Ecco alcuni consigli per conservare al meglio la mimosa e per far sì che il simbolo della festa della donna si conservi vivo e rigoglioso per tutto il periodo della sua fioritura.
Come conservare e mantenere piu' feschi i fiori recisi
- Utilizzare un coltellino affilato per eliminare tutte le
foglie rovinate e quelle a contatto con l’acqua del vaso che sono destinate a marcire piu' rapidamente.
- Utilizzare
acqua tiepida per si riempire il vaso, questo consente ai capolini ancora chiusi di potersi aprire e a quelli sbocciati di acquisire un aspetto più soffice. Tenere il vaso in
ambiente non troppo secco e lontano dai caloriferi.
Perché si e' scelta la mimosa quale simbolo della festa della donna.
Nel 1946 alla vigilia del primo “
8 marzo” del dopoguerra, si cercava un
fiore che potesse contraddistinguere e simboleggiare la giornata, che
fiorisse nel periodo della festa, poco costoso e
dall’aspetto gentile e delicato. Le “palline” (capolini) morbide e accese che costituiscono la mimosa sono così diventate il simbolo della
festa delle donne. Un fiore molto diffuso ma
effimero e fragile, che dopo qualche giorno svanisce portando via con sé anche il suo alto valore evocativo.
Coltivare un alberello di mimosa per avere fiori freschi per tutta la primavera
Se volete acquistare un piccolo
alberello di mimosa da tenere in
giardino o in terrazzo tenete presente che la
temperatura non deve scendere mai sotto i 10°.
Si può coltivare anche in casa,
alla luce del sole, ma lontano dai termosifoni.
La mimosa, infatti è una varietà di
acacia originaria di luoghi dai climi caldi e temperati come l'Australia o tropicali come l'Africa o il sud est asiatico, perciò piuttosto umidi.
Le foglie possono essere composte, bipennate, di colore grigio-argenteeo, oppure, dei veri e propri fillodi, che sono dei rametti trasformati in foglie.
I fiori, che sbocciano da gennaio a marzo, secondo la zona, sono riuniti in pannocchie di una decina di centimetri.
La pianta in condizioni ideali
può raggiungere anche i 10 metri d'altezza. Va messa a dimora da ottobre a marzo, quando non e' ancora in piena fioritura. Richiede un
terreno acido, umido ma drenante. Va bagnata poco in inverno e più di frequente in estate, magari
aggiungendo all'acqua del fertilizzante, ogni 15 giorni.
Gradisce il sole, anche diretto, ma meglio i luoghi riparati dal vento. Una volta stabilizzata diventa un alberello solido trae il suo nutrimento dal terreno e le è sufficiente l'acqua delle piogge; non richiede quindi cure eccessivamente impegnative.
È un sempreverde, quindi non perde mai le foglie.
Propagazione:
Tramite
semina o per talea, in primavera- estate. Le talee vanno prelevate dalla pianta medre in estate, e piantate in un terriccio di torba e sabbia.
Rinvaso:
Subito
dopo la fioritura, in primavera, quando necessario, ogni 3 anni circa. Utilizzare sempre dei vasi che abbiano un diametro solo leggermente più ampio del precedente.
Potatura:
Si eliminano
le parti danneggiate e secche subito dopo la fioritura. Questo tipo di potatura stimolerà l'emissione di nuova vegetazione
Avversità:
Non sono indicate malattie o parassiti particolari. possono verificarsi raramente
avvizzimenti di rami e foglie, causati spesso da funghi. Può essere colpita da
afidi e cocciniglie che vanno debellati con prodotti specifici.