venerdì 24 luglio 2009

Terreni demaniali: darli in gestione ai giovani per consentire di poterli sfruttare.

In occasione dell'attuale decreto anticrisi, la Cia (Confederazione italiana agricoltori) e l'Agia (Associazione dei giovani imprenditori agricoli) hanno elaborato e presentato l'emendamento per destinare i terreni demaniali ai giovani, esso può rappresentare un primo passo in avanti e un positivo contributo per dare prospettive adeguate alle nuove generazioni del mondo agricolo, favorendo il ricambio generazionale.

Il progetto di Cia e Agia, oltre a prevedere l'utilizzo agricolo dei terreni demaniali, ha proprio come obiettivo quello di definire un piano di azione organico per l'imprenditoria giovanile, per sostenere, appunto, il ricambio generazionale dei titolari d’azienda e la costituzione di nuove imprese e per favorire l’attrattività e la sostenibilità dell’attività agricola.

In Italia i giovani non sono abbastanza motivati e non vedono nell’agricoltura delle prospettive economiche interessanti: fra le difficoltà principali di insediamento giovanile ci sono la scarsa mobilità fondiaria e l’accesso al bene terra, gli alti costi di avviamento, l’incertezza delle prospettive economiche, la scarsità di formazione e servizi di consulenza adeguati.

Sono inoltre da considerare gli alti oneri amministrativi connessi all’esercizio dell’attività agricola, gli elevati prezzi di affitto e di acquisto dei terreni, gli alti costi dei macchinari, ed in generale, degli investimenti.

Le barriere fiscali e legali e in alcuni casi il forte rischio di mancato guadagno delle aree rurali, la carenza di infrastrutture, di logistica, di mobilità, dei servizi civili e socio-sanitari, che ne condizionano la qualità della vita, completano il quadro.


giovedì 23 luglio 2009

Celiachia e turismo: Dai ristoranti alle strutture, ecco le novità per i turisti intolleranti al glutine.


L’allergia al glutine è una patologia molto diffusa, e la percentuale di persone affette da questa disfunzione aumenta ogni anno vertiginosamente.

Il mercato alimentare, si è dovuto necessariamente adeguare a questa nuova tendenza proponendo prodotti gluten-free, disponibili inizialmente solo nelle farmacie e poi, finalmente, nella grande distribuzione.

A seguire questa tendenza, adesso, è il mercato turistico, che spalanca le sue porte alle persone affette da celiachia, proponendo i viaggi gluten free, ossia itinerari, pacchetti vacanze e soluzioni pensate esclusivamente per i celiaci.

La rete si allarga e coinvolge tutto il sistema turistico italiano. Dagli Autogrill, che propongono adesso scaffali con prodotti ad hoc per gli intolleranti al glutine, ai ristoranti, il cui menu giornaliero offre piatti riservati ai celiaci, fino alle strutture turistiche ed alle navi da crociera che da quest’anno, propongono menu specifici per questa categoria di allergici.

Niente più sacrifici quindi per i turisti affetti da celiachia, al contrario, maggiore attenzione da parte degli operatori a questa fetta di clienti che diventa sempre più ampia e sempre più esigente.

Soddisfazione da parte delle associazioni di settore, che pur confermando la notizia della pericolosa tendenza all’aumento vertiginoso di questa intolleranza alimentare in tutte le fasce d’età della popolazione mondiale, possono segnare un punto a favore del sostegno a questa fascia debole.

mercoledì 15 luglio 2009

Pronto il test genetico per scoprire se un neonato sara' allergico al glutine

L'allergia al glutine spesso viene scoperta in eta' adulta, quando si manifestano gli sgradevoli sintomi della malattia e non è più possibile poterla prevenire.
La Swiss Stem Cell Bank di Lugano ha preparato un test genetico che consente di sapere se il nascituro ha la predisposizione a contrarre la celiachia. Queste analisi, svolte dalla banca per la conservazione del sangue da cordone ombelicale, possono indicare anche un’eventuale intolleranza al lattosio e la possibilità di sviluppare la fibrosi cistica nel corso della vita.

Sono pressoché sconosciute le cause di tale allergia, pare che il responsabile della celiachia sarebbe un gene, anzi più geni mancanti o mutati.

Molti casi presentano una predisposizione genetica: i figli di celiaci sono maggiormente predisposti a contrarre la malattia nel corso della loro vita.

Il test genetico è una procedura che risponde preventivamente a future allergie, il test specifico può essere eseguito al momento della crioconservazione delle cellule staminali, dunque subito dopo il parto, o anche in tempi successivi, senza dover fare un prelievo di sangue al bambino e senza intaccare le cellule conservate.

Una diagnosi precoce garantisce certezza di intervento ancor prima che i sintomi possano manifestarsi nell’intento di tutelare sempre più la salute del bambino e del suo futuro. L’importanza di una corretta diagnosi, prima ancora che si possano manifestare i classici sintomi della malattia permette non solamente di affrontare la celiachia in via preventiva, ma anche di non sottovalutarne le conseguenze. Il più delle volte i sintomi sono scambiati per altre malattie.

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