mercoledì 10 giugno 2009

Celiachia, convegno a Mola di Bari. Specialisti a confronto sulle nuove frontiere della lotta all’intolleranza al glutine

Giovedì 11 giugno si svolgerà a partire dalle 9, nel Teatro Angioino di Mola di Bari, un convegno scientifico sulla celiachia.

Se non diagnosticata in tempo e non trattata correttamente la celiachia può portare a numerose e gravi complicanze, come ad esempio il carcinoma dell’intestino, l’artrite reumatoide, danni alla funzionalità della milza e a patologie epatiche e vascolari.

I relatori, medici e laboratoristi delle Università di Bari, Napoli e Roma, presenteranno un panorama esaustivo sulle attuali conoscenze, approfondendo questo argomento alla luce della più recente letteratura. L’obiettivo è ottenere una comunicazione fra tutte le figure professionali coinvolte, per arrivare a una corretta e precoce diagnosi, che possa portare anche ad un’adeguata terapia per prevenire le complicazioni dovute alla malattia celiaca.

Al convegno, organizzato dal dott. Tommaso Luisi, responsabile del reparto di gastroenterologia dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, e dalla dott.ssa Annamaria Baldassarre, responsabile del laboratorio di analisi della ASL di Mola, parteciperanno 50 medici, 15 biologi, 15 tecnici di laboratorio e 15 infermieri professionali. Il convegno è patrocinato dalla Regione Puglia, dall’Università di Bari, dall’Asl di Bari, dal Comune di Mola e dall’Associazione Italiana Celiaci (presidente il prof. Antonio Francavilla).

venerdì 5 giugno 2009

Programma ortofrutta nelle scuole. 'Ottima occasione per educare i nostri ragazzi ad una corretta alimentazione'

'Con il Programma Ortofrutta nelle scuole abbiamo la grande opportunità di educare i nostri bambini e ragazzi al corretto consumo di frutta e verdura partendo dalle scuole. Non solo: questo intervento, che abbiamo fortemente voluto a Bruxelles, attiverà programmi di educazione alimentare in tutti i Paesi comunitari e l'Italia, leader europeo nella produzione di ortofrutta di qualità, potrà impostare su queste basi una strategia di sviluppo per una fra le filiere più importanti, per ricadute economiche ed occupazionali, in tutto il territorio nazionale'.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia in merito al Programma Ortofrutta nella Scuole.

Il piano prevede il coinvolgimento di circa 500 mila studenti ogni anno, in tutte le regioni d'Italia, a partire dalle scuole primarie. Nella prima fase (anno scolastico 2009/2010) saranno attivati 16 mln di euro per la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole e verranno realizzate una serie di misure di accompagnamento: programmi educativi mirati, azioni di divulgazione e informazione, visite e fattorie didattiche.

L'idea di dar vita ad un programma per promuovere il consumo di frutta e verdura nasce anche da una considerazione: questi alimenti vengono mangiati meno di quanto si dovrebbe. Nel nostro Paese, infatti, il consumo di frutta ed ortaggi è ben lontano dalle 5 porzioni giornaliere e dai 400 gr. raccomandati: gli italiani ne consumano in media 2.8 porzioni al giorno.

Non solo: la diffusione dell'obesità e del sovrappeso giovanili sta raggiungendo livelli di attenzione (più del 25% di bambini e adolescenti italiani sono obesi o in sovrappeso) e stanno aumentando le patologie direttamente riconducibili alla presenza di indici di massa corporea superiori alla norma.

martedì 2 giugno 2009

Il pomodoro ridotto in pillole per salvarci dall'infarto

Alcuni scienziati britannici hanno ridotto l'italianissimo frutto rosso in pillole per contrastare l'accumulo di grassi nelle arterie: è un integratore in compresse che avrà il nome di Ateronon e che, dicono, ha la proprietà di impedire al colesterolo cattivo di accumularsi nel sangue e causare infarti ed ictus.

Il gruppo di ricercatori ha lavorato sul licopene, il potente antiossidante che si accumula sulla buccia e colora di rosso il pomodoro estraendone il salubre principio attivo.

I cardiologi inglesi ne hanno parlato ieri in un convegno a Londra, raccontando come la pasticca al pomodoro ha distrutto quasi tutto il grasso nelle arterie di 150 volontari in circa otto settimane, bloccando l'ossidazione del grasso nel sangue.

Servono altri test, ammettono, per essere certi della sua efficacia. Ma i primi risultati fanno ben sperare.

La singola capsula al pomodoro contiene tanto licopene quanto 3 kg di pomodori maturi. L'antiossidante è difficile da assorbire nella sua forma naturale, spremuto così invece sarebbe efficace.

Le compresse cosi' ottenute potranno essere comprate anche nei supermercati, assendo gli ingredienti naturali vengono dunque sorpassate le procedure di autorizzazione per i nuovi farmaci.

Agli inglesi le pillole con il concentrato di pomodoro, ma noi italiani preferiamo il pomodoro al naturale, dieta mediterranea contro chimica o sintesi più o meno naturale. La compressa rossopomodoro semina più di qualche scetticismo in Carlo Cannella, nutrizionista alla Sapienza di Roma: "Cinque dosi di frutta e verdura al giorno, ecco la vera medicina che protegge da quasi tutto: gli integratori non servono a niente da soli, mentre col cibo hanno effetti trascurabili". Pomodoro fresco, molto meglio di un cachet.
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