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martedì 6 luglio 2010

La dieta colorata: il rosso e il blu ci preserva da obesita' e tumori.

Dieta dissociata, dieta a punti, dieta bilanciata e ora anche la dieta 'del rosso e del blu': il blu dei mirtilli, dei gelsi, delle melanzane, del mais blu delle Ande, il rosso delle arance rosse di Sicilia e delle fragole, il rosso/blu di ciliegie e uva 'nera'.

Ne sono convinti gli esperti europei che hanno dato il via, il primo di luglio, al 'Progetto Athena', per verificare sull'uomo, le proprieta' delle 'antocianine', i pigmenti che danno la colorazione rossa o blu alla frutta, alla verdura, ai fiori.

Una convinzione nata dai sorprendenti risultati pubblicati recentemente sul Journal of Obesity, delle sperimentazioni su animali da laboratorio, dove una dieta ipercalorica ma ricca in antocianine ha mantenuto i fortunati topini in piena forma fisica e soprattutto magri, al riparo dall' obesita' e dal rischio di malattie cardiovascolari e tumori.

Al progetto Athena prendono parte 6 gruppi europei, oltre al Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell' Universita' di Milano guidato da Chiara Tonelli, l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) diretto da Umberto Veronesi, la societa' italiana Kos Genetics, l'Istituto di Agrumicoltura di Acireale (Catania), l' Universita' Cattolica di Campobasso.






''I risultati sugli animali - spiega la professoressa Tonelli - sono stati a dir poco rivelatori: tre gruppi di topini sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due e' stato dato da bere rispettivamente acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d'arancia rossa. Ebbene, mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le stesse cose non sono aumentati di peso perche' (e il merito non puo' che essere delle antocianine) in loro si e' ridotta la massa adiposa della pancia, la piu' pericolosa per il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari''.

Ora gli esperti riprodurranno le stesse sperimentazioni in clinica, per verificare questi risultati anche sull'uomo. ''Il messaggio - dice Chiara Tonelli - deve essere chiaro: non si e' trovato un nuovo metodo per dimagrire, ma l'indicazione e' che con un'alimentazione sana possiamo fare molto per la nostra salute''.

Fonte: ANSA

lunedì 21 giugno 2010

Pelargonio: malattie e parassiti, pur essendo una pianta molto robusta, viene colpito da alcune patologie. Vediamo quali sono le più comuni e come combatterle.

Alcuni batteri, e specialmente Xanthomonas pelargonii, Agrobacterium tumefaciens e Corynebacterium fascians, possono insediarsi sulle piante di geranio.

Il primo si manifesta con piccole macchie rotondeggianti sulle foglie, dapprima chiare e poi scure, il margine secca e in seguito dissecca tutto il lembo fogliare.

Il secondo batterio provoca la formazione di tumori alla base delle talee e il terzo la proliferazione di piccoli germogli biancastri a livello del terreno sul colletto delle piante.

Il taleaggio è l'operazione ideale attraverso la quale i batteri possono introdursi. Un'accurata disinfezione delle talee, prima della piantagione, è quindi indispensabile, utilizzando sali di rame o prodotti equivalenti.

Marciumi delle piantine

Può accadere che talee da poco radicate e giovani piante presentino la zona del colletto imbrunita e marcescente. Responsabili sono per solito alcuni funghi ubiquitari (Pythium sp., Fusarium sp.) che si trovano sempre come saprofiti sulla sostanza organica in decomposizione, letame, foglie ecc.

Oltre la disinfezione del terriccio usato per la radicazione delle talee (deve essere molto sciolto e povero di sostanza organica) si consiglia di annaffiare lo stretto necessario nel primo periodo e di spargere sul terreno una polvere anticrittogamica, giacché il male tende ad estendersi "a macchia d'olio".
Virosi

Se sulle foglie compaiono zone gialle lungo le nervature, oppure anelli chiari e tacche necrotiche con alone verde chiaro, è probabile che ci si trovi di fronte a qualche malattia da virus. Uguale causa hanno gli arricciamenti e la deformazione dei bordo fogliare, il nanismo delle piante e il disseccamento degli apici vegetativi.

Contro tutte le malattie da virus non si può agire che con pratiche preventive che valgano a preservare le nuove piante da possibili contaminazioni.

Così si raccomanda di distruggere tutte le piante sospettate d'essere infette e di fare bene attenzione nel prelevare le talee destinate alla moltiplicazione, distruggendo senza esitazione tutto il materiale scartato.

Macchie gialle e foglie accartocciate da virosi
Ruggine

Molto facile da riconoscere, la ruggine si presenta con macchie tondeggianti isolate o confluenti sulle foglie; il lembo secca in parte o totalmente, mentre sulla pagina inferiore si formano pustole rugginose nerastre polverulente (Puccinia pelargonii zonalis).

Contro questa malattia si propone l'intervento con ditiocarbammati in polvere o in sospensione acquosa (zineb, maneb, ziram, ecc.). Anche altri composti organici o d'origine mista (cuprorganici) hanno una buona efficacia.




Maculature fogliari diverse

I medesimi prodotti sono pure utili per prevenire e combattere altri miceti responsabili di maculature varie delle foglie Alternaria tenuis, che provoca piccole macchie tanslucide e poi di secco, con bordo bruno. Gioeosporium pelargonii con macchie puntiformi ed estese zone gialle zonate. Macrosporium pelargonii con macchie di secco e zona giallo-verdastra che spesso si estende sino al picciolo fogliare.

Macchie scure da carenza d'acqua.

Foglie arrossate dovute a basse temperature.
Malattie non parassitarie

Molto spesso le piante di geranio (specialmente di Pelargonium peltatum o edera presentano piccole pustole acquose in rilievo sulla pagina inferiore che i fitopatologi chiamano edema. Questo si verifica quando l'umidità dell'ambiente è molto elevata, quando cioè esiste uno squilibrio idrico nella pianta e quindi i sali si accumulano in corrispondenza delle citate escrescenza. Anche i parassiti animali del geranio sono numerosi, ed alcuni di essi sempre assai preoccupanti.






