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lunedì 28 settembre 2009

Non si vive di solo frumento! ecco le alternative, utili in particolar modo per chi soffre di celiachia

Pianta di quinoaIl grano e' una delle fonti di sostentamento dell'uomo. Però, oltre alla spiga, c'è dell'altro. Ci sono cereali alternativi e quelli che non appartengono alla grande famiglia delle graminacee. Ma che fanno ugualmente tanto bene.


Il Kamut è buono, digeribile e prezioso di vitamine, proteine e sali minerali. Il kamut, antenato del grano, vanta un'elevata concentrazione di selenio, fondamentale per ridurre la formazione di radicali liberi. Insomma, fa bene ed è ben tollerato anche da chi manifesta un'ipersensibilità al frumento (allergia al glutine).
Come assaporarlo? Sotto forma di pasta, di pane o, perché no, di pizza.

Il farro apprezzato nell'antica Roma, oggi il farro è tornato in auge, coltivato soprattutto in Toscana e Umbria. Le sue peculiarità? Avere un notevole potere antiossidante nonché proprietà ricostituenti e rinfrescanti, vista la quantità di ferro e fibre in esso contenuti.

Il monococco, coltivato nel Vicino Oriente già più di 10mila anni fa e ora riscoperto per il suo alto contenuto proteico. Una curiosità: tracce di questo cereale sono state trovate nello stomaco della mummia Otzi, rinvenuta in Val Senales e risalente all'Età del Rame.

E del grano saraceno che dire? Che, in realtà, non fa parte della famiglia del grano, ma che è alquanto versatile in cucina. Pizzoccheri e sciatt docent.

La quinoa, venerata dagli Inca come pianta sacra, la quinoa nasce sugli altopiani pietrosi andini, ad altitudini comprese fra i 3.800 e 4.200 metri. Un alimento ricco di fosforo, magnesio, ferro, zinco e proteine vegetali, nonché totalmente privo di glutine, quindi complice di chi ha problemi di celiachia.

L'amaranto, originario del Centro America e ingrediente perfetto per un sano minestrone di verdura.

sabato 19 settembre 2009

NUOVA INFLUENZA: COLDIRETTI, NELL'UVA E VINO ROSSO E' CONTENUTA LA MOLECOLA 'ANTI VIRUS'

Il resveratrolo e' presente naturalmente nel vino e nell'uva rossa che l'Italia produce in abbondanza proprio in questo periodo e che possono quindi aiutare a mantenere in forma il sistema immunitario per preparare l'organismo a combattere i virus influenzali.

E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare ''l'azione di protezione della molecola contro i virus influenzali, incluso il virus H1N1 dell'influenza A'', evidenziata dagli esperti riuniti a Praga dove e' in corso un incontro sulle misure contro l'influenza stagionale.

Gli effetti positivi per la salute del consumo moderato di vino sono stati confermati da numerosi studi scientifici come negli Stati Uniti dove e' stata addirittura data la possibilita' a un produttore di indicare sulle etichette del proprio vino il contenuto di ''resveratrolo'', un importante antiossidante con effetti benefici sull'apparato cardiovascolare dimostrato dal paradosso francese secondo il quale una alimentazione ricca di grassi di origine animale, prevalentemente costituiti da acidi grassi saturi, non indurrebbe una maggiore incidenza di malattie cardio-circolatorie se accompagnata da un costante, ma moderato, consumo di vino rosso, per merito del suo ricchissimo contenuto di polifenoli (tra cui il resveratrolo).

Le proprieta' antiossidanti, antibatteriche ed antivirali del resveratrolo sono in realta' solo l'ultima delle conferme scientifiche sull'importanza di una corretta alimentazione nel rafforzamento delle difese immunitarie necessarie nella prevenzione per combattere il virus influenzale. In primis la frutta e verdura che e' ricca di antiossidanti ma - riferisce la Coldiretti - anche latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e per alcuni esperti anche l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.

sabato 12 settembre 2009

Consumare piu' frutta e verdura rende più intelligenti

Un recente studio dell'Università di Dusseldorf, in collaborazione con altri atenei (tra cui l'Università di Perugia) e pubblicato dal "Journal of Alzheimer's Disease" conclude che Un'alimentazione a base di frutta e verdura migliora il funzionamento del cervello, potenziando le capacità cognitive.

