LA DIETA DEL REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO E DELL’ERNIA IATALE
Il reflusso gastroesofageo è un evento comune in ogni soggetto e non deve essere considerato come una malattia a meno che non dia origine a sintomi e/o complicazioni. Il reflusso avviene perchè gli acidi gastrici “risalgono” all’interno della parte inferiore dell’esofago creando una continua irritaione della muscosa.
I sintomi sono molto fastidiosi: dolori, bruciori, crampi, sensazione di oppressione, tanto da far pensare a una crisi cardiaca. Questi disturbi si aggravano se il paziente ha l’abitudine di sdraiarsi appena dopo aver mangiato o se aumenta la pressione addominale come, ad esempio, indossare vestiti troppo stretti o cinture. Il bruciore compare di solito dopo 30-60 minuti dopo il pasto. A volte i dolori si irradiano dietro la nuca, il braccio o, posteriormente, dietro la schiena.
Di frequente i sintomi del reflusso-gastroesofageo sono derivati dall’ernia iatale, che consiste nella risalita di parte dello stomaco all’interno della gabbia toracica. Questa condizione può essere determinata e favorita da un eccesso ponderale. In questo caso la perdita di peso è il primo consiglio da seguire. Infatti la maggioranza delle persone migliorano con il semplice dimagrimento.
Un altro accorgimento per ridurre la sintomatologia è quello di tenere sollevata la testa mentre si dorme, meglio ancora disposrre un rialzo di pochi centimetri in corrispondenza della testiera del letto.
Altro responsabile del reflusso gastro-esofageo è un microrganismo spiraliforme, Helicobacter pylori, che può determinare gastro-esofagite. Il persistere nel tempo di reflusso di sostanze acide comporta l’infiammazione dell’esofago e quindi l’esofagite. Il sintomo classico è il bruciore......
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