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martedì 20 settembre 2011

Mele e pere: riducono il rischio di ictus del 50%



Mele e pere aiutano a prevenire l'ictus
Tutta Salute
Le mele e le pere, se consumate con regolarità, possono aiutare a prevenire l'ictus. E' il risultato del primo studio del genere condotto dai ricercatori della Wageningen Uninversity nei Paesi Bassi e pubblicato sulla rivista Stroke, ...

Una mela al giorno leva l'infarto di torno
PiusaniPiubelli.it
Secondo Linda M. Oude Griep, autrice di uno studio presso l'Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, "Per prevenire l'infarto, può essere utile consumare una considerevole quantità di frutta e verdura bianca, ad esempio, mangiando una mela al giorno" ...

Mele, pere e cavoli contro l'ictus
Sanihelp.it
Uno studio olandese della Wageningen University pubblicato sul Journal of the American Heart Association sostiene che consumare una mela di media grandezza al giorno riduce il rischio di ictus tra il 36 e 45% e che per ogni 25 grammi di ...

Ictus, prevenire l'insorgenza mangiando mele e pere
MedicinaLive
Una mela al giorno toglie il medico di torno? Si, ed a questa equazione salutistica dobbiamo aggiungere anche le pere, soprattutto se vogliamo proteggerci dall'insorgenza di ictus. E' risaputo: una dieta ricca di frutta e verdura è proprio ciò che ci ...

Una pera al giorno riduce il rischio di ictus del 50%
Tam Tam
Studio olandese calcola che ogni aumento di 25 grammi al giorno di frutta bianca ( mele e pere) è associabile ad un rischio inferiore del 9% di ictus. Ovviamente parliamo, a scanso di equivoci, dei frutti del pero che ha raggiunto la mela negli onori ...

lunedì 22 agosto 2011

Celiachia e infertilità: esiste un legame tra celiachia e infertilità








Un recente studio del Center for Women's Reproductive Care della Columbia University, pubblicato sul 'Journal of Reproductive Medicine', afferma che esiste una relazione tra celiachia e l'infertilità che non trova spiegazioni medico scientifiche di alcune donne.

Il campione arruolato per lo studio includeva 191 donne che presentavano infertilità inspiegabile.
Le donne sono state sottoposte sia al test sierologico della celiachia che a quelli dell'infertilità.

Il risultato dello studio è stato sorprendete perchè delle donne sottoposte allo screening 3 su 51 presentano celiachia, che corrisponde al 5.9% delle donne che presentava infetilità inspiegabile del campione.

Gli studiosi ritengono che dev'essere approfondita la relazione tra celiachia, alimentazione priva di glutine e infertilità inspiegabile delle donne.
Sarebbe davvero importante sapere se una dieta priva di glutine può davvero contribuire ad aumentare le possibilità di concepire.

Fonte: Adkronos

sabato 16 luglio 2011

Celiachia: anche la Sicilia vara la sua nuova rete regionale per i malati di celiachia



L'assessore regionale siciliano per la Salute, Massimo Russo, ha firmato il decreto con il quale viene approvato il percorso diagnostico-terapeutico per la malattia celiaca e si definisce la nuova rete regionale individuando i centri regionali, i compiti assegnati e i relativi referenti. Lo riferisce una nota regionale spiegando che ai soggetti con malattia celiaca verra' garantita una diagnosi piu' precoce e piu' qualificata e un migliore impiego delle risorse. Sara' istituito il ''Registro regionale della malattia celiaca'' e ridefinito il sistema di erogazione dei prodotti alimentari privi di glutine. Verra' anche portata avanti una campagna di sensibilizzazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta con un pacchetto formativo sulla base delle indicazioni di un apposito tavolo tecnico. Attraverso le Asp saranno anche organizzati seminari di studio.


Cosi' come riportato nel Piano della Salute 2011-2013 anche per la malattia celiaca l'assistenza sara' organizzata secondo il principio delle ''reti integrate'', prevedendo la concentrazione della casistica piu' complessa in un numero limitato di centri (Hub), a loro volta supportati dai centri periferici (Spoke) che assicurano l'assistenza per la casistica a minore grado di complessita'.

Questi i Centri ''Hub'' in Sicilia, scelti sulla base dell'esperienza maturata negli anni e della dotazione tecnologica a disposizione (tra parentesi i referenti della struttura):
Ospedale ''Giovanni Paolo II'' di Sciacca (Antonio Carroccio);
Policlinico - Vittorio Emanuele di Catania (Cinzia D'Agate - Massimo Spina);
Policlinico ''G. Martino'' di Messina (Giuseppe Magazzu' - Salvatore Pellegrino);
Azienda ''Civico Di Cristina'' di Palermo (Francesca Cavataio);
Azienda ''Villa Sofia - Cervello'' di Palermo (Lorenzo Oliva);
Ospedale ''Guzzardi'' di Vittoria (Fabrizio Comisi);
Ospedale ''Umberto I'' di Siracusa (Sebastiana Malandrino);
Ospedale ''S. Antonio Abate'' di Trapani (Andrea Ditta - Pietro Di Stefano).

