giovedì 4 dicembre 2014

Celiachia: Arriva il gluten-detector; Fertilita', non influenza quella femminile; Così il glutine diventa "amico" dei celiaci






Arriva il gluten-detector: il nuovo alleato dei celiaci
Meteo Web

E’ grande la meta’ di uno smartphone, dialoga con il nostro cellulare e soprattutto promette di migliorare la qualita’ della vita delle persone affette dalla celiachia: e’ una nuova tecnologia, lanciata dalla start up 6SensorLABs, e consente di rilevare la presenza di glutine nelle pietanze nell’arco di qualche secondo.

Il gluten detector, che dovrebbe arrivare sul mercato (per ora solo negli Usa) all’inizio del nuovo anno, e’ stato ideato da una giovane affetta da celiachia, Shireen Taleghani Yates, che ha concretizzato l’idea e fondato la start up all’interno del campus universitario del MIT.
Andare a cena fuori, per lei come per migliaia di persone intolleranti al glutine, non rappresentava sempre un’esperienza piacevole. Il glutine e’ infatti contenuto nel frumento e nei cereali comuni ed entrarne in contatto, anche accidentalmente e specialmente fuori casa, non e’ difficile.


Fertilita': la celiachia non influenza quella femminile
AGI - Agenzia Giornalistica Italia
Le donne con celiachia non hanno piu' problemi di fertilta' rispetto al resto della popolazione femminile. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio della University of Nottingham (Regno Unito), pubblicato sulla rivista 'Gastroenterology'.

I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 2 milioni di donne del Regno Unito in eta' fertile. I risultati hanno mostrato che le donne celiache non hanno piu' probabilita' di soffrire di problemi di fertilita', sia prima sia dopo la diagnosi della malattia celiaca.
Tuttavia, i tassi di infertilita' sono risultati del 41 per cento piu' elevati tra le donne che hanno avuto una diagnosi di celiachia all'eta' di 25-29 anni, rispetto a quelle senza malattia della stessa fascia d'eta'.


Così il glutine diventa "amico" dei celiaci
HealthDesk

Viene dall'Università di Foggia l'ultima scoperta che potrebbe migliorare la vita dei celiaci.
I ricercatori hanno trovato un modo per rendere il glutine più "amichevole", cioè per modificare le proteine del glutine nel frumento in modo da non provocare reazioni di intolleranza in chi soffre di celiachia.

Il brevetto, definito "gluten friendly", non è stato venduto in quanto è precisa volontà dell'Università che non sia esclusiva di qualcuno, e si basa su trattamento termico che, applicato alla granella di frumento prima della formazione del glutine, può rendere il glutine atossico per le cellule del celiaco. Le sperimentazioni scientifiche hanno dato buoni risultati e l'obiettivo è quello di intraprendere una produzione industriale che possa poi portare ad avere farine con glutine atossico.





giovedì 20 novembre 2014

Celiachia: Gluten Free Day; Intolleranze alimentari e infertilità.






Gluten Free Day. Presentazione del brevetto Gluten Friendly. 
 Italy Food 24

Dopo il successo della prima edizione, torna a Roma domenica 30 novembre dalle 9.30 alle 20 al Lanificio Factory in via di Pietralata 159/A, il Gluten Free Day, evento ideato e prodotto da Lanificio Factory e promosso da AIC Lazio (Associazione Italiana Celiachia del Lazio), in collaborazione con SuLLeali Comunicazione Responsabile, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Lazio e del Comune di Roma. Media partner: Corrierecucina.it e Radio Roma Capitale.

“È il primo grande evento della Capitale dedicato ai celiaci – spiega Paola Fagioli, Presidente di AIC Lazio – che tutt’oggi hanno quale unico modo per preservare la propria salute il rispetto di una dieta alimentare completamente priva di glutine. Una giornata aperta a tutti, a ingresso libero e gratuito, dedicata al mondo del senza glutine per fare il punto sulla situazione attuale, le offerte e le possibilità gluten free a Roma e in Italia. E quest’anno ha una madrina d’eccezione, l’attrice e conduttrice Gaia De Laurentiis, da anni impegnata al fianco di AIC per promuovere i diritti dei celiaci.

“Il Gluten Free Day vuole ‘esporre’ il mondo del glutenfree, inteso nel senso più ampio – spiega Roberto Malfatto del Lanificio Factory – come prodotti lavorati con farine senza glutine; e come prodotti naturalmente privi di glutine, quali legumi, pseudocereali, verdure, formaggi e tanti altri prodotti freschi e tipici, a km 0 che appartengono alla tradizione enogastronomica del territorio. Da qui è nata la collaborazione con Slow Food e Gambero Rosso”. ....


Intolleranze alimentari e infertilità sono strettamente legate 
Velvet Body Italia

Le intolleranze alimentari sembrano essere strettamente legate alla infertilità. Infatti l’8% delle coppie con infertilità non dovuta a cause genetiche è composta da un partner celiaco. Le intolleranze alimentari possono causare aborti spontanei, impossibilità ad avere figli, e difficoltà nell'impianto dell’embrione; se gli alimenti non vengono ben assorbiti ci possono essere problemi, perché l’organismo non può così disporre delle quantità necessarie di vitamina D e K, di ferro, acido folico e altri oligoelementi fondamentali all'organogenesi del feto.

