Una cascina appena ristrutturata fuori Piacenza, a casino Mandelli. Classica architettura lombarda di due secoli fa. Ma dentro 15 ricercatori lavorano nelle “clean room” e su macchine di frontiera a un obiettivo ambizioso. Entro due-tre anni produrre chip fotovoltaici da record, capaci di trasformare il 45% della luce solare ricevuta in corrente elettrica (oggi un pannello fotovoltaico standard arriva al 18%). E’ soprattutto lavorare su luce concentrata pari a 500 o persino mille soli equivalenti.
Fotovoltaico a Concentrazione Made in Italy
E’ l’anima dell’investimento avviato lo scorso novembre da RSE, Ricerca di sistema energetico, il centro pubblico (ex Cesi-ricerca) controllato dal GSE, e dedicato agli studi a lungo termine sulle frontiere dell’energia. “Il nuovo laboratorio di Piacenza fa parte di un progetto europeo Apollon, che ormai due anni – spiega Stefano Basseghini, amministratore delegato di RSE -. E’ un programma con 16 partner e da 12 milioni di euro su 5 anni di cui RSE è il coordinatore. L’obiettivo è sviluppare sistemi fotovoltaici a concentrazione e ad alta efficienza a costi competitivi con pannelli fotovoltaici tradizionali. E aprire anche una nuova partita industriale, europea, su un fotovoltaico ormai dominato dalle produzioni cinesi.”Superare il Record di Efficienza Attuali
C’è però un problema di costi. Nei primi due anni Apollon ha lavorato sull’ottimizzazione delle tecnologie esistenti (micro-solari, ottiche, meccanica di precisione). “Ora però si tratta di andare oltre, fino a raggiungere l’obiettivo di due euro per watt, dai sette-otto attuali. A quella soglia il fotovoltaico a concentrazione comincerà a “mordere” sul mercato”, prevede Besseghini....Prosegui la lettura su: www.genitronsviluppo.com