venerdì 9 gennaio 2015

Come vivere con 60 euro al mese ecco i 5 paesi anticrisi






Ecco 5 paesi anticrisi dove si può vivere dai 60 ai 350 euro al mese , vitto e alloggio compresi!
Sono molti gli italiani diretti verso queste mete,soprattutto quelli che hanno un “gruzzoletto” da parte per vivere, destinato a finire sottratto dal fisco italiano.


CAMBOGIA Un’abitazione nella capitale, a Phnom Penh, vi costerà 350 euro al mese. Invece per il ristorante il conto si aggirerà sui 10 euro!



THAILANDIA Una casa sul mare, da dove poter ammirare le spiagge bianchissime e l’azzurro del mare…cosa c’è di meglio? Nel Nord del Paese pagherete solo 21 euro al mese, se invece preferite il mare, con 60 euro potrete alloggiare al Sud del Paese.



FILIPPINE Per 100 euro al mese otterrete un appartamento nella zona di Cebu, circondata da bellissime spiagge, e tanti negozi. Per chi volesse investire, per poter oziare liberamente da mattina a sera, basta depositare in banca un assegno di 50 mila dollari, per andare in pensione all’età di 35 anni!



BELIZE Per gli amanti delle spiagge sub-tropicali non c’è niente di meglio! La lingua nazionale è l’inglese, il che è già confortante; inoltre potrete avere una casa con soli 210 euro mensili. Il sogno diventerà realtà: immaginatevi sulle sue bellissime spiagge, o mentre fate un immersione per ammirare i bellissimi fondali. E a soli 45 anni potrete richiedere la pensione! Cosa c’è da aspettare?



COSTA RICA Qui si può vivere in maniera economica, secondo i nostri standard occidentali. Inoltre si offre la possibilità di scegliere tra ben 12 zone climatiche, a seconda dei proprio bisogni e delle proprie preferenze. Il paese è davvero conveniente, infatti potrete cenare in un ristorante con appena 4 euro! Secondo alcune ricerche compiuti da famose università, è lo Stato con la popolazione più felice del mondo.
Leggi l'articolo originale su: dionidream.com







sabato 3 gennaio 2015

Celiachia: L’allattamento al seno previene la celiachia; pillola o vaccino le cure del futuro; Birra: Peroni lancia produzione senza glutine dedicata a celiaci






L’allattamento al seno previene la celiachia, ecco perchè

Che l’allattamento al seno sia fondamentale per la buona crescita del neonato è cosa nota a tutti, ma che lo stesso aiuterebbe a ridurre la predisposizione alla celiachia, lo è un po' meno. Questo articolo nasce proprio con lo scopo di chiarire questa notizia, e di capire soprattutto se è vera o falsa.
La celiachia è un disordine autoimmune che consiste nell'impossibilità di digerire il glutine, una proteina presente nel frumento, nell'orzo, nelle segale e in molti altri cereali, e secondo alcune ricerche pare che alla base dello stesso ci sia l’assenza di determinati batteri dell’intestino chiamati bifidobatteri.

Quest’ultimi sono stimolati dal latte materno, e di conseguenza durante l’allattamento, il bambino li produrrà e depositerà nel proprio intestino; grazie a questo evento, si ridurranno al minimo le probabilità che la celiachia si manifesti.

Tutto questo è emerso da diverse sperimentazioni, durante le quali in provette contenenti cellule intestinali umane ricche di bifidobatteri, veniva introdotto del glutine. Nello stesso tempo, si poteva notare il fatto che i bifidobatteri permettevano alle cellule di tollerare il glutine invece di causarne l’infiammazione. ....


Celiachia: pillola o vaccino le cure del futuro
BimbiSaniBelli

Oggi la dieta senza glutine è l’unico rimedio per contrastare la celiachia, ma la nuova frontiera della ricerca è realizzare un vaccino o comunque trovare soluzioni diverse

Nel prossimo futuro anche i celiaci potrebbero finalmente non dover più rinunciare agli alimenti finora "proibiti" come pasta, pane e pizza. È l’obiettivo della scienza che da anni studia la celiachia.

Pillola o vaccino?

Le novità allo studio sono state annunciate dal dottor Umberto Volta, professore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell'Università di Bologna. Il primo esperimento riguarderebbe la creazione di una pillola che riduce il glutine in piccoli fermenti, così da renderlo non tossico per lo stomaco del celiaco oppure che è in grado di bloccare l’azione nociva del glutine a livello intestinale. Il secondo, molto più ambizioso, è la creazione di un vaccino, per curare definitivamente la celiachia. Per arrivare a questo, tuttavia, occorreranno ancora anni.

Oggi l’unica cura è la dieta

L’unica cura attualmente riconosciuta per la celiachia è la dietoterapia da esclusione di glutine, da seguire rigorosamente per tutta la vita. Chi soffre di celiachia non può concedersi trasgressioni perché anche piccole tracce di glutine possono danneggiare gravemente la salute. Risulta, quindi, assolutamente necessario eliminare dalla dieta tutti gli alimenti contenenti glutine.
Solo se rigorosa, infatti, la dieta ha un ruolo protettivo nei confronti di alcune patologie ormai considerate come complicanze della celiachia (patologie autoimmuni e alcune neoplasie). ...


