venerdì 20 agosto 2010

Coltivare carciofi su Marte: alcuni scienziati sperimentano crescita vegetali in ambiente "marziano"

Un orticello su Marte potrebbe essere utile per fornire ai futuri esploratori del Pianeta Rosso non soltanto broccoli e carciofi freschi, ma anche riserve d'ossigeno rinnovabili senza bisogno di portarlo dalla Terra.
E' quanto sperano alcuni ricercatori dell'università di Sydney guidati da Federico Maggi che hanno messo a punto una simulazione per verificare la possibilità di coltivare piante terrestri sul suolo marziano.

Maggi e colleghi sono esperti di "biogeochimica", una scienza che mette insieme biologia, geologia e chimica per studiare come si comportano gli organismi viventi in ambienti eterogenei.
Essi hanno esaminato il processo di crescita di radici vegetali in un compost formato da suolo simile a quello marziano (ne conosciamo la composizione grazie alle sonde), più fertilizzanti e batteri portati dalla Terra. Il tutto inoltre simulando, attraverso un modello chiamato "Biotoughreact", gli ettetti di una gravità come quella di Marte, che è un terzo rispetto a quella terrestre.

I risultati sono stati incoraggianti. A quanto sembra, la gravità ridotta di Marte favorisce l'assorbimento dell'acqua da parte dei vegetali, per cui sono necessarie innaffiature di portata inferiore (l'acqua su Marte c'è, ma si trova principalmente sotto forma di cristalli di ghiaccio mescolati al terriccio, a formare quello che tecnicamente si chiama "permafrost"). Già altre volte erano stati effettuati esperimenti di crescita di vegetali in humus non terrestri (per esempio, con terriccio lunare autentico), e si è visto che i semi non avevano difficoltà a germogliare, purché provvisti dei necessari nutrienti e della flora batterica. La simulazione degli scienziati australiani, più avanzata, conferma esperienze precedenti.

Ma che vantaggio può esserci a coltivare campicelli marziani? Oltre che a ovviamente fornire i futuri colonizzatori di verdure fresche (sempre che risultino commestibili), c'è il fatto che le piante, assorbendo anidride carbonica e cedendo ossigeno, potrebbero rinnovare l'aria respirabile rendendo le future colonie sul Pianeta Rosso autonome da questo punto di vista.

Certo, le piante dovrebbero essere coltivate in serre alquanto speciali, a tenuta stagna, riscaldate e illuminate: su Marte l'atmosfera è estremamente sottile, la temperatura si aggira sui settanta gradi sotto zero e la luce del Sole è più fioca che sulla Terra. Ma magari i vantaggi potrebbero compensare le difficoltà. Forse le future colonie marziane potranno essere circondate, se non da campi di messi ubertose, da corone di coltivazioni a tenuta ermetica.

Fonte: http://notizie.virgilio.it/

venerdì 6 agosto 2010

ALIMENTAZIONE: FRUTTA, VERDURA E CEREALI ABBATTONO RISCHIO CANCRO COLON DEL 60%

Una dieta ricca di frutta e verdura, latticini a basso contenuto di grassi e pesce puo' ridurre fino al 65% il rischio di sviluppare il cancro al colon-retto: a sostenerlo, ribadendo una conoscenza gia' acquisita dalla comunita' scientifica ma messa in discussione da alcuni ultimi studi, una ricerca condotta da Paige Miller della Pennsylvania State University e pubblicata sul Journal of Nutrition. ''Abbiamo scoperto - spiega Miller - che una dieta a base vegetale con elevate quantita' di frutta, verdura e cereali integrali, e che preveda il consumo di frutta secca, oli vegetali, pesce e prodotti caseari a basso contenuto di grassi e' associata, sia negli uomini che nelle donne, a un ridotto rischio di tumore colorettale''.

Miller e colleghi hanno valutato la dieta di 431 uomini e donne con cancro colorettale e di 726 uomini e donne sani.

Oltre a trovare una riduzione del rischio di cancro al colon-retto nelle persone che mangiano molta frutta e verdura - 65% nelle donne e 62% negli uomini - gli studiosi hanno rilevato che il modello di dieta associata a un maggiore rischio di cancro include molta carne rossa, carni trasformate, pollame, patate fritte, latte ricco di grassi, dolci, snack salati, burro, maionese condimenti grassi e cereali raffinati. Oltre, ovviamente, al fumare, all'essere in sovrappeso e all'eccedere con l'alcol.

Fonte: http://www.asca.it/

martedì 3 agosto 2010

La zagara: prima edizione della mostra di giardinaggio presso l'orto botanico di Palermo nei giorni 22, 23 e 24 ottobre


Piante, giardini, biodiversità e atmosfere d'autunno in terra di Sicilia

Si svolgerà presso l'orto botanico di Palermo nei giorni 22, 23 e 24 ottobre la prima edizione della mostra di giardinaggio “La zagara - Piante, giardini, biodiversità e atmosfere d’autunno all’Orto Botanico di Palermo”.

Con l’appoggio di istituzioni regionali e nazionali, il contributo delle delegazioni siciliane di associazioni di tutela dell’ambiente e il coordinamento dal direttore dell’orto botanico di Palermo, il prof. Francesco Maria Raimondo, che è anche presidente del comitato promotore, la manifestazione sarà occasione e luogo ideale per celebrare in Sicilia l’Anno Internazionale della Biodiversità.
E d’altra parte l’Orto botanico palermitano è uno straordinario scrigno di biodiversità con 12.000 specie vegetali in coltivazione su un’estensione di oltre 10 ettari e, dal 1993, gestisce una banca del germoplasma per la conservazione dei semi delle specie endemiche, rare o minacciate, soprattutto in ambito mediterraneo.

Dalla sua fondazione, nel 1779, l’Orto ha introdotto, studiato, tutelato, fatto conoscere un numero altissimo di specie vegetali, in particolare utili. Si pensi per esempio che da questa istituzione, sede del Dipartimento di Botanica dell’Università di Palermo, è partita la coltivazione in area mediterranea di due frutti popolari come il nespolo del Giappone e il mandarino.

Si è scelto di chiamare “La zagara” questa manifestazione ottobrina proprio in omaggio agli agrumi, oggetto di collezione e studio all’Orto botanico di Palermo con oltre 100 cultivar, e parte determinante dell’economia agricola dell’isola.

Mentre un gran numero di vivaisti nazionali di qualità stanno aderendo con entusiasmo all’iniziativa, (è la prima mostra mercato nazionale che si svolge in Sicilia), il comitato organizzatore lavora alla definizione del calendario di mostre e conferenze che affiancheranno la presentazione e la vendita di piante da giardino e da interno, fruttiferi, vaseria, ecc.

Fonte: Orto Botanico di Palermo
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