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venerdì 5 giugno 2009

Programma ortofrutta nelle scuole. 'Ottima occasione per educare i nostri ragazzi ad una corretta alimentazione'

'Con il Programma Ortofrutta nelle scuole abbiamo la grande opportunità di educare i nostri bambini e ragazzi al corretto consumo di frutta e verdura partendo dalle scuole. Non solo: questo intervento, che abbiamo fortemente voluto a Bruxelles, attiverà programmi di educazione alimentare in tutti i Paesi comunitari e l'Italia, leader europeo nella produzione di ortofrutta di qualità, potrà impostare su queste basi una strategia di sviluppo per una fra le filiere più importanti, per ricadute economiche ed occupazionali, in tutto il territorio nazionale'.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia in merito al Programma Ortofrutta nella Scuole.

Il piano prevede il coinvolgimento di circa 500 mila studenti ogni anno, in tutte le regioni d'Italia, a partire dalle scuole primarie. Nella prima fase (anno scolastico 2009/2010) saranno attivati 16 mln di euro per la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole e verranno realizzate una serie di misure di accompagnamento: programmi educativi mirati, azioni di divulgazione e informazione, visite e fattorie didattiche.

L'idea di dar vita ad un programma per promuovere il consumo di frutta e verdura nasce anche da una considerazione: questi alimenti vengono mangiati meno di quanto si dovrebbe. Nel nostro Paese, infatti, il consumo di frutta ed ortaggi è ben lontano dalle 5 porzioni giornaliere e dai 400 gr. raccomandati: gli italiani ne consumano in media 2.8 porzioni al giorno.

Non solo: la diffusione dell'obesità e del sovrappeso giovanili sta raggiungendo livelli di attenzione (più del 25% di bambini e adolescenti italiani sono obesi o in sovrappeso) e stanno aumentando le patologie direttamente riconducibili alla presenza di indici di massa corporea superiori alla norma.

domenica 24 maggio 2009

Debutta a Roma l'orto di quartiere, l'iniziativa e' aperta a tutti!

Roma - Debutta l’orto di quartiere, un esperimento in atto nel cuore di Testaccio a Roma per far coltivare piante di stagione ai cittadini che vogliono mangiar sano e naturale e riscoprire il piacere del contatto con la terra.

L’iniziativa e’ nata dal docente universitario Maurizio Di Puolo, e realizzata con la collaborazione del Comune e di un vivaio, allestendo nell’ex mattatoio di Testaccio un orto recintato della lunghezza di 240 mq e ampiezza di 2 mq suddiviso in trenta mini-lotti dotati gia’ di impianto di irrigazione.

Chiunque e' interessato puo’ farne richiesta e ottenere un lotto per coltivarlo a suo piacimento.

Per ulteriori informazioni sulla coltivazione dell'orto e del giardinaggio in generale visiti il sito ortoegiardino.it

Fonte: gazzettadiparma.it

lunedì 18 maggio 2009

Gli italiani riscoprono il piacere della frutta soprattutto i kiwi con un più 27%

Frutta e verdura: il kiwi guida la ripresa.
Gli italiani riscoprono il piacere della frutta a tavola: nel 2009 si registra una crescita media del 4,4 per gli acquisti familiari di frutta, con il boom che riguarda soprattutto i kiwi con un più 27%.

Questo e' quanto emerge dai dati Ismea - Ac Nielsen, elaborati da Coldiretti, relativi al primo trimestre dell'anno.

Una nuova tendenza che premia la salute, in quanto arriva dopo il crollo del 20% dei consumi familiari di frutta e verdura avvenuto negli ultimi cinque anni. Secondo la Coldiretti si tratta di un primo importante passo nella giusta direzione. Quasi un terzo degli italiani (35%) è infatti obeso o in sovrappeso, con danni non solo a livello estetico me che incidono notevolmente anche sulla salute perché sono un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro.