Nottue

Diverse larve di Lepidotteri si cibano volentieri delle foglie dei geranio e possono entrare, talvolta, anche nei fusti. Si tratta delle specie Mamestra ed Agrotis, che in giardino attaccano un po' tutte le piante e che hanno vita notturna. Una distribuzione sul terriccio dei vasi, o ai piedi delle piante nelle aiuole, di qualche insetticida in polvere specifico può essere molto utile.
Afidi e mosche bianche

Questi Emitteri vivono anch'essi a spese delle foglie sulle quali sviluppano le loro colonie. E poiché visitano anche tante altre piante da giardino e da orto, è difficile sloggiarli, nonostante le migliori attenzioni. L'impiego di esteri fosforici (si raccomandano quelli meno tossici a base di fentoato e dimetoato) è assai efficace.
Acari

Ve ne sono di due tipi. Il primo vive sugli apici vegetativi (Tarsonemus pallidus) e deforma le foglie, aggredite man mano ch'esse nascono. Il secondo, comunemente chiamato "ragno rosso". (Tetranichus telarius) vive sulla pagina inferiore delle foglie che diventano giallo-grigiastre e polverose. In seguito si ha una rapida defogliazione, molto evidente specialmente sul geranio edera nel periodo estivo.

Come rimedio si consiglia l'impiego degli acaricidi specifici, aventi azione tanto sulle forme larvali ed adulte quanto sulle uova. Tenere però presente che il "ragno rosso" teme l'umidità, e che frequenti spruzzatore del fogliame durante il periodo caldo possono servire a limitare notevolmente lo sviluppo dei parassita.


Fonte:

Giardino Fiorito - Gambini Franca

venerdì 11 giugno 2010

Agapanto, nel giardino dell'estate: I suoi colori tipici, blu, azzurro e bianco, comunicano un tocco di freschezza e rendono il giardino più bello da vivere proprio nei periodi più caldi dell’anno.

L’Agapanto è una pianta voluminosa ma, allo stesso tempo, leggera. Tra il folto ciuffo di foglie nasce infatti lo stelo slanciato che termina con una vivace e attraente infiorescenza. I suoi colori tipici, blu, azzurro e bianco, comunicano un tocco di freschezza e rendono il giardino più bello da vivere proprio nei periodi più caldi dell’anno.

I fiori iniziano infatti a sbocciare intorno alla metà dell’estate, quando la maggior parte delle piante comincia a sfiorire, e durano fino alle soglie dell’autunno.

L’Agapanto ha una buona capacità di adattamento e quindi cresce bene anche in vaso, diventando interessante anche come pianta ornamentale per il balcone e il terrazzo; è facile da coltivare e dà grande soddisfazione anche a chi è alle prime esperienze con il giardinaggio estivo.

Gli inglesi lo chiamano “African Lily” per ricordare la sua terra d’origine: l’Africa meridionale. Il suo nome in greco significa “fiore dell’amore”.





Come coltivarlo e… altre curiosità
Le radici tuberizzate di Agapanto si piantano in primavera. Bisogna scavare nel terreno delle piccole fossette, deporre sul suolo il bulbo di Agapanto e ricoprirlo con circa 5 cm di terriccio. Tra una pianta e l’altra è importante lasciare circa mezzo metro di distanza, perché le foglie formano una massa voluminosa e hanno bisogno di spazio per crescere. Non occorrono sostegni perché lo stelo fiorale è molto robusto. Non bisogna dimenticarsi di scegliere un angolo soleggiato del giardino.

Se si desidera piantare l’Agapanto in vaso bisogna sistemare la radice al centro di un vaso di circa 40 cm di diametro, meglio se profondo o a forma di orcio. Anche in questo caso bisogna ricordarsi di sistemare il vaso al sole.

Profondità di piantagione: 5 cm, giusto quel tanto che basta a coprire la radice tuberizzata.
Distanza: per permettere lo sviluppo delle foglie, a seconda delle varietà, bisogna piantare i bulbi di Agapanto a una distanza di 20 - 50 cm.
Periodo di fioritura: da metà estate all’inizio dell’autunno
Altezza dello stelo: l’altezza dello stelo può variare tra 60 e 120 cm. Cosa fare dopo la fioritura: quando le infiorescenze appassiscono, bisogna recidere gli steli alla base, cioè a pochi centimetri da dove spuntano dal terreno. Dopo occorre lasciare appassire le foglie e, quando sono ingiallite, bisogna reciderle e coprire il terreno con una miscela di paglia e cenere per proteggere le radici contro i rigori invernali.

Per i principianti
Temete di non saper piantare l’Agapanto? Nessun problema: è facilissimo, basta seguire le istruzioni riportate sulle confezioni. Per i più pigri, comunque, a partire da giugno nei vivai è possibile acquistare le piantine già germogliate, con il ciuffo di foglie pronto a esplodere e l’infiorescenza a poche settimane dalla fioritura. Una volta a casa, togliete il vaso di plastica in cui è coltivato e trasferite l’Agapanto in un vaso più ampio, aggiungendo terriccio sul fondo e lungo i bordi. Coltivate rigorosamente all’aperto: sul balcone o in terrazzo.

Le varietà
Le varietà di Agapanto sono numerose ed è facile riconoscerle per il colore, l’altezza dello stelo e per la forma dell’infiorescenza.
Colore bianco: Alice Gloucester, Snowy Owl, ‘Polar Ice.
Blu chiaro: Blue Moon, Blue Triumphator, e ‘Golden Rule’.
Blu: Donau e Pinocchio.
Blu scuro e intenso: Ben Hope, Blue Giant, Castle of Mey, Intermedius, Midnight Blue e Isis.

