domenica 6 novembre 2011

Tarlo asiatico: dopo il punteruolo rosso arriva un altro temibile insetto nemico delle piante






Un nuovo pericolo per la salute delle nostre piante si fà sempre più avanti, si tratta del tarlo asiatico, giunto, sembra, nascosto in alcuni bonsai importati dalla Cina qualche anno fà.
Il coleottero, che da adulto raggiunge dieci centimetri di lunghezza, è considerato «pericoloso», perché estremamente aggressivo.
Il temibile insetto può distruggere la piante, anche quelle sanissime, e lo fa in maniera estremamente aggressiva.

Il fenomeno, per il momento, è localizzato in Lombardia,  è difficile da debellare e il contagio di una sola pianta rischia di estendersi a macchia d’olio.  Per tale motivo le autorità si sono mosse e la Regione sta tappezzando la metro di Milano con manifesti che recitano: "tarlo asiatico, un pericolo per il nostro ambiente" invitando i cittadini a chiamare il numero verde 800 318 318  laddove si scoprissero dei focolai, notando  i buchi del tarlo, adesso che le foglie sono cadute.

"E’ un minatore del legno – spiega Ferrini, docente di arboricoltura urbana e presidente della Società Italiana di Arboricoltura -. Scava, quindi, delle gallerie in tutto l’albero, creando dei fori dal diametro che può arrivare anche oltre il centimetro. Tali gallerie, infatti, penetrando al suo interno, e attraversandola per intero, ne interrompono il flusso linfatico di entrambe le direzioni. Sia quello che procede dalle radici verso le foglie, ovvero la linfa grezza, sia la linfa lavorata che, dalle foglie torna alle radici".

Molto efficaci sembrano alcune tecniche di lotta biologica, utilizzando una piccola vespa che si nutre delle uova del tarlo asiatico. Questa vespetta depone le sue uova all' interno dell' uovo del tarlo e lo annienta.
Le piante che subiscono tale attacco non hanno scampo, per cui oltre al fermo della vegetazione, la pianta appasisce e perde vitalità, rappresenta un pericolo perchè viene a minarsi la stabilità meccanica e strutturale della pianta stessa che potrebbe cedere da un momento all'altro causando danni a persone e cose. Vanno quindi abbattute e bruciate per evitare ulteriori contagi,

sabato 5 novembre 2011

Celiachia news: Cagliari, seminario regionale a tema celiachia; Roma, una serata per l'Aic

Seminario Regionale: Attualità in tema di celiachia
Comune Cagliari News
Seminario Regionale sulla celiachia dal titolo “Attualità in tema di celiachia” giovedì 1 dicembre 2011 presso la Sala Congressi Hotel Mediterraneo, Viale C. Colombo n.46 a Cagliari. Il seminario è organizzato dall’ASL di Olbia per conto dell’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna.

Tale evento è accreditato ECM presso la Regione Autonoma della Sardegna per tutte le professioni sanitarie.

La scheda d’iscrizione, che si trova nella brochure (vedi link ), dovrà essere inviata via email a servizioformazione@aslolbia.it o via fax al numero 0789 552329 entro e non oltre il giorno 18 novembre 2011.



Una serata per l'Aic
TRC Giornale
L'associazione italiana celiachia Lazio Onlus ha organizzato una serata a Roma, presso il Radisson Blu, dedicata all'intolleranza al glutine, che impedisce di mangiare pasta, pizza, pane e, fortunatamente, sta diventando sempre meno una limitazione drastica in un Paese come l'Italia, che in questo campo è all'avanguardia e sta facendo progressi importanti. ...

mercoledì 2 novembre 2011

Albumina umana dal riso: un team internazionale di scienziati è riuscito ad estrarre dalle piante di riso l'albumina, una delle principali proteine del sangue.


Lo studio è stato condotto su piante di riso transgenico, modificate con un gene umano,  inserendo nel Dna del riso un gene umano che attiva la produzione della proteina.
Il risultato, annunciato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), è stato ottenuto in Cina, dal gruppo d ricerca dell’università di Wuhan, coordinato da Yang He. Testata sui ratti, l'albumina derivata dal riso si è dimostrata efficace nel trattare la cirrosi epatica.

Attualmente questa proteina viene estratta esclusivamente dal sangue, ma la scarsa quantità disponibile, i costi elevati e il rischio di diffondere virus come Hcv e Hiv, hanno indotto le case farmaceutiche a cercare metodi di produzione più economici e altre fonti di albumina.
Sempre più richiesta in ambito clinico, l’albumina umana (Human Serum Albumin - Hsa) viene utilizzata soprattutto per la cura di ustioni, emorragie gravi e cirrosi epatica, e per la produzione di farmaci e vaccini.


L’albumina così ottenuta, è stata testata su un gruppo di cavie in cui era stata causata la cirrosi epatica, malattia del fegato trattata con la proteina umana, e durante tale sperimentazione, questi studiosi si sono accorti che non è stata rilevata alcuna differenza al termine del trattamento.

“I risultati ottenuti - affermano gli scienziati - indicano che le sementi di riso offrono un’alternativa conveniente per la produzione di rHSA [albumina ricombinante, ndr]”. Unico neo della ricerca, dunque, è il rischio di contaminazione delle altre colture, qualora si dovesse realmente coltivare questo riso GM su larga scala.

Fonte: http://www.galileonet.it/
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