domenica 19 febbraio 2012

Come ottenere plastica dalle piante


Ottenere plastica dalle biomasse era già possibile ma non ancora economico e nemmeno efficiente, da oggi ci ha pensato un nuovo studio dell'Università di Utrecht. La sperimentazione ha messo a punto una nuova tecnica che consente una efficienza del 60% senza generare gas tossici. Il futuro della plastica senza petrolio è già iniziato.


Lo studio è stato condotto in Olanda dove i ricercatori dell’università di Utrecht diretti da Hirsa Maria Torres Galvis e  pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science, per ottenere tramite sintetizzazione, materiali plastici dalle biomasse.


Il vantaggio è evidente, presto la tanto inquinante plastica potrebbe non essere più un problema, dal momento che la sostanza base sarà ottenuta trasformando le piante in etilene e polipropilene, ovvero i componenti base delle materie plastiche.



Il segreto del successo è nel catalizzatore utilizzato per favorire le reazioni chimiche di trasformazione: nanoparticelle di ferro sistemate su un letto di nanofibre di carbonio.
Gli oggetti di plastica, i detergenti, i solventi, i cosmetici e i farmaci sono fatti tutti della stessa pasta: le olefine, cioè molecole costituite da atomi di carbonio e idrogeno. Tradizionalmente, per ottenere le olefine si parte da derivati del petrolio come la nafta, che vengono trasformati tramite reazioni di decomposizione termochimica.


Allo scopo di ridurre la dipendenza dal petrolio, che comincia a scarseggiare e a costare sempre di più, i chimici lavorano da tempo per cercare di produrre olefine utilizzando procedimenti e materie prime alternativi.
L’equipe di Torres Galvis ha cercato di superare il problema utilizzando come catalizzatore nanoparticelle di ferro sistemate su un supporto chimicamente poco reattivo come il carbonio. In questo modo, speravano di garantire alle nanoparticelle il necessario sostegno meccanico senza però alterarne l’attività. L’intuizione si è rivelata vincente: con questo catalizzatore, i ricercatori sono riusciti a produrre olefine a partire da biomasse con un’efficienza del 60 per cento e senza generare gas inquinanti come il metano.

mercoledì 25 gennaio 2012

Celiachia: allo studio un decapeptide speciale che sarebbe in grado di eliminare la tossicità della gliadina.




Una nuova molecola sarebbe in grado di combattere la celiachia, rendendo inoffensivo il glutine dei cereali.
Si tratta del decapeptide, denominato pRPQ, una molecola composta da 10 aminoacidi che avrebbe un effetto antitossico nei confronti della gliadina, la componente del glutine che causa l'intolleranza alimentare.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Journal of Cereal Science ed è frutto dei ricercatori: Marco Silano dell'Istituto superiore di sanità, da Luigi Cattivelli del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura e da Luigi Maiuri, docente di Pediatria all'Università di Foggia.

Gli esperti hanno condotto esperimenti, riproducendo la mucosa intestinale di un celiaco. I test hanno mostrato come pRQ impediva alla gliadina di avere effetti tossici. Al momento gli esperti invocano cautela, ricordando come siano indispendabie eseguire prove su volontari umani.

La molecola si è rivelata in grado di prevenire la tossicità della gliadina. La scoperta è di enorme importanza per le migliaia di persone affette da intolleranza al glutine e una volta confermati gli studi in vivo sul paziente di questa azione preventiva, si potrebbe ipotizzare l'utilizzo della molecola come terapia specifica che riconsegni ai pazienti celiaci la possibilità di consumare prodotti contenenti glutine con conseguente miglioramento della qualità di vita dei soggetti.

Fonte: italiasalute.it

giovedì 19 gennaio 2012

Sicilia: prosegue la protesta del movimento Forza d'urto contro il caro-carburante.I tir si fermano e la frutta marcisce.



Continua in Sicilia la protesta del movimento 'Forza d'urto' che riunisce autotrasportatori, gli agricoltori del 'Movimento dei forconi' e pescatori che da tre giorni bloccano strade, ferrovie e porti, per protestare contro l'aumento del prezzo dei carburanti e dei pedaggi autostradali.

Un blocco che sta causando pesanti disagi nell'Isola e per il quale le organizzazioni temono forti ripercussioni sulle aziende agricole.

"L’iniziativa in atto - commenta il presidente di Confagricoltura Sicilia, Gerardo Diana - ha pesanti conseguenze sulle aziende agricole siciliane, sia in relazione alla deperibilità delle merci, sia ai problemi contrattuali per la mancata consegna dei prodotti ortofrutticoli ai mercati nazionali ed europei e verso la Gdo. C’è il serio rischio che buyer e grande distribuzione rinuncino ad approvvigionarsi dei prodotti isolani, con conseguenze disastrose e irreparabili per le aziende produttrici".

 "Confagricoltura - aggiunge il vicepresidente nazionale, Salvatore Giardina - confida in un intervento del governo per assicurare una rapida soluzione alla questione caro-carburanti che interessa tanto anche il settore primario, e nel senso di responsabilità degli autotrasportatori, per evitare ulteriori e gravissimi danni agli agricoltori siciliani".

Coldiretti, marciscono tonnellate di verdura 
Tonnellate di frutta e verdura siciliane stanno marcendo perché non riescono a raggiungere gli scaffali dei negozi. Così Coldiretti. Anche le vasche di raccolta del latte ormai piene rendono impossibili nuove consegne dalle stalle.
In un momento economico già difficile ai danni immediati – sottolinea la Coldiretti - si sommano quelli futuri, perché ci sono accordi commerciali che rischiano di saltare per la mancata consegna, a vantaggio delle importazioni.

Fonte: AgroNotizie.it
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