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sabato 21 maggio 2011

Barche e giardinaggio a Genova con lo “Yatch e Garden”; Piante e fiori rari e inconsueti a Perugia;



Yacht and garden Genova: piante e  barche

Yacht and garden: piante, barche e ceroplastiche
Lavorincasa.it
Il 21 e il 22 maggio torna la manifestazione sul giardino mediterraneo, nel suggestivo contesto del polo nautico di Genova, tra piante, fiori e l'arte della ceroplastica. Di fiere florovivaistiche ce ne sono a centinaia. Tutte molto suggestive, sia per ...

Barche e giardinaggio a Genova con lo “Yatch e Garden
Comunicati Stampa Piemonte
Appassionati di barche, barche usate e gommoni ecco un bell'evento dedicato alla nautica e al giardinaggio in programma per questo week-end. La manifestazione si chiama “Yatch e Garden” e si svolgerà sabato 21 e domenica 22 maggio 2011 a ...


Weekend di profumi
Corriere Fiorentino
Il giardino di Boboli alla soglia dei suoi Quattrocento anni di età rifiorisce (come ogni anno da cinque ormai) grazie alla manifestazione «I profumi di Boboli». Nata da un'idea di Litta Medri storica direttrice del giardino monumentale, ...

Piante e fiori rari e inconsueti a Perugia
AgriNotizie
Ha inizio oggi l'attesissimo Perugia Flower Show, la mostra mercato nazionale di piante rare e inconsuete che da quattro anni attira i più appassionati giardinieri di tutto il suolo italiano. E' solo in questo weekend, infatti, che si può godere di uno ...

Verde e design, domani al via 'Giardininterrazza' a Roma
ANSA.it
Orti in città, attici trasformati in giardini pensili, nuove oasi verdi tra palazzi e condomini , la moda del green urbano diventa sempre più tendenza e la flora diventa sempre più d'autore con architetti che inseriscono il verde tra le essenzialità ...

Frutta caos macedonia di prezzi
La Repubblica
La frutta è impazzita. Come ad ogni cambio di stagione, quando sul mercato arrivano le prime ondate di nuovi prodotti, i cartellini dei prezzi hanno oscillazioni di record. Nei primi tre giorni di questa settimana era possibile trovare le pesche tanto ...

martedì 10 maggio 2011

news giardinaggio del 11-Maggio-2011: Yacht & Garden 2011; Cervia, Festival dedicato al giardino;

Yacht & Garden 2011

Yacht & Garden 2011
Luxgallery
Anche quest'anno Yacht & Garden, la mostra mercato dedicata al mondo del giardinaggio giunta alla sua quarta edizione, si conferma tra gli appuntamenti nazionali più importanti del settore. Yacht & Garden 2011 ospiterà un' accurata selezione di piante ...

Cervia, fervono i preparativi per il Festival dedicato al giardino
RomagnaOggi.it
Da venerdì 27 a domenica 29 maggio torna l' appuntamento con Cervia Città Giardino - Verde Mercato, dedicato a tutti gli appassionati di giardinaggio, erboristeria e prodotti naturali. Verde Mercato è un mercatino di piante, fiori, bonsai, ...

''Lizza in fiore'', per due giorni un giardino nel giardino
SienaFree.it
La Società Toscana di Orticultura di Firenze organizza, anche per questo anno, una mostra mercato di fiori e articoli da giardinaggio all'interno dei giardini La Lizza a Siena. Dal 14 al 15 maggio, ad ingresso gratuito, e con orario continuato: 9-19,30 ...

Architettura, l'attrazione della vita in montagna
Quotidianocasa
... originario di Annecy che ha ideato il salone dell'architettura di montagna «sarà l'occasione per una riflessione sull'evoluzione della mentalità per quanto riguarda non solo l'architettura, ma anche la decorazione e il giardinaggio in montagna». ...

"Fiori fra le mura" a Serra Sant'Abbondio
Alternativa Sostenibile
Torna anche quest'anno il tradizionale appuntamento con "Fiori fra le mura", l'evento organizzato dalla Pro Loco e dal Comune di Serra Sant'Abbondio, in collaborazione con Legambiente Marche e Corpo Forestale dello Stato, per vivere una giornata ...

Parco del Trasimeno: Il Giardino delle Piante Acquatiche
MondoEcoBlog.com
Il Giardino delle piante acquatiche si trova sull'Isola Polvese, nell'area protetta del Parco del Trasimeno. È stato realizzato nel 1995 in seguito al recupero della piscina progettata nel 1959 dall'architetto Pietro Porcinai su commissione del conte ...

Ricette facili per dolci alla frutta
Guidaconsumatore
D'estate la frutta diventa protagonista dei dolci, a cui regala dolcezza ma quella leggerezza che in genere i dolci tipici dell'inverno non hanno. Un esempio classico è la crostata all'ananas, indicata anche per chi è a dieta o comunque controlla le ...

venerdì 6 maggio 2011

News del 06-Maggio-2011: Orticola 2011, la botanica a Milano; il super-succo di frutta per un cuore sano;Piante aliene invasive in Sardegna

il Giornale
Attese 30mila persone tra le bancarelle allestite ai giardini Montanelli. Oggi anche il sindaco visiterà la fiera Tra le piante di finocchi, peperoni e melanzane quest'anno spunta anche un kolonilott, tipica aiuola svedese Da un cancello della chiesa ...