Birra: Peroni lancia produzione senza glutine dedicata a celiaci
Con i piedi per terra

Peroni lancia una birra senza glutine, pensata per la folta platea di celiaci (l’1% della popolazione in Italia). La nuova proposta “è buona come una Peroni classica e nasce selezionando ingredienti italiani di primissima qualità”, osserva Federico Sannella, direttore relazioni esterne di Birra Peroni e costa appena un poco di più a fronte di costi produttivi in ascesa del 20% per il percorso dedicato riservato al prodotto e all'accurata serie di controlli a cui e' sottoposto. ...





mercoledì 24 dicembre 2014

Celiachia: Pronto il decreto Lea anche per la celiachia; nuova tecnica per trovare tracce minime di glutine in alimenti:






Pronto il decreto Lea: sì all’eterologa e alle indagini per la celiachia
Corriere della Sera

E’ praticamente pronta la revisione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ossia le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale deve garantire ai cittadini. «Ho chiesto di avere il testo sul mio tavolo per il 29 dicembre», ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Ad entrare per la prima volta nell'elenco dei Lea, spiega il ministro, ci saranno l’adroterapia oncologica, la fecondazione eterologa che si affianca all'omologa, l’endometriosi, la Bpco e le indagini per la celiachia.

Il tavolo di lavoro

Il tavolo sui Lea, a cui siedono ministero della Salute, Agenas e Regioni, ha praticamente concluso i lavori dopo circa 9 mesi e il testo è ormai pronto per il varo del Decreto del presidente del consiglio dei ministri, anche se ci sarà una «coda» necessaria per la relazione tecnica, prevista a gennaio. «La revisione è dunque arrivata al traguardo - ha ribadito Lorenzin - E’ stato un lavoro complesso, ma alla fine abbiamo portato a casa un buon risultato. Era un aggiornamento atteso da 14 anni». .....


Celiachia, nuova tecnica per trovare tracce minime di glutine in alimenti
Ago Press | agenzia giornalistica

Una tecnica basata sull'effetto piroelettrico consentirà di rilevare tracce minime di glutine negli alimenti, con un’elevata sensibilità che potrà rendere più sicura l’assunzione di alimenti da parte delle persone affette da celiachia.
L’innovativa tecnica è frutto della collaborazione tra diversi Istituti del Consiglio nazionale delle ricerche: Istituto nazionale di ottica (Ino-Cnr), Istituto di biochimica delle proteine (Ibp-Cnr), Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa-Cnr), Istituto di microelettronica e microsistemi (Imm-Cnr), Istituto di cibernetica (Icib-Cnr). I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communications.

“La tecnica è basata sull'utilizzo dell’effetto piroelettrico, cioè la formazione temporanea di cariche elettriche di segno opposto, per accumulare su un supporto ad hoc molecole presenti in tracce, che divengono così rilevabili tramite uno strumento di lettura a scansione, ad esempio uno scanner in fluorescenza – spiega Simonetta Grilli dell'Ino-Cnr – Immaginando le proteine di gliadina, principali componenti del glutine, come delle piccole lampadine disperse in un liquido, il nostro metodo riesce ad accumularle su una superficie micrometrica (1 millesimo di millimetro), centuplicando il livello di luce rilevabile rispetto a quanto avviene con un dispensatore convenzionale”. ....


Emanuela Ciuffreda ricercatrice intolleranza al glutine
FoggiaToday 

Emanuela Ciuffreda, sta partecipando alla ricerca contro la celiachia, presso la Reading University. Il Sindaco Di Iasio: "Emanuela è un grande pregio e un grande orgoglio per la nostra comunità"

Emanuela Ciuffreda ricercatrice intolleranza al glutine Da Monte Sant’Angelo alla Reading University.
È la bella storia di Emanuela Ciuffreda, 27 anni. “Emanuela è un grande pregio e un grande orgoglio per la nostra comunità – dichiara Antonio di Iasio, Sindaco di Monte Sant’Angelo, che ha incontrato Emanuela – Una giovane donna che sta contribuendo in modo significativo alla straordinaria scoperta del glutine detossificato e quindi commestibile anche dai celiaci.

Una ricercatrice a cui va prima il nostro grazie e poi il nostro in bocca al lupo affinché la sua carriera sia ancora piena e ricca di grandi successi e traguardi”. Di Iasio conclude: “Monte Sant’Angelo può veramente essere fiera delle sue menti brillanti e il territorio della sua Università”.

Emanuela Ciuffreda, 27 anni, nata a San Giovanni Rotondo e residente a Monte Sant'Angelo, dopo la laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Foggia in Scienze e tecnologie alimentari è iscritta al terzo anno del Dottorato di ricerca in “Biotecnologie dei prodotti alimentari” del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell'ambiente dell'Università di Foggia. ...





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