sabato 6 giugno 2015

Celiachia: Senza Glutine, ma con Gusto. Presto Vaccino o Pillola...; Sindrome dell'intestino irritabile, un test sul sangue...





Senza Glutine, ma con Gusto. Presto Vaccino o Pillola per gli Intolleranti



La celiachia, la cosidetta intolleranza al glutine è una di quelle "malattie" genetiche che va più diffondendosi sia in Italia che nei paesi fortemente industrializzati. 

Per ora l'unica cura è una dieta che si basi su alimenti privi della sostanza e che consente una vita normalissima al celiaco, eliminando tutti i sintomi manifestati, spesso molto invalidanti. 

Normale si, ma non senza qualche pesante rinuncia. Il glutine, infatti, è un componente fondamentale della pasta, della pizza, della birra, infatti è presente in grandi quantità nel grano ed in moltissimi cereali. 

Il glutine una proteina che dona al pane, o alla pasta fatta in casa l'elasticità e la compattezza, infatti è utilizzato anche come addensante naturale. 

IL BOOM DELLE INTOLLERANZE 
Da qualche anno a questa parte c'è un vero e proprio boom delle intolleranze che i medici imputano ad una sempre più pressante raffinazione delle farine stesse e che impongono percentuali di glutine fino a 4 volte maggiori di quelle che ingerivano i nostri nonni. 

SENZA GLUTINE CON GUSTO 
Quando si scopre di essere celiaci, dopo un bel sospiro di sollievo (i sintomi possono essere davvero molto fastidiosi) spesso la prima domanda che ci si pone è: si può mangiare bene e con gusto eliminando il glutine. 

Per Gaia De Laurentiis - attrice e mamma gluten free - la celiachia è una condizione, ormai, abbastanza normale. Il problema si pone nelle famiglie numerose per sostenere i costi dei prodotti che obiettivamente sono alle stelle. 

Il suo consiglio alle mamme di bimbi celiaci è quello di essere "sportive" riguardo le regole dell'alimentazione, meglio anzi, abolirle! Dobbiamo già eliminare il glutine, dobbiamo trasmettere ai figli la gioia del cibo, senza troppi tabù. C'è già la grossa privazione del glutine da affrontare per il resto, cerchiamo di concedere quanto più possibile. 

L'AIC (Associazione Italiana Celiachia) è rappresentata dal Dott. Gianluca Giampietro che ci spiega il loro impegno per la sensibilizzazione rivolto ai ristoratori con il fine di dare un servizio sempre più diffusa a chi ogni giorno deve affrontare il problema dell'alimentazione fuori casa. 

"Diamo tutte le informazioni su come preparare un pasto senza glutine ai ristoratori e verifichiamo se ci sono spazi e modalità per inserire tra i nostri 3500 ristoratori approvati, chi volesse offrire anche questo servizio ai suoi clienti." 

Tutto questo per far mangiare in sicurezza i celiaci, anche fuori casa

A questo proposito per il Prof. Italo De Vitis - Gastroenterologo, Prof Aggregato dell' Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma membro del Comitato Scientifico AIC Lazio - dichiara che affrontare una dieta senza glutine fuori casa in Italia è complicato. La soluzione la possiamo cercare nella rete della ristorazione e dell'alberghiero dell'AIC. 

Il consiglio del professore per i celiaci è quello di seguire una dieta molto rigida a casa in modo da bilanciare le inevitabili problematiche e contaminazioni che si possono trovare fuori casa. 

La ricerca scientifica, oggi, si snoda in tre direzioni. 

1 - DETOSSIFICAZIONE DEI GRANI 
I grani vengono detossificati con lattobacilli o con sistemi chimici nei quali la gliadina viene frammentata e non sviluppa nel sistema immunologico del celiaco reazioni di rigetto tipiche della malattia. 

2 - LA PILLOLA 
La famosa pillola per il celiaco che stanno sviluppando attualmente, contiene una componente anti-zonulina che permette di ripristinare una certa completezza nell'assorbimento del cibo. 

3 - IL VACCINO 
Lo strumento che sembra più concretosembra essere il vaccino che sarà, con probabilità, il primo ad essere presente in farmacia e che consente la desensibilizzazione al glutine che a piccole dosi possono essere somministrate anche ai parenti dei celiaci. .....