La Stampa (Blog)
Un mix di 13 succhi di frutta riduce il rischio di malattie cardiache e ictus. La ricetta ideata dagli scienziati francesi Un team di scienziati francesi ha ideato il succo di frutta ideale. Un super-succo di frutta, per la precisione, ...
13 frutti, sapore buono, cuore protetto: questo il nuovo succo di ...
NEWSFOOD.com
Unire 13 varietà di frutta per creare un super succo di frutta doppiamente valido: buono da bere e capace di proteggere il cuore riducendo il pericolo di malattie cardiovascolari ed ictus. Questo il lavoro condotto in una ricerca dell'Università di ...

Alla scoperta delle erbe di campo con Cavolfiori a merenda
Ecologiae.com
Un'alimentazione quoditiana e una cura del corpo basate sull'utilizzo di erbe di campo e sostanze naturali sono fondamentali per uno stile di vita ecocompatibile e sano, per il corpo e anche per la mente. Per questo vi invitiamo a prender parte ...

Il 7 e 8 maggio a Modena un seminario di riconoscimento di fiori ...
Modena 2000
Un sapere antico andato perduto nel corso del tempo, da quando l'uomo ha iniziato a coltivare la terra. Portulaca, acacia, finocchietto selvativo sono tante le erbe e i fiori che la natura offre e che possono aggiungere un tocco creativo alla cucina ...
Piante aliene invasive a Tavolara
La Nuova Sardegna
Per fronteggiare il proliferare delle piante aliene invasive, causa di danni all'ambiente, all'economia e all'uomo, dal 2002, l'Eppo, l'Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante, che riunisce 48 nazioni, ha messo in piedi un ...

Aromatica 2011: il festival di erbe e profumi del ponente ligure
mentelocale.it
Da giovedì 2 a domenica 5 giugno nel Golfo Dianese torna Aromatica, il festival di erbe e profumi del ponente ligure. I comuni che ospitano questa manifestazione si affacciano sul golfo e sono sette in totale: Cervo, San Bartolomeo al Mare, ...

martedì 3 maggio 2011

News del 03-Maggio-2011: Come i moscerini della frutta africani hanno conquistato il mondo; frutta e verdura a maggio


Freschi di stagione: frutta e verdura a maggio
TGCOM (Blog)
La prima tiepida domenica di sole è testimone del pellegrinaggio in massa verso la campagna: tutti coloro che possono lasciano la città per recarsi in mezzo al verde, al mare, al lago, oppure verso i monti. E, se davvero hanno un po' di tempo (e ...

A San Donato il primo ospedale a km zero, frutta e verdura dal ...
Adnkronos/IGN
In mensa solo prodotti della filiera corta italiana, garantiti dagli agricoltori della Coldiretti attraverso la neonata cooperativa Agricolturamica. Milano, 3 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sessanta tonnellate all'anno di frutta e verdura di ...

Recensione "Il Linguaggio Segreto dei Fiori" di Vanessa Diffenbaugh
Paperblog
Non mi fido, come la lavanda. Mi difendo, come il rododendro. Sono sola come la rosa bianca, e ho paura. E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori. Il linguaggio dei fiori, una storia di coraggio e di speranza, di abbandono e di incredibile sete di vita che ...

Orticola 2011: il giardino segreto di Milano
alfemminile.com
Dal 6 all'8 maggio a Milano i Giardini Pubblici Indro Montanelli aprono le porte alla mostra-mercato di Orticola. Sin dal 1996, l'evento è volto a sensibilizzare l'uomo alla cultura dell'orto: ambienti sostenibili e recupero di aree degradate per un ...

La riviera dei fiori, senza fiori
Sanremonews‎
La mostra-mercato “Tre giorni per il giardino” che si è tenuta al Castello di Masino, a Caravino nei pressi di Ivrea (Torino), è stata un'occasione preziosa per vedere piante e fiori, che difficilmente si trovano nelle serre e nei vivai. ...
 
Come i moscerini della frutta africani hanno conquistato il mondo
Greenreport
Fino a 10.000 anni fa in Europa e in Asia il moscerino della frutta, Drosophila melanogaster, non c'era perché allora questa specie, diventata famosa con la genetica, si trovava solo nell'Africa sub sahariana. Eppure in poco tempo (ragionando con il ...

Erbe Medicinali: la rete si mobilita contro la nuova direttiva THMPD
Mainfatti.it
Salvate le erbe medicinali: questo l'appello del web che incomincia a raccogliere centinaia di migliaia di firme per bloccare la direttiva europea "European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products" (THMPD). Anche lettere di protesta ai ...

sabato 30 aprile 2011

News del 30-Aprile-2011: erbe medicinali vietate? Euroflora, non solo fiori: premi anche per gli ortaggi,


Erbe medicinali, rischio di messa al bando nell'Ue: sul web scatta ...
Il Quotidiano Italiano
Il primo maggio l'Unione Europea chiederà di approvare un bando secondo cui verrebbero vietate le medicine fatte di erbe medicinali. Molte sono le petizioni che si stanno opponendo alla possibilità di non poter più trovare farmaci alle erbe, ...

Euroflora, non solo fiori: premi anche per gli ortaggi
Citta della Spezia
“Orti ligustici” con aranci, limoni e olivi, macchia mediterranea, piante aromatiche e ortocolture. E proprio per le belle, originali e numerose presentazioni orticole all'Azienda Costa Verde dei Fratelli Macciò di Albenga sono andati due primi premi. ...

Bouquet sposa 2011 con il linguaggio dei fiori
Sposalicious
Tutto è stato scelto secondo un criterio, come ad esempio i fiori e le piante con cui hanno decorato la chiesa e il resto. Persino il bouquet di Kate aveva un senso. No, non voglio parlarvi ancora della coppia reale, ma utilizzarla per introdurre un ...