''Un altro importante passo avanti nella riorganizzazione e riqualificazione del sistema - ha spiegato l'assessore Russo - peraltro previsto e programmato nel nuovo Piano Sanitario Regionale che abbiamo approvato da poco colmando una lacuna decennale. La celiachia e' una malattia sempre piu' diffusa e la creazione della rete e del registro favorira' la costituzione di network professionali in grado di coinvolgere le aziende sanitarie per la prevenzione del rischio e la valutazione della qualita' dell'assistenza, oltre che per la conoscenza epidemiologica''.


Fonte: Asca

mercoledì 13 luglio 2011

Epidemia E.Coli, l'origine nella trigonella egiziana. Questo quanto concluso dall'Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare.

E.coli al microscopio

L’EFSA pubblica la relazione della sua task force sui focolai di E. coli O104:H4 sviluppatisi nel 2011 in Germania e in Francia e formula ulteriori raccomandazioni per la protezione dei consumatori

Si riporta il comunicato stampa del  5 luglio 2011:

La task force dell’EFSA creata per coordinare le indagini volte a individuare la possibile fonte dei focolai di E. coli O104:H4 verificatisi in Francia e in Germania ha concluso che un lotto di semi di fieno greco importati dall’Egitto e utilizzati per produrre germogli rappresenta il collegamento più probabile tra i due focolai. Non si esclude tuttavia che siano coinvolti altri lotti di fieno greco importati dall’Egitto nel periodo dal 2009 al 2011. Sulla base di queste conclusioni, l’EFSA raccomanda alla Commissione europea di intraprendere tutti gli sforzi possibili per prevenire un’ulteriore esposizione dei consumatori ai semi sospetti e di proseguire la tracciatura in tutti i paesi che possono avere ricevuto semi dei lotti in questione. In tale contesto, l’EFSA consiglia ancora ai consumatori di non coltivare germogli per il proprio consumo personale e di non mangiare germogli o semi germogliati a meno che non siano stati sottoposti a un’accurata cottura.


In risposta a una richiesta urgente della Commissione europea relativa agli attuali focolai di Escherichia coli, sierotipo O104:H4, produttore della tossina Shiga (STEC), il 26 giugno 2011 l’EFSA ha creato una task force allo scopo di fornire assistenza scientifica immediata. Oltre agli esperti scientifici dell’EFSA ne fanno parte funzionari ed esperti della Commissione europea, degli Stati membri dell’UE interessati, del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).


Dal maggio 2011 è in corso in Germania un focolaio di Escherichia coli, produttore della tossina Shiga (STEC), benché il numero di nuovi casi sia in rapida diminuzione. Il 24 giugno 2011 le autorità francesi hanno segnalato un focolaio di E. coli nella regione di Bordeaux. Dall’inizio di tali focolai è stato registrato un elevato numero di pazienti con diarrea emorragica causata da STEC, e una percentuale insolitamente alta di questi ha sviluppato la sindrome uremico-emolitica (HUS). Ad oggi, il focolaio di E. coli O104:H4 ha causato 48 morti in Germania e una in Svezia. Il numero complessivo dei casi segnalati nell’UE, Norvegia e Svizzera è di 4 1781.

Sulla base delle analisi delle informazioni relative ai focolai registrati in Francia e Germania, si è concluso che un lotto di semi di fieno greco utilizzati per coltivare germogli, importato dall’Egitto da un importatore tedesco, rappresenta il collegamento più probabile; tuttavia non si esclude che possano essere coinvolti altri lotti. La relazione evidenzia che i risultati negativi dei test microbiologici effettuati sui semi non permettono di escludere che un lotto sia contaminato da STEC.

Alla luce dei risultati dell’indagine in corso e delle conclusioni delle indagini retrospettive che hanno permesso di individuare nei semi di fieno greco il collegamento più probabile tra i focolai in Francia e in Germania, l’EFSA ribadisce la validità delle raccomandazioni già presentate il 29 giugno, congiuntamente all’ECDC, in materia di protezione dei consumatori.

Poiché i semi destinati alla germinazione sono spesso venduti sotto forma di miscele di semi e non è possibile escludere una contaminazione crociata, è importante consigliare ai consumatori di non coltivare germogli per il proprio consumo personale e di non mangiare germogli o semi germogliati a meno che non siano stati sottoposti a un’accurata cottura. Questi consigli saranno riesaminati alla luce degli sviluppi futuri.

Prosegui su: efsa.europa.eu la lettura dell'articolo

mercoledì 6 luglio 2011

Vuoi un'abbronzatura perfetta? Mangia tanta frutta e verdura del colore giusto!



Qual'è il segreto per avere una abbronzatura perfetta da esibire durante la bella stagione? Le regole sono: una corretta esposizione ai raggi solari  e mangiare gli alimenti giusti, frutta e verdura che devono avere una gamma di colori che vanno dal giallo all’arancione e al rosso e cioè carote, pesche, anguria, ananas, albicocche, fragole e tutto ciò che di arancione/rosso trovate a casa!
I frutti dal colore arancione contengono, caroteni, vitamina A e licopene che vengono assimilati dal nostro corpo grazie all’alimentazione. Quindi Sole e alimentazione per assicurarsi una tintarella perfetta!