Sindrome dell'intestino irritabile, un test sul sangue per identificarla velocemente



Identificare la sindrome dell’intestino irritabile con diarrea prevalente (IBS-D)? Da oggi questa diagnosi diventa ancora più semplice e veloce grazie all’ identificazione di biomarcatori per distinguere soggetti con IBS-D da soggetti senza IBS. E’ quanto sviluppato dai ricercatori americani che hanno validato questi marker (anticorpi anti-CdtB e anti-vinculina) e pubblicato l’articolo sulla rivista PLOSone.

Si tratta di un semplice test che si effettua sul sangue del soggetto; vengono ricercati questi specifici anticorpi che riescono a far discriminare bene soprattutto tra IBS e malattia infiammatoria intestinale (IBD).

La diarrea è un sintomo comune in diverse malattie del tratto gastro-intestinale. Ad oggi non sono stati identificati marcatori specifici per distinguere tra IBS-D e IBD.

Molti casi di IBS hanno inizio dopo un attacco di gastroenterite acuta; diversi studi suggeriscono che nel corso della malattia si realizza una sovracrescita batterica nel tenue; il fenomeno sarebbe favorito a causa della produzione di una tossina, cytolethal distending toxin B (CdtB), prodotta dai batteri che hanno originato la gastroenterite.




sabato 30 maggio 2015

I succhi di frutta sono davvero così salutari? Meglio la frutta fresca

PIÙ FRUTTA, MENO SUCCHI



I succhi di frutta sono bibite analcoliche non gassate e confezionate in bottigliette e brik largamente prodotti e distribuiti dall'industria alimentare. Sono spesso scelti dalle mamme come “merenda salutare” per i propri bambini ma anche gli adulti li utilizzano come “sano spuntino” o “energia immediata” ad esempio prima dell’esercizio fisico. Nell'immaginario collettivo sono spesso interpretati come sostituti della frutta e la loro praticità di consumo, aiuta ulteriormente a privilegiarli come “spezzafame”: basta infilare il brik o la bottiglietta nello zainetto e il gioco è fatto. Se paragonato alle merendine confezionate, ricche di grassi e di zuccheri, il succo di frutta è dal punto di vista nutrizionale sicuramente preferibile, tuttavia non rappresenta una scelta così salutare come molti credono: vediamo allora tutti gli aspetti di questo prodotto per poter fare una scelta consapevole.




Il succo di frutta al posto dell’acqua?
No perché non è un alimento a calorie zero, pertanto non può essere utilizzato in alternativa all’acqua e dobbiamo sempre conteggiarlo nell’apporto calorico totale soprattutto quando lo abbiniamo ad altri alimenti per il nostro spuntino. Un brik da circa 125 millilitri di succo alla pera, ad esempio, contiene 50-60 Kcal, ed è meglio tenerne conto prima di proporlo affiancato a biscotti o prodotti da forno dolci che possono apportare anche 150 kcal per 50 g di prodotto. Dobbiamo ricordare che lo spuntino di metà mattina e la merenda dovrebbero rappresentare non più del 5-10% delle calorie totali assunte da un bambino durante la giornata e che esse non dovrebbero provenire solo da zuccheri semplici e da grassi.

I succhi di frutta apportano calorie provenienti solo da zuccheri semplici, che sommati ad altri alimenti dolci assunti nella giornata portano spesso ad un eccessivo introito di zuccheri. Secondo numerosi studi condotti in età prescolare, il consumo di bevande zuccherate (categoria tra le quali rientrano anche i succhi di frutta) aumenterebbe il rischio di obesità per l’abitudine al sapore dolce e per il loro effetto saziante senza nutrimento, cioè forniscono praticamente solo calorie vuote.

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I succhi di frutta al posto della frutta fresca?
Un altro errore frequente è quello di considerare i succhi di frutta come un valido sostituto della frutta fresca, nonostante le caratteristiche nutrizionali siano differenti. La frutta fresca, intera e soprattutto con la buccia (se commestibile e ben lavata), rappresenta una fonte nutrizionale veramente molto importante per la corretta alimentazione umana. Essa apporta quantità elevatissime di acqua, sali minerali come potassio e magnesio, vitamine, soprattutto del tipo β-carotene (gruppo A) e acido ascorbico (vitamina C) anche se non mancano tracce più o meno consistenti di vitamine E, K e del gruppo B; inoltre, rappresenta una delle 4 fonti primarie di fibra alimentare, importantissima per numerose funzionalità dell’organismo.




sabato 23 maggio 2015

Celiachia: due casi su tre non viene diagnosticata; Gluten Free Fest a Perugia;






Celiachia, non diagnosticata in due casi su tre



Molte persone sono celiache ma non lo sanno. Secondo le stime ufficiali sono più di 400 mila gli uomini e le donne affetti da celiachia senza che questa malattia sia stata diagnosticata, più del 70% dei celiaci attesi. In particolare donne, dal momento che la patologia colpisce in prevalenza il sesso femminile. Il 22 maggio si è conclusa la Settimana della Celiachia, promossa dall’Aic, Associazione italiana della celiachia, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia.