La solarità dei fiori pugliesi per la beatificazione di Giovanni ...
SalentoWebTv
Saranno i fiori pugliesi ad addobbare, come un grande giardino all'italiana, il sagrato di piazza San Pietro per la celebrazione della beatificazione di Giovanni Paolo II del primo maggio prossimo . Circa 25mila rose di Terlizzi, 15mila steli di ...

30 aprile-1 maggio: weekend tra piante rare a Masino
TGCOM (Blog)
La mostra-mercato “Tre giorni per il giardino” che si tiene tradizionalmente al Castello di Masino, a Caravino nei pressi di Torino, è un'occasione preziosa (e frequentatissima) per acquistare piante che nei garden difficilmente si trovano. ...

giovedì 28 aprile 2011

News del 28-aprile-2011: fiori e piante, euroflora Genova, linguaggio dei fiori


CONSUMI: COLDIRETTI, MAI FIORI E PIANTE PER 7% ITALIANI
AGI - Agenzia Giornalistica Italia
Il 7 per cento degli italiani non ha mai acquistato fiori, piante, bulbi o sementi nell'ultimo anno, mentre il 20 per cento ne va pazzo e compra i fiori almeno due volte al mese. E' quanto e' emerso dall'indagine Coldiretti/Swg presentata a Euroflora. ...

Al Castello di Masino sbarcano 160 vivaisti doc
La Stampa
Da oggi pomeriggio a domenica porterà nel parco del castello di Masino 160 vivaisti italiani e stranieri con il meglio delle loro produzioni per una mostra-mercato aperta a esperti, appassionati di fiori e amanti della natura interessati a un ...

Euroflora 2011: Genova regina di fiori e piante
Universy.it
Una delizia per gli appassionati di piante e fiori, che non possono non cogliere l'occasione di ammirare, e scoprire, la grande gamma di vegetali provenienti da tutto il mondo. Secondo un'analisi Ismea gli italiani sono grandi amanti di fiori e piante. ...

Rodolfo Valentino imparò a Genova il linguaggio dei fiori
il Giornale
A battezzare l'icona maschile come l'icona dei fiori, ieri è stato l'assessore regionale al Turismo Angelo Berlangieri, che ha ricordato come il pugliese Rodolfo Guglielmi, alias Rudy Valentino, fosse anche genovese d'adozione. ...

Giardinaggio, italiani popolo dal pollice verde
La Repubblica
Secondo l'indagine dell'Ocse dell'aprile 2011 sul lavoro non retribuito, gli uomini - riferisce la Coldiretti - dedicano in media 15 minuti al giorno al giardinaggio e alla cura degli animali, un minuto in più delle donne, che si fermano a 14 minuti. ...

sabato 26 marzo 2011

Ciuriciuri: due manifestazioni siciliane di alto livello dedicate agli amanti del verde e piante particolari

Nasce Ciuriciuri, in Sicilia orientale, due manifestazioni di alto livello dedicate agli amanti del verde e a tutti coloro che sono alla ricerca di specie e varietà che difficilmente si trovano nei tradizionali circuiti commerciali.

La mostra mercato 'Ciuriciuri' non avrà una sede e una data fissa, ma sarà itinerante e si svolgerà in periodi diversi per dare al pubblico siciliano la possibilità di accostarsi ad un più vasto assortimento di piante e dare ai vivaisti ospiti la possibilità di esporre nel periodo più consono le loro produzioni.

La prima edizione si terrà il 2 e 3 aprile 2011 presso i Vivai Valverde e la seconda il 4 e 5 giugno 2011 presso il vivaio Malvarosa. Allo scopo di diffondere sul territorio siciliano la cultura del giardinaggio di qualità, le manifestazioni avranno tra i propri ospiti alcuni vivaisti provenienti da tutta Italia con le loro famose collezioni di piante insolite, oggetti per l'arredo del giardino, articoli da giardinaggio, libri, ecc.; inoltre all'interno della manifestazione si organizzeranno eventi collaterali: mostre di giovani artisti siciliani, conversazioni con temi inerenti le manifestazioni, corsi di giardinaggio, ecc..



Ciuriciuri ha l'ambizioso obiettivo di diventare in Sicilia un punto di riferimento per la fascia di amanti del giardinaggio più esigente, quella di chi non si accontenta; si rivolge ai "giardinieri" che fanno mille domande, a coloro che vogliono conoscere tutti i segreti del mestiere e a chi in biblioteca ha dedicato uno spazio esclusivo ai libri e alle riviste che parlano di piante e giardinaggio, di ambiente e di natura.


Fonte: Associazione Ciuri Ciuri

mercoledì 16 marzo 2011

Biotecnololgie: scoperto il meccanismo per cui le piante riparano le loro ferite


Scoperte le armi segrete che permettono alle piante di riparare le loro ferite: si tratta di fattori di trascrizione identificati per la prima volta dal Centro di ricerca sulle piante dell'istituto giapponese Riken e dall'Istituto giapponese per la Scienza avanzata industriale (Aist).

La scoperta, rende noto lo stesso istituto di ricerca, getta luce sui meccanismi molecolari della differenziazione cellulare, che nelle piante permette alle cellule di crescere e differenziasi con una velocità straordinaria. Le applicazioni, secondo gli esperti, potrebbero essere interessanti in campo medico, per esempio nella rigenerazione degli organi, in agricoltura e nell'industria

Fonte: Ansa

mercoledì 16 febbraio 2011

VerdeMura Lucca: il primo appuntamento primaverile per il giardinaggio.