Tre porzioni di verdura e due di frutta, ecco il consiglio guiusto per assicurare al nostro organismo le cinque porzioni giornaliere consigliate di fibre, sali minerali e vitamine. Secondo i nutrizionisti la frutta, se inserita quotidianamente nella dieta, riesce a fornire il giusto equilibrio e benessere al nostro corpo.

La frutta si può mangiare in ogni momento della giornata, a colazione, dopo i pasti principali ma è perfetta da mangiare come spuntino e merenda, magari anche sotto l’ombrellone. Lavate bene la frutta, sbucciatela e ponetela in un box di plastica da portate con voi per una merenda leggera, colorata, gustosa e che vi aiuta ad essere più sane e più belle.

Il mese di luglio, in particolare, oltre a regalare ancora succose fragole e dolci ciliegie, porta a piena maturazione le angurie, le pesche, i meloni, le pere e i fichi.

Tra i frutti migliori ci sono sicuramente le albicocche, ricche di potassio e betacarotene, hanno poche calorie e saziano tantissimo, perfette se siete a dieta ad esempio. In questo senso va benissimo anche l’ananas che ha poche calorie e tante fibre, è giallo e quindi rientra nella gamma di colori che ci fanno abbronzare, inoltre contiene bromelina che aiuta la digestione.

Si anche alla pesca, il frutto dell’estate, anche comodissimo da portare in spiaggia, contengono la melanina che aiuta la tintarella ma anche lo zinco che ci rende più belle scacciando via i brufoli.  Tutti elementi altamente antiossidanti, quindi in grado di combattere l’invecchiamento della pelle che nel periodo estivo, a causa della maggiore esposizione ai raggi solari, diventa più pressante.
Pochi sanno che tutti questi nutrimenti si trovano per la maggior parte nella buccia della pesca, quindi si dovrebbe cercare di non scartare nulla. Inoltre questo frutto produce nell’organismo un elevato senso di sazietà, ottimo dunque per chiunque avesse deciso di sottoporsi a un regime alimentare ipocalorico (solo 27 Kcal per etto).

Il melone contiene betacarotene ed è perfetto per la nostra bellezza inoltre contiene anche antiossidanti e vitamina C, il tutto in pochissime calorie!
E, infine, sua maestà l’anguria, composta per il 90% da acqua. È il frutto più dissetante e rinfrescante che si conosca anche grazie al contenuto molto bilanciato di sali minerali, potassio, vitamina A e C. In un etto di anguria ci sono solo 15 calorie, valido aiuto nei regimi alimentari ipocalorici, anche perché dona un forte senso di sazietà. L’ideale, però, è consumarla lontano dai pasti: il contenuto elevato d’acqua potrebbe rallentare la digestione. E, soprattutto, mai mangiarla eccessivamente fredda. Il metodo migliore per rinfrescarla è sempre quello di porla sotto l’acqua corrente.

Fonte: http://www.pourfemme.it/

martedì 5 luglio 2011

Estate: come difendersi dall'ondata di caldo. Ecco i consigli per difendersi dal caldo e dall'afa.

Ecco come affronto il caldo estivo!
Siamo in  piena estate, ci accingiamo a partire per le sospirate ferie, ma dobbiamo prestare attenzione alle possibili conseguenze di temperature troppo alte, soprattutto per quanto riguarda anziani e bambini.
Come fargli fronte? Ecco alcuni consigli utili per affrontare il caldo estivo:


Bere molto
Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno. Evitare le bevande alcoliche e quelle eccessivamente fredde. Limitare l'assunzione di bevande gasate e caffè.

Mangiare frutta e verdura
Mangiare frutta e verdura, che contengono acqua e sali minerali. Preferire più pasti frequenti e leggeri durante la giornata. Evitare i cibi ipercalorici (fritti, carni grasse). Non c'è bisogno di ricorrere a integratori di sali o vitamine, a meno che non lo prescriva il medico.

Abbigliamento leggero
Indossare un abbigliamento leggero e comodo, preferendo fibre come il cotone o il lino, evitare tessuti waterproof o antitraspiranti. Capi di abbigliamento in fibre sintetiche ed attillati, in particolare i colori scuri, possono favorire le allergie.

Attenti in auto
Se la macchina è stata parcheggiata al sole, aprire gli sportelli e aspettare il ricambio d'aria prima di entrare. Verificare la temperatura dei seggiolini per bambini prima di farli sedere. Controllare le condizioni del traffico prima di mettersi in viaggio e premunirsi di una buona scorta di acqua. Regolare il climatizzatore di pochi gradi (al massimo cinque) inferiore all'esterno e non indirizzare le bocchette direttamente sulla persona.

