giovedì 21 agosto 2014

Celiachia: ideato dispositivo che rileva presenza di glutine nei cibi; Vivere gluten free; In Italia la celiachia è sempre più frequente.






Celiachia: ideato un dispositivo che rileva la presenza del glutine nella pietanza

Chi è celiaco sa bene quanto insidioso sia il glutine, e quali problemi possa causare alla mucosa intestinale la sola contaminazione della pietanza gluten free con questa sostanza proteica. L'eliminazione totale e definitiva dalla dieta dei cereali come grano, kamut, farro, orzo, segale, è l'unica "cura" possibile per chi è affetto da celiachia, ma non è sufficiente; oltre a consumare esclusivamente cereali naturalmente privi di glutine, è, infatti, importante che venga evitato il contatto con la proteina tossica sia durante la preparazione dell'alimento senza glutine, sia nel momento in cui viene servito.

Il rischio di contaminazioni crociate e ambientali da glutine in cucina è elevato, e di conseguenza accade spesso che il consumatore celiaco finisca per ingerirne inconsapevolmente quantità indefinite a danno della propria salute. Per questo motivo, diamo il benvenuto all'invenzione del dispositivo portatile che può rilevare la presenza di glutine nel cibo e permettere, quindi, alla persona celiaca di mangiare correttamente con serenità. ...


Vivere gluten free 
Curiosità, ricette e news dal mondo per chi non può o non vuole consumare glutine

La scoperta:
Il dispositivo portatile che rileva il glutine
Maria Grazia Esposito è la ricercatrice che ha inventato, insieme ai colleghi del CNR di Napoli Sabato D'Auria, Mauro Rossi e Alberto Luini, un dispositivo che permette di rilevare il glutine presente nel cibo. Laureata in biochimica con un dottorato all’Università degli Studi di Napoli Federico II e un master in marketing farmaceutico, Maria Grazia Esposito ha vinto l’edizione 2014-2015 del Best Program, ottenendo una borsa di studio negli USA per sviluppare il prototipo e una strategia di impresa. Per completezza di informazione, vi segnaliamo anche questo link con la posizione dell’AiC sull’argomento.

L’ingrediente naturalmente senza glutine: la Cicerchia
La cicerchia è un legume della famiglia del Lathyrus sathivus. Per secoli ha rappresentato una fonte di sostentamento molto importante, grazie alla capacità di crescere in condizioni di clima e di terreno anche avverse, alla lunga conservazione e, soprattutto, ai nutrienti (in primis proteine). Le proprietà organolettiche sono tali che la rendono facilmente digeribile. ...


Intolleranza al glutine: in Italia la celiachia è sempre più frequente
È una malattia in continuo aumento e non curabile (fino ad ora), l'intolleranza al glutine ha raggiunto in Italia livelli ma visti prima

Nell’ultimo decennio, in Italia la celiachia si è fatta sempre più frequente fino a raggiungere, nel 2011, oltre 500.000 intolleranti al glutine. L’aumento dell’intolleranza in vari soggetti è dovuto in gran parte sia allo sviluppo dell’informazione, che ha favorito all’incremento della diagnosi, e sia dalla continua evoluzione scientifica che, con le analisi al sangue e vari controlli, è riuscita a diagnosticare questo tipo di malattia.

Non sono da sottovalutare, però, le nostre abitudini alimentari. Oggigiorno si fa sempre più uso di cereali, di carboidrati e di alimenti che contengono un alto tasso di glutine. Un eccessivo abuso, nella nostra alimentazione, di alcuni tipi di alimenti fa si che il nostro organismo ne risenta, fino a non tollerarne più il consumo. Si va incontro così ad un’intolleranza che può essere più o meno grave, passeggera o permanente, come nel caso della celiachia con il glutine. ...



venerdì 8 agosto 2014

Giardinaggio: Aprire una coltivazione di piante officinali; Orto sul terrazzo: lo zafferano






Avviare una coltivazione di piante officinali

Aprire una coltivazione di piante officinali può rappresentare un’ottima occasione di business e una grande opportunità di guadagno, in un settore che vede una forte domanda da parte della clientela ma che ancora non è sovraffollato, e che quindi può garantire ampi margini di miglioramento e di espansione.