Torna a Lucca VerdeMura, quarta edizione della mostra di giardinaggio e dei prodotti tipici che nel calendario nazionale delle manifestazioni inaugura la nuova stagione in giardino e all’aperto. Le possenti mura cinquecentesche della famosa città d’arte toscana concedono uno scenario monumentale, verde e arioso, al primo evento di giardinaggio che segue l’equinozio. Così, nel primo week-end di primavera, VerdeMura si prepara ad offrire ai suoi visitatori un saggio appassionato delle piante e dei fiori di tendenza nel 2011 e un tour a 360 gradi tra oggettistica, arredi e quanto concorre alla vita all’aperto in modo piacevole e attuale. Oltre 100 gli espositori qualificati che l’organizzazione ha selezionato tra i migliori sul mercato italiano, con qualche raffinata incursione all’estero.

Fiori e piante per giardini all’ombra. Cresce e si diversifica sempre più la scelta di piante verdi e da fiore in grado di vivere con poca luce e in terreno fresco o umido. Protagonisti a VerdeMura 2011 non solo le violette e le primule, ma anche le Hosta, le felci e gli ellebori, questi ultimi presentati in una ricca collezione dal vivaio Mauro Zanelli di Montichiari (Bs).
Quando il verde è poesia. Ultima frontiera del giardinaggio: ripercorrere a ritroso la storia delle piante e scoprire che in un minuscolo cuscino di muschio c’è un universo che risale a 600 milioni di anni fa. E’ l’invito tra provocazione e poesia del vivaio Central Park di Saronno (Va) che, proprio a VerdeMura 2011, propone per la prima volta una collezione di muschi e licheni. Esulteranno gli intenditori: a margine avranno il diritto di vetrina otto tra specie e varietà del genere Selaginella, “anello di congiunzione” tra muschi e felci nella scala evolutiva delle piante. Storie di 200 milioni di anni fa che il vivaismo contemporaneo di qualità riporta all’ordine del giorno, monito a conoscere e a valorizzare patrimoni naturali di bellezza e capacità di sopravvivenza.....

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lunedì 31 gennaio 2011

L’Orto Botanico di Palermo un enorme museo all’aperto!


L'Orto Botanico di Palermo è una delle più importanti istituzioni accademiche italiane e rappresenta, certamente, quella che meglio di altre coniuga realtà scientifica e territorio.

Considerato come un enorme museo all’aperto, al suo interno sono conservati reperti vivi, bisognosi di cure costanti e appropriate. La peculiarità di questo Orto è rappresentata dalla grande ricchezza di specie ospitate e dalla monumentalità di alcune di esse.

Le favorevoli condizioni climatiche di Palermo ne fanno un luogo di delizie ricco di espressioni di flore diverse. Molto cospicua è, infatti, la componente vegetale mediterranea, tropicale e subtropicale alla quale, però, si sono uniti altri numerosissimi elementi di flore esotiche.
L'orto botanico è una istituzione dell’Università degli Studi di Palermo che risale al 1789 e rappresenta il nucleo storico attorno al quale la Botanica accademica si è sviluppata a partire dal 1795, data in cui esso fu solennemente inaugurato.

La sua attuale estensione, circa 10 ettari, fu raggiunta soltanto nel 1906 in seguito a diversi, successivi, ampliamenti. Adornato da numerose statue e bassorilievi, confinante con la storica Villa Giulia, l’Orto botanico di Palermo vanta un’attività di oltre duecento anni che ha consentito lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il Bacino mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali.

Sebbene quasi tutte le piante che vivono all'aperto nell'Orto possono essere facilmente coltivate nella Conca d'Oro, è certamente straordinario che esse qui riescano a raggiungere sviluppo e dimensioni uguali o quasi a quelle che raggiungono nel loro ambiente naturale.

Le collezioni scientifiche hanno una consistenza, stimata in difetto, di circa 12 mila specie, disposte secondo criteri sistematici (il sistema sessuale di Linneo e filogenetico di Engler) o secondo criteri bio-ecologici (l’Aquarium) e geografici. Di rilievo le collezioni di succulente, palme e cicadee. Non mancano esempi rappresentativi della flora regionale.

Fonte: Grandi Giardini Italiani

lunedì 10 gennaio 2011

La cenere prodotta dal camino? Non buttiamola è una risorsa preziosa per le nostre piante

Spesso la cenere del nostro caminetto finisce nella spazzatura, ma perchè sprecare questa preziosa risorsa, in natura tutti i rifiuti vanno riutilizzati.

Per le nostre amiche piante è un aiuto davvero prezioso!

La cenere contiene un buona percentuale di potassio, un elemento che favorisce l’accumulo di zuccheri nei tessuti vegetali, in particolare in quelle piante che hanno organi di riserva come le bulbose: tulipani, narcisi e giacinti che in questo periodo stanno riposando sottoterra in vaso o in giardino, in attesa del risveglio primaverile.

Per le piante in vaso, di balconi o terrazzi, basterà mischiare uno o due cucchiai di cenere con un pò di terriccio (o meglio ancora con un pò di stallatico) nei vasi sui 30/35 cm di diametro.
Anche per le rose la cenere è un ottimo integratore, le aiuta a resistere al freddo e alle malattie. Un vantaggio da non trascurare quindi: non male per un concime a costo zero!
Facciamo comunque attenzione a non esagerare con le dosi, perchè  la cenere è anche ricca di calcare e il troppo potrebbe danneggiare le vostre beniamine.