''La ripresa nei consumi è anche - continua la Coldiretti - favorita dalla grandi disponibilità e varietà di frutta offerta in Italia che è leader europeo nella produzione per una quantità complessiva di 8,2 miliardi di chili, risultata in leggero calo del 3,1 per cento nel 2008. E le coltivazioni nazionali possono già offrire mele, kiwi, fragole mentre stanno arrivando meloni, angurie e ciliegie Made in Italy. Il consiglio della Coldiretti è quello di verificare sempre l'etichetta o il cartellino che devono riportare obbligatoriamente l'indicazione della provenienza''.

venerdì 20 marzo 2009

Giappone: Sei disoccupato? Vai a lavorare nei campi!


L'iniziativa del ministro all'Agricoltura nipponico Taro Aso

Il Giappone ha una filosofia molto pratica rispetto ai problemi della vita: c’é la crisi? saltano posti di lavoro?
Nessun problema, si torna a lavorare nei campi. E così il ministro per l’Agricoltura Taro Aso ha finanziato per 800 disoccupati uno stage della durata di 10 gorni per imparare a produrre e vendere ortaggi e frutta. Dopo questo primo periodo iniziale i disoccupati lavoreranno per un anno nei villaggi agricoli.
Intanto, l’iniziativa non è solo politica, ma proprio economica: 'Un’ esigenza di grande attualità per il Giappone che, nonostante la presenza di 3 milioni di agricoltori è, tra i Paesi sviluppati, il più dipendente dall’estero, dal quale importa ben il 60% degli alimenti necessari'.
L’idea è piaciuta tanto a Coldiretti che la presenterà domani al G8 Farmers Meeting, a palazzo Rospigliosi a Roma, cioè a quelli che saranno un po’ gli stati generali tra i vari rappresentanti del mondo agricolo dei paesi industrializzati, in vista del G8 ufficiale di luglio alla Maddalena.

mercoledì 11 marzo 2009

La dieta mediterranea non è più quella di una volta. Frutta e verdura hanno perso il 50 % delle proprietà nutritive

Dietologi, dietisti e nutrizionisti sono concordi nel dire che gli alimenti che giungono adesso nelle nostre tavole hanno perso il 50% del loro valore nutritivo.

Cereali, frutta, legumi, carne, pesce, latte, uova e verdure, contengono sempre meno vitamine, sali minerali e altri importanti nutrienti.

Alcuni esperti di nutrizione intervistati in occasione del SANA (Salone internazionale sull´alimentazione, salute & ambiente) di Bologna, sono concordi nel dire che
- i procedimenti di produzione e di conservazione dei cibi che arrivano da tutte le parti del mondo,
- la richiesta di prodotti fuori dalla loro naturale stagione
- e, non da ultimo, l´inquinamento
fanno sì che la nostra alimentazione perda buona parte dei nutrienti fondamentali.

la perdita di vitamine e sali minerali rispetto agli stessi alimenti di 15-20anni fa, ammonterebbe ad oltre il 50 per cento.

I moderni sistemi di produzione e conservazione aggravati dalla "catena lunga" della Grande distribuzione, hanno portato a notevoli modificazioni nei confronti di quello che ogni giorno mettiamo sulle nostre tavole.

I prodotti che portiamo oggi a tavola hanno sicuramente un aspetto piu' gradevole, ma una buona parte dei nutrienti si e' persa.

La dieta mediterranea resta comunque il modello di alimentazione più corretto, per cui e' consigliabile stare attenti ai prodotti che si scelgono, privilegiate i prodotti freschi e di stagione, evitiamo per quanto possibile i prodotti confezionati.

venerdì 27 febbraio 2009

I prezzi aumentano 5 volte dal campo alla tavola!