La varietà Albovittatus ha foglie e fiori con strisce più chiare.
Gli steli di Ben Hope e Blue Giant superano un metro di altezza, mentre, nelle altre varietà la lunghezza media è compresa tra i 60 e i 90 centimetri.




L’infiorescenza
Per quanto riguarda la forma delle infiorescenze, gli Agapanti vengo suddivisi in tre gruppi principali: a “ombrella arrotondata” con fiori campanulati o a tromba, a “ombrella intermedia”, simile a una semicupola con fiori solitamente a tromba, e a “ombrella pendula”, con fiori tubulari rivolti in basso che non si aprono mai completamente.

Fonte: http://culturadelverde.imagelinenetwork.com/

domenica 30 maggio 2010

Giugno: i lavori di giardinaggio per le piante da appartamento e da giardino

Lavori per le piante in appartamento
Se non lo avete ancora fatto e' il momento giusto per spostare le piante da appartamento all’esterno, se poi non avete intenzione di farlo o non ne avete la possibilità ricordatevi che aumentando la  temperatura aumenta l'esigenza delle piante per quanto riguarda la frequenza delle innaffiature. Alcune piante trovano beneficio se effettuate delle periodiche nebulizzazioni sul fogliame,  é necessario ntervenire più volte la settimana usando anche dell’acqua di rubinetto, a patto però che questa non contenga troppo cloro; in alternativa sarà più opportuno usare dell’acqua minerale non gassata.

Ricordiamoci di controllare spesso le foglie per accertarsi che la pianta goda delle condizioni ottimali per crescere: se notate che le foglie si seccano nelle punte o nei margini dovrete nebulizzare la pianta con maggiore frequenza, mentre se le stesse risultano flosce e ingiallite forse avete esagerato con le innaffiature. Le specie con foglie variegate hanno bisogno di molta luce e una sua eventuale carenza verrà denunciata dalle foglie che assumeranno un colorito uniforme.

Procedere al rinvasamento di quelle piante le cui radici hanno cominciato a fuoriuscire dai fori di drenaggio dell’acqua.

Lavori per le piante in giardino o in terrazza
La priorità assoluta, nel mese di giugno, per i lavori di giardinaggio è quella di tenere le nostre piante al riparo dai parassiti: monitorandole costantemente e al primo segnale di infestazione intervenire tempestivamente con antiparassitari specifici per evitare che la pianta venga danneggiata irreparabilmente e che i parassiti si diffondano sulle piante vicine.
Le malattie fungine più frequenti in questo periodo nel giardino sono la peronospora, l’alternariosi, la ticchiolatura e la bolla, che si combattono con prodotti a base di ossicloruro di rame.
Mal bianco, intervenire tempestivamente con un prodotto a base di zolfo.
In caso di attacco di acari, intervenire con prodotti, il cui principio attivo è il bromopropilato.

Irrigazione
Annaffiare abbondantemente e con regolarità per evitare che il terreno si asciughi troppo, preferendo il mattino presto oppure la sera dopo il tramonto, perché la differenza di temperatura tra l’acqua e la terra nelle ore calde della giornata danneggia le piante.

Ricacci e malerbe
Intorno ai tagli di potatura o lungo i tronchi degli alberi decidui si può verificare la comparsa di ricacci: che devono essere recisi alla base per evitare che tolgano nutrienti ai giovani germogli.
Eliminare regolarmente le erbe infestanti cresciute alla base delle piante: in un giardino di piccole dimensioni si interviene manualmente o con l’aiuto di un coltello, cercando di estirpare anche l’apparato radicale; su superfici più ampie si effettua una sarchiatura, senza danneggiare le radici superficiali di alberi e arbusti di recente impianto.

Pelargoni
Verso la fine del mese si può iniziare a moltiplicare i Pelargonium per talea: si prelevano dai rametti dell’anno precedente delle talee lunghe 5-8 cm, si eliminano poi le foglie basali e si pongono in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.

Lavori per le rose
Questi consigli sono validi per tutto il periodo estivo.
Controllare periodicamente le rose rampicanti e legare ai tutori i nuovi getti non ancora lignificati. Eliminare le erbe infestanti, e verso la metà del mese distribuire un concime chimico specifico, secondo dosi e modalità riportate in etichetta.

Intervenire tempestivamente contro le malattie fungine e parassitarie più frequenti di questo periodo: ruggine, peronospora, oidio, afidi, tortricidi, cocciniglie e ragnetto rosso.
Eliminare i fiori appassiti per favorire lo sviluppo di nuove gemme da fiore. Nel caso di rosai a cespuglio con fiori a mazzo, asportare il mazzo sfiorito, tagliando anche lo stelo subito sopra a una gemma.
Agli ibridi di rosa Tea è consigliabile togliere anche tutti i getti laterali, ed alle rose multiflora tagliare il bocciolo al centro per permettere al corimbo di espandersi in modo uniforme

Irrigazioni: Annaffiare abbondantemente, facendo in modo che l’acqua raggiunga le radici in profondità. Cercare di non bagnare le foglie, in quanto l’umidità fogliare potrebbe favorire l’insorgenza di malattie; a questo scopo può essere utile somministrare l’acqua al mattino presto, in modo che il sole possa rapidamente asciugare le superfici umide. Una valida soluzione sono gli impianti di irrigazione sottochioma, con piccoli irrigatori che spruzzano a livello del suolo senza irrorare il fogliame.