Gli scienziati hanno lavorato con 200 persone sane d'età media, ed hanno potuto osservare come coloro che mangiavano in media 400 gr di frutta e verdura al giorno possedevano alti livelli di antiossidanti ed livelli bassi di radicali liberi.

Tutti i soggetti mostravano abilità cognitive più spiccate rispetto a chi assumeva 100 gr di tali alimenti.

Lo studio tedesco ha provocato il positivo interesse di numerosi membri della comunità scientifica internazionale.

La dottoressa Maria Cristina Polidoro del Dipartimento di Geriatrica dell'Università di Bochum si e' cosi' espressa: "Era risaputo che esistesse una forte connessione tra l'assunzione di frutta e verdura e le difese antiossidanti naturali del nostro organismo contro i radicali liberi. Si sapeva anche che cattive abitudini alimentari aumentano il rischio di un impoverimento cognitivo, in presenza o meno di demenza. Con questa ricerca, però, viene mostrato un legame multiplo tra frutta e verdura, difese antiossidanti e abilità cognitive in totale assenza di malattie, a qualsiasi età. Al di là del proprio stile di vita, è dunque vivamente consigliabile una consistente assunzione di questi elementi fin da bambini, per evitare il più possibile il rischio di demenza in età avanzata".

L'Università di Dusseldorf ha reso noto come il prossimo passo della ricerca sarà provare l'efficienza di frutta e verdura su individui affetti da Alzheimer o altre malattie neurodegenerative.

mercoledì 9 settembre 2009

Frutta: le insospettate proprieta' antiossidanti!

Che mangiare frutta rappresenti uno dei principali comportamenti per una dieta sana ed equilibrata lo si sa già da tempo.

Ma solo di recente una ricerca condotta da ricercatori Spagnoli, presso l'Institute of Food Research (IFR) di Norvich, ha permesso di stabilire che il contenuto di polifenoli di quest'alimento, presente in natura sottoforma di innumerevoli varietà, è stato finora sottostimato.

Rispetto alla frazione solubile, le sostanze polifenoliche che nella frutta si trovano in una forma difficilmente estraibile sono, infatti, 5 volte più abbondanti e solo l'utilizzo di acidi ne ha permesso l'estrazione.

«Ignorando il reale contenuto di proantocianidine, acido ellagico e catechine, negli studi nutrizionali condotti fino a questo momento, sono state purtroppo sottovalutate anche le proprietà antiossidanti di queste sostanze e i notevoli benefici di cui l'organismo può giovare attraverso un consumo costante di frutta» ha dichiarato Paul Kroon, coordinatore della ricerca.


sabato 29 agosto 2009

Patata rosso purpureo per combattere tumori, presto sul mercato

E' una superpatata dal colore inconsueto: rosso purpureo. Ma conviene metter da parte ogni riserva perché il tubero, modificato in laboratorio, è ricco di sostanze antiossidanti alleate preziose nella prevenzione del cancro e di altre patologie. E non è tutto. L'ortaggio messo a punto da Soyoung Lim, ricercatrice della Kansas State University (Usa), potrebbe coniugare salute e bellezza, grazie alla sua capacità di contrastare il temuto invecchiamento.

Proprio le preziose sostanze con cui il tubero è stato arricchito, le cosiddette antocianine, hanno finito per donargli l'inconsueto colore con cui la superpatata esordirà sulle tavole. E' dolce, assicura chi l'ha testata, e perfettamente commestibile. Nei test di laboratorio, spiega un articolo del britannico Telegraph, le antocianine di cui l'ortaggio è ricco hanno mostrato di rallentare la crescita del cancro del colon.


Ora la 'patata della salute' verrà sottoposta a ulteriori test clinici e, se tutto filerà liscio, approderà sul mercato.

