venerdì 11 novembre 2011

Un lombrico per amico: Allevare lombrichi è semplice e redditizio







L’allevamento dei lombrichi è molto interessante ed utile per la trasformazione di tutti i rifiuti di natura organica: serve per smaltire gli scarti dell'orto e del giardino - erba, fogliame, scarti di cucina, ecc.. - e in questo modo si produce dell'ottimo terriccio da usare ancora nell'orto e nel giardino. La metodologia è molto semplice, in quanto si tratta di mettere tutti gli scarti accumulati in un mucchio per fargli fare una prima fase di “marcescenza”, e portarli a livello ottimale per l’alimentazione dei lombrichi.

Dal mucchio si preleva poi sempre la parte più vecchia (marcia) e la si dà in alimentazione ai lombrichi (3 volte al mese). In questo modo abbiamo risolto due problemi:
1) Ordine e pulizia per tutti gli scarti – recupero e non distruzione.

2) Produzione di ottimo concime (humus di lombrico ricco di preziosa sostanza organica) indispensabile per mantenere la fertilità del suolo.

Il tempo da dedicare ai nostri lombrichi è poco e si riduce alla loro alimentazione.
Per un allevamento da Hobby si può cominciare con l’investimento che vogliamo: 50 – 80 – 100 – 200 – 500€ o più, per uno spazio di 5-10mq circa. In questo caso non servono attrezzature
particolari, bastano una forca, una carriola e un badile.

Se invece vogliamo impostare un piccolo impianto di produzione, con investimento da 2000-5000€ o più, abbiamo molte più possibilità di lavoro e di applicazione in vari campi. Non necessita comunque, in qualsiasi caso, nè di permessi, nè di autorizzazioni, e può essere allocato in qualsiasi luogo. Basta un terreno pianeggiante e, per l'allevamento di lombrichi, da 100 a 500 mq circa. Come alimentazione, inizialmente è meglio lavorare con letame di qualsiasi tipo, integrato con scarti agroalimentari.

E’ un allevamento semplice e spartano, che dà molte soddisfazioni. La “lettiera” si imposta direttamente sulla terra, all’aperto, poiché non servono strutture di alcun genere. I lombrichi si riproducono continuamente, e la lettiera può essere posizionata ovunque (nord, sud, est, ovest, sole, ombra). Non teme assolutamente né il freddo (ne abbiamo collocati a 1600m di altezza) nè il caldo (impianti realizzati anche in Tunisia-Israele, in mezzo al deserto).
Non esistono specifiche attrezzature per la lombricoltura, si usano mezzi vari, e tutto in relazione all’investimento, agli obiettivi ed alle finalità

Alcuni interessanti manuali sul lombrico:

- Manuale di lombricoltura. Il compostaggio domestico dei rifiuti organici in humus

- L'allevamento del lombrico

- Allevamento intensivo del lombrico

- Manuale del lombricoltore

- Lombricoltura moderna

domenica 6 novembre 2011

Tarlo asiatico: dopo il punteruolo rosso arriva un altro temibile insetto nemico delle piante






Un nuovo pericolo per la salute delle nostre piante si fà sempre più avanti, si tratta del tarlo asiatico, giunto, sembra, nascosto in alcuni bonsai importati dalla Cina qualche anno fà.
Il coleottero, che da adulto raggiunge dieci centimetri di lunghezza, è considerato «pericoloso», perché estremamente aggressivo.
Il temibile insetto può distruggere la piante, anche quelle sanissime, e lo fa in maniera estremamente aggressiva.

Il fenomeno, per il momento, è localizzato in Lombardia,  è difficile da debellare e il contagio di una sola pianta rischia di estendersi a macchia d’olio.  Per tale motivo le autorità si sono mosse e la Regione sta tappezzando la metro di Milano con manifesti che recitano: "tarlo asiatico, un pericolo per il nostro ambiente" invitando i cittadini a chiamare il numero verde 800 318 318  laddove si scoprissero dei focolai, notando  i buchi del tarlo, adesso che le foglie sono cadute.

"E’ un minatore del legno – spiega Ferrini, docente di arboricoltura urbana e presidente della Società Italiana di Arboricoltura -. Scava, quindi, delle gallerie in tutto l’albero, creando dei fori dal diametro che può arrivare anche oltre il centimetro. Tali gallerie, infatti, penetrando al suo interno, e attraversandola per intero, ne interrompono il flusso linfatico di entrambe le direzioni. Sia quello che procede dalle radici verso le foglie, ovvero la linfa grezza, sia la linfa lavorata che, dalle foglie torna alle radici".

Molto efficaci sembrano alcune tecniche di lotta biologica, utilizzando una piccola vespa che si nutre delle uova del tarlo asiatico. Questa vespetta depone le sue uova all' interno dell' uovo del tarlo e lo annienta.
Le piante che subiscono tale attacco non hanno scampo, per cui oltre al fermo della vegetazione, la pianta appasisce e perde vitalità, rappresenta un pericolo perchè viene a minarsi la stabilità meccanica e strutturale della pianta stessa che potrebbe cedere da un momento all'altro causando danni a persone e cose. Vanno quindi abbattute e bruciate per evitare ulteriori contagi,

sabato 5 novembre 2011

Celiachia news: Cagliari, seminario regionale a tema celiachia; Roma, una serata per l'Aic

Seminario Regionale: Attualità in tema di celiachia
Comune Cagliari News
Seminario Regionale sulla celiachia dal titolo “Attualità in tema di celiachia” giovedì 1 dicembre 2011 presso la Sala Congressi Hotel Mediterraneo, Viale C. Colombo n.46 a Cagliari. Il seminario è organizzato dall’ASL di Olbia per conto dell’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna.

Tale evento è accreditato ECM presso la Regione Autonoma della Sardegna per tutte le professioni sanitarie.

La scheda d’iscrizione, che si trova nella brochure (vedi link ), dovrà essere inviata via email a servizioformazione@aslolbia.it o via fax al numero 0789 552329 entro e non oltre il giorno 18 novembre 2011.



Una serata per l'Aic
TRC Giornale
L'associazione italiana celiachia Lazio Onlus ha organizzato una serata a Roma, presso il Radisson Blu, dedicata all'intolleranza al glutine, che impedisce di mangiare pasta, pizza, pane e, fortunatamente, sta diventando sempre meno una limitazione drastica in un Paese come l'Italia, che in questo campo è all'avanguardia e sta facendo progressi importanti. ...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...