Lavori sulle cactacee
Un interesse particolare meritano le cactacee: con l’arrivo dell’estate e' il momento ideale per rinvasarle. Eliminiamo completamente la terra vecchia e se necessario tagliamo anche la radici superflue(per esempio perchè presentano marciumi o si noti la presenza di parassiti). Prima di rinvasarle però attendiamo almeno una settimana per dare il tempo alla pianta di asciugarsi, quindi scegliamo un vaso leggermente più grande del precedente.
Le cactacee vanno innaffiate almeno una volta a settimana cercando di non bagnare mai la parte aerea della pianta.

venerdì 21 maggio 2010

Cinque studenti italiani inventano una'applicazione per curare l’orto da iPhone.

Un gruppo di giovani studenti italiani dell’Isis Facchinetti di Busto Arsizio (Varese) hanno voluto inventarsi un nuovo progetto tecnologico, per partecipare ad un concorso locale dedicato all’innovazione.

I cinque giovanissimi hanno provato a risolvere un piccolo problema quotidiano: innaffiare i fiori o curare un orto mentre si è in vacanza o in ufficio. Hanno pensato quindi ad una piccola serra controllabile in remoto da un iPhone, attraverso un’applicazione ad hoc. In soli due mesi, rimanendo a scuola qualche ora in più e rinunciando al tempo libero, è nato il primo prototipo funzionante della loro “Serra Domotica”. Il progetto è valso loro un premio assegnato dall’Unione Industriali di Varese e dall’Università Carlo Cattaneo, oltre alla già citata iscrizione all’albo delle eccellenze.

«Per ora questo è un approfondimento nostro», racconta Enthonj, uno dei cinque ragazzi,  “Ci siamo documentati e abbiamo iniziato a smanettare con l’SDK di iPhone, al momento l’applicazione è ancora rudimentale ma siamo certi di poterla migliorare… il software funziona già perfettamente per quando riguarda la comunicazione dello stato in cui si trova la serra, ora stiamo lavorando più sull’invio dei comandi per la gestione».

Oltre all’applicazione, i ragazzi hanno realizzato la serra vera e propria: una sorta di acquario per le piante da giardino, che darebbe la possibilità a tutti di gestire un piccolo orticello direttamente dall’ufficio.

Nel futuro di questi giovanissimi, ovviamente, c’è l’università: Enthonj pensa di iscriversi al Politecnico e nel suo futuro vede lo sviluppo di applicazioni web. Loro dovranno aspettare di crescere professionalmente, ma per noi la loro intraprendenza è già una bella sorpresa.

Leggi tutto l'articolo in: http://www.melablog.it/post/11774/cinque-studenti-italiani-inventano-lorto-che-si-cura-da-iphone

giovedì 13 maggio 2010

Chi e' allergico ai pollini potrebbe esserlo anche alla frutta. Studio eseguito dal Policlinico di Milano su 600 pazienti

Coloro che risultano allergici ai pollini degli alberi, rischiano di diventarlo anche nei confronti di alcuni tipi di frutta.
Tali piante, infatti, per poter difendersi dall'ambiente che le circonda, utilizzano alcune proteine simili ai panallergeni dei pollini arborei.

La patologia e' stata evidenziata da uno studio, condotto su 600 pazienti del Politecnico di Milano.  Mario Previdi ricercatore del Politecnico spiega che "un 31% soffre dalla 'sindrome orale allergica', un prurito-bruciore sulla lingua e sul palato mentre si mangia un frutto".

Fonte:  http://www.ansa.it/

sabato 8 maggio 2010

Grazie dei fiori: la sesta puntata del 05/05/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 05/05/2010

Protagonista della sesta puntata: si parla della gardenia.

Grazie dei fiori: Le puntate precedenti:
Quinta puntata
Quarta puntata
Terza puntata
Seconda puntata
Prima puntata

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- Piante e fiori da recidere
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Grazie dei fiori: la quinta puntata del 28/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 28/04/2010

Protagonista della quinta puntata: la magnolia e il filodendro (o monstera).

Gli esperti del programma, Arturo Croci e Michele Trasi, spiegano come prendersi cura della magnolia, fornendo anche alcuni preziosi consigli per riuscire a coltivarla anche in vaso

Grazie dei fiori: Le puntate precedenti:
Quarta puntata
Terza puntata
Seconda puntata
Prima puntata

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domenica 18 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata del 14/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 14/04/2010

Protagonisti di questa terza puntata: il Geranio e la Petunia.

Le puntate precedenti:
Seconda puntata
Prima puntata

sabato 17 aprile 2010

Le mostre di piante e fiori, gli appuntamenti del mese di Aprile

Aprile è un mese ricchissimo di appuntamento dedicati a  fiori, piante ma anche ai prodotti dell’orto e a tutto ciò che fa giardinaggio e vita all’aria aperta.

Tante le mostre in molte località della penisola dal nord alle isole, spesso realizzati in ambienti particolarmente suggestivi per la loro storia o il loro fascino naturalistico.
 
Gerani, perenni, rose …
Messer Tulipano http://www.castellodipralormo.com/

fino al 2 Maggio-Castello di Pralormo, Pralormo (TO)
La fioritura di decine di migliaia di tulipani e narcisi olandesi, rinnovata ogni anno con l’impianto di nuove varietà. Un percorso tematico che in quest’edizione tocca la vista e il colore, offrendo oltre le fioriture anche le farfalle della serra, la fauna del bosco, ill giardino delle piante tintorie e le illusioni ottiche proposte nell’Orangerie.

