venerdì 24 aprile 2009

Clima: l'aria inquinata "aiuta" le piante ad assorbire piu' CO2


Sembra che l'inquinameto dell'aria ha un effetto positivo per la lotta ai cambiamenti climatici perche' accresce il livello di assorbimento di anidride carbonica da parte delle piante.
In una recente ricerca, un gruppo di studiosi di Zurigo, del Met Office Hadley Centre britannico e dell'Universita' di Exeter ha osservato che, contrariamente a quanto si crede, le piante sono piu' brave ad assorbire CO2 in condizioni di nebbia e inquinamento piuttosto che sotto un cielo terso.

Questo fenomeno riguarda l'aerosol, le particelle inquinanti disperse nell'atmosfera, il quale frastaglia la luce solare che cosi' non arriva piu' diretta dall'alto ma si disperde su un maggior numero di foglie e favorisce quindi una piu' diffusa fotosintesi clorofilliana, il processo dell'assorbimento di C02.
Il risultato e' che nella lotta per la riduzione delle emissioni di gas serra si dovra' tenere conto anche del fatto che con un'aria piu' pulita le piante assorbiranno meno anidride carbonica. La ricerca porta un argomento a favore della geo-ingegneria, che propone di frenare i raggi solari con satelliti che usano specchi o particelle di luce riflettenti.

giovedì 23 aprile 2009

Esagerare con la frutta puo' far male


In alcuni soggetti particolarmente sensibili il consumo esagerato di frutta troppo acquosa (tipo ananas, ciliegie o fragole) contenente un alto tasso di acidi grassi, potrebbe provocare un abbassamento del ph nel sangue che normalmente si aggira sui 7.2.

Scientificamente le diete ricche di frutta fresca forniscono un elevato valore nutrizionale e proprietà antiossidanti, vitaminiche e una quantita' di sali minerali.
Alcuni frutti come la banana possono addirittura sostituire un pasto.

Nel caso di frutta acquosa con alto contenuto di acidi grassi, il nostro organismo tenta di riequilibrare il valore del ph attingendo a sali minerali quali fosfati e calcio contenuti nelle nostre ossa, provocando cosi' una demineralizzazione e un abbassamento delle difese immunitarie.

Orientativamente non si dovrebbero superare oltre i 400 gr di frutta al giorno, tenendo presente che le bucce, se consumate, possono causare in soggetti sensibili, gonfiori o irritazioni della mucosa intestinale. inoltre la frutta cotta da un lato modifica la struttura delle fibre rendendola più digeribile, di contro sviluppa maggiore acidità.

E' buona norma integrare la nostra alimentazione oltre che con la frutta anche con un consumo giornaliero di verdure.


martedì 21 aprile 2009

Celiachia, e' possibile che sia di origine virale

Da recenti informazioni scientifiche sulla celiachia, almeno da una serie di articoli pubblicati sulla rivista Plos Medicine, si apprende che la celiachia potrebbe avere una origine virale, la notizia non dovrebbe stupirci infatti un tempo non si immaginava che l’ulcera fosse riconducibile ad un batterio, l’Helicobacter pilori che oggi è invece quanto mai acclarato.

Secondo gli scienziati la celiachia, ovvero l’infiammazione di un tratto dell’intestino che causa una errata risposta immunitaria e rende impossibile l’assorbimento del glutine, potrebbe anche essere messa in relazione con il Rotavirus. Una scoperta confortante per circa due milioni di persone solo in Italia.

Secondo gli studi di un gruppo di ricercatori italiani, effettuati su volontari sani e affetti dalla malattia si sarebbe visto in quest’ultimi la presenza di immunoglobuline che si opponevano alla proteina VP7 dei Rotavirus, cosa che non accadeva in chi non era affetto dalla celiachia. Ne deriva dunque che sempre secondo il pensiero di tali scienziati i Rotavirus potrebbero avere un ruolo nel determinare la malattia in fase attiva con un meccanismo tale da confondere il sistema immunitario dell’organismo rendendolo impossibilitato a difendersi adeguatamente a questi agenti patogeni.

I Rotavirus, che, per’altro, siamo costretti a conoscere fin dalla prima infanzia, sono degli agenti virali responsabili di patologie quali la gastroenterite dei bambini o di eventuali pancreatiti di natura virale.

E' naturale sperare che in un prossimo futuro si potrebbe anche pensare ad una cura della celiachia mediante un vaccino utile anche per quei soggetti che, dopo accurate analisi, si determinasse la loro predisposizione alla malattia e considerando che l’attuale terapia contro la celiachia è basata in larga parte soltanto su una rigorosa dieta senza glutine.

Fonte: Tantasalute.it
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