Ottimo utilizzarla anche nell’orto, la tradizione contadina ci insegna la vite, darà un'uva più zuccherina, mentre pomodori, patate, sedano, carote e cipolle saranno più gustosi.
Sconsigliato invece l'uso della cenere sulle piante acidofile come azalee, mirtilli e rododendri, che mal la sopportano per la sua azione alcalina.

Sparsa in superficie intorno agli ortaggi, invece, la cenere può essere anche una buona barriera contro le lumache (tranne quando piove e viene dilavata facilmente).
Quindi non buttiamola perche' vale la pena conservarla in un bidoncino o latta per poterla utilizzare quando serve in giardino o sul balcone.

mercoledì 29 dicembre 2010

Inquinamento ambientale: dalla Francia un aiuto viene fornito dalle piante

La lotta contro l'inquinamento in Francia può trarre benefici dall'aiuto di alcune piante.
Si tratta di quello che viene ormai definita fitodecontaminazione, di cui abbiamo già parlato nel precedente post:  Arrivano le piante mangia-metalli. Come risanare, con la coltivazione di piante, i terreni inquinati da metalli pesanti a causa delle attività umane.


Tale tecnica consiste nell’utilizzare alcune piante e i diversi microrganismi presenti nelle loro radici per togliere dalle acque di scarico e dai terreni che si trovano presso le zone industriali le sostanze nocive responsabili dell’inquinamento ambientale e dei danni ambientali da esso provocati.
La soluzione è stata adottata con successo sia dai piccoli centri che da grandi città, insieme alle opportunità offerte dai consueti depuratori.


Tutto dipende dal tipo di impatto ambientale che riusciamo a mettere in atto. È vero che l’impatto ambientale può essere ridotto accumulando di meno, in vista di un consumo ecocompatibile. Ma non basta solo questo. A volte per portare beneficio contro gli effetti dell’inquinamento si può ricorrere a metodi alternativi, come appunto il fitorimedio. Quest’ultimo è riuscito a determinare una qualità migliore dell’acqua e una trasformazione del paesaggio all’insegna della natura. In certi casi l’acqua è addirittura diventata balneabile e sono stati messi a punto giardini, con i quali è stato possibile nascondere alla vista le fabbriche.



Naturalmente bisognerebbe tenere presente che il metodo ha anche dei limiti. Per essere applicato occorrono dei terreni spaziosi e i vantaggi riscontrabili richiedono la messa in atto di un percorso più lungo nel tempo rispetto a quello garantito dalla depurazione chimica. Tuttavia l’aiuto messo a disposizione dalle piante contro l’inquinamento delle acque e del suolo non è affatto da sottovalutare, se si vuole rientrare nella classifica dei Paesi più ecologici in fatto di sostenibilità ambientale.


Fonte: Ansa

martedì 21 dicembre 2010

Arrivano le piante mangia-metalli. Come risanare, con la coltivazione di piante, i terreni inquinati da metalli pesanti a causa delle attività umane.

Recenti studi hanno dimostrato l'efficacia della fitodecontaminazione, mediante cui, girasoli, mais e brassica possono essere impiegati come sistemi di disinquinamento.

"Elevate concentrazioni di metalli in forma diffusa e parcellizzata quali polveri, microparticelle presenti nell'aria, nel suolo e nelle acque", spiega Franco Gambale, direttore dell'Istituto di biofisica (Ibf) del Cnr di Genova, "possono avere gravi conseguenze sulla salute umana e tra i metalli pesanti il piombo è l'elemento più diffuso. Le tecniche utilizzate fino a oggi, con elementi chimici, hanno limiti oggettivi sia per i costi di bonifica delle aree interessate, sia per gli effetti successivi al trattamento: perdita della fertilità e altre gravi alterazioni di natura chimica, fisica e biologica, tali che le aree inquinate rimangono inutilizzate per decine di anni".

La fitodecontaminazione, al contrario, è un processo di purificazione naturale, in quanto, continua il direttore dell'Ibf-Cnr "sfrutta la capacità delle piante di assorbire elementi e composti dal suolo per poi concentrarli nelle parti mietibili (fusto e foglie). Le piante in questione, se opportunamente trattate con sostanze dette chelanti, che servono a rendere estraibili i metalli inquinanti, funzionano come pompe che operano a energia solare, in grado di assorbire dall'acqua e dal terreno non solo i sali minerali necessari per la propria sussistenza, ma anche elementi tossici minerali e/o organici".
 
Espletata la loro funzione, le piante vengono raccolte e incenerite a bassa temperatura, in modo da evitare la reimmissione degli agenti inquinanti nell'atmosfera e da restituire all'uomo, e alle sue attività, suoli prima perduti.

Ma i benefici non si limitano a questo. "La biomassa ottenuta", prosegue Gambale, "può essere utilizzata per generare gas da impiegare per la produzione di energia e i residui minerali possono essere riciclati o inglobati, per esempio, in matrici cementizie. Le ceneri possono infine essere smaltite in discariche attrezzate a costi di gran lunga inferiori rispetto a quelli necessari per lo smaltimento del suolo, in considerazione del minor volume del materiale contaminato".

Alcuni anni fa, nel comune di Arcola, in provincia di La Spezia, su un terreno contaminato da piombo adiacente a uno stabilimento industriale, è stata effettuata una prima sperimentazione di bonifica con la tecnica della fitodecontaminazione. L'esperimento faceva parte del progetto ‘PhyLeS', coordinato dal Cnr. I risultati ottenuti sono stati incoraggianti, mostrando l'efficacia del sistema, che può essere utilizzato anche in presenza di altri inquinamento da piombo, quanto di elementi come il cadmio.

