IBS e incidenza della celiachia in pediatria
Secondo uno studio recentemente pubblicato online sulla rivista Jama Pediatrics e condotto presso l’università di Bari i bambini affetti da sindrome dell’intestino irritabile (IBS) sono più a rischio degli altri di sviluppare celiachia.
Gli autori dello studio sono partiti dal presupposto che in età scolare il 10-15% dei bambini soffre di dolore addominale ricorrente mentre la celiachia in Europa affligge più dell’1% dei bambini e si può manifestare con uno spettro sintomatologico molto vario e a volte, difficilmente individuabile. I ricercatori hanno seguito 782 bambini: 270 affetti da IBS, 201 con dispepsia funzionale e 311 con dolore addominale funzionale....
Parkinson: e se fosse autoimmune come la celiachia?
Le malattie autoimmuni hanno tutte una caratteristica in comune: il sistema immunitario riconosce erroneamente alcuni tipi di cellule, organi o tessuti come corpi estranei e li danneggia fino a distruggerli. Nel caso del morbo celiaco è il glutine contenuto in alcuni cereali a mandare in tilt il sistema e a spingere l'intestino ad attaccare se stesso fino all'atrofia dei villi intestinali. Ora gli scienziati avanzano un'ipotesi che, se dimostrata, potrebbe avere conseguenze enormi sulle potenzialità di cura del Parkinson, una malattia neurologica sulle cui cause non vi è ancora certezza. Il meccanismo alla base della morte dei neuroni che si osserva nella malattia potrebbe essere di tipo autoimmune.
Su Nature Communications sono apparsi i risultati dello studio condotto dai ricercatori del Columbia University College of Physicians & Surgeons, secondo cui sarebbe plausibile ciò che è stato a lungo ritenuto impossibile e cioè che nelle persone malate le cellule immunitarie riconoscano i neuroni come nemici e li attacchino per eliminarli. A questa azione potrebbero essere dovuti i sintomi della malattia neurodegenerativa, quali tremori e perdita di equilibrio......
Dr. Schär Institute. Settimana di informazione sulle intolleranze al glutine
È causa di mal di testa, nausea, irritazione intestinale, stanchezza, dolori muscolari e molti altri problemi a cui, spesso, non si sa dare spiegazione: stiamo parlando di sensibilità al glutine non celiaca, un disturbo ormai accertato a livello scientifico, fortemente correlato ai regimi alimentari. Oggi, infatti, la "battaglia" contro il glutine non si gioca più solo nel campo della celiachia, ma la sfida più interessante riguarda proprio la "condizione di sensibilità al glutine" che sembra interessare una popolazione largamente superiore a quella dei potenziali celiaci e allergici al grano. A differenza, però, della celiachia e dell’allergia al grano, sembra essere transitoria e può risolversi dopo un periodo di alimentazione gluten free.
Proprio per fare chiarezza su questa condizione, in occasione del lancio della terza Settimana di Informazione sulle intolleranze al glutine (in programma dal 20 al 23 maggio), presso la Gluten Free Home di Milano, tre dei principali Opinion Leader italiani nel campo della celiachia e dei disordini glutine-correlati, la nutrition coach Letizia Saturni, il pediatra gastroenterologo Carlo Catassi e Luca Elli specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, membri del board scientifico di Dr. Schär Institute, hanno risposto a tutti i principali dubbi sulla sensibilità al glutine, raccontando come, oggi, è possibile vivere gluten free, in modo sicuro, senza rinunciare al gusto e al piacere della convivialità.......
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