In casa o in ufficio
Per migliorare il clima negli edifici è importante schermare le finestre con tende e veneziane, in particolare quelle rivolte a sud. Aprire le finestre al mattino o nei momenti in cui è meno caldo per favorire la ventilazione e il ricambio d'aria. Se si utilizza un ventilatore evitare di rivolgerlo direttamente sulla persona. Se si utilizza un condizionatore, chiudere porte e finestre della stanza, regolare il termostato a 26-28°, in ogni caso evitare sbalzi di temperatura con l'esterno superiori a 5-6°.

Farmaci al sicuro
D'estate le temperature possono raggiungere e anche oltrepassare i 30 °C. Come conservare correttamente i farmaci che avete in casa? I consigli sono differenti a seconda dei medicinali.

- I farmaci sulla cui confezione è specificato "conservare tra i 2 e gli 8 °C" vanno tenuti in frigorifero ed estratti una decina di minuti prima dell'uso.

- I medicinali sulla cui confezione non è riportata alcuna indicazione della temperatura di conservazione vanno mantenuti in un luogo fresco della casa (quindi né in bagno né in cucina), ma non in frigorifero.

- Supposte, ovuli e creme sono più sensibili all'azione del calore rispetto alle compresse: vanno quindi protetti dalla luce diretta del sole; se in seguito a una esposizione accidentale si sciolgono o si alterano nella forma o nel colore è meglio non utilizzarli.

- Durante il trasporto dalla farmacia alla casa, nei giorni di canicola, i farmaci da conservare in frigorifero devono essere protetti in una borsa termica o avvolti in carta da giornale. Quelli da tenere a temperatura ambiente possono anche rimanere per qualche ora esposti alla calura senza subire danni. È comunque buona norma proteggerli dalla luce diretta del sole.

martedì 21 giugno 2011

Parkinson: Erbe cinesi per ridurre i sintomi e migliorare la vita del paziente



Erbe Cinesi contro il Parkinson
I manuali di medicina cinese trattano spesso di un composto in cui sono presenti: estratto di radici, corteccia e Gou Teng (Ramulus Uncariae cum Uncis). Secondo una recente ricerca tale composto potrebbe rappresentare un valido trattamento contro il Parkinson.

La ricerca ò stata diretta dal dottor Li Min della Hong Kong Baptist University (Hong Kong) e presentata al Keystone Symposia on Molecular and Cellular Biology di Whistler, Columbia Britannica.

Inizialmente l'utilizzo del mix in questione è stato utilizzato contro malattie epatiche ed eccesso di gas intestinali, quindi il gruppo di studiosi orientali ha selezionato alcuni malati di Parkinson. Tali volontari sono stati divisi in due gruppi. Il primo ha ricevuto il mix di erbe officinali, il secondo un placebo.

Alla fine del periodo di test (13 settimane), tutti i malati hanno subito analisi cliniche ed interrogatori. In base ai dati così raccolti, i soggetti trattati con le erbe medicamentose manifestavano una riduzione dei sintomi e di conseguenza un miglioramento della qualità della vita. Soprattutto, il loro riposo notturno era migliorato (quantità e qualità) ed il loro modo di parlare era diventato più chiaro e continuo.

Secondo il dottor Min, le erbe cinesi colpirebbero il Parkinson tramite autofagia, sorta di morte programmata che porta all'eliminazione delle proteine cellulari, responsabili dei sintomi del disturbo.

Fonti:
www.newsfood.com/
Wendy Zuckerman, "Chinese medicine offers new Parkinson's treatments", New Scientist, 17/06/011

Alcuni libri su come curarsi con le erbe:


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Celiachia e menopausa per prevenire problemi in gravidanza e menopausa meglio mangiare gluten free



Menopausa e dieta gluten free
Uno studio condotto presso l’università Federico II di Napoli e pubblicato sulla rivista Menopause rivela che donne celiache che seguono una dieta adeguata riducono il rischio sia di menopausa precoce che di problemi in gravidanza.


Lo studio ha usato un campione di 100 donne in menopausa.
25 erano celiache che seguivano un regime alimentare senza glutine da 10 anni.
33 hanno scoperto la celiachia solo dopo la menopausa e il resto del campione non presentava la malattia.

Lo studio ha evidenziato che l'età del menarca è stata la stessa per tutte le donne del campione, mentre la menopausa è arrivata verso i 50 anni per le donne con celiachia che però seguivano una dieta gluten free e per quelle che non avevano la celiachia, mentre per le altre celiache che non seguivano una dieta priva di glutine l'età era 48 anni.

In queste donne la menopausa si è manifestata con vampate di calore, irritabilità, problemi muscolari, e soprattutto riferiscono di aver avuto complicazioni durante le gravidanze.

Fonte: http://www.consiglialimentari.it/

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domenica 12 giugno 2011

Batterio killer: crolla in Italia del 20% il consumo di frutta e verdura; alcuni semplici consigli per non correre rischi



Prodotti Ortofrutticoli
Il batterio killer, meglio identificato come Escherichia Coli, sta ancora facendo parlare di sè procurando danni inestimabili agli agricoltori di mezza Europa.Si è diffuso un clima di panico generale, che sta portando la gente a rinunciare al consumo dei prodotti ortofrutticoli.