"Con alcuni accorgimenti derivati dai risultati della sperimentazione - conclude Gambale - riteniamo sia possibile un miglioramento della metodica che potrebbe consentire di ridurre il tempo di decontaminazione a circa 20 anni. Un risultato apprezzabile se si considera che gli approcci chimico-fisici tradizionali sono certamente più veloci, ma costosi e per nulla ecosostenibili".

Scritto da: Emanuele Grimaldi
Fonte: cnr

sabato 4 dicembre 2010

La Stella di Natale, tutti i suoi magnifici colori, consigli utili per la coltivazione e cura della pianta


Grazie ai loro colori e forme piacevoli, le Stelle di Natale portano uno splendore del tutto speciale. Nel rosso classico, ma anche nel più trendy color salmone, nel rosa smagliante oppure nel giallo limone.
Quando si tratta di offrire una gamma estesa di colori e forme, la Stella di Natale fa da padrona. La sua ricchezza di colori e la peculiare adattabilità hanno fatto della Stella di Natale un simbolo in grado di incontrare i gusti più disparati.


Varietà di colori e ricchezza di forme
Uno sguardo più attento permette anche di notare la bellezza di questa pianta in ogni suo particolare. Il fogliame delle Poinsettie è arrivato ad avere diverse nuance e molteplici sfumature di verde, che creano giochi di luci e contrasti con le foglie colorate superiori. Piante di diverso colore sono coltivate nello stesso vaso e sono cresciute insieme per dar vita ad una pianta unica e variopinta.
Alla varietà di colore segue una ricchezza delle forme. Si parte dalla pianta compatta, tradizionalmente folta, per arrivare alla versione in miniatura, particolarmente indicata per creare decorazioni per la tavola. Le varianti intermedie midi e maxi, la stella gigante nella forma di una piramide e Poinsettia ad alberello.


Decorazioni e fiori recisi
Non esiste limite alle possibilità di creare decorazioni fantasiose e anche le idee più insolite possono essere realizzate in un modo che sia in linea sia con il proprio gusto sia con il portafoglio.
L’ultima moda per le Poinsettie è quella di usarle come fiori recisi. Per allungare la vita della pianta, è necessario “sigillare” il fusto del fiore bagnandolo per pochi secondi in acqua bollente oppure tenendolo un attimo sulla fiamma di una candela.


Origini e cura
I ricchi colori delle Poinsettie provengono originalmente dal Messico: nonostante le origini esotiche, questo è un fiore facile da curare. Ama ambienti luminosi e caldi e riesce ad adattarsi alla poca umidità dell’aria degli spazi interni. Da evitare: l’eccessivo inaffiamento, le forti variazioni di temperatura e, soprattutto, le correnti d’aria. Infatti, seguendo questi pochi consigli sarà facile assicurare loro una lunga vita.
La collocazione ideale per le Stelle di Natale è un luogo luminoso, caldo (intorno ai 20 gradi Centigradi), anche vicino ad un termosifone. Ma la stella deve essere protetta dai raggi del sole diretti e dalle correnti d’aria. Deve essere innaffiata solo quando il terriccio è asciutto preferibilmente con acqua tiepida. La Stella di Natale non ama il sottovaso pieno d’acqua. Quando è in fioritura, non deve essere aggiunto fertilizzante; dopo dovrebbe essere innaffiata ogni mese con una soluzione nutriente disponibile in commercio.


Fonte: stars for europe

La soluzione degli agronomi per salvare le palme italiane dal punteruolo rosso

Quella del 2010 è la peggiore epidemia che mai si sia verificata in Italia, per quanto riguarda gli attacchi alle palme da parte del punteruolo rosso. Preoccupazione (ma anche contromisure efficaci) da parte del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) che per debellare il problema del punteruolo rosso della palma (un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme) sottolinea quanto sia necessario fare prevenzione, così da anticipare l’attacco e salvare le piante.

Nei prossimi mesi, intanto, il Conaf – come è stato annunciato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale degli ordini provinciali – organizzerà un convegno scientifico di carattere nazionale, 'con l‘obiettivo di giungere ad una soluzione definitiva – ha detto il presidente Conaf, Andrea Sisti - che debelli il problema del punteruolo rosso delle palme, a vantaggio del verde urbano di tutta Italia'.

Oltre ad un doppio intervento da eseguire al tronco e alle foglie, è necessario agire nei tempi giusti: 'In passato gli attacchi si verificavano nel periodo giugno-luglio – precisa Giovanni Chiofalo, coordinatore del Dipartimento Verde Urbano del Conafadesso a settembre-ottobre, a causa dell’innalzamento medio delle temperature. Abbiamo monitorato l’evolversi degli attacchi del punteruolo rosso in molte località siciliane ed anche in altre città italiane (Genova Roma, Lago di Garda, etc.), con un campione di 110 piante, riscontrando risultati positivi grazie agli interventi eseguiti a fine luglio-metà agosto, proprio perché siamo riusciti ad anticipare gli attacchi di settembre'. Fra la fine di agosto e gli inizi di settembre – assicura il Conaf – arrivano le larve; quello è il momento di intervenire: 'Con l’endoterapia – aggiunge Chiofalo -, un sistema di difesa del verde urbano che permette la eliminazione di insetti nocivi senza disperdere prodotti chimici nell'ambiente, attraverso un apposito strumento abbiamo iniettato nel fusto della palma, a 80 centimetri da terra, un insetticida che non è dannoso per la pianta ma che uccide la larva del punteruolo. Il trattamento (costo 120 euro per intervento) si effettua con un trapano che penetra nel tronco, quindi attraverso dei piccoli tubi si inietta l’insetticida'.