Festa dei fiori vivaci
16 – 18 aprile - Casalborgone (TO)
Mostra mercato delle erbacee perenni a fioritura primaverile. All´esordio della primavera per assistere al risveglio dei fiori vivaci, per sceglier le nuove varietà da regalare al vostro giardino.1000 entità botaniche in esposizione. Tra i generi in fioritura: Anemone, Aquilegia, Bergenia, Dicentra, Dodecatheon, Doronicum, Euphorbia, Fritillaria, Geum, Iberis, Myosotis, Phlox, Polemonium, Primula, Pulsatilla, Veronica, Viola.
http://www.gorraonline.it/

Este in Fiore
16 – 18 aprile - Este (PD)
Giardini per crescere sarà il titolo della nona edizione di questa consolidata rassegna. Come sempre, per un intero weekend i viali del trecentesco castello carrarese, celebrato anche per il suo roseto e gli alberi monumentali, e lo stesso centro storico si riempiranno di collezioni botaniche di tanti qualificati espositori provenienti da tutta Italia.
http://www.esteinfiore.it/

Dall’ orto amatoriale alle composizioni floreali
Orti e Horti
16 – 18 aprile - S. Ilario di Lastra a Signa (FI)
Seconda edizione dell’appuntamento primaverile dedicato all’orto amatoriale organizzato al Parco Vivai Belfiore, dove trovare, tra l’ altro, sementi di ortaggi insoliti rari o dimenticati, editoria specializzata, laboratori didattici, artigianato. E inoltre per l’edizione 2010 corsi di acquerello botanico.
http://www.vivaibelfiore.it/

Mostra della Minerva
16 – 18 aprile - Villa Comunale di Salerno
La Mostra della Minerva è organizzata dal Comune di Salerno e dall’Associazione Hortus Magnus; dopo il tradizionale Convegno che funge da apertura la Mostra Mercato nella splendida cornice della Villa comunale.
http://www.hortusmagnus.it/

I Fiori nella Rocca
17- 18 aprile - Lonato del Garda (BS)
La straordinaria cornice della Rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda ospiterà la terza edizione della mostra mercato di piante rare ideata dal Garden Club di Brescia che ha voluto così rinnovare ed ampliare il tradizionale Concorso Internazionale di composizione floreale organizzato a Brescia,
http://www.fiorinellarocca.it/

Horti Tergestini
17 – 18 aprile - Trieste
Quinta edizione della mostra mercato di piante e arredi per il giardino, esposizioni artistiche,
presentazioni di libri, conferenze e altri eventi sul tema del verde realizzata nel parco di San Giovanni.
http://www.hortitergestini.it/

Primavera alla Landriana
23 – 25 Aprile - Tor San Lorenzo, Ardea (RM)
Mostra mercato del giardinaggio di qualità: piante insolite e rare, alberi, fiori, bulbi, attrezzi, vasi, libri, arredamento da giardino e complemento d’arredo...
http://www.aldobrandini.it/

Il Giardino di Delizia
24 – 25 aprile - Bogliaco di Gargnano (BS)
Come sempre i vari settori espositivi, disposti tra le antiche limonaie, pongono attenzione alla tradizione giardinistica del lago, alle nuove tendenze culturali, al recupero ed alla diffusione di specie rare con piante da fiore, da frutto, aromatiche, da ombra e da topiaria coltivate dai più esclusivi ed appassionati produttori.
http://www.ilgiardinodidelizia.it/

Nel Segno del Giglio
23 – 25 aprile - Colorno (PR)
Colorno e il suo magnifico Parco delle Reggia si apprestano all’edizione numero 17 di una mostra mercato che è ormai di riferimento in Italia e che ha saputo tessere anche importanti collegamenti con analoghe manifestazioni in Europa, primo fra tutti quello con “Les journees des plantes de Courson”, mostra che da anni è gemmellata con questa di Colorno
http://www.comune.colorno.pr.it/

Tre giorni per il giardino
29 aprile – 2 maggio - Castello di Masino, Caravino (To)
Appuntamento con la diciannovesima edizione della “Tre giorni per il giardino”, la manifestazione floro-vivaistica nazionale per giardini e terrazzi, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano sotto l’accurata regia dell’architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino. Un “ponte” fiorito che anche quest’anno durerà ben quattro giorni, durante i quali oltre 130 vivaisti italiani e stranieri accuratamente selezionati metteranno in mostra le loro collezioni e novità.
http://www.fondoambiente.it/

Primavera in Valnerina
30 aprile – 2 maggio - Sant’Anatolia di Narco (PG)
Mostra mercato dedicata al florovivaismo e al giardinaggio 7ª edizione di Primavera in Valnerina..
http://www.comunesantanatolia.it/


Orchidee, succulente e officinali
Orchidee in Centro
23 – 25 aprile - Monte Porzio Catone (RM)
Nell’ambito del mondo orchidofilo l’evento, giunto alla sua XV edizione, è divenuto sempre più ambito, perché, unico nel suo genere, non rispecchia gli schemi canonici di altri congressi mondiali ma offre una vetrina internazionale di novità in una cornice mai statica.
http://www.comune.monteporziocatone.rm.it/

Meristema
23 – 25 aprile - Ischia, (NA)
I Giardini Ravino di Ischia, nella cornice di un parco botanico tropical-mediterraneo, organizzano la terza edizione della mostra-mercato di piante succulente rare, contestualmente a un convegno che quest’anno avrà come titolo Forma e metamorfosi: la trama creatrice della vita. La botanica secondo Goethe.
http://www.ravino.it/

SalusErbe
24 – 25 aprile - Saludecio (RN)
La XXII edizione di Saluserbe si svolgerà come tradizione nel centro storico che, nelle due giornate di festa, offrirà ai suoi visitatori un programma ampio con incontri e dibattiti, mostre d'arte dedicate alla natura ed esposizioni di pittura botanica nei palazzi storici più rappresentativi, e dimostrazioni di lavori artigiani.
http://www.saluserbe.ottocentofestivalsaludecio.it/

giovedì 8 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata del 07/04/2010 su RAI 2