Fonte: http://www.adnkronos.com/

lunedì 17 agosto 2009

Dieta estiva, le virtù di anguria e melone

MELONE
Succoso e colorato, il melone è uno dei frutti più interessanti della stagione estiva. E' ricco di vitamine, di potassio (circa 300 mg) e di acqua (circa 90%).
Tali contenuti lo rendono rinfrescante, dissetante e poco calorico (circa 30 kcal/etto).

Il melone presenta un buon potere saziante, ma è meno dissetante dell'anguria. Per questo viene privilegiato come antipasto e accostato a un altro classico della cucina italiana, ossia al prosciutto. L'abbinamento, aumentando un po' le dosi, può anche essere interpretato come un "secondo" gustoso e leggero.
Cinque o sei fette di prosciutto crudo e quattro di melone apportano intorno alle 200 kcal.


COCOMERO
Il cocomero, detto anche anguria, è il frutto d'estate amato da grandi e piccini.
Ricco di vitamine, di antiossidanti (licopene) e di sali minerali, il cocomero, grazie all'elevato contenuto di acqua (oltre il 90%), ha un notevole potere dissetante e rinfrescante, che lo rende un frutto da gustare in qualsiasi momento, anche a merenda o come spuntino di metà mattinata.

Inoltre è anche ipocalorico, contiene infatti tra le 20 e 30 calorie per 100 gr.

Per approfondimenti sulla coltivazione di melone e cocomero si rimanda alla sezoni frutta e ortaggi del sito Ortoegiardino.it

martedì 2 giugno 2009

Il pomodoro ridotto in pillole per salvarci dall'infarto

Alcuni scienziati britannici hanno ridotto l'italianissimo frutto rosso in pillole per contrastare l'accumulo di grassi nelle arterie: è un integratore in compresse che avrà il nome di Ateronon e che, dicono, ha la proprietà di impedire al colesterolo cattivo di accumularsi nel sangue e causare infarti ed ictus.

Il gruppo di ricercatori ha lavorato sul licopene, il potente antiossidante che si accumula sulla buccia e colora di rosso il pomodoro estraendone il salubre principio attivo.

I cardiologi inglesi ne hanno parlato ieri in un convegno a Londra, raccontando come la pasticca al pomodoro ha distrutto quasi tutto il grasso nelle arterie di 150 volontari in circa otto settimane, bloccando l'ossidazione del grasso nel sangue.

Servono altri test, ammettono, per essere certi della sua efficacia. Ma i primi risultati fanno ben sperare.

La singola capsula al pomodoro contiene tanto licopene quanto 3 kg di pomodori maturi. L'antiossidante è difficile da assorbire nella sua forma naturale, spremuto così invece sarebbe efficace.

Le compresse cosi' ottenute potranno essere comprate anche nei supermercati, assendo gli ingredienti naturali vengono dunque sorpassate le procedure di autorizzazione per i nuovi farmaci.

Agli inglesi le pillole con il concentrato di pomodoro, ma noi italiani preferiamo il pomodoro al naturale, dieta mediterranea contro chimica o sintesi più o meno naturale. La compressa rossopomodoro semina più di qualche scetticismo in Carlo Cannella, nutrizionista alla Sapienza di Roma: "Cinque dosi di frutta e verdura al giorno, ecco la vera medicina che protegge da quasi tutto: gli integratori non servono a niente da soli, mentre col cibo hanno effetti trascurabili". Pomodoro fresco, molto meglio di un cachet.

giovedì 23 aprile 2009

Esagerare con la frutta puo' far male


In alcuni soggetti particolarmente sensibili il consumo esagerato di frutta troppo acquosa (tipo ananas, ciliegie o fragole) contenente un alto tasso di acidi grassi, potrebbe provocare un abbassamento del ph nel sangue che normalmente si aggira sui 7.2.

Scientificamente le diete ricche di frutta fresca forniscono un elevato valore nutrizionale e proprietà antiossidanti, vitaminiche e una quantita' di sali minerali.
Alcuni frutti come la banana possono addirittura sostituire un pasto.