Contemporaneamente è da utilizzare il metodo a pioggia: 'Spruzzando una soluzione antiparassitaria - prosegue il dottore agronomo Giovanni Chiofalo – si agisce anche sulle foglie della palma, per avere così un intervento completo ed efficace anche sulla chioma, per combattere il punteruolo rosso adulto ed evitare la deposizione delle uova. I trattamenti vanno eseguiti dalla metà di giugno ogni settimana, e non una volta ogni tre settimane come avveniva in passato. Il costo di ogni trattamento del genere è di 200 euro a pianta'. Il Conaf sottolinea come il punteruolo rosso attacchi ormai anche altre piante, come ad esempio il Chamaerops (conosciuta anche come palma umana).

Fonte: Conaf
Alcuni testi per meglio conoscere le palme:

venerdì 26 novembre 2010

Punteruolo rosso: In arrivo il "naso elettronico" che permetterebbe di individuare le infestazioni delle palme già nelle prime fasi di attacco.

 Il centro studi e ricerche di Sanremo ha presentato il Progetto Palmis - Palme in sicurezza.
Tale progetto prosegue la precedente Iniziativa dell'Università di Palermo: "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

Si tratta di un rilevatore di odori che permetterebbe di individuare le infestazioni alle palme nelle prime fasi di attacco del punteruolo rosso.
Lo studio delle palme, nell’ambito della VI Biennale europea, ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca grazie agli interventi di carattere tecnico e biomeccanico presentati: il Progetto PALM.I.S. – Palme in Sicurezza - e i risultati di ricerche effettuate sul metodo del VPA strumentale, la tomografia sonica, la tomografia di conducibilità elettrica e il naso elettronico.
Si tratta dell’individuazione del rischio di schianto nelle palme, attraverso un’indagine visiva approfondita – il VPA Visual Palm Assessment – basata sui dati rilasciati da strumentazione sofisticata.

Dal momento che le palme, a differenza delle degli alberi, non ci trasmettono con facilità il loro stato di salute attraverso segnali esteriori, la tomografia sonica (che indaga la densità del legno) e quella di conducibilità elettrica (che ne misura la qualità) mirano ad indagare nell’intimità dei monocotiledoni, segnalandoci possibili fratture e cavità che ne compromettono la stabilità. Il tutto per una maggiore sicurezza pubblica, oltre che un intervento di cura rapido.

E’ però il naso elettronico la grande novità dei Dies palmarum 2010. Si tratta di un ‘rilevatore’ di odori che riesce a scoprire ‘fiutando’ la presenza del Punteruolo rosso nascosto all’interno della palma. Il ‘naso elettronico’ permetterebbe di individuare le infestazioni già nelle prime fasi di attacco quando ancora non sono comparsi segnali esteriori sulle foglie o il capitello.

Simile a un contatore, il naso elettronico è stato recentemente testato a Sanremo presso la serra sperimentale del Centro studi e ricerche per le palme ad opera della Coop. Demetra guidata da Gabriele Villa e Letizia Pozzi. L’apparecchio memorizza l’odore della palma infestata dal rincoforo ed è in grado di segnalare il riconoscimento della sua presenza nelle altre.

Ha commentato Claudio Littardi, ricercatore  del Centro studi e ricerche delle palme di Sanremo,
"La ricerca a Sanremo continua, grazie ai rosei orizzonti aperti dalla tomografia sonica e elettrica, che accoppiate ci daranno un quadro della stabilità della palma più dettagliato, mentre il naso che fiuta la presenza del parassita ci permetterà di intervenire in modo tempestivo”.

Per informazioni: Centro studi e Ricerche per le palme di Sanremo, tel. 349-8362307.

Fonte: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/

lunedì 22 novembre 2010

Piante e animali: in natura adottano gli stessi meccanismi di difesa


Animali e piante condividono molecole di riconoscimento per batteri e virus e meccanismi di difesa simili.

Molto più di quanto finora non si sospettasse. Lo sostengono Pamela Ronald dell'Università della California di Davis e Bruce Beutler dello Scripps Research Institute su Science, in un articolo che passa in rassegna i più recenti studi sul sistema immunitario innato. Questi lavorano infatti quasi esattamente nello stesso modo in entrambi i regni, sebbene l’antenato comune dovrebbe risalire a circa un miliardo di anni fa.

Diversamente dalla risposta adattiva (ovvero quella estremamente specifica che l’essere umano e gli altri animali sviluppano a seguito dell’incontro di un patogeno), la risposta innata riconosce specifiche molecole che sono condivise da diversi microbi e sono essenziali per la loro sopravvivenza. Eppure, data l’enorme differenza tra piante e animali, fino a qualche anno fa si era supposto che i meccanismi di difesa fossero completamente diversi. Invece, come sta emergendo da alcuni anni, un’evoluzione convergente ha fatto sì che mondo vegetale e animale rispondessero allo stesso modo di fronte ai segnali lasciati dai batteri.

