Dal 2012 saranno cambiate le etichette dei prodotti senza glutine. La commissione europea ha infatti adottato un regolamento sulla composizione e l'etichettatura degli alimenti dedicato alle persone intolleranti al glutine, in sostanza ci saranno due categorie di prodotti:
"senza glutine" con max 20ppm di glutine ammesso.
"very low gluten" (letteralmente "contenuto in glutine molto basso") per i prodotti dietetici con contenuto in glutine tra 21 e 100 ppm.
Le nuove regole saranno operative dal 1° gennaio 2012 e renderanno possibile armonizzare l'etichettatura in tutti i 27 Paesi dell'Unione e sarà quindi più facile per i celiaci identificare gli alimenti adatti alla loro dieta.
Fino al quel momento in Italia continua a fare fede il prontuario dell'AIC (Associazione italiana celiachia) i cui prodotti mantengono sulla confezzione il classico logo della "spiga sbarrata".
Sara' anche consentito l'utilizzo di materie prime derivanti da cereali vietati, come l'amido di frumento per il pane; purché nel prodotto finito sia garantito il contenuto in glutine di 20ppm.
Infine, ultima novita', sara possibile utilizzare anche l'avena tra i cereali consentiti, a patto che venga prodotta, preparata e/o lavorata in modo da evitare una contaminazione da parte di altri cereali quali: frumento, segale, orzo o delle loro varietà incrociate. Anche in questo caso il contenuto in glutine non deve esere superiore ai 20 mg/kg.
"senza glutine" con max 20ppm di glutine ammesso.
"very low gluten" (letteralmente "contenuto in glutine molto basso") per i prodotti dietetici con contenuto in glutine tra 21 e 100 ppm.
Le nuove regole saranno operative dal 1° gennaio 2012 e renderanno possibile armonizzare l'etichettatura in tutti i 27 Paesi dell'Unione e sarà quindi più facile per i celiaci identificare gli alimenti adatti alla loro dieta.
Fino al quel momento in Italia continua a fare fede il prontuario dell'AIC (Associazione italiana celiachia) i cui prodotti mantengono sulla confezzione il classico logo della "spiga sbarrata".
Sara' anche consentito l'utilizzo di materie prime derivanti da cereali vietati, come l'amido di frumento per il pane; purché nel prodotto finito sia garantito il contenuto in glutine di 20ppm.
Infine, ultima novita', sara possibile utilizzare anche l'avena tra i cereali consentiti, a patto che venga prodotta, preparata e/o lavorata in modo da evitare una contaminazione da parte di altri cereali quali: frumento, segale, orzo o delle loro varietà incrociate. Anche in questo caso il contenuto in glutine non deve esere superiore ai 20 mg/kg.
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