Grazie dei fiori: la puntata del 07/04/2010
Protagonista della seconda puntata: la camelia che, nel linguaggio dei fiori, simboleggia la bellezza. Gli esperti del programma spiegano come prendersi cura della camelia, fornendo anche alcuni preziosi consigli su dove e come scegliere i migliori esemplari. A questo splendido fiore è stata dedicata la Mostra Nazionale della Camelia, nella suggestiva cornice del Lago Maggiore, dove, oltre a poter ammirare alcuni bellissimi esemplari del fiore celebrato da Dumas ne La signora delle camelie, è stato possibile seguire una mostra fotografica di grande interesse artistico e culturale.

lunedì 5 aprile 2010

Grazie dei fiori: la puntata, su RAI 2, del 31/03/2010

Grazie dei fiori, tutti i mercoledi alle 9,00 su RAI 2 .
Ecco la puntata iniziale del 31/03/2010

martedì 30 marzo 2010

'GRAZIE DEI FIORI': dal 31 marzo su rai2 parte una serie, in 15 puntate, dedicata al settore vivaistico italiano

Dal 31 marzo, alle 9.00 di mattina e per quindici mercoledi' inizia su Rai 2 la trasmissione "Grazie dei fiori", un programma dedicato alle realta' produttive del settore florovivaistico del nostro Paese.

Di puntata in puntata il programma approfondira' la conoscenza e la "tipicita'" dei prodotti del settore florovivaistico della penisola italiana, un settore vincente e dinamico, dove tradizione e innovazione si incontrano per essere al servizio della natura.

Nella trasmissione si privilegeranno le coltivazioni tipiche italiane per incentivarne l'utilizzo evidenziando, alcuni tra i prodotti piu' pregiati del Made in Italy: i fiori e le piante. Nel corso di ogni puntata saranno approfonditi tutti gli aspetti del settore: un settore vincente e dinamico, dove tradizione e innovazione si incontrano.

Il programma, scritto da Cesare Bisini, Marina Loi e Giovanni Giuliani, con la regia di Donatella Matteucci, e' condotto da Chiara Giallonardo. Arturo Croci, giornalista ed esperto del settore florovivaistico conosciuto a livello internazionale, affianchera' la conduttrice ogni settimana nell'introdurre il telespettatore alla scoperta delle piante svelandone l'origine, le caratteristiche, i piccoli segreti per mantenerle e curarle.


Prosegui la lettura su  agi.it

sabato 27 febbraio 2010

La mimosa, simbolo della festa della donna, alcuni consigli sulla coltivazione della pianta e per conservare piu' a lungo i fiori recisi.


Ecco alcuni consigli per conservare al meglio la mimosa e per far sì che il simbolo della festa della donna si conservi vivo e rigoglioso per tutto il periodo della sua fioritura.

Come conservare e mantenere piu' feschi i fiori recisi

- Utilizzare un coltellino affilato per eliminare tutte le foglie rovinate e quelle a contatto con l’acqua del vaso che sono destinate a marcire piu' rapidamente.

- Utilizzare acqua tiepida per si riempire il vaso, questo consente ai capolini ancora chiusi di potersi aprire e a quelli sbocciati di acquisire un aspetto più soffice. Tenere il vaso in ambiente non troppo secco e lontano dai caloriferi.

Perché si e' scelta la mimosa quale simbolo della festa della donna.

Nel 1946 alla vigilia del primo “8 marzo” del dopoguerra, si cercava un fiore che potesse contraddistinguere e simboleggiare la giornata, che fiorisse nel periodo della festa, poco costoso e dall’aspetto gentile e delicato. Le “palline” (capolini) morbide e accese che costituiscono la mimosa sono così diventate il simbolo della festa delle donne. Un fiore molto diffuso ma effimero e fragile, che dopo qualche giorno svanisce portando via con sé anche il suo alto valore evocativo.


Coltivare un alberello di mimosa per avere fiori freschi per tutta la primavera

Se volete acquistare un piccolo alberello di mimosa da tenere in giardino o in terrazzo tenete presente che la temperatura non deve scendere mai sotto i 10°.

Si può coltivare anche in casa, alla luce del sole, ma lontano dai termosifoni. La mimosa, infatti è una varietà di acacia originaria di luoghi dai climi caldi e temperati come l'Australia o  tropicali come l'Africa o il sud est asiatico, perciò piuttosto umidi.

Le foglie possono essere composte, bipennate, di colore grigio-argenteeo, oppure, dei veri e propri fillodi, che sono dei rametti trasformati in foglie. I fiori, che sbocciano da gennaio a marzo, secondo la zona, sono riuniti in pannocchie di una decina di centimetri.

La pianta in condizioni ideali può raggiungere anche i 10 metri d'altezza. Va messa a dimora da ottobre a marzo, quando non e' ancora in piena fioritura. Richiede un terreno acido, umido ma drenante. Va bagnata poco in inverno e più di frequente in estate, magari aggiungendo all'acqua del fertilizzante, ogni 15 giorni.

Gradisce il sole, anche diretto, ma meglio i luoghi riparati dal vento. Una volta stabilizzata diventa un alberello solido trae il suo nutrimento dal terreno e le è sufficiente l'acqua delle piogge; non richiede quindi cure eccessivamente impegnative. È un sempreverde, quindi non perde mai le foglie.

Propagazione:
Tramite semina o per talea, in primavera- estate. Le talee vanno prelevate dalla pianta medre in estate, e piantate in un terriccio di torba e sabbia.

Rinvaso:
Subito dopo la fioritura, in primavera, quando necessario, ogni 3 anni circa. Utilizzare sempre dei vasi che abbiano un diametro solo leggermente più ampio del precedente.

Potatura:
Si eliminano le parti danneggiate e secche subito dopo la fioritura. Questo tipo di potatura stimolerà l'emissione di nuova vegetazione

Avversità:
Non sono indicate malattie o parassiti particolari. possono verificarsi raramente avvizzimenti di rami e foglie, causati spesso da funghi. Può essere colpita da afidi e cocciniglie che vanno debellati con prodotti specifici.

martedì 16 febbraio 2010

Garden Puzzle e' una divertente ed utile applicazione di grafica online per creare il progetto del vostro giardino.

