Visualizzazione post con etichetta more. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta more. Mostra tutti i post

domenica 18 ottobre 2009

Frutta: indagine coldiretti, per 3 italiani su 4 non ha piu' il sapore di una volta

Da una recente indagine della Coldiretti, presentata al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Cernobbio, emerge che per 3 italiani su 4 (75%) la frutta non e' buona come una volta perche' i prodotti sono raccolti acerbi per durare di piu' sugli scaffali dei supermercati (65%), vengono da troppo lontano (20%), sono scomparse le antiche varieta' (10%) o non sono genuini (5%).

Contemporaneamente e' stata allestita la mostra dei frutti a rischio di estinzione, recuperati con il progetto della Coldiretti, per una filiera agricola tutta italiana che taglia le intermediazioni, favorisce la diversificazione produttiva e porta in tavola i prodotti degli agricoltori al giusto grado di maturazione, attraverso la rete dei mercati di campagna amica, i consorzi agrari e le cooperative.

Secondo un'indagine realizzata su un campione casuale di 100 persone, a guidare la classifica dei frutti dimenticati c'e' - rileva la Coldiretti - l'azzeruolo, conosciuto solo dal 15 %, seguito dalla sorba (17%), il corbezzolo (27%), il corniolo (32%), la pera volpina (38%), la giuggiola (40%), la mora di gelso (72%), la carruba (75%), la nespola (82%) e il melograno, noto all'89%.

"Per effetto della globalizzazione si e' verificata - denuncia la Coldiretti - una standardizzazione dell'offerta con la scomparsa dal mercato dei frutti cosiddetti minori. D'altra parte le poche specie commercializzate sono disponibili durante tutto l'anno sugli scaffali dei supermercati per effetto dell'arrivo di prodotti da paesi lontani dove valgono diverse regole di coltivazione e conservazione degli alimenti. Il risultato e' una minore freschezza dovuta ai lunghi tempi di trasporto ma anche - precisa la Coldiretti - la perdita di conoscenza della stagionalita' delle produzioni che puo' portare a scelte di acquisto meno consapevoli".

giovedì 14 maggio 2009

Si può aumentare la propria potenza sessuale attraverso cibi, spezie o erbe stimolanti ed energetiche? Sembra proprio di si.


Da sempre l'uomo ha cercato di aumentare la sua potenza sessuale attraverso alcuni cibi, spezie o erbe ritenuti piu' stimolanti ed energetici di altri. E allora perche' non accendere la passione con afrodisiaci naturali e ancor meglio biologicamente certificati?

Il tartufo soprattutto quello bianco contiene l'androstenediolo, un ormone molto potente presente anche nel sudore umano. Le sue sostanze odorose agiscono a livello olfattivo, non solo in alcuni animali ma anche sull'uomo, provocando uno stato di benessere generale e di attrazione verso l'altro sesso.

Erbe come Ginseng, la radice di Kava, le foglie di Damiana, la radice di Fuco,il Tribulus, il Ginko Biloba, la Rhodiola rosea, e ancora spezie quali il peperoncino vasodilatatore, lo zafferano e lo zenzero definito il "viagra orientale" possono aiutare a stimolare i sensi.
E ancora: fragole, ciliege, more o mirtilli, succo di melograno, a patto che non sia frutta transgenica o trattata con pesticidi.

Anche ostriche e crostacei sono ottimi afrodisiaci. Ma i nostri mari soffrono a causa della pesca intensiva. In piu' le ostriche sono bioindicatori delle condizioni delle acque, perche' accumulano inquinamento. Quindi e' necessario verificare che provengano da mari puliti e non dalle acque delle grandi citta' costiere.

Quanto al vino, meglio se ottenuto (prodotto) da uve provenienti da agricoltura biologica.

E per finire con il dessert prediligere quello al cioccolato, potente afrodisiaco usato dal mitico re azteco Montezuma. Ovviamente cioccolato prodotto con cacao proveniente da agricoltura biologica.

domenica 11 gennaio 2009

Le more ci proteggono dai tumori



Uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research evidenzia alcuni componenti presenti nelle more come importanti nella prevenzione dei tumori.


Le antocianine, una classe di flavonoidi contenuti in tali frutti, sono in grado di inibire la crescita di cellule tumorali e di stimolarne l’apoptosi – o morte programmata – lo studio e' stato condotto su ratti trattati con cancerogeni dei tessuti dell’esofago. Agli animali è stata somministrata polvere di more disidratate con dosi di 60 grammi al giorno.
I risultati forniscono una forte evidenza di quanto le antocianine siano importanti per la prevenzione del cancro si spera di poter dare il via alla valutazione dell’efficacia di questo trattamento anche nell’uomo utilizzando una miscela standardizzata di antocianine.

Questa varieta' ha due virtu' eccezionali: produce dei frutti giganteschi e non ha spine. I frutti, consumati freschi, hanno un gusto delizioso, ma sono perfetti anche per succhi dissetanti.
Prezzo 9.95 €
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...