L’intero settore produttivo ha subito un arresto evidente e per questo la Confederazione Italiana Agricoltori  ha chiesto di ...


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giovedì 2 giugno 2011

Celiachia: Aprire un negozio per celiaci; 8° Campionato associazione Italiana Celiachia;





Aprire un negozio per celiaci
Worky.biz
Notizie dal mondo del lavoro
Le idee di impresa più remunerative sono certamente quelle che possono contare su un mercato di nicchia. E di nicchia è sicuramente il mercato di un negozio che vende alimenti per celiaci, cioè senza glutine. La celiachia, infatti, è un’intolleranza (al glutine) che colpisce una persona su 100. Nei prossimi anni, inoltre, si stima un incremento del 10% di celiaci.

Avviare un piccolo negozio per celiaci richiede un investimento contenuto e permette di entrare in un settore di mercato dove esiste da tempo una forte richiesta.
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I prodotti per celiaci vanno acquistati all’ingrosso da produttori certificati. Gli alimenti senza glutine sono, infatti, sottoposti ai controlli del Ministero della Salute. Il negozio può anche ottenere una convenzione con la Ausl, cioè con la mutua per fornire gratuitamente i prodotti ai celiaci ( il costo del venduto verrà poi rimborsato dalla stessa Ausl).


8° Campionato associazione Italiana Celiachia
Il Capoluogo.it
L'Aquila, 1 giu 2011 - La rappresentativa Abruzzo-Molise partecipa al campionato nazionale AIC (associazione Italiana Celiachia) che partirà venerdi 3 giugno 2011. Una rincorsa lunga 8 mesi tra le difficoltà iniziali, la curiosità di molti e il tanto ...

'Il danno biopsicosociale della celiachia', convegno al Pio X
Catanzaro Informa
Lunedi 30 maggio 2011, alle 16,30, si è svolto il convegno organizzato dal Club Lions '' Catanzaro Rupe Ventosa' che ha trattato '' Il danno biopsicosociale della celiachia', presso l'aula polivalente del Seminario di Pio x di Catanzaro. ...

Per i celiaci cibi meno lavorati
TGCOM‎
Sono sempre di più gli italiani che si scoprono celiaci. L'intolleranza al glutine colpisce un individuo su cento e la sua incidenza raddoppia ogni 15 anni. Certo, i maggiori controlli diagnostici contribuisco a “scoprire” numeri sempre ...


domenica 29 maggio 2011

Tanta frutta per combattere la cellulite



Frutta contro la Cellulite
La cellulite è una delle cause dell perdita di elasticità della pelle e dei vasi sanguigni, con conseguente ristagno di liquidi nel tessuto adiposo: molteplici sono le cause della sua comparsa, dalla sedentarietà alla scarsa idratazione corporea, fino a disfunzioni ormonali.

La frutta rappresenta un prezioso alleato per prevenire e combattere la cellulite, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, rafforza i capillari e migliora la circolazione del sangue riattivando il microcircolo.

E' da  preferire l’assunzione di frutta ad altri cibi perchè favorisce un regime alimentare utile per contrastare efficacemente la cellulite su più fronti:

- Disintossicazione;
La cellulite deriva da un ristagno di scorie nei tessuti, quindi passo indispensabile è eliminare le tossine; la frutta, come alimento leggero, non appesantisce l’apparato digerente, viene bene assimilata dall’organismo e ha un’azione disintossicante.

- Lotta alla ritenione idrica;
Il sodio trattiene i liquidi, favorendone il ristagno fra gli interstizi delle cellule: il risultato è una circolazione ostacolata e problematica. La frutta ha uno scarso tasso di sodio, inoltre contiene altri minerali che ne contrastano l’attività, riequilibrando i meccanismi fisiologici di bilanciamento dei liquidi.

- Circolazione;
La frutta è ricca di fibre e stimola la diuresi, inoltre contiene vitamine e altri principi attivi, come gli antociani dei mirtilli, che rinforzano le pareti dei capillari, restituendo efficienza alla circolazione.

- Idratazione;
L’alta percentuale di liquidi contenuta nella frutta stimola l’attività dei reni favorendo la diuresi, aiutando soprattutto in caso di scarsa assunzione di acqua o durante la stagione calda reintegrando attivi e fluidi persi con la sudorazione.

Nel dettaglio molti frutti offrono dei benefici particolari per combattere la cellulite, sia assunti come alimenti per il loro contenuto, sia utilizzando altre parti non commestibili che racchiudono attivi efficaci.
I frutti di bosco come ribes, fragole, lamponi e mirtilli, hanno quantità abbondanti di bioflavonoidi, acido salicilico e vitamina C, che aiutano a mantenere forti le pareti dei capillari, impedendo la fuoriuscita di liquidi.

Fonte: Diredonna.it

giovedì 26 maggio 2011

Celiachia news del 26-Maggio-2011: Trentino, Consiglio approva ddl su celiachia; Celiachia e dermatite erpetiforme;



Celiachia

Trentino: Consiglio approva ddl su celiachia
Il Consiglio provinciale di Trento ha approvato all'unanimita' la proposta di legge sugli interventi a favore delle persone malate di celiachia, presentata dal gruppo del Pdl, primo firmatario Pino Morandini.

