lunedì 22 agosto 2011

Celiachia e infertilità: esiste un legame tra celiachia e infertilità








Un recente studio del Center for Women's Reproductive Care della Columbia University, pubblicato sul 'Journal of Reproductive Medicine', afferma che esiste una relazione tra celiachia e l'infertilità che non trova spiegazioni medico scientifiche di alcune donne.

Il campione arruolato per lo studio includeva 191 donne che presentavano infertilità inspiegabile.
Le donne sono state sottoposte sia al test sierologico della celiachia che a quelli dell'infertilità.

Il risultato dello studio è stato sorprendete perchè delle donne sottoposte allo screening 3 su 51 presentano celiachia, che corrisponde al 5.9% delle donne che presentava infetilità inspiegabile del campione.

Gli studiosi ritengono che dev'essere approfondita la relazione tra celiachia, alimentazione priva di glutine e infertilità inspiegabile delle donne.
Sarebbe davvero importante sapere se una dieta priva di glutine può davvero contribuire ad aumentare le possibilità di concepire.

Fonte: Adkronos

mercoledì 3 agosto 2011

Celiachia: un provvedimento comunitario propone di semplificare le etichette di prodotti alimentare per fini speciali, ma non tiene conto di aspetti ad alto rischio per esempio sugli alimenti senza glutine.




"Un 'no' secco, deciso e unanime quello espresso oggi dalla 12ma Commissione di Palazzo Madama alla proposta di Regolamento dell'Unione europea sulla etichettatura degli alimenti per fini speciali".

Lo riferisce il senatore del Pdl Luigi D'Ambrosio Lettieri, relatore della proposta di Regolamento dell'Ue sull'etichettatura degli alimenti per fini speciali. "Il provvedimento comunitario - aggiunge - propone una condivisibile semplificazione che agevola certamente il processo di armonizzazione, ma non tiene conto di aspetti di rilevanza elevatissima che riguardano la tutela della salute e la protezione di fasce di popolazione vulnerabile. Come nel caso dei pazienti celiaci. Se passasse la proposta dell'Unione Europea, la normativa italiana - che e' tra le piu' evolute del mondo - subirebbe un preoccupante arretramento esponendo a gravi rischi la salute dei pazienti affetti da celiachia, per i quali non esistendo una terapia farmacologica, gli alimenti senza glutine sono l'unica condizione di garanzia.


La Commissione Sanita' del Senato ha solidamente motivato il proprio parere contrario con questi argomenti che, anche sulla base delle osservazioni negative espresse sull'atto comunitario dalla Commissione delle Politiche europee, lede i principi di proporzionalita' e di sussidarieta' sanciti dal Trattato di Lisbona. Il tutto - conclude il senatore Pdl - con la conseguenza di un inaccettabile arretramento della legislazione italiana e la conseguente abrogazione di norme che oggi garantiscono la qualitá della produzione di alimenti per celiaci e ne garantiscono la erogazione ai pazienti con oneri a carico del Servizio Sanitario.

Attendiamo ora l'esito dei lavori della Camera dei Deputati al cui esame passa la proposta di regolamento comunitario su cui pesano anche le giustificate perplessitá dei tecnici del Ministero della Salute e si registra ufficiosamente anche la contrarieta' di altri Paesi dell'Unione".

Fonte: AGI - Agenzia Giornalistica Italia

domenica 24 luglio 2011

La celiachia può essere diagnosticata grazie anche ad un semplice test della saliva


Per scoprire se si è affetti dalla celiachia può essere sufficiente eseguire un test della saliva. Il test semplicissimo, veloce e non invasivo, consente di scoprire facilmente, specialmente per i bambini, se sono affetti da intolleranza al glutine. Infatti una altissima percentuale tra giovani edi adulti non sanno di essere affetti da celiachia. Spesso i sintomi non sono molto evidenti e l'ipotesi di essere intolleranti al glutine non viene presa in considerazione.

Nella maggior parte dei casi l'intolleranza  al glutine si manifesta con una sindrome da malassorbimento e nei bambini potrebbe arrecate danni alla crescita, specialmente nel periodo dello sviluppo.

E’ stata questa la spinta alla ricerca per gli scienziati dell’università romana guidati dalla responsabile del Centro Celiachia, Margherita Bonamico, i quali hanno proposto a 7mila bambini in età scolastica un nuovo test, semplice e non invasivo.

Sono stati raccolti dei piccoli campioni di saliva i quali sono stati poi analizzati alla ricerca della presenza degli anticorpi tipici della malattia. I minori risultati positivi sono stati poi sottoposti ad una endoscopia di conferma e sono stati sottoposti ad una dieta priva di glutine. Dopodiché sono stati seguiti per circa tre anni per vedere se tale regime alimentare avesse apportato problemi al loro sviluppo.

I risultati della ricerca, presentati durante la Digestive Disease Week di recente tenutasi a Chicago, hanno dimostrato che almeno l’1.3 per cento dei bimbi soffre di celiachia: in un caso su tre si tratta di una forma tipica, in due terzi dei bimbi era una forma “silente” che non dava grossi sintomi. Spiegano i ricercatori:

"Il test salivare è ben accetto dai bambini e anche dai loro genitori: oltre il 90 per cento dei piccoli che abbiamo invitato si sono sottoposti al test. Si tratta di un test semplice ma riproducibile e sensibile, che potrebbe aiutare a individuare i piccoli celiaci: i bambini diagnosticati, che sono stati sottoposti a una dieta priva di glutine, in tre anni hanno avuto un significativo miglioramento nella crescita, senza complicazioni e con un buon grado di aderenza alla dieta".

La ricerca dimostra quindi che il test potrebbe rappresentare uno strumento adatto per scovare i casi non diagnosticati, soprattutto per ciò che riguarda quelli asintomatici.

 Il test salivare potrebbe essere quindi un buon mezzo per scovare i casi non diagnosticati; proprio perché il problema pare in continuo aumento e la maggioranza dei pazienti non si accorge di avere la celiachia perché i sintomi sono blandi e vengono scambiati per cattiva digestione.

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