mercoledì 11 marzo 2009

La dieta mediterranea non è più quella di una volta. Frutta e verdura hanno perso il 50 % delle proprietà nutritive

Dietologi, dietisti e nutrizionisti sono concordi nel dire che gli alimenti che giungono adesso nelle nostre tavole hanno perso il 50% del loro valore nutritivo.

Cereali, frutta, legumi, carne, pesce, latte, uova e verdure, contengono sempre meno vitamine, sali minerali e altri importanti nutrienti.

Alcuni esperti di nutrizione intervistati in occasione del SANA (Salone internazionale sull´alimentazione, salute & ambiente) di Bologna, sono concordi nel dire che
- i procedimenti di produzione e di conservazione dei cibi che arrivano da tutte le parti del mondo,
- la richiesta di prodotti fuori dalla loro naturale stagione
- e, non da ultimo, l´inquinamento
fanno sì che la nostra alimentazione perda buona parte dei nutrienti fondamentali.

la perdita di vitamine e sali minerali rispetto agli stessi alimenti di 15-20anni fa, ammonterebbe ad oltre il 50 per cento.

I moderni sistemi di produzione e conservazione aggravati dalla "catena lunga" della Grande distribuzione, hanno portato a notevoli modificazioni nei confronti di quello che ogni giorno mettiamo sulle nostre tavole.

I prodotti che portiamo oggi a tavola hanno sicuramente un aspetto piu' gradevole, ma una buona parte dei nutrienti si e' persa.

La dieta mediterranea resta comunque il modello di alimentazione più corretto, per cui e' consigliabile stare attenti ai prodotti che si scelgono, privilegiate i prodotti freschi e di stagione, evitiamo per quanto possibile i prodotti confezionati.

sabato 7 marzo 2009

CELIACHIA: 400 MEDICI AL CONVEGNO NAZIONALE DI REGGIO EMILIA


Oltre 400 tra medici e pediatri si riuniscono sabato 07/03/09 a Reggio Emilia per discutere di celiachia nell'ambito del corso di formazione "Il punto sulla celiachia a 30 anni dalla nascita dell'Associazione italiana celiachia: novita' e conferme".
Una malattia - quella dell'intolleranza permanente al glutine che provoca l'infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale- di cui soffrono in Italia 75 mila persone, mentre altre 500 mila aspettano ancora una diagnosi: sempre piu' importante nella cura della malattia e' la diagnosi precoce da parte del medico o del pediatra di base.
Il meeting reggiano prevede diverse sessioni formative, partendo dall'analisi dei dati epidemiologici. Una volta diagnosticata la malattia, la gestione del paziente diventa compito del medico specialista - gastroenterologo e dietista - che, tuttavia, spesso interviene tardivamente e solo dopo un percorso diagnostico non sempre corretto e tempestivo.

martedì 3 marzo 2009

Frutta e verdura da sempre alleate dei nostri occhi

Secondo gli studi di alcuni ricercatori dell’Università di Liverpool il rischio di degenerazione maculare correlata all’età può essere diminuito fino al 20 per cento mangiando più frutta, verdura e noci.
La degenerazione maculare, generalmente correlata all’età, e' una malattia della retina che, nel mondo, colpisce più di 25 milioni di persone e che rappresenta la principale causa di riduzione della vista e cecità negli individui sopra i 50 anni.
Ai fini del problema sembrano pure giovare alcuni integratori specifici in particolare l’assunzione di un integratore a base di acido folico, vitamina B6 e vitamina B12 contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare la malattia in una popolazione di donne a rischio di malattie cardiovascolari.
Tra i motivi che possono favorire lo sviluppo della degenerazione maculare correlata all’età, spicca sicuramente il fattore eta': dopo i 70 anni circa il 38 per cento delle persone mostra segni clinici di questa malattia.
Altri fattori di rischio sono:
- Il sesso, le donne sono piu' a rischio degli uomini.
- Il colore dell'iride, se di colore piu' chiaro.
- L’eccessiva esposizione alla luce solare.
- La predisposizione genetica.
- Il fumo delle sigarette.
- Chi soffre di pressione alta, ipertensione.
- Le persone obese.
- E non ultima una dieta sbagliata.

Alimenti che aiutano a proteggere
Una dieta ricca di frutta e verdura ha un effetto protettivo a lungo termine, grazie all’elevato contenuto di vitamine e sali minerali.
Recenti studi hanno individuato altri nutrienti che possono avere un effetto benefico, tra questi i grassi omega-3 di cui è particolarmente ricco il pesce azzurro e la luteina, una vitamina della famiglia dei carotenoidi che si trova naturalmente nella retina e di cui sono ricche frutta e verdure a foglia verde. La luteina, oltre a svolgere un’importante attività antiossidante, contribuisce alla formazione dei cosiddetti pigmenti maculari che impediscono alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina.

Integratori Utili
Gli integratori oltre che avere funzione protettiva, possono pure contribuire a rallentare l’evoluzione della malattia.
Un studio internazionale ha dimostrato che l’integrazione della dieta con alte dosi di antiossidanti, in particolare vitamina C, vitamina E, beta carotene e zinco, può ridurre il rischio di progressione della degenerazione maculare.
In conclusione le sane abitudini alimentari hanno ancora dimostrato i loro effetti benefici.
Naturalmente non biosogna limitarsi solo alla dieta ma muoversi su più fronti: evitando di fumare, eliminando il sovrappeso, non esponendosi in modo indiscriminato alle radiazioni solari (usare occhiali da sole), consumando molta frutta e verdura ricche di antiossidanti, pesce e pochi grassi animali.

Fonte Corriere.it
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