I prezzi aumentano in media quasi cinque volte dal campo alla tavola e esistono, dunque, ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica.
E’ quanto dichiarato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, a Bari in occasione della Convention delle Cooperative aderenti a Coopcoldiretti Puglia, a cui hanno partecipato un migliaio di rappresentanti di imprese agricole e cooperative della Puglia.
'Per acquistare alimenti le famiglie pugliesi spendono in media 480 euro al mese che finiscono per il 60% alla distribuzione commerciale, per il 23% all’industria alimentare e solo per il 17% all’agricoltura.
Qui non c'entra né la crisi mondiale né altro, si tratta semplicemente di una prolungata rapina', ha scandito il Presidente Marini, 'che dobbiamo fermare e le oltre 200 cooperative pugliesi che condividono gli obiettivi che Coopcoldiretti Puglia si è prefissata sono il perno attorno al quale ruoterà il nostro progetto per una filiera tutta agricola, tutta italiana e firmata dagli agricoltori che coinvolge imprese agricole, mercati degli agricoltori e cooperative.
Una filiera più 'trasparente' perché firmata, più 'onesta' perché agricola e più 'pulita' perché italiana'.
'Una filiera', ha aggiunto Marini, 'che ha le sembianze e ‘la firma' degli agricoltori e degli allevatori italiani. Una filiera che possiede una sua ‘massa critica', spostando l'ombrello di garanzia dal singolo prodotto di ogni parte del mondo alla totalità del cibo dei soli territori Italiani.
Una filiera che trasferisca direttamente al consumatore italiano e del mondo valori di genuinità, sicurezza, territorialità, distintività che sono propri della nostra produzione e rappresentano il vero valore aggiunto della cooperazione.
L’obiettivo è quello di ridurre la forbice dei prezzi tra produzione e consumo per recuperare valore per le imprese e per i cittadini. Occorre', ha precisato Marini, 'moltiplicare il numero di mercati degli agricoltori, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita nel 2008 battendo nell’alimentare negozi ed ipermercati grazie ad un incremento dell’8% del valore delle vendite per un totale stimato in 2,7 miliardi di Euro.'
Campagna amica è una formidabile occasione per aggiungere concorrenza ad un sistema ingessato da anni. I mercati di Campagna amica, non solo sono una occasione di mercato per tante nostre imprese, ma anche e soprattutto un modo per far conoscere, apprezzare e riconoscere, al mondo, l'agricoltura Italiana e le sue distintività, sono il miglior veicolo promozionale per il Made in Italy e per il marchio che lo contraddistinguerà.

Fonte: Coldiretti

mercoledì 4 febbraio 2009

Hai la febbre? Mangia che ti passa!


Di solito per abbassare gli effetti della febbre si ricorre all'aspirina e non si considera che il principio attivo di quest'ultima, l'acido acetilsalicilico, e' contenuto, in quantita' piu' o meno variabili, in diversi prodotti naturali.
Cosi' per combattere la febbre o le malattie da raffreddamento non c'e' di meglio che farsi una bella mangiata.

Naturalmente bisogna sempre seguire una sana alimentazione, senza esagerare e limitandosi a cibi di facile digeribilita'.

Gli alimenti che contengono le concentrazioni piu' alte di salicilati sono le spezie: curry, paprika, timo, rosmarino e origano.

A seguire alimenti più comuni come ortaggi, frutta ed erbe aromatiche che possiamo trovare tranquillamente in negozio o, meglio ancora, ce li coltiviamo nel nostro orticello.


lunedì 19 gennaio 2009

Coltiviamo l'orto, il 40% degli italiani lo fa gia'


La Coldiretti elaborando i dati ISTAT del 2008, relativi al tempo libero, ha evidenziato che circa il 40% degli italiani si dedica assiduamente al giardinaggio. Tra le motivazioni risultano: per rilassarsi, per passione e non ultimo, per risparmiare.
Quasi 4 italiani su 10, indipendentemente dall’età e dal sesso, si dedica alla coltivazione dell'orto.
Si puo' dire che l'interesse aumenta con l'eta', infatti un quarto delle persone risultano essere giovani con eta' compresa tra i 25 e i 34 anni e il picco massimo e' tra le persone over 65.
Il fenomeno e' piu' diffuso al nord, Veneto, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia, dove interessa oltre il 50% della popolazione, e meno nel sud, dove si scende su valori inferiori al 25%.
Spesso anche chi non possiede un giardino, non si scoraggia, infatti esistono in commercio, nei vari garden center o vivaisti, piante che si possono adattare anche alla coltivazione in vaso, sfruttando cosi' al meglio gli spazi del terrazzo o del cortile.
La coltivazione spazia dalle piante aromatiche, come basilico, rosmarino, salvia o mentuccia, ma anche pomodori, zucchine, peperoni, melanzane e lattuga.
Gli ortaggi ricavati magari non saranno belli da vedere, come quelli dall'ortolano, ma almeno sai cosa mangi!