In particolare - argomentano i ricercatori – ci sono due motivi ricorrenti nei sistemi di difesa: i recettori addetti al riconoscimento e le molecole che trasmettono il segnale di pericolo. Piante, insetti e mammiferi, pur avendo proteine altamente specifiche dedicate ad avvertire la presenza di molecole batteriche, condividono regioni proteiche comuni. La chiave della somiglianza starebbe nella presenza ripetuta dell’aminoacido leucina, importante nella fase del riconoscimento del nemico. Poi, dopo aver riconosciuto il segnale di pericolo, tutte le cellule, non importa a quale specie appartengano, trasmettono l’allarme usando un altro motivo proteico comune (chimato motivo chinasico non-RD, ovvero privo degli aminoacidi arginina e aspartato).

Come sottolineano gli autori, i vantaggi di questa “immunologia evolutiva”, per quanto ancora agli albori, potrebbero rivelarsi molto importanti, sia per la ricerca applicata sulle piante, sia per nuove terapie per gli esseri umani. “E’ come se, per ora, conoscessimo solo alcune foglie del grande albero della vita”, spiegano i due studiosi. “Quando avremo sequenziato i genomi di quasi tutte le specie di piante e animali, potremo risalire a tutti i meccanismi di difesa ed elaborarne di nuovi a partire da altre specie”.

Fonte: http://www.galileonet.it/articles/4cea30b272b7ab2c1a000005

domenica 21 novembre 2010

Piante: recenti studi sembrano confermare che i network Wi-Fi sono dannosi per le piante.

E' quanto afferma uno studio congiunto di un gruppo di università.

Le radiazioni emesse dai network Wi-Fi influirebbero negativamente sulle piante, causando variazioni significative nella loro crescita e determinando fessure nella corteccia.

Lo riferisce uno studio guidato da una università olandese e commissionato dalla città di Alphen aan den Rijn 5 anni fa, dopo che ricercatori avevano scoperto alcune anormalità, in un parco, che non potevano essere ascritte a infezioni batteriche o a infestazione da parte di parassiti.

L'azione combinata dei campi elettromagnetici creati dai network telefonici e dalle LAN wireless contribuirebbero ad aumentare, in maniera significativa, l'azione delle particelle ultra fini prodotte dai veicoli sulla superficie dei vegetali, particelle così sottili da riuscire a penetrare all'interno delle cellule più semplici delle piante stesse.

Lo studio prevedeva l'esposizione di 20 piante di frassino a un forte campo di radiazioni di vario tipo per un periodo di 3 mesi. Il risultato è risultato un accartocciamento e una morte prematura delle foglie e lesioni sulla corteccia degli alberi stessi. A livello di risultati finali è apparso che le foglie stesse avevano un periodo di vita media di circa il 15% inferiore rispetto al normale.

Un'altra forma di sperimentazione ha dimostrato che le radiazioni prodotte dai ripetitori di telefonia mobile determinano un rallentamento della crescita delle piante di granturco.
Il direttore della ricerca ha auspicato che ulteriori studi siano avviati in questo senso per confermare gli effetti a lungo termine delle radiazioni in questo campo.

Fonte: http://www.techup.it/news/i_network_wifi_dannosi_per_le_piante-04154

mercoledì 17 novembre 2010

La Tillandsia, pianta senza radici, soprannominata mangiasmog, se piazzata nei centri urbani, sarebbe in grado di assorbire e trattenere una quantità minima di inquinanti

A parlare delle virtu' della Tillandsia è  il professor Luigi Brighigna, docente in pensione di Botanica nel corso di laurea in scienze biologiche dell’università di Firenze, che ha in programma di effettuare un esperimento per rilevare di inquinanti atmosferici attraverso l’utilizzo di tale pianta neotropicale con grandi capacità di adattamento in ogni condizione meteo.

La Tillandsia cattura l’umidità dell’aria tramite apposite strutture poste sulle foglie chiamate tricomi. "Assieme all’umidità - ha detto il professore - catturano anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti. Gli studi da me condotti sono stati indirizzati all’utilizzo queste piante come biorivelatori di inquinanti atmosferici in particolare per rivelare gli Ipa, ossia gli idrocarburi policiclici aromatici; sostanze provenienti dalla incompleta combustione dei carburanti che hanno effetto cancerogeno".

Un primo esperimento pilota della durata di sei mesi: in cui sono state esposte alcune piante di Tillandsia in una struttura metallica, ha dimostrato che la pianta può essere usata per monitorare l’inquinamento.

Tale sistema sarebbe valido per capire quali sostanze respiriamo. L’utilizzo delle piante, segue una tendenza mondiale per cui il monitoraggio dell’inquinamento si può effettuare sperimentalmente con organismi biologici: l’uso dei licheni per esempio come indicatori della presenza nell’aria di sostanze tossiche quali l’anidride solforosa, ossidi di azoto, cloro, polveri e metalli pesanti risale a molti anni addietro.

 Il professor Brighigna è convinto che il biomonitoraggio dell’ambiente aereo trovi nelle Tillandsie gli organismi vegetali più indicati allo scopo dal momento che esse fanno a meno di qualsiasi mediazione del terreno nei loro rapporti con l’ambiente.

Fonte: http://www.lanazione.it/firenze

sabato 16 ottobre 2010

Giardinaggio: i giapponesi scoprono il giardinaggio via cellulare





I giapponesi con la passione del giardinaggio potranno ora contare su un'analisi automatizzata delle piante direttamente tramite il cellulare. L'idea del servizio è venuta al colosso delle comunicazioni Ntt Docomo.
Il servizio si basa su uno speciale sensore da piantare in terra, che misura temperatura, acqua e intensità del sole e invia i dati mediante rete cellulare a un apparecchio in casa, che gira le informazioni a un computer centrale. L'utente riceve sul telefonino consigli personalizzati.
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