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sabato 24 dicembre 2011

Emergenze fitosanitarie: criticità e prospettive per il punteruolo rosso delle palme, il cancro batterico del kiwi, il cinipide galligeno del castagno

Il 1° dicembre u.s., presso l’Accademia dei Georgofili, si è svolta una giornata di studio dedicata alle emergenze fitosanitarie, tra cui le più recentemente diffuse quali: il punteruolo rosso delle palme, il cancro batterico del kiwi, il cinipide galligeno del castagno.

I lavori hanno evidenziato che i costi derivanti dalle emergenze nazionali in atto, sia in termini di danni diretti alle produzioni e agli impianti produttivi che di costi relativi ai controlli e alle misure di eradicazione e contenimento, mettono in luce il ruolo strategico di difesa e prevenzione che deve essere svolto dal Servizio fitosanitario nazionale, in connessione con tutte le altre istituzioni interessate alla difesa delle piante.

La difesa delle piante e del territorio nazionale presuppone una stretta interconnessione tra tutti i soggetti interessati ed un buon livello di coordinamento delle attività di ognuno. La circolazione di tutte le informazioni oltre che permettere l’efficace sfruttamento delle sinergie e quindi una maggiore efficacia nell’azione di ognuno, evita che si verifichino duplicazioni che in alcuni casi, oltre a dissipare energie, portano a risultati incoerenti o contraddittori.
E’ apparso prioritario che le Regioni diano completa applicazione all’intesa tra Stato e Regioni, siglata nel mese di aprile del 2010, che sulla base dei parametri tecnici, ha definito le necessità di personale per il rafforzamento del Servizio fitosanitario nazionale.
Una possibile soluzione è ricercarle tra le dotazioni già in servizio presso le strutture regionali. A questo scopo le Regioni possono provvedere alla riallocazione del personale necessario ed alla sua formazione specifica per l’inquadramento nel ruolo di Ispettore fitosanitario. ...

Prosegui la lettura su: georgofili.info

sabato 4 dicembre 2010

La soluzione degli agronomi per salvare le palme italiane dal punteruolo rosso

Quella del 2010 è la peggiore epidemia che mai si sia verificata in Italia, per quanto riguarda gli attacchi alle palme da parte del punteruolo rosso. Preoccupazione (ma anche contromisure efficaci) da parte del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) che per debellare il problema del punteruolo rosso della palma (un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme) sottolinea quanto sia necessario fare prevenzione, così da anticipare l’attacco e salvare le piante.

Nei prossimi mesi, intanto, il Conaf – come è stato annunciato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale degli ordini provinciali – organizzerà un convegno scientifico di carattere nazionale, 'con l‘obiettivo di giungere ad una soluzione definitiva – ha detto il presidente Conaf, Andrea Sisti - che debelli il problema del punteruolo rosso delle palme, a vantaggio del verde urbano di tutta Italia'.

Oltre ad un doppio intervento da eseguire al tronco e alle foglie, è necessario agire nei tempi giusti: 'In passato gli attacchi si verificavano nel periodo giugno-luglio – precisa Giovanni Chiofalo, coordinatore del Dipartimento Verde Urbano del Conafadesso a settembre-ottobre, a causa dell’innalzamento medio delle temperature. Abbiamo monitorato l’evolversi degli attacchi del punteruolo rosso in molte località siciliane ed anche in altre città italiane (Genova Roma, Lago di Garda, etc.), con un campione di 110 piante, riscontrando risultati positivi grazie agli interventi eseguiti a fine luglio-metà agosto, proprio perché siamo riusciti ad anticipare gli attacchi di settembre'. Fra la fine di agosto e gli inizi di settembre – assicura il Conaf – arrivano le larve; quello è il momento di intervenire: 'Con l’endoterapia – aggiunge Chiofalo -, un sistema di difesa del verde urbano che permette la eliminazione di insetti nocivi senza disperdere prodotti chimici nell'ambiente, attraverso un apposito strumento abbiamo iniettato nel fusto della palma, a 80 centimetri da terra, un insetticida che non è dannoso per la pianta ma che uccide la larva del punteruolo. Il trattamento (costo 120 euro per intervento) si effettua con un trapano che penetra nel tronco, quindi attraverso dei piccoli tubi si inietta l’insetticida'.

Contemporaneamente è da utilizzare il metodo a pioggia: 'Spruzzando una soluzione antiparassitaria - prosegue il dottore agronomo Giovanni Chiofalo – si agisce anche sulle foglie della palma, per avere così un intervento completo ed efficace anche sulla chioma, per combattere il punteruolo rosso adulto ed evitare la deposizione delle uova. I trattamenti vanno eseguiti dalla metà di giugno ogni settimana, e non una volta ogni tre settimane come avveniva in passato. Il costo di ogni trattamento del genere è di 200 euro a pianta'. Il Conaf sottolinea come il punteruolo rosso attacchi ormai anche altre piante, come ad esempio il Chamaerops (conosciuta anche come palma umana).

