sabato 21 gennaio 2023

Biostimolanti per la nutrizione di zucchino e pomodoro

 

Il biostimolante è ottenuto da idrolisi enzimatica dalla biomassa delle Fabacee ed è applicabile sia in fertirrigazione che per via fogliare, già da pochi giorni dopo il trapianto ed è utilizzabile fino a poco prima del raccolto.


biostimolanti o promotori di crescita sono "prodotti contenenti sostanze e/o microrganismi in grado di sostenere - a basse dosi d'applicazione - la crescita e lo sviluppo delle colture durante l'intero ciclo di vita, dalla germinazione dei semi al trapianto, fino alla raccolta".

 

Hanno la funzione di incrementare le potenzialità delle piante, migliorando caratteristiche qualitative e quantitative delle produzioni. Nel dettaglio questi formulati vanno ad aumentare l'efficienza fotosintetica e l'assorbimento degli elementi nutritivi somministrati con la concimazione di base, migliorano la radicazione, l'accrescimento vegetativo e la resistenza a stress biotici e abiotici.


Con il passare degli anni ci ritroviamo spesso in situazioni in cui i cicli colturali non consentono un adeguato riposo del suolo, causando stanchezza del terreno e di conseguenza produzioni carenti e paramenti qualitativi bassi. In tutti questi casi, i biostimolanti costituiscono dei validi alleati per ottenere performance produttive di qualità e migliorare lo stato fitosanitario delle piante. In questo articolo ci soffermeremo sull'importanza dell'uso del biostimolante Activeg di Hydro Fert, un prodotto ad azione specifica consentito in agricoltura biologica, indicato per la nutrizione delle orticole ed in particolare dello zucchino, una delle principali colture italiane in ambiente protetto.

(Fonte: Hydro Fert)

Lo zucchino è una pianta monoica che cresce con livelli di temperatura ottimali di 15°-18°C durante la notte e 21°-24°C di giorno. È caratterizzata da una crescita rapida, accompagnata da un notevole sviluppo fogliare, e necessita di elevate unità di azoto (N) e potassio (K), mentre la richiesta di fosforo (P) è irrisoria. Trattandosi di una specie a ciclo breve, la pianta deve riuscire, compatibilmente con le condizioni climatiche, a sfruttare al massimo le concimazioni applicate.

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