martedì 20 gennaio 2009

I kiwi italiani ritornano alle origini in Cina


Finalmente arriva il "via libera" delle autorita' cinesi alla importazione di prodotti ortofrutticoli stranieri, il divieto delle importazioni da altri paesi era motivato dal governo cinese dal presunto pericolo della diffusione di insetti dannosi per le loro piante, come la mosca mediterranea della frutta.
Il Kiwi, caso curioso, e' originario proprio della Cina e in Italia viene coltivato a ritmo intensivo principalmente nelle regioni Lazio e Piemonte.
Il continuo aumento nei consumi e la maggiore disponibilità economica ha creato le condizioni per aprire nuove opportunità alla nostra agricoltura.
E' un risultato importante e storico infatti l'Italia e' il primo produttore mondiale di kiwi con una produzione di circa 500.000 tonnellate di frutti di alta qualità dei quali 280.000 tonnellate sono destinati alla esportazione: nell'Unione Europea, Nord America, Medio Oriente ed Estremo Oriente.
I kiwi italiani potranno quindi partire alla volta dei porti cinesi dove gli importatori locali hanno gia' avanzato le prime richieste.
Il kiwi diventa quindi un importante apripista a cui potrebbe seguire per esempio la mela che in Italia vanta una produzione eccellente sia a livello qualitativo che quantitativo.


lunedì 19 gennaio 2009

Coltiviamo l'orto, il 40% degli italiani lo fa gia'


La Coldiretti elaborando i dati ISTAT del 2008, relativi al tempo libero, ha evidenziato che circa il 40% degli italiani si dedica assiduamente al giardinaggio. Tra le motivazioni risultano: per rilassarsi, per passione e non ultimo, per risparmiare.
Quasi 4 italiani su 10, indipendentemente dall’età e dal sesso, si dedica alla coltivazione dell'orto.
Si puo' dire che l'interesse aumenta con l'eta', infatti un quarto delle persone risultano essere giovani con eta' compresa tra i 25 e i 34 anni e il picco massimo e' tra le persone over 65.
Il fenomeno e' piu' diffuso al nord, Veneto, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia, dove interessa oltre il 50% della popolazione, e meno nel sud, dove si scende su valori inferiori al 25%.
Spesso anche chi non possiede un giardino, non si scoraggia, infatti esistono in commercio, nei vari garden center o vivaisti, piante che si possono adattare anche alla coltivazione in vaso, sfruttando cosi' al meglio gli spazi del terrazzo o del cortile.
La coltivazione spazia dalle piante aromatiche, come basilico, rosmarino, salvia o mentuccia, ma anche pomodori, zucchine, peperoni, melanzane e lattuga.
Gli ortaggi ricavati magari non saranno belli da vedere, come quelli dall'ortolano, ma almeno sai cosa mangi!

venerdì 16 gennaio 2009

Come controllare il clima con le piante


Secondo uno studio pubblicato oggi su Current Biology e' possibile controllare il clima coltivando le giuste piante.
Infatti coltivando le piante che sono in grado di riflettere al massimo la luce solare verso lo spazio, si contrasta l'effetto riscaldamento, questo fenomeno potrebbe far abbassare le temperature di 1 grado centigrado nel Nord America e in gran parte dell’Europa.
Questa riduzione sarebbe l'equivalente ad un raffreddamento annuale complessivo di oltre 0,1 gradi, quasi il 20% dell'incremento totale della temperatura della terra dalla rivoluzione Industriale ad oggi.
Per attuare un raffreddamento localizzato del clima dovrebbero essere piantate coltivazioni selettive oppure utilizzare l’ingegneria genetica per ottimizzare e migliorare il potere riflessivo di alcune varieta' di piante. Una pianta può essere più o meno riflettente, dipende principalmente dalla forma delle foglie e dalla loro disposizione sui rami.
Naturalmente e' necessaria più ricerca per raggiungere questo obiettivo in tempi non troppo lunghi e a costi contenuti.

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