sabato 12 settembre 2009

Consumare piu' frutta e verdura rende più intelligenti

Un recente studio dell'Università di Dusseldorf, in collaborazione con altri atenei (tra cui l'Università di Perugia) e pubblicato dal "Journal of Alzheimer's Disease" conclude che Un'alimentazione a base di frutta e verdura migliora il funzionamento del cervello, potenziando le capacità cognitive.

Gli scienziati hanno lavorato con 200 persone sane d'età media, ed hanno potuto osservare come coloro che mangiavano in media 400 gr di frutta e verdura al giorno possedevano alti livelli di antiossidanti ed livelli bassi di radicali liberi.

Tutti i soggetti mostravano abilità cognitive più spiccate rispetto a chi assumeva 100 gr di tali alimenti.

Lo studio tedesco ha provocato il positivo interesse di numerosi membri della comunità scientifica internazionale.

La dottoressa Maria Cristina Polidoro del Dipartimento di Geriatrica dell'Università di Bochum si e' cosi' espressa: "Era risaputo che esistesse una forte connessione tra l'assunzione di frutta e verdura e le difese antiossidanti naturali del nostro organismo contro i radicali liberi. Si sapeva anche che cattive abitudini alimentari aumentano il rischio di un impoverimento cognitivo, in presenza o meno di demenza. Con questa ricerca, però, viene mostrato un legame multiplo tra frutta e verdura, difese antiossidanti e abilità cognitive in totale assenza di malattie, a qualsiasi età. Al di là del proprio stile di vita, è dunque vivamente consigliabile una consistente assunzione di questi elementi fin da bambini, per evitare il più possibile il rischio di demenza in età avanzata".

L'Università di Dusseldorf ha reso noto come il prossimo passo della ricerca sarà provare l'efficienza di frutta e verdura su individui affetti da Alzheimer o altre malattie neurodegenerative.

mercoledì 9 settembre 2009

Frutta: le insospettate proprieta' antiossidanti!

Che mangiare frutta rappresenti uno dei principali comportamenti per una dieta sana ed equilibrata lo si sa già da tempo.

Ma solo di recente una ricerca condotta da ricercatori Spagnoli, presso l'Institute of Food Research (IFR) di Norvich, ha permesso di stabilire che il contenuto di polifenoli di quest'alimento, presente in natura sottoforma di innumerevoli varietà, è stato finora sottostimato.

Rispetto alla frazione solubile, le sostanze polifenoliche che nella frutta si trovano in una forma difficilmente estraibile sono, infatti, 5 volte più abbondanti e solo l'utilizzo di acidi ne ha permesso l'estrazione.

«Ignorando il reale contenuto di proantocianidine, acido ellagico e catechine, negli studi nutrizionali condotti fino a questo momento, sono state purtroppo sottovalutate anche le proprietà antiossidanti di queste sostanze e i notevoli benefici di cui l'organismo può giovare attraverso un consumo costante di frutta» ha dichiarato Paul Kroon, coordinatore della ricerca.


martedì 8 settembre 2009

le afte, secondo uno studio recente la causa potrebbe essere l'intolleranza al glutine

Uno studio pubblicato sulla rivista «BMC Gastroenterology» rivela che la presenza di afte potrebbe nascondere una malattia celiaca o una predisposizione a svilupparla.
La stomatite afosa è un problema molto diffuso di cui non sempre si riesce a capire la causa.

Che cos'è la stomatite afosa?
Spiega Giovanni Cammarota, della Divisione di Medicina interna, del Policlinico Gemelli, di Roma: «Si tratta di un'infiammazione della mucosa della bocca che comporta la formazione di piccole ulcere. Inizialmente l'area interessata si arrossa, poi si forma una sorta di bolla e infine un'ulcera che può essere anche molto dolorosa».

Quali possono essere le possibili cause?
«Spesso la stomatite è legata alla presenza di germi, conseguenza di una cattiva igiene orale. Questi germi possono prendere il sopravvento sulle difese immunitarie del soggetto per diversi motivi per esempio per colpa dello stress, per una carenza di vitamine del gruppo B. Altre volte la presenza di afte può essere legata a un'alterazione della flora intestinale, o a malattie come la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, la celiachia, forse a causa delle carenze vitaminiche e dell'alterazione della risposta immunitaria nei pazienti con intolleranza al glutine

Cosa bisogna fare?
«Bisogna chiarire la causa. Se si identifica la celiachia bisogna procedere con la dieta priva degli alimenti contenenti il glutine o se c'è una carenza vitaminica cercare di colmarla. In attesa di scoprire la causa si può ricorrere a diversi rimedi: da colluttori protettivi per l'igiene orale a preparati da utilizzare localmente».

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