Nel caso di frutta acquosa con alto contenuto di acidi grassi, il nostro organismo tenta di riequilibrare il valore del ph attingendo a sali minerali quali fosfati e calcio contenuti nelle nostre ossa, provocando cosi' una demineralizzazione e un abbassamento delle difese immunitarie.

Orientativamente non si dovrebbero superare oltre i 400 gr di frutta al giorno, tenendo presente che le bucce, se consumate, possono causare in soggetti sensibili, gonfiori o irritazioni della mucosa intestinale. inoltre la frutta cotta da un lato modifica la struttura delle fibre rendendola più digeribile, di contro sviluppa maggiore acidità.

E' buona norma integrare la nostra alimentazione oltre che con la frutta anche con un consumo giornaliero di verdure.


mercoledì 8 aprile 2009

Novita' per la dieta senza glutine.


Per discutere delle scoperte più recenti legate a questa grave intolleranza, ma soprattutto per trasferire le conoscenze cliniche in soluzioni pratiche per i pazienti, esperti a livello internazionale – medici e infermieri - e associazioni di pazienti sono riuniti ad Amsterdam, dal 6 all’8 aprile, per l’International Coeliac Disease Symposium 2009, l’importante appuntamento sul tema giunto alla 13° edizione.

Nelle prime due giornate del congresso viene fatto il punto sull’epidemiologia dell’intolleranza, discutendo gli aspetti clinici e genetici della celiachia e descrivendo gli strumenti diagnostici di ultima generazione, dal kit per la diagnosi immediata alle moderne modalità d’imaging.

Nella terza giornata, l'argomento preminente e' dedicato all’unico presidio terapeutico ad oggi utile per affrontare la celiachia: la dieta priva di glutine. Nutrizionisti e dietisti di livello internazionale descriveranno gli sviluppi dell’industria alimentare e i miglioramenti delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti gluten free disponibili sul mercato.

la Dottoressa Letizia Saturni, responsabile del CIESS, Centro Interdipartimentale di Educazione Sanitaria e Promozione alla Salute dell’Università Politecnica delle Marche ha dichiarato, in sintesi, che gli alimenti privi di glutine, in particolare pane, pasta e prodotti da forno prodotti fino adesso hanno utilizzato grassi che, pur essendo di origine vegetale, sono poco salutari. La recente letteratura scientifica ha spesso messo sotto accusa questi prodotti, perché fortemente sbilanciati da un punto di vista nutrizionale. Sono infatti ricchi di grassi, zuccheri e sale mentre hanno bassi livelli di fibra alimentare, minerali e vitamine.

Recentemente molte industrie alimentari hanno compiuto dei progressi importanti proponendo formulazioni nuove utilizzando prodotti a base di farine ottenute dai “cereali minori” e da “pseudo cereali”, come ad esempio grano saraceno, amaranto e teff.

L'utilizzo di tali cereali consente una elevata attività antiossidante. La comunità scientifica è oggi unanime nell’affermare che questi composti sono in grado di combattere la formazione dei radicali liberi responsabili di numerose patologie cronico- degenerative quali patologie cardio-vascolari, neoplasie, diabete tipo II.

Con questi cereali guadagnano anche il gusto e l’aspetto sicuramente due elementi non trascurabili per i celiaci.


martedì 3 marzo 2009

Frutta e verdura da sempre alleate dei nostri occhi

Secondo gli studi di alcuni ricercatori dell’Università di Liverpool il rischio di degenerazione maculare correlata all’età può essere diminuito fino al 20 per cento mangiando più frutta, verdura e noci.
La degenerazione maculare, generalmente correlata all’età, e' una malattia della retina che, nel mondo, colpisce più di 25 milioni di persone e che rappresenta la principale causa di riduzione della vista e cecità negli individui sopra i 50 anni.
Ai fini del problema sembrano pure giovare alcuni integratori specifici in particolare l’assunzione di un integratore a base di acido folico, vitamina B6 e vitamina B12 contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare la malattia in una popolazione di donne a rischio di malattie cardiovascolari.
Tra i motivi che possono favorire lo sviluppo della degenerazione maculare correlata all’età, spicca sicuramente il fattore eta': dopo i 70 anni circa il 38 per cento delle persone mostra segni clinici di questa malattia.
Altri fattori di rischio sono:
- Il sesso, le donne sono piu' a rischio degli uomini.
- Il colore dell'iride, se di colore piu' chiaro.
- L’eccessiva esposizione alla luce solare.
- La predisposizione genetica.
- Il fumo delle sigarette.
- Chi soffre di pressione alta, ipertensione.
- Le persone obese.
- E non ultima una dieta sbagliata.

