Consentire a
frutta e
verdura di rimanere fresche anche per oltre due mesi. Come appena raccolte e
senza l'utilizzo prodotti chimici.
E' questo il risultato di un nuovo sistema di conservazione, che utilizza, al posto dei tradizionali conservanti,
le micro onde. La nuova tecnica è stata messa a punto da una azienda tutta italiana: la
"Food&innovative technologie" di
Polignano a mare, in provincia di
Bari.
Il sistema è semplice ma ingegnoso:
frutta, verdura, ma anche
pasta e pizze vengono prima confezionate ermeticamente in appositi film, subito dopo essere state raccolte o prodotte. Quindi vengono inserite in uno
speciale forno a micro onde, molto simile a quello comunemente utilizzato in cucina ma che, a differenza di quello tradizionale,
non riscalda. Le onde non fanno altro che "
sanificare" gli alimenti,
eliminando batteri, funghi, muffe e qualunque altro elemento patogeno. A quel punto il prodotto è pronto per essere trasportato e venduto. Con una
scadenza posticipata. "
Il tempo di conservazione di un cibo dipende dalla sua natura - spiega Oronzo Porceli, direttore del'azienda pugliese -.
L'uva, per esempio, se di buona qualità può resistere anche due mesi in frigorifero. La scadenza è la stessa di quella trattata con i conservati chimici. Ma la frutta, in questo caso, è assolutamente sana e, grazie a queste innovative micro onde, conserva tutte le sue qualità nutrizionali. E il sapore, identico a quello dell'uva appena raccolta".
Una vera e propria rivoluzione, se si pensa all'attenzione sempre maggiore per i
prodotti biologici e di qualità. E che può essere estesa a moltissimi altri alimenti: dalla pasta fresca alle pizze, passando per
frutta secca, vino, birra, succhi e bevande. "
Prima di mettere a punto il processo sono stati effettuati molti esperimenti - prosegue Porcelli -.
Alla fine abbiamo trovato la formula giusta. I prodotti vengono sistemati in apposite cassette di cartone e poi chiusi ermeticamente. Infine vengono esposti, da 4 a 20 minuti, a speciali micro onde, in grado di annullare la carica batterica. E tutto avviene a temperature basse, ovvero di soli due gradi superiori rispetto all'ambiente esterno. Una volta trattato, il cibo può essere trasportato e infine commercializzato senza che sia immediatamente deperibile".
Per il momento il processo viene utilizzato per frutta, verdura e pasta fresca. Il
suo costo non è eccessivo. "
Parliamo di circa dieci centesimi al chilo - conferma il direttore -.
Un prezzo che non va a incidere sulle tasche dei consumatori".
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http://www.ilgiornale.it/interni/come_ti_conservo_frutta_e_verdura_mesi_senza_conservanti/atletica-afghanistan-w/27-11-2011/articolo-id=559073-page=0-comments=1