mercoledì 14 gennaio 2009

Coltivare il deserto con l'acqua di mare si puo?


Secondo il Sahara Forest Project e' possibile trasformare il deserto in appezzamenti di lussureggiante vegetazione creando grandi serre che sfruttano l'acqua del mare e l'energia prodotta da impianti solari.

Il progetto, già in via di sperimentazione a Tenerife, Oman ed Emirati arabi uniti, prevede la creazione di enormi serre dotate di una tecnologia che utilizza degli specchi per attirare i raggi solari e produrre il vapore necessario per mettere in moto delle turbine da cui si ricava elettricità.

Le serre sono quindi provviste di evaporatori, che mantengono una temperatura costante di 15 gradi, il vapore in piu' viene riutilizzato per irrigare le coltivazioni e pulire gli specchi solari.

Vengono cosi' create all'interno delle serre le condizioni di umidità e di basse temperature ideali per consentire ai raccolti di crescere in modo fantastico in un ambiente di giusta umidità.

Le serre sperimentali hanno consentito per adesso la produzione di lattuga, peperoni, cetrioli e pomodori.

Le prospettive sembrano essere molto buone.

giovedì 8 gennaio 2009

Passate le feste, dieta di frutta e verdura per smaltire i chili di troppo


Le festività natalizie con le lunghe maratone a tavola ci lasciano in dono due chilogrammi in più di peso.
E’ questo l'effetto indesiderato delle feste per quanti non sono riusciti a resistere alle leccornie delle tavole dove sono stati portati pandori e panettoni, bottiglie di spumante, pasta, cotechino e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno.
Secondo Coldiretti si stima che durante le feste di fine anno sono state assunte in media 15 mila-20 mila chilocalorie in più a discapito di alimenti fondamentali come frutta e verdura. Per rimettersi in forma è consigliabile una dieta a base di cibi leggeri, ricca di frutta e verdura con il consumo di molta acqua che va accompagnata dalla ripresa dell’attività fisica.
Per aiutare le buone intenzioni Coldiretti ha stilato la tradizionale lista dei prodotti le cui proprietà terapeutiche e nutrizionali sono utili per disintossicare l'organismo e per accompagnare il rientro, in salute, alla normalità dopo gli stress dei viaggi e dei banchetti natalizi.
Nella top dei cibi ok per tornare in forma tra la frutta da non dimenticare le arance, notevole fonte di vitamina C che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l'influenza, favorisce la circolazione, ossigena i tessuti e combatte i radicali liberi;
le mele con la loro azione antidiarroica;
le pere che oltre ad avere un buon potere saziante, contenendo zuccheri semplici come il fruttosio, fibra, molta acqua e poche calorie, sono adatte per chi soffre di intestino pigro e i kiwi ricchi di vitamina C, fosforo e potassio, particolarmente indicati per migliorare il funzionamento dell'intestino.
Per quanto riguarda le verdure quelle particolarmente indicate sono spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote.
Tutte le insalate e le verdure vanno condite - sottolinea la Coldiretti - con olio d'oliva, ricco di tocoferolo un antiossidante che combatte l'invecchiamento dell'organismo e favorisce l'eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l'organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, e' un ottimo astringente e cura l'iperacidità gastrica. Le carote – conclude Coldiretti - sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi e della pelle, i finocchi, risultano ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza.
Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l'organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali ma sono anche una notevole fonte di carboidrati a lento assorbimento, che forniscono energia che aiuta a combattere il freddo.
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