lunedì 23 marzo 2009

La processionaria torna ad attaccare i pini



La processionaria e' un parassita che da diversi anni ormai attacca le piante defogliando le chiome e mette a rischio oltre che il verde anche le persone e gli animali. Gli esperti consigliano la disinfestazione da attuare in questo periodo.
Il parassita in questione e' il lepidottero defogliatore Traumatocampa detto anche "processionaria del pino" già da alcuni anni un grosso numero di pinete del nostro Appennino è stato attaccato da questo tipo di parassita.
Oltre al danno sulle piante, può costituire un serio pericolo per l'uomo e per gli animali domestici. Infatti in seguito ad un contatto dell’epidermide con i peli urticanti della processionaria si possono verificare reazioni urticanti, e nei casi più gravi può verificarsi uno shock anafilattico.
Oltre ad essere pericolosa per gli individui, la processionaria risulta deleteria anche nei confronti degli animali che, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti.
I bruchi vivono in gruppo e spostandosi di ramo in ramo si nutrono a spese della chioma. In autunno formano un nido protettivo dove affronteranno l'inverno, per poi, in primavera, tra la seconda metà di marzo e la fine di aprile, discendere lungo i tronchi. Questo è il momento di massima pericolosità.
Il metodo più semplice e più pratico per combattere la processionaria è l’eliminazione e distruzione dei nidi. Questa operazione deve essere svolta durante l’inverno prima che le larve siano uscite dal nido. Durante il prelevamento dei nidi è necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti.
Chiunque riscontrasse la presenza dei nidi di processionaria sulle proprie piante di pino deve provvedere a sue spese gli interventi di lotta.


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