali sul Giardinaggio 

martedì 27 aprile 2010

Le radici: oggi parliamo del ruolo fondamentale delle radici per il sostegno e la nutrizione degli alberi

Le radici legnose degli alberi sono organi che sopportano l'albero meccanicamente, funzionano come organi di riserva di energia, trasportano acqua e sostanze in essa disciolte, sintetizzano sostanze organiche: regolatori di crescita, aminoacidi e vitamine essenziali per lo sviluppo.

Le radici legnose possono essere molto superficiali o molto profonde e non assorbono acqua. Altre caratteristiche delle radici legnose sono: assenza di midollo, gli elementi conduttori sono più larghi di quelli del tronco, le cellule parenchimatiche sono in percentuale maggiore rispetto a quelle del tronco ed il parenchima accumula sostanze di riserva, generalmente amido. E' importante ricordare che il parenchima delle radici legnose accumula riserve di energia e che la capacità di difesa delle radici dipende dalle riserve stesse. Quando si abbassano le riserve, la difesa è bassa. Quando diminuisce la difesa, si ha l'attacco dei patogeni più deboli ed opportunisti.

La RIZOSFERA è l'interfaccia assorbente radici-suolo. E' la zona di circa un millimetro di spessore posta attorno all'epidermide dei peli radicali e delle cellule intorno alle micorrize (verranno descritte approfonditamente in seguito). Il rizoplano è la striscia di suolo in cui avviene l'assorbimento degli elementi nutritivi disciolti da parte dall'albero. Nella rizosfera e nel suolo circostante, abitano una grande varietà di organismi, più informazioni si riescono ad avere sulla rizosfera e maggiori saranno le probabilità che i trattamenti fatti risultino benefici e non dannosi. Ovunque nel mondo si assista ad un declino degli alberi in città e nei boschi, può significare che gli alberi sono malati a causa di un problema a livello di rizosfera.

Per quanto riguarda il suolo, ancor oggi molti testi lo definiscono come: -materiale sciolto, costituito da roccia disgregata e altri minerali e da sostanza organica parzialmente decomposta, che ricopre gran parte della superficie terrestre-. Una definizione più corretta del suolo potrebbe essere che si tratta di sostanza costituita da sabbia, limo, argilla, sostanza organica in decomposizione, aria, acqua ed un enorme numero di organismi viventi. La sopravvivenza di tutti i sistemi viventi dipende enormemente dalla sinergia e dall'efficienza nell'ottimizzare il funzionamento di tutti i processi, mantenendo gli sprechi al minimo livello possibile. Quando efficienza e sinergia iniziano a diminuire, inizia il declino. Gli alberi a livello energetico sono dipendenti dalla radiazione luminosa del sole, dall'acqua e dagli elementi assorbiti dal suolo come componenti strutturali.

Leggi tutto l'articolo su: CulturaDelVerde.it

domenica 18 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata del 14/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 14/04/2010

Protagonisti di questa terza puntata: il Geranio e la Petunia.

Le puntate precedenti:
Seconda puntata
Prima puntata

sabato 17 aprile 2010

Le mostre di piante e fiori, gli appuntamenti del mese di Aprile

Aprile è un mese ricchissimo di appuntamento dedicati a  fiori, piante ma anche ai prodotti dell’orto e a tutto ciò che fa giardinaggio e vita all’aria aperta.

Tante le mostre in molte località della penisola dal nord alle isole, spesso realizzati in ambienti particolarmente suggestivi per la loro storia o il loro fascino naturalistico.
 
Gerani, perenni, rose …
Messer Tulipano http://www.castellodipralormo.com/

fino al 2 Maggio-Castello di Pralormo, Pralormo (TO)
La fioritura di decine di migliaia di tulipani e narcisi olandesi, rinnovata ogni anno con l’impianto di nuove varietà. Un percorso tematico che in quest’edizione tocca la vista e il colore, offrendo oltre le fioriture anche le farfalle della serra, la fauna del bosco, ill giardino delle piante tintorie e le illusioni ottiche proposte nell’Orangerie.

Festa dei fiori vivaci
16 – 18 aprile - Casalborgone (TO)
Mostra mercato delle erbacee perenni a fioritura primaverile. All´esordio della primavera per assistere al risveglio dei fiori vivaci, per sceglier le nuove varietà da regalare al vostro giardino.1000 entità botaniche in esposizione. Tra i generi in fioritura: Anemone, Aquilegia, Bergenia, Dicentra, Dodecatheon, Doronicum, Euphorbia, Fritillaria, Geum, Iberis, Myosotis, Phlox, Polemonium, Primula, Pulsatilla, Veronica, Viola.
http://www.gorraonline.it/

Este in Fiore
16 – 18 aprile - Este (PD)
Giardini per crescere sarà il titolo della nona edizione di questa consolidata rassegna. Come sempre, per un intero weekend i viali del trecentesco castello carrarese, celebrato anche per il suo roseto e gli alberi monumentali, e lo stesso centro storico si riempiranno di collezioni botaniche di tanti qualificati espositori provenienti da tutta Italia.
http://www.esteinfiore.it/

Dall’ orto amatoriale alle composizioni floreali
Orti e Horti
16 – 18 aprile - S. Ilario di Lastra a Signa (FI)
Seconda edizione dell’appuntamento primaverile dedicato all’orto amatoriale organizzato al Parco Vivai Belfiore, dove trovare, tra l’ altro, sementi di ortaggi insoliti rari o dimenticati, editoria specializzata, laboratori didattici, artigianato. E inoltre per l’edizione 2010 corsi di acquerello botanico.
http://www.vivaibelfiore.it/