L’incidenza mondiale e nazionale della celiachia è dell’1%. Pertanto, in Italia ne soffrono circa 600 mila persone, ma solo poco più di 164 mila sono consapevoli di esserlo. Il dato è riportato nella “Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia” che il ministero della Salute ha realizzato nel 2014 e riferita all’anno precedente. Un numero peraltro in aumento di quasi 16 mila unità rispetto al 2012. Il rapporto tra maschi e femmine è di 1 a 2, proporzione che sale a 1 a 3 in 12 Regioni italiane. ....


Perugia a misura di Celiachia, al Percorso Verde arriva il Gluten Free Fest

Dal 29 Maggio al 2 Giugno a Pian di Massiano. Simbolo della quarta edizione del Festival è il quadrifoglio, sinonimo di buon auspicio, accompagnato dall'ironico claim "L'evento che non porta spiga"



Dal 29 Maggio al 2 Giugno, si rinnova a Perugia l'appuntamento con Gluten Free Fest, il primo evento in Italia interamente dedicato al mondo del senza glutine, ideato e realizzato dall'Agenzia Sedicieventi con il patrocinio di AIC - Associazione Italiana Celiachia, Regione Umbria, Comune di Perugia, Camera di Commercio di Perugia, Confcommercio Perugia e Confesercenti Umbria.

Simbolo della quarta edizione del Festival è il quadrifoglio, sinonimo di buon auspicio, accompagnato dall’ironico claim L'evento che non porta spiga.

Forte del successo delle precedenti edizioni, la kermesse, che si terrà come di consueto presso il Percorso Verde di Pian di Massiano conferma ed amplia il proprio format, protraendosi per 5 giorni (uno in più rispetto agli anni passati) e introducendo interessanti novità legate all'attività fisica e al mondo del benessere, grazie agli appassionanti tornei Aic Sport e non solo. «Contrariamente a luoghi comuni ancora molto diffusi, la celiachia non rappresenta un ostacolo insormontabile per chi decide di praticare sport», ricorda il Presidente di Aic Umbria, Samuele Rossi. «Seguendo una dieta bilanciata e i consigli di uno staff preparato e competente, anche i celiaci possono primeggiare in molte discipline». ....


SÌ A ODG PER INCREMENTARE LE AZIONI A FAVORE DEI CELIACI

Unanimità del Consiglio comunale sul documento proposto da Marco Cugusi di Sel Incrementare le azioni a favore dei cittadini celiaci, verificando le criticità rilevate sul territorio modenese, come la scarsità di esercizi che offrono alimenti “gluten free” e la segnalazione di mense e self service che risultano totalmente sprovvisti di una tale offerta. 

Controllare in particolare che i locali aderenti al progetto “Etico e tipico” siano in regola con tutti i criteri previsti, tra i quali appunto la proposta di menù senza glutine, con conseguente perdita del marchio nel caso contrario. Sono due delle richieste contenute nell’ordine del giorno proposto da Marco Cugusi di Sel, che ha evidenziato che nella provincia di Modena i celiaci sono 2.684 e risultano in crescita costante, e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 21 maggio. 

Il documento è stato approvato dopo essere stato emendato su proposta del Movimento 5 stelle per esplicitare che spetta all’Ausl risolvere il problema del ritardo nei rimborsi ai piccoli esercizi per l’acquisto di alimenti senza glutine, e per invitare i locali che offrono menù “gluten free” a iscriversi al progetto “Alimentazione fuori casa” promosso dall’Associazione italiana celiachia (Aic). Respinto invece un emendamento del consigliere di CambiaModena Antonio Montanini per promuovere il mangiare sano e il cibo salutistico. 

Il documento chiede inoltre all’Amministrazione di prevedere un ulteriore punto vendita di alimenti senza glutine, oltre a quello già presente, all’interno del mercato Albinelli “per sopperire alla scarsità dell’offerta in centro storico”; di valutare l’adozione, nelle scuole d’infanzia e primarie del Comune di Modena, del progetto “In fuga dal glutine”, finanziato con i proventi del 5 per mille, per informare e formare alunni e insegnanti; si sostenere il progetto promosso dall’Aic per un corso di formazione specifico per gli studenti delle scuole alberghiere; di prevedere iniziative sulla....






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