Occorre precisare, in primo luogo, che per aprire una coltivazione di piante officinali non sono necessari permessi particolari o qualifiche speciali: la normativa di riferimento, vale a dire la legge numero 99 del 6 gennaio del 1931, non impone alcun divieto (eccezion fatta, naturalmente, per le piante da droghe psicotrope) e al tempo stesso non obbliga ad avere alcun titolo di studio.
Quando si passa dalla coltivazione alla produzione vera e propria, però, le cose cambiano: in altre parole, nel momento in cui la pianta officinale viene trasformata in un prodotto a tutti gli effetti è indispensabile verificare se tale prodotto rappresenti un ingrediente industriale o un alimento; entrano in gioco, poi, autorizzazioni differenti a seconda che si abbia a che fare con farmaci, integratori, alimenti o cosmetici. Le diverse procedure burocratiche, insomma, dipendono dal tipo di prodotto finale. ....


Orto sul terrazzo: lo zafferano tra provette e vasi

Dello zafferano, delle sue qualità e dei benefici per il nostro organismo se ne è occupato addirittura uno studio pubblicato nell’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica Pnas. Era da tempo che ne volevo parlare, anche perché è da tempo che voglio riprovare a coltivare in casa uno degli ingredienti più costosi della nostra tavola e questo è proprio il periodo giusto.

Lo zafferano, delizia della gola e degli occhi, ha un colore bellissimo e deciso dovuto alla crocetina e alla crocina, molecole naturali che "derivano dal taglio di una molecola di carotenoide. La stessa reazione di taglio che dà anche luogo a molecole coinvolte nel sapore e nell’aroma dello zafferano", dicono i ricercatori dell’Enea e delle università dell’Arabia Saudita, della Germania e della Spagna, che ne hanno svelato il "mistero" biochimico.

Una ricerca internazionale, questa, finanziata dalla Commissione europea e da fondi nazionali, che non intende produrre l’equivalente biotecnologico dello zafferano, perché quello naturale è ancora insuperabile, ma riuscire ad aumentare la produzione e averne così grandi quantità. La crocina, infatti, oltre ad essere un potente colorante e antiossidante è anche ricco di sostanze benefiche per il nostro organismo. Se pensiamo che è usato come medicina naturale fin dalla civiltà minoica. ...


Il giardinaggio si veste di rosa 

L’amore per il verde in chiave femminile: ecco gli attrezzi per gli addetti ai lavori comprati da donne e trasformati in semplici elettrodomestici da giardino.

Che si abiti in città, al mare, in campagna o in montagna a tutti piace avere a disposizione una finestra sul mondo, che sia essa un balcone, un terrazzo o un vero e proprio giardino, un piccolo polmone verde da impreziosire colorandolo con vasi dalle mille sfumature. Chi l’ha detto che il pollice verde è una prerogativa del genere maschile? Anche il gentil sesso sa come prendersi cura delle piante e, con tutto l’amore del mondo, coccola e cura delicatamente quanto di prezioso custodisce. ...



mercoledì 30 luglio 2014

Celiachia News: Auchan ritira la birra biologica senza glutine Riedenburger; alimenti senza glutine costano il 63% in più che all'estero;






Auchan ritira la birra biologica senza glutine Riedenburger. Pericolo per i celiaci.

Se siete celiaci e avete acquistato birra tedesca senza glutine Riedenburger di Kelheim, fate attenzione. Non consumatela e riportatela immediatamente in negozio in quanto alcuni lotti contengono un valore troppo alto di glutine.

La birra essendo fatta con il malto è un alimento offlimit per le persone affette da celiachia o intolleranti al glutine, ma da qualche tempo esistono in commercio birre appositamente studiate per loro gluten-free. Tra questa anche la Riedenburger Gluten frei, birra biologica ottenuta dal miglio e quindi teoricamente adatta agli intolleranti al glutine. Ma non il lotto incriminato che è stato immediatamente ritirato dagli scaffali dei supermercati della catena Auchan, in Italia il principale distributore di questo prodotto. ...


CTCU: in Italia gli alimenti senza glutine costano il 63% in più che all’estero

Chi soffre di celiachia (intolleranza al glutine), sa di poter seguire soltanto una strada per tenere sotto controllo la propria malattia: per tutta la sua vita dovrà rinunciare ad alimenti che contengono glutine. Questo significa evitare tutti gli alimenti che contengono p.es. grano, farro, segala, avena e orzo, ovvero pizza, pasta, pane e dolci.

Chi soffre di celiachia è quindi costretto a cercare delle alternative. Per la maggior parte degli alimenti esistono prodotti-surrogato senza glutine (p.es. pasta di mais, di riso ecc.), ma questi sono decisamente più costosi. Per questo motivo, una volta accertata la celiachia, il Servizio Sanitario Nazionale riconosce al malato un contributo mensile per far fronte all’acquisto di prodotti alimentari privi di glutine che, a seconda dell’età e del sesso del celiaco, può arriva ad un importo di 140 euro. Questo sussidio però sembra la fonte di prezzi assolutamente più alti in Italia rispetto che agli altri paesi europei. ...





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