Per quanto riguarda gli uomini è stato dimostrato che i celiaci soffrono di ipogonadismo e hanno parametri spermatici al di sotto della norma. La cosa più complicata rimane scoprire che si soffre di un’intolleranza: infatti i sintomi possono essere lievi o non esserci del tutto. Spesso per curare un’intolleranza basta seguire una dieta mirata, ma non sapendo di soffrire di un disturbo di questo tipo non si possono attuare misure di prevenzione.

“Abbiamo verificato che nelle coppie dove veniva riscontrata un’infertilità idiopatica, quindi senza cause apparenti, ben l’8% delle donne risultava affetta da celiachia senza però manifestare alcun sintomo classico di intolleranza“, ha detto Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica molecolare del centro per la fertilità ProCrea. ....



sabato 25 ottobre 2014

Celiachia: Gluten Free Expo a Rimini; Svezzamento: quando inserire il glutine? Troppo arsenico in alcuni alimenti per i celiaci;






Gluten Free Expo a Rimini. La celiachia si affronta a tavola con gusto
Gambero Rosso

L’avanzare della celiachia (e delle altre intolleranze alimentari, nuove e vecchie che siano) è un fenomeno che non può essere ignorato. Gli ultimi dati riferiscono di un 5% della popolazione mondiale affetto da questa grave forma di intolleranza al glutine, che non sempre si accompagna a sintomi conclamati, ma può insorgere in qualunque momento, anche in relazione a una ipersensibilità a farine e derivati sviluppata in età adulta.

È un universo alimentare che si mobilita, quindi, quello che dal 14 al 17 novembre si incontra a Rimini per la Gluten Free Expo – unico Salone europeo dedicato esclusivamente a questo mercato - giunta alla seconda edizione dopo la fortunata manifestazione bresciana dello scorso anno.

Per quattro giorni gli sforzi di produttori, chef e esperti del settore alimentare saranno mirati a segnalare nuove strade da percorrere per agevolare i celiaci, senza però ghettizzarli, facendogli scontare il peso di un disturbo che condiziona il regime alimentare e i rapporti sociali. E la questione si fa più seria proprio quando si tratta di relazionarsi con la ristorazione, troppo spesso ancora impreparata a fronteggiare il problema. Senza dimenticare che un pasto senza glutine può incontrare il gusto di tutti i commensali, e anzi risultare estremamente piacevole, sano e digeribile. Ma anche gustoso.
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Gluten Free Expo | Rimini Fiera, Via Emilia 155, Rimini | Dal 14 al 17 novembre, dalle 9.30 alle 18.30 (lunedì fino alle 17) | www.s-attitude.com/glutenfreeexpo/2014/index.php


Troppo arsenico negli alimenti a base di riso per i celiaci
Teatro Naturale

Il riso è uno dei pochi cereali consumati da persone affette da celiachia, in quanto non contiene glutine. Tuttavia alcuni prodotti a base di riso, come farine, dolci, pane e stata, possono contenere alti livelli di arsenico come rivelato dalle analisi effettuate da ricercatori della Università Miguel Hernández di Elche, Spagna.
Per la maggioranza dei consumatori questi livelli non sono un problema perché non mangiano molto riso tutti i giorni, ma questo non è il caso per chi soffre di celiachia.

I risultati delle analisi, presentati sulla rivista Additivi alimentari e contaminanti, avvertono che alcuni di questi prodotti contengono “importanti” livelli di arsenico totale (As-t, fino a 120 mg / kg) e arsenico inorganico (AS-i , fino a 85,8 mg / kg). Arsenico totale è la somma della arsenico organico, che si combina con il carbonio, e arsenico inorganico, che reagisce con altri elementi come l'ossigeno, cloro e zolfo, ed è più dannoso. ....


Svezzamento: quando inserire il glutine?
Sanihelp.it

Quando far assaggiare per la prima volta la pastina o un biscottino al bebè? Una domanda che moltissime mamme si fanno, soprattutto se in famiglia ci sono casi di celiachia: in passato infatti è stato ipotizzato che il glutine vada introdotto nell'alimentazione fra i 4 e i 6 mesi per non aumentare il rischio di sviluppare l'intolleranza.
Oggi per la prima volta al mondo uno studio italiano, pubblicato sul New England Journal of Medicine, tranquillizza le neomamme dimostrando che non è necessario aspettare troppo né sperimentare cibi con glutine molto presto: nei bambini senza una predisposizione genetica alla celiachia, il momento in cui il glutine entra nella pappa non influisce sulla probabilità di ammalarsi; nei piccoli ad alto rischio, invece, conoscere il glutine non prima dei 12 mesi aiuta a ridurre il pericolo di celiachia.

No all'ansia, inoltre, per le donne che non riescono ad allattare al seno: l'allattamento artificiale non influenza il rischio di diventare celiaci. I dati arrivano da una ricerca della Società Italiana di Gastroenterologia, secondo la quale il fattore che più incide sulla comparsa dell'intolleranza al glutine è la genetica: i bambini con due copie del gene HLA-DQ-2 hanno una probabilità di ammalarsi doppia rispetto a chi non lo possiede, inoltre nell'80% dei casi è emerso che la celiachia si manifesta entro i primi 3 anni di vita.
I bimbi che ne hanno due copie hanno il 38% di probabilità di essere celiaci contro il 19% dei piccoli che non ne sono portatori. .....



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