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giovedì 21 febbraio 2013

Scoperto un altro trucco delle piante carnivore per attrarre gli insetti: la fluorescenza.






Un team di ricercatori indiani del Jawaharlal Nehru tropical botanic garden and research institute di Thiruvananthapuram, nel Kerala, ha pubblicato su Plant Biology l'affascinante ricerca "Fluorescent prey traps in carnivorous plants" nella quale si evidenzia che «Le piante carnivore acquisiscono la maggior parte delle loro sostanze nutritive catturando formiche, insetti e altri artropodi attraverso le loro foglie evolutesi in trappole biologiche. Finora, gli attrattori più noti delle prede nelle trappole preda carnivore erano il nettare, il colore e stimoli olfattivi», ma i ricercatori hanno esaminato le prede intrappolate in 14 specie/ibridi di Nepenthes 5 Sarracenia, 5 Drosera, 2 di Pinguicula ed anche nella Dionaea muscipula e nell'Utricularia stellaris, sottoponendo le piante carnivore a scansione UV 366 nm ed hanno scoperto che i perestomi di alcune di loro presentavano una fluorescenza: «Abbiamo trovato l'esistenza di distinte emissioni di fluorescenza blu presso i punti di cattura delle prede in Nepenthes, Sarracenia e Dionaea». Queste emissioni blu che attraggono le prede aumentano con l'arrivo della preda nella trappola e diminuiscono mentre sta morendo.

Quindi, alcune piante carnivore agiscono come "lampade fluorescenti" blu per attrarre le prede e questa seducente fluorescenza bluastra rivela un nuovo meccanismo di cattura delle prede in alcune specie., Uno dei ricercatori indiani, Sabulal Baby, ha spiegato a Bbc Nature che «Queste distinte emissioni azzurre erano finora sconosciute nelle trappole delle piante carnivore. Per quanto a nostra conoscenza, questo è il primo studio che notifica tali emissioni fluorescenti forti e distinte nel regno vegetale».

Il team ha trovato le emissioni blu nel bordo delle piante carnivore a brocca Nepenthes e Sarracenia e anche sui lati interni nella Dionaea muscipul. La maggior parte degli insetti e degli altri artropodi è in grado di percepire le regioni UV dello spettro elettromagnetico e gli anelli blu fluorescenti dei peristomi delle può renderle molto attraenti ai loro occhi, inoltre queste emissioni fluorescenti sarebbe anche percepibili in condizioni di scarsa luminosità e quindi attrarre anche prede notturne. Anche diversi piccoli mammiferi come topi, pipistrelli e toporagni non sarebbero insensibili alla fluorescenza.

Leggi quì l'articolo completo






giovedì 20 agosto 2009

Pianta carnivora in grado di divorare un topo e' stata scoperta da un gruppo di ricercatori del Regno Unito

E' stata scoperta, da un gruppo di biologi inglesi, una delle più grandi piante carnivore esistenti al mondo. La pianta e' stat individuata a Palawan, nella zona centrale dell'arcipelago delle Filippine, è stata battezzata Nepenthes Attemboroughii essa è in grado di mangiare piccoli animali.
Raggiunge i 30 centimetri di diametro, ha la forma di una coppa piena di acqua e di enzimi acidi per la digestione della sfortunata vittima.

Con la stessa tattica di altre piante carnivore, attrae infatti il suo pasto emettendo un odore dolciastro: una volta che la preda è caduta nella coppa digestiva non può più uscire a causa delle pareti scivolose e affoga. In seguito viene lentamente digerita.

Nel corso della sua esplorazione la spedizione britannica ha scoperto oltre 20 nuove specie di piante carnivore e ha rinvenuto esemplari di altre due che si credevano scomparse nel bombardamento di Manila durante la Seconda guerra mondiale, quando fu distrutto l'Herbarium nazionale delle Filippine.


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