lunedì 7 giugno 2010

SOS salviamo i coralli, sperimentata una nuova tecnica, una sorta di giardinaggio marino, basta trapiantare rametti di corallo rotti sulle barriere coralline e presto si riprodurranno.

Le barriere coralline del mondo sono a richio estinzione, cominceranno a disintegrarsi entro la fine del secolo, come conseguenza dell'aumento di anidride carbonica che rende gli oceani più acidi. L'allarme è stato lanciato dagli scienziati che hanno identificato il 'punto di non ritorno' dell'ecosistema dei coralli, ovvero il momento in cui la capacità delle barriere di rigenerarsi verrà sorpassata dalla velocità con cui si disgregano.

Tra i numerosi rimedi che sono stati ipotizzati o messi in campo per la salvaguardia delle barriere è stata prospettata una soluzione semplice ed economica per tenerle in vita rigogliose. Si tratta di una sorta di giardinaggio marino: basta trapiantare rametti di corallo rotti sulle barriere coralline e questi nel giro di qualche anno formeranno nuovi grandi coralli adulti, del tutto reintegrati nella barriera.

Questa tecnica è stata testata con successo al largo delle Isole Vergini britanniche le cui barriere coralline sono messe a dura prova dalle tempeste. Non serve essere un giardiniere esperto per sapere che piantando un rametto rotto ne può nascere una nuova pianta grande e rigogliosa: il rametto (o talea) interrato emette radici e genera un nuovo individuo.
Gli esperti hanno provato a fare lo stesso con pezzi di corallo: hanno 'piantato' rametti di corallo danneggiati, scoprendo nel giro di pochi mesi molte di queste microcolonie 'attecchiscono' a perfezione e in alcuni anni riescono a formare nuovi grandi banchi corallini.

Le barriere coralline attualmente sono condannate a scomparire quasi totalmente, considerando che la loro salute è legata alla crescita delle temperature e all'acidificazione degli oceani, oltre che allo sviluppo delle coste, all'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche e all'inquinamento.
Dal 1950 è già scomparso il 20% delle barriere coralline, un altro 20% è a rischio di collasso, mentre il 58% è minacciato dalle attività umane (di cui l'80% nel Sudest asiatico).

Fonte: ANSA

giovedì 3 giugno 2010

Celiachia: alta percentuale di soggetti celiaci nel popolo Saharawi, una popolazione molto omogenea sfollata in Algeria

Nel popolo Saharawi è stato riscontrato un alto tasso di celiachia, sicuramente imputabile ad una predisposizione genetica: è una popolazione molto omogenea ha cioè un pedigree genetico piuttosto esclusivo. Il loro sfollamento in Algeria, la condizione di profughi e la loro sussistenza affidata agli aiuti umanitari ha determinato un improvviso carico di glutine in gente che non era avvezza al consumo di cereali: questo evento ha indotto una mutazione genetica che si è "accesa" in una larga fetta della popolazione.


L’arrivo di aiuti umanitari ha introdotto, nell’alimentazione di questo popolo, i cibi a base di farina di frumento e con essa il glutine, alimento fino ad allora sconosciuto, scatenando l’insorgere della celiachia in una percentuale che, fino ad ora, è la più alta riscontrata in una popolazione cioè del 5,6 % contro l’1% nella popolazione generale. I volontari che già da allora si occupavano di questi bambini li vedevano morire di diarrea e malnutrizione e cominciarono a sospettare l’intolleranza al glutine, ipotesi che si rivelò ben presto esatta.

Nei campi profughi i bambini sono 50.000 di cui 500 diagnosticati celiaci, con un'incidenza del 5/6%.

Fonte: http://www.sardegna-saharawi.it/

domenica 30 maggio 2010

Giugno: i lavori di giardinaggio per le piante da appartamento e da giardino

Lavori per le piante in appartamento
Se non lo avete ancora fatto e' il momento giusto per spostare le piante da appartamento all’esterno, se poi non avete intenzione di farlo o non ne avete la possibilità ricordatevi che aumentando la  temperatura aumenta l'esigenza delle piante per quanto riguarda la frequenza delle innaffiature. Alcune piante trovano beneficio se effettuate delle periodiche nebulizzazioni sul fogliame,  é necessario ntervenire più volte la settimana usando anche dell’acqua di rubinetto, a patto però che questa non contenga troppo cloro; in alternativa sarà più opportuno usare dell’acqua minerale non gassata.

