Lo studio è stato condotto su piante di riso transgenico, modificate con un gene umano, inserendo nel Dna del riso un gene umano che attiva la produzione della proteina.
Il risultato, annunciato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), è stato ottenuto in Cina, dal gruppo d ricerca dell’università di Wuhan, coordinato da Yang He. Testata sui ratti, l'albumina derivata dal riso si è dimostrata efficace nel trattare la cirrosi epatica.
Attualmente questa proteina viene estratta esclusivamente dal sangue, ma la scarsa quantità disponibile, i costi elevati e il rischio di diffondere virus come Hcv e Hiv, hanno indotto le case farmaceutiche a cercare metodi di produzione più economici e altre fonti di albumina.
Sempre più richiesta in ambito clinico, l’albumina umana (Human Serum Albumin - Hsa) viene utilizzata soprattutto per la cura di ustioni, emorragie gravi e cirrosi epatica, e per la produzione di farmaci e vaccini.
L’albumina così ottenuta, è stata testata su un gruppo di cavie in cui era stata causata la cirrosi epatica, malattia del fegato trattata con la proteina umana, e durante tale sperimentazione, questi studiosi si sono accorti che non è stata rilevata alcuna differenza al termine del trattamento.
“I risultati ottenuti - affermano gli scienziati - indicano che le sementi di riso offrono un’alternativa conveniente per la produzione di rHSA [albumina ricombinante, ndr]”. Unico neo della ricerca, dunque, è il rischio di contaminazione delle altre colture, qualora si dovesse realmente coltivare questo riso GM su larga scala.
Fonte: http://www.galileonet.it/