Sono state inoltre approvate due proposte di ordine del giorno sullo stesso tema, una dello stesso Morandini, l'altra dal Pd.

La legge vuole ''curare e prevenire la celiachia e favorire il normale inserimento nella vita sociale dei soggetti affetti da questa patologia''. Il consigliere Nerio Giovanazzi ha ricordato che ''si presumono 5.000 celiaci anche in Trentino''.
Fonte:  ANSA


Celiachia e dermatite erpetiforme, approvato oggi in Trentino il disegno di legge
E’ la prima in Italia a livello locale, e finamente rende giustizia di una malattia ormai diffusa, definendola “sociale” e non più “rara”. Stamani la quarta commissione presieduta da Mattia Civico ha approvato all’unanimità il disegno di legge 143 proposto da Pino Morandini (Pdl) che introduce “interventi a favore di soggetti affetti da celiachia e dermatite erpetiforme”....
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Bambini: i legami tra glutine, diabete e celiachia

Ritardare l’introduzione del glutine nei neonati geneticamente predisposti a sviluppare diabete non ne ritarda nè la comparsa nè il decorso. La notizia arriva da uno studio condotto presso il Children’s Hospital of Pittsburgh e pubblicato sulla rivista “Diabetes Care”.
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Alimenti senza glutine? Da oggi è più facile trovarli
SASSARI. Una buona notizia per i celiaci sardi. Da oggi i prodotti senza glutine potranno essere venduti non solo nelle farmacie convenzionate, ma anche in tutti gli esercizi commerciali autorizzati. Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale della Sanità, Antonello Liori. Sino ad oggi, infatti, i prodotti destinati all'alimentazione delle persone affette da celiachia erano distribuiti esclusivamente nelle farmacie convenzionate. «Per venire incontro ad un'esigenza più volte manifestata dalle associazioni dei pazienti e per garantire una maggiore possibilità di scelta - spiega l'assessore Liori . l'autorizzazione alla vendita sarà estesa ad altri esercizi commerciali specializzati.
Con questi, le aziende sanitarie locali stipuleranno una convenzione di dodici mesi, impegnandoli ad assolvere tutti gli obblighi informativi sull'assistenza». La decisione della giunta conferma l'interesse crescenti nei confronti del delicato mondo delle intolleranze alimentari: si stima che in Sardegna siano oltre 4mila le persone affette da celiachia.
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News Celiachia del 12-maggio-2011: più a rischio chi nasce in estate; alcuni cereali possono essere introdotti nell'alimentazione;


Celiachia, alcuni cereali consentiti

Celiachia: più a rischio chi nasce in estate
Benessere - Guidone.it
Secondo uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week (DDW) in corso a Chicago (Usa), chi nasce nel periodo estivo è più portato a essere malato di celiaca. Un'incidenza collegata, ritengono i ricercatori del Massachussetts General ...

Salute. Pediatria: piu' rischi celiachia per bimbi nati in ...
CataniaOggi
Chicago, 9 mag. - Nascere in particolari stagioni dell'anno sembra aumentare il pericolo di soffrire di celiachia. Secondo uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week (DDW) in corso a Chicago (Usa), la malattia celiaca è più comune nei ...

Celiachia: alcuni cereali possono essere introdotti nell'alimentazione
NanoPress
In Italia circa 600 mila persone soffrono di celiachia, un'intolleranza alimentare che non permette di mangiare cibi preparati con diversi tipi di cereali, compresi pasta, pane e biscotti.Chi soffre di questo disturbo è costretto a seguire una dieta ...

Celiachia, Glutenfree World Day Verona: Sabato 14 Maggio 2011
Italia News
La celiachia è un'intolleranza permanente del sistema immunitario ad una sostanza proteica collante: il glutine. Le persone celiache non possono mangiare alimenti prodotti con cereali quali frumento, segale e orzo contenenti a loro volta glutine. ...

A tavola con le ricette della salute scolari scrivono i menu ai ...
Gazzetta del Sud
Alonzo - sono state individuate 160 ricette per la realizzazione di un volume unico nel suo genere, perché in collaborazione con l'Aic Sicilia (Associazione italiana celiachia) si è pensato di aggiungere sostituzioni e suggerimenti per rendere i ...

domenica 1 maggio 2011

Celiachia: prosegue il progetto "Alimentazione Fuori Casa" per usufruire di un servizio idoneo alle esigenze alimentari

Riportiamo con vero piacere la notizia tratta da http://www.superabile.it/, sul progetto "Alimentazione Fuori Casa" che consente a chi soffre di intolleranze alimentari, tipo celiachia, di tenersi informato su luoghi e locali che garantiscono la fornitura di pasti senza glutine.

Con il progetto Alimentazione Fuori Casa l'Associazione Italiana Celiachia ha creato una catena di esercizi informati sulla celiachia che possano offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dell'utenza in argomento.

E' possibile conoscere i riferimenti degli esercizi del network, selezionando il banner dedicato all'iniziativa presente sul sito internet http://www.celiachia.it/, oppure telefonando al numero 89 24 24.