Mostra della Minerva
16 – 18 aprile - Villa Comunale di Salerno
La Mostra della Minerva è organizzata dal Comune di Salerno e dall’Associazione Hortus Magnus; dopo il tradizionale Convegno che funge da apertura la Mostra Mercato nella splendida cornice della Villa comunale.
http://www.hortusmagnus.it/

I Fiori nella Rocca
17- 18 aprile - Lonato del Garda (BS)
La straordinaria cornice della Rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda ospiterà la terza edizione della mostra mercato di piante rare ideata dal Garden Club di Brescia che ha voluto così rinnovare ed ampliare il tradizionale Concorso Internazionale di composizione floreale organizzato a Brescia,
http://www.fiorinellarocca.it/

Horti Tergestini
17 – 18 aprile - Trieste
Quinta edizione della mostra mercato di piante e arredi per il giardino, esposizioni artistiche,
presentazioni di libri, conferenze e altri eventi sul tema del verde realizzata nel parco di San Giovanni.
http://www.hortitergestini.it/

Primavera alla Landriana
23 – 25 Aprile - Tor San Lorenzo, Ardea (RM)
Mostra mercato del giardinaggio di qualità: piante insolite e rare, alberi, fiori, bulbi, attrezzi, vasi, libri, arredamento da giardino e complemento d’arredo...
http://www.aldobrandini.it/

Il Giardino di Delizia
24 – 25 aprile - Bogliaco di Gargnano (BS)
Come sempre i vari settori espositivi, disposti tra le antiche limonaie, pongono attenzione alla tradizione giardinistica del lago, alle nuove tendenze culturali, al recupero ed alla diffusione di specie rare con piante da fiore, da frutto, aromatiche, da ombra e da topiaria coltivate dai più esclusivi ed appassionati produttori.
http://www.ilgiardinodidelizia.it/

Nel Segno del Giglio
23 – 25 aprile - Colorno (PR)
Colorno e il suo magnifico Parco delle Reggia si apprestano all’edizione numero 17 di una mostra mercato che è ormai di riferimento in Italia e che ha saputo tessere anche importanti collegamenti con analoghe manifestazioni in Europa, primo fra tutti quello con “Les journees des plantes de Courson”, mostra che da anni è gemmellata con questa di Colorno
http://www.comune.colorno.pr.it/

Tre giorni per il giardino
29 aprile – 2 maggio - Castello di Masino, Caravino (To)
Appuntamento con la diciannovesima edizione della “Tre giorni per il giardino”, la manifestazione floro-vivaistica nazionale per giardini e terrazzi, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano sotto l’accurata regia dell’architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino. Un “ponte” fiorito che anche quest’anno durerà ben quattro giorni, durante i quali oltre 130 vivaisti italiani e stranieri accuratamente selezionati metteranno in mostra le loro collezioni e novità.
http://www.fondoambiente.it/

Primavera in Valnerina
30 aprile – 2 maggio - Sant’Anatolia di Narco (PG)
Mostra mercato dedicata al florovivaismo e al giardinaggio 7ª edizione di Primavera in Valnerina..
http://www.comunesantanatolia.it/


Orchidee, succulente e officinali
Orchidee in Centro
23 – 25 aprile - Monte Porzio Catone (RM)
Nell’ambito del mondo orchidofilo l’evento, giunto alla sua XV edizione, è divenuto sempre più ambito, perché, unico nel suo genere, non rispecchia gli schemi canonici di altri congressi mondiali ma offre una vetrina internazionale di novità in una cornice mai statica.
http://www.comune.monteporziocatone.rm.it/

Meristema
23 – 25 aprile - Ischia, (NA)
I Giardini Ravino di Ischia, nella cornice di un parco botanico tropical-mediterraneo, organizzano la terza edizione della mostra-mercato di piante succulente rare, contestualmente a un convegno che quest’anno avrà come titolo Forma e metamorfosi: la trama creatrice della vita. La botanica secondo Goethe.
http://www.ravino.it/

SalusErbe
24 – 25 aprile - Saludecio (RN)
La XXII edizione di Saluserbe si svolgerà come tradizione nel centro storico che, nelle due giornate di festa, offrirà ai suoi visitatori un programma ampio con incontri e dibattiti, mostre d'arte dedicate alla natura ed esposizioni di pittura botanica nei palazzi storici più rappresentativi, e dimostrazioni di lavori artigiani.
http://www.saluserbe.ottocentofestivalsaludecio.it/

giovedì 8 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata del 07/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 07/04/2010
Protagonista della seconda puntata: la camelia che, nel linguaggio dei fiori, simboleggia la bellezza. Gli esperti del programma spiegano come prendersi cura della camelia, fornendo anche alcuni preziosi consigli su dove e come scegliere i migliori esemplari. A questo splendido fiore è stata dedicata la Mostra Nazionale della Camelia, nella suggestiva cornice del Lago Maggiore, dove, oltre a poter ammirare alcuni bellissimi esemplari del fiore celebrato da Dumas ne La signora delle camelie, è stato possibile seguire una mostra fotografica di grande interesse artistico e culturale.

lunedì 5 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata, su RAI 2, del 31/03/2010

Grazie dei fiori, tutti i mercoledi alle 9,00 su RAI 2 .
Ecco la puntata iniziale del 31/03/2010
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