Garden Puzzle è una divertente applicazione grafica online, in lingua inglese, che consente di costruire in maniera facile e intuitiva un progetto per il vostro giardino. L'applicazione di base e' gratuita mentre, al solito, quella avanzata e' a pagamento, ma vi assicuro quella base e' gia' sufficiente per farsi un'idea di come impostare le varie piante nel vostro giardino.

E' sufficiente cliccare su "create your project" per avviare l'applicazione, quindi scegliere lo sfondo che piu' si avvicina alla conformazione del vostro angolo di giardino.

A questo punto  non vi resta che trascinare, con il cursore (drag and drop) gli elementi messi a disposizione e creare scenari e composizioni. Se qualche pianta non vi piace la potete togliere trascinandola nel cestino.

Buon divertimento

martedì 26 gennaio 2010

Dal 23 al 25 aprile 2010 i fiori più belli d'Italia si danno appuntamento ai giardini della Landriana

Torna "Primavera alla Landriana" la mostra-mercato di giardinaggio che inaugura la bella stagione sul litorale romano. Sul litorale romano il ritorno della bella stagione viene accolto da una delle mostre di giardinaggio più importanti del centro Italia, quella organizzata dalla famiglia Aldobrandini ai Giardini della Landriana.

Questo meraviglioso parco naturalistico a 40 km a sud di Roma creato negli anni '50 dalla Marchesa Lavinia Taverna Gallarati Scotti e dal famoso architetto paesaggista inglese Russel Page - dal 23 al 25 aprile 2010 ospiterà "Primavera alla Landriana" che con oltre cento espositori provenienti da ogni parte d'Italia, ogni anno presenta le eccellenze italiane nel settore del florovivaismo.


Un appuntamento per gli amanti del giardinaggio, gli addetti ai lavori ma non solo. Le giornate di mostra prevedono anche momenti di intrattenimento capaci di interessare chi fa del giardino una parte importante della propria casa o chi semplicemente si lascia affascinare dalla vita "en plein air". Anche quest'anno non potranno mancare gli architetti paesaggisti per consigli e suggerimenti o gli affascinanti "Tree Climbing" che con le loro spettacolari tecniche di potatura terranno con il naso all'insù i visitatori della Landriana.


Durante le giornate della mostra, sarà altresì possibile visitare i 10 ettari di parco, seguendo un itinerario immerso in un'esclusiva scenografia di luci e penombre naturali, soffermandosi negli angoli più suggestivi della Landriana: come la Valle delle Rose, il Viale Bianco, il Giardino degli Ulivi e il quieto Lago circondato dalle rose antiche che a Primavera regaleranno tutto il loro splendore.


A disposizione del pubblico anche un servizio di bar ristorante e tavola calda per una piacevole sosta nel cuore della Landriana. Ricordiamo inoltre che i cani alla Landriana hanno libero accesso, purchè tenuti a guinzaglio.

"Primavera alla Landriana" si svolgerà dalle 10,00 alle 19,00 con orario continuato. Tutte le info su: www.landriana.com.


I Giardini della Landriana si trovano a 40 km a sud di Roma, in località Campo di Carne 51 - Tor San Lorenzo Ardea (RM), durante i mesi primaverili ed estivi sono aperti nel week end e per tutto l'anno rappresentano un'ideale location per eventi privati e ricevimenti.


Fonte: http://www.viniesapori.net/

martedì 5 gennaio 2010

Elleboro, una pianta che fiorisce durante l’inverno e che non teme freddo e gelo. Alcuni consigli per coltivarla

L'elleboro e' una pianta che fiorisce durante l’inverno, non teme il freddo ne il gelo. La pianta è conosciuta anche col nome di Rosa di Natale. I fiori dell’Elleboro hanno un aspetto delicato ma in realtà la pianta è molto resistente e robusta e non necessita di molte cure.

L'elleboro appartiene al genere Helleborus, famiglia delle Ranunculacee. E' una pianta con dimensioni non molto grandi: raggiunge al massimo i 40 cm di altezza e di larghezza. Le piante hanno fiori con 5 grandi sepali, simili a petali, 8-10 petali piccoli e tubolari, numerosi stami e 3-10 pistilli. Produce fiori che variano dalle sfumature del rosa, bianco o verde che sbocciano da metà inverno fino all'inizio della primavera.


E’ fondamentale ricordarsi che l’Elleboro è una pianta velenosa, quindi bisogna maneggiarla con i guanti e tenerla lontana dalla portata dei bambini e degli animali domestici.

COLTIVAZIONE
La pianta non presenta particolari problemi ed e' di facile coltivazione.
Va posizionata in penombra, in giardino va bene sotto un albero, oppure sul balcone o terrazzo utilizzando vasi di medie dimensioni e terriccio fertile.
Annaffiare una volta a settimana, evitando i ristagni che potrebbero fare marcire il colletto della pianta.
In primavera, qualora ce ne fosse bisogno, è consigliabile utilizzare un insetticida specifico contro gli afidi.

giovedì 17 dicembre 2009

I fiori in corsia fanno bene ai malati. Alleviano il dolore, favoriscono la guarigione e migliorano l'umore.

Una bella stella di Natale non può non accendere un sorriso sul volto di un malato costretto in ospedale in questo periodo, inoltre ricevere fiori per un degente è un piacere in ogni momento dell'anno. Ma i fiori fanno davvero bene ai malati? Sì, alleviano il dolore, favoriscono la guarigione e migliorano l'umore, inoltre non sono pericolosi. Malgrado molti nosocomi inglesi stiano bandendo i fiori dalle corsie, uno studio condotto da Giskin Day e Naiome Carter dell'Imperial College di Londra e pubblicato sul British Medical Journal riabilita i fiori in corsia e sfata alcuni miti come il fatto che i fiori portano germi o tolgono l'ossigeno ai pazienti e sono pericolosi.