Sono diverse le tipologie di strutture che hanno aderito al progetto e si sono impegnate, con il supporto dell'AIC, ad organizzare una reale offerta di pasti senza glutine. Si parte dai luoghi della ristorazione in senso stretto (pizzerie, trattorie, alberghi, villaggi, etc.); si passa poi alle gelaterie ed ai bar; si arriva infine alle vacanze in barca a vela con skipper che hanno seguito uno specifico iter informativo ed ai progetti speciali che vanno a toccare - con percorsi particolari- l'alimentazione in viaggio, i soggiorni estivi, i pasti in crociera, le Grom Gelaterie (gelaterie che contraddistinguono i gusti non idonei ai celiaci con apposita cartellonistica) ed i distributori automatici di generi alimentari (Vending).

Il progetto Alimentazione Fuori Casa informa chiaramente, sia le strutture che si occupano di ristorazione, sia le persone coinvolte dalla celiachia, su cosa significa essere un esercizio della catena AIC ed allo stesso tempo propone consigli ai diretti interessati su come comportarsi per gestire al meglio l'esigenza. Ecco quindi che effettuare sempre la prenotazione con anticipo; prima di ordinare farsi riconoscere come cliente celiaco e non abbassare mai il livello di attenzione, diventano le chiavi per prevenire -possibilmente- situazioni spiacevoli. E' inoltre bene tenere a mente che il nome indicato dagli esercenti sulla Guida come referente è la persona responsabile del servizio gluten free all'interno del locale, ma vi è l'obbligo per il titolare di garantire che tutto il personale sia debitamente informato sul servizio offerto;

lunedì 18 aprile 2011

MobiCeliac: un'app per la celiachia, funziona su moltissimi smartphone e su tablet

Il problema di chi soffre di celiachia si presenta soprattutto quando si è fuori, lontano da casa, e si ha difficoltà a reperire alimenti adatti. L’applicazione MobiCeliac è stata ideata e approvata dalla Federazione delle Associazioni Celiaci di Spagna proprio per far fronte a questo disagio e offrire ai celiaci la possibilità di reperire informazioni utili sul proprio telefono mobile. Funziona su moltissimi smartphone e su tablet.

I dati riguardano oltre 2500 prodotti controllati dalla Federazione e riunisce una serie di informazioni su ristoranti e hotel dove si può mangiare senza problemi un pasto adatto ai celiaci. Purtroppo per adesso l’applicazione comprende la sola area di Madrid ma speriamo che venga diffusa a sufficienza per rendere possibile una versione italiana.

Purtroppo è davvero difficile poter mangiare abitualmente nel proprio ristorante preferito senza portarsi da casa i propri prodotti chiedendo gentilmente che il cuoco li cucini per non rinunciare al momento conviviale con gli amici e l’attenzione nei confronti della celiachia si sta diffondendo solo negli ultimi anni e non ancora abbastanza capillarmente. Un’app del genere dedicata alle nostre città tornerebbe davvero molto utile.


Fonte: www.benessereblog.it/

giovedì 24 marzo 2011

Ricetta senza glutine: Pasta fresca all’uovo

La ricetta viene proposta da Cely  un'amica che si occupa della buona tavola gluten free, a dimostrazione che chi vive l’esperienza della celiachia può comunque mangiare con gusto malgrado l’intolleranza alimentare.


Pasta fresca all’uovo
Ingredienti:
- Preparato per pane e pasta: 80 gr.;
- Uova: 1;
- Olio di semi: 1 cucchiaio;
- Acqua: 1 cucchiaio.

Procedimento:
- Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro e mettere al centro: l’uovo, l’olio e l’acqua.
- Lavorare con le mani fino ad ottenere una palla omogenea.
- Tagliare piccole quantità e passarle nella macchina per la pasta, ottenendo il formato desiderato.
- Cuocere poi in acqua bollente e salata avendo cura di versare un cucchiaio di olio affinchè la pasta non si incolli.

Fonte: http://www.ricetteok.it/










lunedì 14 marzo 2011

La ipersensibilita’ al glutine potrebbe essere una diagnosi di falsa celiachia

Si tratta della Gluten Sensivity (GS), e’ un disturbo che colpisce sei volte di piu’ della celiachia ed e’ causato da un’ipersensibilita’ al glutine.

Finora era sconosciuto e ai pazienti colpiti, esclusa la diagnosi di celiachia o allergia al frumento, si parlava di disturbo funzionale o colon irritabile, oppure addirittura veniva etichettato come effetto placebo, il sollievo dall’eliminazione della dieta degli alimenti con glutine.

Ma il disturbo esiste. In Italia colpisce 3 milioni di persone, negli Stati Uniti 20 milioni, in una percentuale del 5-6% della popolazione. A identificarlo è stato un team di ricerca internazionale, al quale hanno partecipato studiosi della School of Medicine dell’Universita’ di Baltimora, nel Maryland, guidati da Alessio Fasano, e della Seconda Universita’ degli Studi di Napoli, coordinati da Anna Sapone.