Alimenti che aiutano a proteggere
Una dieta ricca di frutta e verdura ha un effetto protettivo a lungo termine, grazie all’elevato contenuto di vitamine e sali minerali.
Recenti studi hanno individuato altri nutrienti che possono avere un effetto benefico, tra questi i grassi omega-3 di cui è particolarmente ricco il pesce azzurro e la luteina, una vitamina della famiglia dei carotenoidi che si trova naturalmente nella retina e di cui sono ricche frutta e verdure a foglia verde. La luteina, oltre a svolgere un’importante attività antiossidante, contribuisce alla formazione dei cosiddetti pigmenti maculari che impediscono alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina.

Integratori Utili
Gli integratori oltre che avere funzione protettiva, possono pure contribuire a rallentare l’evoluzione della malattia.
Un studio internazionale ha dimostrato che l’integrazione della dieta con alte dosi di antiossidanti, in particolare vitamina C, vitamina E, beta carotene e zinco, può ridurre il rischio di progressione della degenerazione maculare.
In conclusione le sane abitudini alimentari hanno ancora dimostrato i loro effetti benefici.
Naturalmente non biosogna limitarsi solo alla dieta ma muoversi su più fronti: evitando di fumare, eliminando il sovrappeso, non esponendosi in modo indiscriminato alle radiazioni solari (usare occhiali da sole), consumando molta frutta e verdura ricche di antiossidanti, pesce e pochi grassi animali.

Fonte Corriere.it

martedì 10 febbraio 2009

Come ridurre i rischi di ipertensione e ictus con l'hibiscus


Bere te' ottenuto dai fiori di ibisco può aiutare a ridurre la pressione del sangue.
Uno studio sostenuto dalla dottoressa Diane McKay, scienziata esperta in nutrizione, rileva che sono sufficienti 3 tazze di infuso al giorno per ridurre la pressione sanguigna nelle persona a rischio di malattie cardiache, ictus e patologie renali.
La pianta ha proprietà antiossidanti che aiutano l’organismo a liberarsi dei dannosi radicali liberi.
Lo studio è stato condotto su 65 persone con età compresa tra i 30 e i 70 anni, suddivisi in due gruppi, tutte con livelli di pressione a rischio.
Al primo gruppo è stato somministrato per tre volte al giorno il tè di ibisco, mentre al secondo è stato dato un placebo. Dopo sei settimane, il gruppo trattato con l’ibisco ha mostrato una diminuzione media della pressione del 7,2%, con qualche punta del 13,2%. Al contrario, il gruppo trattato con il placebo ha registrato un calo della pressione del 1,3%.
Sono comunque necessari studi più approfonditi per stabilire con certezza come e in che misura sia possibile intervenire in tutti i problemi di pressione arteriosa e nelle malattie ad essa collegate.
Vuoi sapere tutto sulla pianta di ibisco? Accedi al sito Ortoegiardino nel settore piante da interno.

domenica 1 febbraio 2009

Ma il caffe' fa bene anche agli anziani? sembra proprio di si!


Il consumo moderato di caffe' sia esso decaffeinato oppure no, sembra che faccia proprio bene agli anziani, anzi e' un vero toccasana. Tutto cio' e' emerso nel corso del Congresso SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) ove sono stati evidenziati tra i molteplici costituenti della bevanda il contenuto di polifenoli e caffeina che determinano l’effetto positivo sulla salute nella terza età.
Bere caffè significa aumentare la concentrazione plasmatica di acido caffeico (un polifenolo) e di conseguenza aumentare la capacità antiossidante totale del plasma, ma anche diminuire l’aggregazione piastrinica e modulare l’espressione genica.
Sembra che una regolare assunzione di caffè protegge dall’insorgenza di Parkinson e di Alzheimer e dall’insorgenza del diabete di tipo 2 (frequente in età avanzata).
Inoltre: il caffè, proprio per le sue componenti antiossidative, è protettivo rispetto alla cellula epatica, tutelando dal danno di cirrosi alcoolica e non alcoolica fino a prevenire l’eventuale esordio di carcinoma epatico.