Gli esperti hanno chiesto a pazienti e staff medico e infermieristico del Royal Brompton Hospital and the Chelsea & Westminster Hospital un parere sui fiori al letto del paziente in ospedale ed hanno esaminato la letteratura scientifica prodotta sull'argomento per valutare tutti i pro e contro dei fiori in ospedale. Dalla letteratura scientifica è emerso che, se è vero che l'acqua dei sottovasi dei fiori è piena di germi, non è mai stato dimostrato che questi possono essere causa di infezioni; altri studi hanno invece dimostrato che non è vero che i fiori di notte rubano l'ossigeno ai pazienti ricoverati. Sfatando questo mito si riduce anche un aggravio di lavoro per gli infermieri, abituati a portare i fiori fuori dalla stanza di notte. Non a caso, è emerso dall'indagine, uno dei motivi principali per cui lo staff ospedaliero spesso non vede di buon occhio l'arrivo di un bouquet o di un vaso di fiori è proprio il fatto che aumenta il loro carico di lavoro.

Ma i fiori, hanno dimostrato numerose ricerche, fanno bene al paziente: alleviano il dolore post-operatorio, abbassano la pressione, riducono ansia e fatica e l'uso di analgesici, migliorano l'umore e favoriscono la convalescenza. Ci sono però delle regole da seguire per chi decide di regalare fiori a un degente, concludono gli autori del lavoro: se sei un visitatore abituale del paziente sarà educato da parte tua pensare a cambiare l'acqua ai fiori ogni volta che vai; scegli dei mazzi non troppo ingombranti e preoccupati anche del vaso in cui potrai disporli in ospedale; evita infine fiori che spargono polline e che emanano un profumo troppo forte che può disturbare gli altri 'abitanti' del reparto.

sabato 26 settembre 2009

Scoperto l'elisir di lunga vita. Mangiare piante e fiori

L'elisir di lunga vita? Mangiare fiori e piante spontanee: Il glicine, ad esempio, è ideale nell'insalata, mentre il sambuco è buono fritto.
Questo il segreto di Libereso Guglielmi, botanico che ispirò il "Barone rampante" di Italo Calvino. "Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo nemmeno e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta", ha detto Guglielmi, botanico 84enne, intervenuto ai lavori del Festival della Salute a Viareggio.

"L'ideale - ha affermato - sarebbe invogliare i bambini, che sono più propensi all'ascolto, a riappropriarsi di tutta una serie di informazioni riguardanti l'alimentazione e la cura di alcune malattie attraverso le piante, informazioni che sono andate del tutto perdute. In pochi sanno che ci sono dei fiori che oltre ad essere bellissimi, sono anche molto buoni. Ad esempio il glicine, l'acacia e il sambuco sono perfetti fritti o nell'insalata. Il tulipano è ottimo se imbottito con del formaggio morbido e lo stesso vale per l'ibisco. L'ortica invece può essere molto utile per stimolare la diuresi".

E per chi non ha un giardino a portata di mano, la soluzione è semplice: "Si può mettere una vaschetta in balcone con delle piantine, basta un piccolo vaso - è il consiglio dell'esperto - per contenerne una decina".

venerdì 31 luglio 2009

Aromaterapia per dimagrire. le essenze possano agire a livello del sistema nervoso

Nel Medioevo, numerose erbe aromatiche, quali lavanda, basilico, rosmarino, salvia e menta, godevano di grande reputazione ed entravano nelle ricette mediche e magiche.
Con il trascorrere dei secoli la concezione magica della natura ha lasciato il posto a ricerche scientifiche basate sulla chimica, che hanno portato, tra l’altro, alla scoperta degli oli essenziali, derivati estremamente raffinati delle piante che racchiudono in sé i cosiddetti principi attivi, cioè dei metaboliti secondari in grado di stimolare e riequilibrare la salute fisica e psichica dell’essere umano.

Anni di studi chimici e biologici hanno permesso di riconoscere scientificamente il potere antimicrobico delle essenze e la loro validità nel trattamento di numerosi disturbi. Le osservazioni di questi studiosi trovano conferma nelle attuali ricerche microbiologiche: sono sempre meglio noti i molteplici principi attivi che compongono gli oli essenziali, ed è possibile testare in vitro la loro efficacia nei confronti di diversi germi patogeni. Inoltre, le recentissime conoscenze di psiconeuroendocrinoimmunologia ci fanno capire come le essenze possano agire a livello del sistema nervoso, influenzando in modo benefico le nostre funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.

Non è un caso, quindi, che gli oli essenziali abbiano potere anche sul dimagrimento.
Sia che vengano inalate dai vapori delle gocce sciolte in acqua e nella sauna, sia che vengano assorbite dalla pelle spalmandoli sul corpo, le essenze raggiungono gli organi interni attraverso la circolazione sanguigna, e aiutano l’organismo a liberarsi dalle scorie e dai grassi causa del soprappeso. L’importante è saper scegliere l’essenza giusta per le proprie esigenze.

Ecco qualche esempio:
- Vaniglia: ha un effetto calmante e riequilibrante
- Mirto: rasserena e aiuta a eliminare i problemi di assuefazione
- Gelsomino: combatte la depressione e riequilibra tutta la sfera psichica
- Lavanda: induce una sensazione di calma e relax, abbatte lo stress e riduce il nervosismo
- Legno di rosa: il suo aroma dolce e speziato allontana l’ansia
- Arancio dolce: placa gli stati ansiosi, rilassa e combatte l’insonnia
- Eucalipto: il suo aroma fresco e forte fornisce un potente stimolo alla mente e aiuta la concentrazione
- Fiore d’arancio: antidepressivo, combatte tristezza e abbattimento

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