Fonte: Conaf
Alcuni testi per meglio conoscere le palme:

venerdì 26 novembre 2010

Punteruolo rosso: In arrivo il "naso elettronico" che permetterebbe di individuare le infestazioni delle palme già nelle prime fasi di attacco.

 Il centro studi e ricerche di Sanremo ha presentato il Progetto Palmis - Palme in sicurezza.
Tale progetto prosegue la precedente Iniziativa dell'Università di Palermo: "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

Si tratta di un rilevatore di odori che permetterebbe di individuare le infestazioni alle palme nelle prime fasi di attacco del punteruolo rosso.
Lo studio delle palme, nell’ambito della VI Biennale europea, ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca grazie agli interventi di carattere tecnico e biomeccanico presentati: il Progetto PALM.I.S. – Palme in Sicurezza - e i risultati di ricerche effettuate sul metodo del VPA strumentale, la tomografia sonica, la tomografia di conducibilità elettrica e il naso elettronico.
Si tratta dell’individuazione del rischio di schianto nelle palme, attraverso un’indagine visiva approfondita – il VPA Visual Palm Assessment – basata sui dati rilasciati da strumentazione sofisticata.

Dal momento che le palme, a differenza delle degli alberi, non ci trasmettono con facilità il loro stato di salute attraverso segnali esteriori, la tomografia sonica (che indaga la densità del legno) e quella di conducibilità elettrica (che ne misura la qualità) mirano ad indagare nell’intimità dei monocotiledoni, segnalandoci possibili fratture e cavità che ne compromettono la stabilità. Il tutto per una maggiore sicurezza pubblica, oltre che un intervento di cura rapido.

E’ però il naso elettronico la grande novità dei Dies palmarum 2010. Si tratta di un ‘rilevatore’ di odori che riesce a scoprire ‘fiutando’ la presenza del Punteruolo rosso nascosto all’interno della palma. Il ‘naso elettronico’ permetterebbe di individuare le infestazioni già nelle prime fasi di attacco quando ancora non sono comparsi segnali esteriori sulle foglie o il capitello.

Simile a un contatore, il naso elettronico è stato recentemente testato a Sanremo presso la serra sperimentale del Centro studi e ricerche per le palme ad opera della Coop. Demetra guidata da Gabriele Villa e Letizia Pozzi. L’apparecchio memorizza l’odore della palma infestata dal rincoforo ed è in grado di segnalare il riconoscimento della sua presenza nelle altre.

Ha commentato Claudio Littardi, ricercatore  del Centro studi e ricerche delle palme di Sanremo,
"La ricerca a Sanremo continua, grazie ai rosei orizzonti aperti dalla tomografia sonica e elettrica, che accoppiate ci daranno un quadro della stabilità della palma più dettagliato, mentre il naso che fiuta la presenza del parassita ci permetterà di intervenire in modo tempestivo”.

Per informazioni: Centro studi e Ricerche per le palme di Sanremo, tel. 349-8362307.

Fonte: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/

venerdì 18 dicembre 2009

Punteruolo rosso: Iniziativa dell'Università di Palermo "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

E' questa è l’ultima iniziativa, lanciata dall’Università di Palermo, per contrastare la diffusione del Punteruolo rosso.

Con una sperimentazione di 11 mesi di cattura massale nel territorio marsalese, ove sono state collocate e controllate settimanalmente 47 trappole innescate con attrattivi feromonali e alimentari , sono stati sottratti all’ambiente oltre 4000 adulti di Punteruolo rosso, di cui oltre 70% erano femmine.

Adesso l’Università di Palermo chiede a privati, scuole, uffici pubblici, che vogliano collaborare attivamente, di adottare una trappola per ridurre le nuove infestazioni.

Per adottare una trappola non serve avere un giardino, né piante di palme (anzi la trappola va collocata ad almeno 20 m da una palma), basta avere un piccolo spazio da dedicare per almeno un paio di anni.

La trappola può essere collocata in un giardino, in un’aiuola o anche su un piazzola (in questo caso le sarà ammassata attorno della terra). L’unico accorgimento è collocarla in modo da preservarla da atti vandalici e/o curiosità dei bambini.

La trappola non contiene prodotti insetticidi ma pur sempre prodotti chimici. La trappola e le sostanze in essa contenute saranno fornite gratuitamente dall’Università, ma a chi adotta la trappola sarà chiesta una collaborazione fattiva, e cioè di:· controllarla (affinché sia sempre in perfetto stato);· contare (se è possibile a cadenza quindicinale) il numero degli adulti catturati;· dividerli per sesso (il maschio ha una fitta peluria bruna sul rostro, cioè la ‘proboscide’);· trasmettere i dati raccolti utilizzando l’apposito modulo presente sul sito creato apposta dall’Università.

Con lo stesso modulo sarà anche possibile comunicare eventuali problemi che dovessero insorgere o la necessità di effettuare sostituzione sostanze contenute nella trappola.

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