sabato 8 maggio 2010

Grazie dei fiori: la quinta puntata del 28/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 28/04/2010

Protagonista della quinta puntata: la magnolia e il filodendro (o monstera).

Gli esperti del programma, Arturo Croci e Michele Trasi, spiegano come prendersi cura della magnolia, fornendo anche alcuni preziosi consigli per riuscire a coltivarla anche in vaso

Grazie dei fiori: Le puntate precedenti:
Quarta puntata
Terza puntata
Seconda puntata
Prima puntata

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venerdì 7 maggio 2010

Dal girasole, lubrificanti ad uso agricolo. In Umbria Novamont Spa, Coldiretti e il Parco Tecnologico 3A avviano la prima filiera agroindustriale

Promuovere lo sviluppo in Umbria di una filiera innovativa ed integrata a basso impatto per la coltivazione del girasole ad alto contenuto di oleico per la produzione di lubrificanti ad uso agricolo: è questo l’obiettivo del progetto che è stato accolto dalla Regione Umbria nell’ambito del Psr Umbria 2007-2013, Asse 1, Misura 124. Un bando estremamente innovativo che posiziona l’Umbria ai vertici della ricerca europea nel campo delle filiere agroindustriali per lo sviluppo di nuovi materiali e prodotti contenenti fonti rinnovabili.

L’aspetto più innovativo del progetto, che ha come capofila 3A Parco Tecnologico agroalimentare dell’Umbria ed è costituito da Novamont Spa, la Cooperativa Oro Verde afferente a Coldiretti e Sincro srl, è la stretta collaborazione tra mondo industriale ed agricolo per lo sviluppo del territorio a beneficio di tutte le parti coinvolte. L’integrazione quindi tra chimica sostenibile ed agricoltura moderna quale modello di sviluppo basato sul progresso territoriale e non sulla ricerca dei prezzi globali più vantaggiosi.

La scelta di utilizzare il girasole è da ricondursi al fatto che può essere coltivato sia in terreni pesanti che sabbiosi, il cui limite è rappresentato dalla disponibilità idrica. In Umbria gli ettari coltivati a girasole sono circa 40 mila con rese medie ad ettaro 24,5 q/ha ed una produzione totale 100 mila quintali. Questi dati rendono il girasole la coltura oleaginosa più importante per la regione, mentre le nuove varietà di girasole ad alto contenuto di oleico consentano maggiori rese e la convivenza di varietà tradizionali senza perdite di resa.

La produzione avverrà secondo standard a basso impatto ambientale e saranno condotte prove a basso impatto al fine di razionalizzare gli input (fertilizzazioni, rotazioni, uso di prodotti fitosanitari). L’obiettivo è supportare, attraverso analisi Lca del prodotto, l’agricoltore ad una gestione integrata della produzione, valorizzando sia la produzione agricola che il prodotto finale (lubrificanti), riducendone gli input.

Attualmente circa il 50% dei lubrificanti venduti e usati nel mondo sono dispersi nell'ambiente. Costituiti da un composto base di origine fossile (derivato dal petrolio) e da un pacchetto di additivi, sono una possibile minaccia per l’ambiente per l’alta percentuale di oli minerali (più del 95%), di tossicità e bassa biodegradabilità. I lubrificanti ed i liquidi idraulici a base di oli vegetali sono invece biodegradabili e presentano una bassa tossicità. Per lo sviluppo di lubrificanti a base vegetale in Umbria è prevista la realizzazione di un impianto prototipo ad hoc di distillazione.

Fonte: Novamont Spa

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Lampone: scoperto il segreto che caratterizza il suo aroma. Identificate le 46 sostanze che caratterizzano il profumo del lampone

Il lampone è considerato uno tra i frutti più profumati e ogni varietà ha un proprio odore e sapore caratteristico. I ricercatori dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige hanno effettuato analisi e studi molto approfonditi, identificando 46 composti che determinano questi singolari profili olfattivi e gustativi. Un risultato molto importante che potrà essere sfruttato nei programmi di miglioramento varietale per creare, con gli incroci naturali, varietà sempre più profumate e apprezzate dal consumatore.

"Le analisi - spiega la ricercatrice Flavia Gasperi dell'area alimentazione del Centro ricerca e innovazione - hanno messo in evidenza come la diversa composizione relativa dei principali composti volatili tipici di questo frutto, in particolare 46 composti appartenenti a diverse classi chimiche, può rendere profondamente diverso il profilo olfatto-gustativo di un lampone passando da una varietà all'altra".

Questi composti possono generare diverse sensazioni che avvertiamo non solo quando si annusa un frutto, ma anche mentre lo si mastica, e ci permettono di riconoscerlo ed apprezzarlo nelle diverse sfumature possibili. Questo è dovuto ad una complessa combinazione di segnali indotta dalla presenza contemporanea di più sostanze che modulano, in funzione della loro concentrazione, le sensazioni avvertite e che rendono l'odore e il sapore di una varietà di lamponi diversa da un'altra.

Queste conoscenze pongono le basi per impostare programmi di miglioramento varietale basati in maniera importante sulle caratteristiche sensoriali che sono determinanti per guidare l'apprezzamento del consumatore.

"Nel corso dello studio - aggiunge il ricercatore Eugenio Aprea - è emerso che varietà di lampone in cui erano presenti determinati composti volatili, in particolare terreni, risultano più resistenti alla botrite". Alcune varietà di lampone risultano pertanto dotate di meccanismi di difesa naturale contro questo patogeno; per confermare questa ipotesi, i ricercatori che si occupano di difesa stanno valutando l'efficacia di singoli composti o miscele degli stessi nel contrastare la botrite.

Fonte: Istituto agrario S. Michele all'Adige - Fondazione Edmund Mach

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