mercoledì 27 maggio 2009

La Coldiretti di Pesaro inaugura la prima giornata "Libera da Glutine"


Nasce a Pesaro la prima giornata "Libera da Glutine" per combattere le intolleranze alimentari. A Ca' Montioni menù' a km zero contro la celiachia.
L'iniziativa viene lanciata dall'agriturismo Ca' Montioni di Mercatello sul Metauro, in collaborazione con Coldiretti Pesaro Urbino e Associazione Italiana Celiaci, per combattere il problema della celiachia.

"L'intolleranza al glutine interessa purtroppo sempre più cittadini - spiega il titolare dell'agriturismo, lo chef Marco Balducci, che ha seguito una serie di corsi appositi di cucina senza glutine -, e così abbiamo pensato di promuovere una giornata in campagna dedicata a chi non sempre ha la possibilità di gustare i piatti tipici del nostro territorio, con un menu' a km zero".

L'iniziativa si svolgerà martedì 2 giugno, e prevede tra l'altro la visita ad alcune attività tradizionale delle zone di Mercatello e Borgo Pace.
Il menu a km zero prevede, tra le altre cose, tartar di marchigiana al coriandolo e formaggio di fossa, torta salata alle erbe di campo, gnocchi al guanciale e salvia, reale di vitello.

La giornata "libera da glutine" rientra nel progetto che Coldiretti Pesaro Urbino e l'Epaca stanno portando avanti nel sociale, per valorizzare nuovi stili di vita più compatibili con le esigenze del nostro ecosistema e diffondere una corretta educazione alimentare.

Fonte: http://www.viniesapori.net/

domenica 24 maggio 2009

Debutta a Roma l'orto di quartiere, l'iniziativa e' aperta a tutti!

Roma - Debutta l’orto di quartiere, un esperimento in atto nel cuore di Testaccio a Roma per far coltivare piante di stagione ai cittadini che vogliono mangiar sano e naturale e riscoprire il piacere del contatto con la terra.

L’iniziativa e’ nata dal docente universitario Maurizio Di Puolo, e realizzata con la collaborazione del Comune e di un vivaio, allestendo nell’ex mattatoio di Testaccio un orto recintato della lunghezza di 240 mq e ampiezza di 2 mq suddiviso in trenta mini-lotti dotati gia’ di impianto di irrigazione.

Chiunque e' interessato puo’ farne richiesta e ottenere un lotto per coltivarlo a suo piacimento.

Per ulteriori informazioni sulla coltivazione dell'orto e del giardinaggio in generale visiti il sito ortoegiardino.it

Fonte: gazzettadiparma.it

mercoledì 20 maggio 2009

Puzza di truffa!! La nuova legge europea sul biologico consente una contaminazione fino allo 0,9% di OGM!

La nuova legge europea sul biologico, entrata in vigore all’inizio del 2009, prevede che un alimento possa ancora chiamarsi biologico ed essere considerato e venduto come tale, pur in presenza di una contaminazione fino allo 0,9% di OGM (organismi geneticamente modificati).
Gli agricoltori biologici non sono affatto d’accordo su questo aspetto, che viene loro imposto. Una delle prerogative principali e una delle regole essenziali del biologico è che sia esente da OGM, in ogni fase di creazione di un alimento, dalla semina al prodotto finito. Tale prerogativa il mondo del biologico vuole conservare intatta, tramite le sue associazioni, e perciò, indipendentemente da cosa dice la legge, considera non biologico un alimento contaminato OGM.

Un alimento biologico inquinato con OGM è un puro non senso che può nascere solo in menti a loro volta “manipolate”, come lo sono gli organismi che vogliono promuovere.

E contrari agli OGM non sono solo i coltivatori e consumatori di alimenti biologici, ma anche la gran maggioranza di tutti i consumatori, anche quelli di alimenti convenzionali, così come quasi tutto il variegato mondo agricolo italiano, il quale vuole proteggere la qualità e il valore degli alimenti made in Italy, che sono di assoluta eccellenza mondiale, contraddistinti anche da svariati marchi di qualità.

UN MECCANISMO DIABOLICO
I ricercatori delle multinazionali degli OGM “sparano” dentro alle cellule di una pianta alcune sequenze di DNA prese da un altro tipo di organismo (per esempio da un batterio). La pianta sarà così modificata geneticamente perché costretta ad ospitare sequenze di DNA ad essa estranee.

Una volta che queste sequenze sono entrate la pianta rimane modificata per sempre.
Questa modifica viene brevettata. Supponiamo che, per esempio, alcune varietà di mais molto valide e produttive vengano modificate geneticamente e brevettate (e lo stesso gioco si può fare con qualsiasi tipo di pianta). Con il diffondersi della pianta modificata e con la contaminazione della impollinazione, attraverso vento o insetti, nel giro di alcuni decenni le piante non modificate non esisterebbero più e piante prima naturali, a disposizione di tutti, diverrebbero di esclusiva proprietà di poche multinazionali.

Abbiamo già sperimentato il caso del grano duro Creso, che è stato prodotto in Italia per lungo tempo e viene ancora prodotto. Era stato ottenuto per mutazione da raggi gamma prodotti da scorie nucleari.

Ora, dopo 4 decenni di produzione e commercio, si ha il forte sospetto che rappresenti una delle cause principali del grande aumento dei casi di celiachia. L’organismo umano tende ad essere intollerante nel lungo termine a ciò che viene manipolato artificiosamente! Per fortuna!
Che garanzie abbiamo che gli OGM non scatenino, nel lungo termine, allergie, tossicità, forme incontrollabili di tumori e quant’altro?

Leggi tutto l'articolo in: ilponente.com



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