venerdì 25 maggio 2012

Le piante diventano piu' produttive in assenza di pigmenti anti-fotosintesi








Permettere alle piante di produrre piu' frutti, riducendo i livelli di pigmenti che non contribuiscono alla fotosintesi. 
E' la conclusione di una ricerca della "olandese" Wageningen University che ha dimostrato come sia possibile sollecitare un maggiore sviluppo delle piante riducendo il livello dei pigmenti che non rendono alcun contributo al processo della fotosintesi. 




Gli scienziati hanno scoperto che i pigmenti delle foglie non direttamente coinvolti nel processo naturale, dissipano la luce, assorbendola senza sfruttarla. Uno spreco che potrebbe essere evitato, intervenendo sui pigmenti poco funzionali che sprecano gli effetti derivanti dall'attivita' della luce.


La scoperta e' importante per ridurre al minimo il consumo energetico delle illuminazioni nelle serre orticole e potrebbe portare alla creazione di strategie e impianti che riducano la quantita' di questi pigmenti "anti-fotosintesi". La ricerca e' stata pubblicata su Plant Cell.


Fonte: AGI




giovedì 24 maggio 2012

Fare giardinaggio ci aiuta a vivere bene e mantiene la pressione arteriosa








Vivere nella natura tiene a bada la pressione arteriosa
La Stampa (Blog)
Coltivare il proprio orto o campo, vivere di ciò che offre la natura, condurre una vita più a misura d’uomo si ripercuote positivamente anche sulla salute e, in particolare quella dell’apparato cardiovascolare. Ecco quanto emerge da uno studio dell’Università della California a Santa Barbara.

Il professore di antropologia della UCSB e coautore dello studio, dottor Michael Gurven, ha scoperto che le persone che vivono a stretto contatto con la natura, come per esempio le popolazioni indigene, hanno in generale una pressione arteriosa più bassa e regolare rispetto a chi vive nelle città. Come sappiamo, l’ipertensione (pressione alta) e l’aterosclerosi (l’irrigidimento delle arterie) sono due patologie che mettono a serio rischio la vita delle persone. Tra i vari rischi che si corrono i più frequenti e noti sono l’infarto, l’ictus e le malattie renali.



Il focus dello studio era comprendere come lo stile di vita influisse sulla salute di cuore e arterie. Per far ciò Gurven e colleghi hanno seguito 2.296 adulti che vivono in 82 villaggi indigeni Tsimane, un’area nelle pianure tropicali del bacino amazzonico della Bolivia. Queste popolazioni vivono essenzialmente di agricoltura, pastorizia, caccia, raccolta. La dieta prevalente è composta da banane, riso, mais, manioca, pesce e selvaggina. «Le condizioni di vita degli Tsimane sono simili a quelle dei nostri antenati, con una maggiore esposizione agli agenti patogeni, uno stile di vita attivo, un’alta fertilità e una dieta tradizionale – spiega Gurven – Studiare le malattie croniche in queste popolazioni può essere molto utile».

I risultati completi di questa osservazione durata dieci anni sono stati pubblicati su Hypertension, la rivista dell’American Heart Association e mostrano come vi siano significative differenze nei valori della pressione arteriosa, sia tra i sessi di questa popolazione che, ovviamente, tra essi e i cittadini. In particolare si è notato che le donne Tsimane, durante questo decennio di studio, avevano avuto in media un aumento della pressione sistolica di 2,86 millimetri di mercurio (mm Hg) e un aumento della pressione arteriosa diastolica di 0,95 mm Hg. Per contro gli uomini Tsimane hanno mostrato un aumento medio della pressione sistolica di 0,91 mm Hg e un calo della pressione arteriosa diastolica di 0,02 mm Hg. È chiaro, un minimo aumento della pressione è normale con il passare degli anni e l’avanzare dell’età. Tuttavia il dato determinante è che se circa il 3 percento degli adulti Tsimane soffre di pressione alta, è niente in confronto al 33,5 percento degli adulti di città che ha problemi di pressione.


Come vivono bene gli Tsimane (e salvano il cuore)!
Benessere - Guidone.it
Arriva da Santa Barbara in California la buona nuova in materia di malattie cardiovascolari e pressione sanguigna. Una ricerca condotta presso la locale università ha evidenziato come la cura del verde, di un orto, di un campo, o solo il vivere nella natura prevenga o diminuisca di molto le percentuali di malattie cardiache.

Sono stati analizzati oltre 2.000 soggetti di diverse tribù e villaggi ancora abituati a vivere allo “stato selvaggio”, o comunque senza troppi comfort o inquinamento, in Bolivia e in Africa. I risultati hanno mostrato come vi siano significative differenze nei valori della pressione arteriosa, tra questi soggetti e i cittadini.


Specialmente le donne della tribù Tsimane, durante questo decennio di studio, avevano avuto in media un aumento della pressione normalmente collegato al passare degli anni e tuttavia, nella media, sempre molto più basso di quello registrato nella popolazione femminile occidentale (3% contro 33%). La conclusione degli studiosi è che la pressione di queste popolazioni è tenuta a bada dallo stile di vita sano e “campagnolo” che conducono e che noi “industrializzati” abbiamo invece perduto per sempre. Quindi vivere in un luogo ricco di ossigeno, come foreste e campi, lavorando e mantenendosi in forma tutti i giorni, mangiando cibi genuini è la miglior cura per cuore e arterie del mondo.



mercoledì 23 maggio 2012

Celiachia news: Settimana Nazionale dedicata a celiachia e sensibilità al glutine 2012




Settimana Nazionale celiachia e sensibilità al glutine 2012 
alfemminile.com
È iniziata ieri, 21 maggio, la prima settimana di informazione in merito a celiachia e sensibilità al glutine promossa da DS - gluten ree con il supporto del Dr. Schär Institut, il patrocino dello'Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione ...

Prima edizione della Settimana del Glutine: celiaco o sensibile? 
Mamme Domani 
Il termine celiachia indica un'intolleranza permanente del sistema immunitario al glutine: in Italia i casi diagnosticati sono 110.000 ma si calcola che siano 500.000 i celiaci che non sanno ancora di esserlo. Ogni anno ci sono 5.000 nuove diagnosi e ...


Prima settimana nazionale dedicata alla sensibilità al glutine
Gaianews.it
Da lunedì scorso fino a venerdì 25 maggio dalle 9.00 alle 18.00 è attivo il primo numero verde dedicato a celiachia e sensibilità al glutine. Oltre 50 esperti tra gastroenterologi e nutrizionisti saranno disponibili a colloqui telefonici, ...

Salute: celiachia e sensiblita' al glutine, fino a venerdi' numero ... 
Il Tempo ‎
Milano, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Un numero verde, l'800-198941, dedicato a chi cerca informazioni su celiachia e sensibilità al glutine. Il servizio è offerto fino a venerdì 25 maggio, in occasione della prima settimana di informazione promossa da ...


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