Una scoperta tutta italiana, dunque, che ha rilevato sia nella celiachia che nella gluten sensivity un meccanismo genetico di base. ”Ma ci sono differenze a livello molecolare e di risposta immunitaria”, afferma Fasano. Nella celiachia si attiva un meccanismo di tipo autoimmune condizionato da una risposta adattativa del sistema immunitario, mentre nella gluten sensitivity e’ coinvolto un meccanismo immunitario innato. ”Inoltre, nella gluten sensivity non ci sono danni alla barriera intestinale e alla sua funzione – prosegue Fasano – diversamente da quanto accade nella celiachia”.

Fonte: ANSA

martedì 15 febbraio 2011

Celiachia: individuata causa della malattia, si prospettano possibili nuove terapie

Uno studio dell’università di Chicago getta nuova luce sulle possibili cause scatenanti della celiachia, malattia autoimmune che colpisce in Italia oltre 100mila persone e si basa sulla reazione al glutine.

Secondo lo studio, pubblicato su “Nature”, ad “accendere la malattia” sarebbe la combinazione tra alti livelli di una proteina del sistema immunitario, l’interleuchina 15, e un derivato della vitamina A, l’acido retinoico. Gli studiosi hanno ricreato la malattia nei topi e hanno verificato che alti livelli di interleuchina 15 sono in grado di dare il via ai primi stadi della malattia celiaca. Somministrando, poi, acido retinoico i sintomi hanno subito un significativo peggioramento.

Successivamente, i ricercatori hanno bloccato l’interleuchina 15 nei topi e hanno osservato che i sintomi sono regrediti: i topi sono ritornati ad essere tolleranti al glutine.

La ricerca ha anche rivelato la vera funzione dell’acido retinoico, presente anche nei trattamenti antiacne, che finora era ritenuto un fattore protettivo contro le infiammazioni dell’intestino, mentre si è rivelato essere un elemento che promuove le risposte infiammatorie cellulari.

Sono già allo studio farmaci che bloccano l’interleuchina 15 per il trattamento dell’artrite reumatoide ma secondo Bana Jabri, del Digestive Disease Research Core Center di Chicago e autore della ricerca, terapie simili potrebbero essere usate anche contro la celiachia.

Fonte: http://www.sanitaincifre.it/

domenica 23 gennaio 2011

novità celiachia: la farina di frumento idrolizzata potrebbe essere atossica per i celeaci

Un recente studio, pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology, la rivista ufficiale dell’American Gastroenterological Association Institute evidenzia la possibilità per i pazienti celiaci di consumare farina di frumento idrolizzata.

I prodotti da forno a base di farina di grano idrolizzato non sono tossici per i pazienti celiaci, spiega Luigi Greco dell’Università di Napoli, autore principale dello studio: "Questa è la prima volta che un prodotto derivato da farina di grano ha dimostrato di non essere tossico dopo essere stato somministrato a pazienti celiaci per 60 giorni. I nostri risultati supportano la ricerca, inoltre, che esplora le terapie che potrebbero ridurre la tossicità del glutine per i celiaci al di là della dieta standard senza glutine."

Scopo di questo studio per i medici è valutare la sicurezza della somministrazione giornaliera di prodotti da forno realizzati da una forma idrolizzata di farina di frumento in pazienti affetti dal disturbo. I medici hanno usato farina di grano fermentata con lievito naturale, lattobacilli e proteasi fungine: questo processo diminuisce la concentrazione di glutine.

Lo studio ha preso in esame un totale di 16 pazienti celiaci, di età compresa tra i 12 e i 23 anni, tutti in buona salute perché seguivano una dieta priva di glutine da almeno cinque anni.
- Due dei sei pazienti che hanno mangiato prodotti da forno a base di farina naturale hanno interrotto lo studio a causa di sintomi come malessere, dolori addominali e diarrea.
-I due pazienti che hanno mangiato farina a base di prodotti da forno prodotti in gran parte con farina idrolizzata non hanno riportato malesseri, ma hanno sviluppo atrofia subtotale (completa assenza di villi, le estroflessioni necessarie per l’assorbimento).
-I cinque pazienti che hanno mangiato i prodotti da forno completamente idrolizzati non hanno invece riportato alcun effetto collaterale.


Fonte: http://www.medicinalive.com/

mercoledì 12 gennaio 2011

La dieta anti-influenza, Latte, miele e verdure di stagione contro i malanni di stagione

Un aiuto per rafforzare le difese immunitarie dal rischio di insorgenza dell'influenza, favorita dal freddo, viene dall'aumentato apporto  di vitamine e quindi aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta.

E' quanto sostiene la Coldiretti in riferimento al forte aumento dei casi di influenza stagionale che, secondo gli esperti, dovrebbe mettere a letto nel corso dell'inverno dai 2 ai 5 milioni di italiani.

"Oltre a frutta e verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l'influenza non devono mancare - suggerisce la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione".

"Fondamentale - sottolinea la confederazione - è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti. Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi perché contengono ferro e sono ricchi di fibre".

Fonte: Coldiretti
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