EFFETTI DEL CAFFE'
Funzioni metaboliche
: Non aumenta il colesterolo ematico, non incrementa le LDL. Incrementa la termogenesi. Previene dal Diabete II.
Sistema cardiovascolare: non vi sono associazioni tra consumo e ictus, malattia coronaria. Non incide sul rialzo pressorio se non nell'immediato con somministrazione acuta.
Apparato urinario: ha effetti diuretici; stimola il rilascio di renina; non è associato al cancro al rene.
Sistema nervoso: variabile individuale. Favorisce lo stato di allerta e le performance cerebrali. Protettivo nei confronti della malattia di Parkinson e Alzheimer.
Apparato gastrointestinale: digestivo; previene da CCR; cancro esofageo, gastrico; stimola l'attività propulsiva del colon.
Funzioni epatobiliari: previene da Cirrosi epatica e epatocarcinoma; stimola la cistifellea; previene i calcoli biliari. Da evitare solo se già in presenza di calcolosi.
Apparato muscolo scheletrico: stimolatore della performance fisica.

(Approfondimenti in merito, oltre che aggiornamenti scientifici sul tema, nelle varie patologie e differenti momenti fisiologici, sono reperibili sul nuovo sito http://www.caffemedicina.it/, interamente dedicato ai professionisti della salute)

giovedì 8 gennaio 2009

Passate le feste, dieta di frutta e verdura per smaltire i chili di troppo


Le festività natalizie con le lunghe maratone a tavola ci lasciano in dono due chilogrammi in più di peso.
E’ questo l'effetto indesiderato delle feste per quanti non sono riusciti a resistere alle leccornie delle tavole dove sono stati portati pandori e panettoni, bottiglie di spumante, pasta, cotechino e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno.
Secondo Coldiretti si stima che durante le feste di fine anno sono state assunte in media 15 mila-20 mila chilocalorie in più a discapito di alimenti fondamentali come frutta e verdura. Per rimettersi in forma è consigliabile una dieta a base di cibi leggeri, ricca di frutta e verdura con il consumo di molta acqua che va accompagnata dalla ripresa dell’attività fisica.
Per aiutare le buone intenzioni Coldiretti ha stilato la tradizionale lista dei prodotti le cui proprietà terapeutiche e nutrizionali sono utili per disintossicare l'organismo e per accompagnare il rientro, in salute, alla normalità dopo gli stress dei viaggi e dei banchetti natalizi.
Nella top dei cibi ok per tornare in forma tra la frutta da non dimenticare le arance, notevole fonte di vitamina C che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l'influenza, favorisce la circolazione, ossigena i tessuti e combatte i radicali liberi;
le mele con la loro azione antidiarroica;
le pere che oltre ad avere un buon potere saziante, contenendo zuccheri semplici come il fruttosio, fibra, molta acqua e poche calorie, sono adatte per chi soffre di intestino pigro e i kiwi ricchi di vitamina C, fosforo e potassio, particolarmente indicati per migliorare il funzionamento dell'intestino.
Per quanto riguarda le verdure quelle particolarmente indicate sono spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote.
Tutte le insalate e le verdure vanno condite - sottolinea la Coldiretti - con olio d'oliva, ricco di tocoferolo un antiossidante che combatte l'invecchiamento dell'organismo e favorisce l'eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l'organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, e' un ottimo astringente e cura l'iperacidità gastrica. Le carote – conclude Coldiretti - sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi e della pelle, i finocchi, risultano ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza.
Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l'organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali ma sono anche una notevole fonte di carboidrati a lento assorbimento, che forniscono energia che aiuta a combattere il freddo.
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