Ricordiamoci di controllare spesso le foglie per accertarsi che la pianta goda delle condizioni ottimali per crescere: se notate che le foglie si seccano nelle punte o nei margini dovrete nebulizzare la pianta con maggiore frequenza, mentre se le stesse risultano flosce e ingiallite forse avete esagerato con le innaffiature. Le specie con foglie variegate hanno bisogno di molta luce e una sua eventuale carenza verrà denunciata dalle foglie che assumeranno un colorito uniforme.

Procedere al rinvasamento di quelle piante le cui radici hanno cominciato a fuoriuscire dai fori di drenaggio dell’acqua.

Lavori per le piante in giardino o in terrazza
La priorità assoluta, nel mese di giugno, per i lavori di giardinaggio è quella di tenere le nostre piante al riparo dai parassiti: monitorandole costantemente e al primo segnale di infestazione intervenire tempestivamente con antiparassitari specifici per evitare che la pianta venga danneggiata irreparabilmente e che i parassiti si diffondano sulle piante vicine.
Le malattie fungine più frequenti in questo periodo nel giardino sono la peronospora, l’alternariosi, la ticchiolatura e la bolla, che si combattono con prodotti a base di ossicloruro di rame.
Mal bianco, intervenire tempestivamente con un prodotto a base di zolfo.
In caso di attacco di acari, intervenire con prodotti, il cui principio attivo è il bromopropilato.

Irrigazione
Annaffiare abbondantemente e con regolarità per evitare che il terreno si asciughi troppo, preferendo il mattino presto oppure la sera dopo il tramonto, perché la differenza di temperatura tra l’acqua e la terra nelle ore calde della giornata danneggia le piante.

Ricacci e malerbe
Intorno ai tagli di potatura o lungo i tronchi degli alberi decidui si può verificare la comparsa di ricacci: che devono essere recisi alla base per evitare che tolgano nutrienti ai giovani germogli.
Eliminare regolarmente le erbe infestanti cresciute alla base delle piante: in un giardino di piccole dimensioni si interviene manualmente o con l’aiuto di un coltello, cercando di estirpare anche l’apparato radicale; su superfici più ampie si effettua una sarchiatura, senza danneggiare le radici superficiali di alberi e arbusti di recente impianto.

Pelargoni
Verso la fine del mese si può iniziare a moltiplicare i Pelargonium per talea: si prelevano dai rametti dell’anno precedente delle talee lunghe 5-8 cm, si eliminano poi le foglie basali e si pongono in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.

Lavori per le rose
Questi consigli sono validi per tutto il periodo estivo.
Controllare periodicamente le rose rampicanti e legare ai tutori i nuovi getti non ancora lignificati. Eliminare le erbe infestanti, e verso la metà del mese distribuire un concime chimico specifico, secondo dosi e modalità riportate in etichetta.

Intervenire tempestivamente contro le malattie fungine e parassitarie più frequenti di questo periodo: ruggine, peronospora, oidio, afidi, tortricidi, cocciniglie e ragnetto rosso.
Eliminare i fiori appassiti per favorire lo sviluppo di nuove gemme da fiore. Nel caso di rosai a cespuglio con fiori a mazzo, asportare il mazzo sfiorito, tagliando anche lo stelo subito sopra a una gemma.
Agli ibridi di rosa Tea è consigliabile togliere anche tutti i getti laterali, ed alle rose multiflora tagliare il bocciolo al centro per permettere al corimbo di espandersi in modo uniforme

Irrigazioni: Annaffiare abbondantemente, facendo in modo che l’acqua raggiunga le radici in profondità. Cercare di non bagnare le foglie, in quanto l’umidità fogliare potrebbe favorire l’insorgenza di malattie; a questo scopo può essere utile somministrare l’acqua al mattino presto, in modo che il sole possa rapidamente asciugare le superfici umide. Una valida soluzione sono gli impianti di irrigazione sottochioma, con piccoli irrigatori che spruzzano a livello del suolo senza irrorare il fogliame.

Lavori sulle cactacee
Un interesse particolare meritano le cactacee: con l’arrivo dell’estate e' il momento ideale per rinvasarle. Eliminiamo completamente la terra vecchia e se necessario tagliamo anche la radici superflue(per esempio perchè presentano marciumi o si noti la presenza di parassiti). Prima di rinvasarle però attendiamo almeno una settimana per dare il tempo alla pianta di asciugarsi, quindi scegliamo un vaso leggermente più grande del precedente.
Le cactacee vanno innaffiate almeno una volta a settimana cercando di non bagnare mai la parte aerea della pianta.
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